Un appuntamento rapido ma ricco di sorprese

Stavo per arrivare alla portiera della macchina quando Edward uscì e mi venne incontro <<ciao!>> voleva aprirmi la portiera ma lo fermai  <<ciao Edward... ti prego no, ci sta di sicuro mia madre che spia dalla finestra...>> lui mi sorrise  <<per me non è un problema!>>  <<ma per me si.. ti prego... è già imbarazzante lei che mi spia..!>> lui sorrise <<ok, ok !>> e tornò al suo posto di guida mentre io mi sedetti al suo fianco.

Prima di mettere in moto mi guardò dalla testa ai piedi  <<wow stai benissimo lo sai?">> ok perchè voleva farmi imbarazzare prima del previsto??? lo ringraziai balbettando e ricambiai il complimento dopo averlo guardato... e cavoli se non stava bene... portava un cappotto grigio e sotto potevo intravedere una magliettina grigio chiaro, quasi celeste, e portava poi dei jeans neri e delle scarpe nere classiche.

Era incredibilmente affascinante <<anche tu stai... be-bene!>> dissi forse con un tono che sembrava più un urlo che un affermazione... che figura... lui sorrise poi mi guardò negli occhi e mi disse <<allora, dove vorresti andare di bello?>>  ancora non potevo crederci che ero in macchina con lui... sembrava tutto così irreale... <<ehm... non saprei... Ha! Però c'è un problema... io purtroppo avevo dimenticato di avere degli ospiti a casa questa sera e... ehm... quindi posso stare fuori solo un ora... per le 10:00 dovrei ritornare... mi dispiace!>> lui mise in moto e partì <<ok, allora non perdiamo nemmeno un minuto del poco tempo che ci rimane!>> questa volta non correva, certo andava ad una velocità sempre più elevata del normale... ma non correva come l'ultima volta... mi guardò e mi chiese <<a che pensi??>>  <<no a niente... più che altro notavo che non stai correndo come l'ultima volta...>> lui mi sorrise  <<vado ancora troppo veloce? Vuoi che rallenti?!>> questa volta me lo chiedeva gentilmente non era una presa in giro <<no... va bene così, non ti preocupare..!>> pochi minuti e ci fermammo, non so precisamente dove mi aveva portata, ma dal posto in cui stavamo si vedeva tutta la città illuminata vista dall alto ed era uno spettacolo magnifico, la piccola Forks di sera con tutte quelle luci era proprio carina... era proprio una veduta... romantica... no era vero... era proprio un posto romantico... non ero più abituata al romanticismo da anni ormai... era diventato tutto nuovo... come se quei mesi con Jacob... non fossero mai esistiti, in tanti mesi lui mai mi aveva portata in qualche posto romantico come quello, e chi mi ci porta? Un ragazzo che ci si trasferisce da poco e che ancora non conosce bene la zona!?

<<Bella... che c'è? Tutto bene? Non ti piace il posto? Magari volevi andare in qualche locale... o che altro non so...>>  <<no!... Edward il posto è... è... magnifico! Figurati io che ci vivo qui... non lo conoscevo e tu che sei arrivato da poco mi ci hai portata...>> gli dissi sorridendo timidamente. Eravamo ancora in macchina, ci eravamo tolti le cinture e ci eravamo seduti una difronte l'altro, mi sorrise ancora ed io abbassai leggermente lo sguardo poi aggiunse <<beh ti ho portata qui perchè mi piace la vista che c'è... e mi faceva piacere condividere con te questo posto... E poi è abbastanza vicino casa tua, così ti riporto puntuale per le 10!>> com'era dolce e carino...  <<già... mi dispiace che tra non molto mi devi già riportare a casa... cioè: è stato più il tempo che ti ho fatto perdere per venire da me e tutto il resto... che il tempo della nostra uscita... se così si può dire...>> lui avvicinò la sua mano alla mia, i nostri palmi si sfiorarono, e un brivido mi attraversò tutto il corpo, le sue mani erano gelide, ancora più delle mie che in inverno sono come il ghiaccio se così si può dire... ma non mi scostai, anche se fredda, non avrei mai fatto smettere quel tocco... si decise e mi prese la mano e gurdandomi negli occhi mi disse  <<ehy tranquilla! Per me già è tanto che con i tuoi impegni mi hai dedicato un ora del tuo tempo... per me non ci sarebbe stato nessun problema anche se sarei dovuto venire per vederti pochi minuti>> wow ma che diceva, come... come poteva volere tutto qusto... come poteve provare un minimo di interesse per me... me che ero un essere qualunque... una ragazza insignificante... mi accorsi che mentre pensavo a tutto questo la sua stretta attorno alla mia mano aumentò leggermente e sembrava pensieroso... poi mi disse <<non è vero, non sei...>> e poi si fermò... cosa voleva dire..?

Mi lasciò la mano e si allontanò leggermente, io lo guardai e mi avvicinai un po' e gli chiesi <<cosa? Non sono cosa?>> lui fece un respiro profondo e poi mi disse <<niente... pensavo a voce alta... ehm che dici vuoi affacciarti da quel muretto? La vista da li è ancora meglio! Dai vieni!>> e finita la frase scese dalla macchina e si presentò dal lato mio, mi aprì lo sportello e mi fece scendere porgendomi una mano <<adesso lo posso fare? O ti da fastidio?>> sorrise... ok voleva cambiare argomento e non volli insistere più di tanto anche perchè il tempo a nostra disposizione era pochissimo e volevo godermi ogni singolo istante, anche perchè chi sa se saremmo usciti ancora... acconsentii porgendogli la mano e facendo un cenno col capo e ci avviammo lungo la fine della strada dove c'era una sporgenza dalla quale affacciandoti vedevi il panorama ancora meglio, ci appoggiammo al muretto e continuammo a chiacchierare.

Era bellissimo stare in sua compagnia, lui era bellissimo si, ma era anche capace di intraprendere un discorso serio, parlare con lui, non era come parlare con gli altri miei coetanei che pensano solo alle cazzate, alle sbronze, alle partite... con lui era così bello parlare... uscirono fuori molte caratteristiche e passioni che avevamo in comune, come me amava l'arte e la letteratura, (cose che se ne parli con gli altri ragazzi ti guardano con una faccia da punto interrogativo e ti domandano di che assurda cosa stai parlando) ma la cosa più incredibile fu quando mi squillò il telfono e ovviamente avevo messo come suoneria l'ultima canzone dei Green Day ovvero 21guns , risposi ed era mia madre  <<Bella tesoro tra quanto vieni? Qui ci sono tutti ed aspettiamo solo te per cenare!>>  <<ma perchè' che ore sono?!>> e lei <<Bella sono le 10:10, dai almeno per le 10:30 cerca di venire!>> alla faccia... già erano le 10 passate... come volava il tempo in sua compagnia... <<ok, ok, arrivo. Scusa...>> e riagganciai, lui mi guardò esclamandò <<ti piacciono i Green Day!?>> ed io  <<si... perchè che tengono che non va?>> lui mi sorrise e disse  <<niente, anzi!!! Io li adoro, sono mitici! Ho tutti gli album e spesso vado ai loro concerti!" restai a bocca aperta, impossibile anche i Green Day! <<nooooo non ci credo!!>> poi mi rattristai e lui mi si avvicinò  <<Bella tutto bene? Ho detto qualcosa che non va?>>  <<no, no... pensavo a quando hai detto che spesso vai ai loro concerti... io è tutta una vita che desidero di vederli esibirsi dal vivo, ma non sono mai riuscita ad andare ad un loro concerto... i miei protestano ogni volta che ne parlo...>> involontariamente mi scese una lacrima, i Green Day erano tutta la mia vita e pensando a loro era facile commuovermi, lui mi si avvicinò ancora di più e con i polpastrelli mi asciugò la lacrima che mi rigò il viso poi tutto accadde in un attimo e non so come mi ritrovai abbracciata a lui, a stringerlo forte a me, a piangere sulla sua spalla, lui mi accarezzava la testa ed io singhiozzando perchè ero imbarazzata e ora oltre a piangere per i Green Day piangevo anche perchè ero scoppiata in lacrime davanti a lui per una cosa che forse trovava banale... cercai di scusarmi <<scu—scusa-mi è che...>> ma lui mi strinse ancora più forte a se, tanto che potei inspirare quel suo profumo che tanto amavo e mi disse <<shhh tranquilla, è normale, è una cosa a cui tieni tanto e posso capirti, ma dai sono sicuro che prima o poi riuscirai a realizzare il tuo sogno, ora non ci pensare più ok?>> ok... era bello stare tra le sue braccia... certo però che a piangere tra le braccia di un quasi sconosciuto per una cosa banale... non si era mai vsta... se lo avesso saputo la mia amica... mi avrebbe presa in giro a vita...

Restammo abbracciati così per un altro po', poi una folata di vento mi fece rabbrividire e senti anche lui irrigidirsi non so per quale motivo, forse un colpo di freddo anche a lui... si staccò immediatamente manco avesse sentito... non so un brutto odore, ma io di certo non potevo essere dato che ero pulita e profumata... chi sa... ma i miei pensieri vennero bloccati dalle sue parole.  <<Bella vieni andiamo dentro fa freddo...>> entrammo e poi quando mise in moto sul cruscotto vidi l'orario erano le 22:24...  <<cazzo è tardissimo, mia madre mi uccide!>> urlai forse un po' troppo ad alta voce, lui era ancora rigido, ma fece comunque una risata e disse <<Bella, ti prometto che arriverai a casa in tempo... Però per farlo devo correre un po' di più rispetto a prima te la se...>> non lo feci nemmeno finire che dissi  <<SI!! Si si si si, vai! Se faccio tardi i miei non mi perdoneranno mai... già si è fatto più tardi del dovuto>> lui sorrise e prima di partire disse <<Ok mettiti la cintura e reggiti forte>> non me lo feci ripetere due volte e lui accelerò all'impazzata, però aveva un controllo pazzesco, anche se guidava spericolato riuscivo a sentirmi al sicuro, sapevo non so perchè, che non mi avrebbe mai potuta fare del male, una parte di me, sapeva che quel ragazzo aveva qualcosa di particolare, ma non mi spaventava, eravamo così in sintonia... <<certo che però quando hai detto più veloce non pensavo ancora più veloce di stamattina!!!>> dissi sorridendo e lui ricambiò <<ti fidi di me?>> quella domanda poteva riferirsi a tante cose e la mia risposta assecondò tutte le varie ipotesi, il mio inconscio si fidava pienamente di lui...  <<SI!>> pochi secondi e magicamente eravamo fuori il viale di casa mia che ospitava altre due macchine quelle di Victoria e gli altri amici... guardai l'ora erano le 22:31 <<wow grande!>> lo guardai con un sorriso a 32 denti, secondo me dovevo sembrargli un idiota ma ero contenta e sorpresa allo stesso tempo e lui disse <<ok, ok... ora però è meglio che vai, ti ho portata il più infretta possibile, non vorrai fare ritardo perdendo tempo fuori casa!?>> eccolo un altro sorriso bellissimo  <<si... si hai ragione! Allora... io vado... e ancora grazie, grazie di tutto e per la bella serata>>  non sapevo ora se salutarlo con un bacio sulle guancie o se scendere dall'auto e salutarlo con un semplice gesto della mano e restai qualche secondo a pensare, lui mi guardava, ma restava immobile, non sapevo che fare, quando dal portone la voce di mia madre riecheggiò lungo la strada isolata <<Bella sei tu? Dai vieni che aspettiamo solo te!>> uhhhf proprio ora pensai... beh forse meglio così, <<ok vado, ciao>> dissi e scesi dalla macchina e prima che chiudessi la porta Edward si affacciò e mi disse  <<ciao Bella... Non esco ad accompagnarti perchè so che ti potrebbe dare fastidio con tua madre che sbircia... comunque volevo solo dirti Grazie a Te! È stata una bellissima serata, ciao!>> mi sorrise come lui solo sa fare e se ne andò.

Tornai a casa salutai gli ospiti scusandomi per il ritardo e cenammo.
Dopo cena quando tutti erano andati via restai in camera mia a pensare, a pensare alla serata, a pensare a LUI, a pensare . . .



ANGOLO AUTRICE:

Bene è arrivato il capitolo della famosa uscita tra Edward e Bella, un vero e proprio appuntamento, senza scuse di appunti e cose varie ^^ spero vi sia piaciuto.
Mi raccomando fatemi sapere :)
Il prossimo capitolo sarà più o meno lo stesso, solo che visto totalmente dal punto di vista di Edward :D


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