Capitolo 6

E' vero che ci si sente attratti dal proprio opposto,
ma solo perché nel profondo siamo fatti della stessa luce
che cerca di nascondersi tra mille differenze

Alyssa's pov

La musica è sparata al massimo. La stanza, un grande salone spazioso, è illuminato solamente da una strobosfera colorata. In questo modo non riesco a distinguere nessuno. Ho perso Carrie e Raphael da qualche parte, mentre Thomas ha raggiunto quelli che credo siano i suoi amici.

Siamo arrivati nella villa dei Sepherd da un quarto d'ora e già li ho persi di vista. Si tratta di una di quelle villette a schiera non eccessivamente grandi con una mobilia modesta, segno che gli inquilini non sono poi così ricchi. La cosa che mi mette a disagio è che si trovi accanto al parco dove... no, non voglio pensarci.

Sono qui per divertirmi, non per rimuginare nel passato. Mi muovo a tempo con la musica, ondeggiando i fianchi in un modo che molti troverebbero osceno. Indosso un vestito talmente aderente che quasi mi va stretto. Nel complesso si tratta di un abito molto semplice, mi arriva a metà coscia e la stoffa nera è leggera e liscia sulla mia pelle. La scollatura sul seno è abbastanza profonda e al collo porto una collana con una mezzaluna.

So di essere bella stasera, con i capelli sciolti sulle spalle e il viso illuminato dal trucco. Passa un ragazzo trasportando dei bicchieri di punch e io ne rubo uno, pagandolo con un sorriso. So che è punch corretto con dell'alcol, ma non mi importa. Lo butto giù in una volta sola, sentendo il calore scendermi in gola e bruciarmi piacevolmente il petto. Potrei ballare qui all'infinito. La quantità di persone è spaventosa.

Siamo tutti accalcati nel salone, mentre altri sono in cucina a prendere da bere. Ho visto persino alcune coppiette andare al piano di sopra, a fare chissà cosa. Nik e Florence ballano abbracciati al centro della stanza, e solo a vederli mi verrebbe voglia di vomitare, ignoro tutto bevendo un altro bicchiere di punch e mi sento già più allegra, il mondo comincia a perdere i suoi contorni ma a me non dispiace affatto, in fondo è questo il mio obiettivo.

Continuo a muovermi ignorando Florence, splendida nel suo vestito argentato, che si struscia contro Nik con i capelli biondi laccati all'indietro e un sorriso pieno di desiderio stampato sul volto mentre guarda la sua ragazza.

Ballo da sola sulle note di Last friday night, una canzone che secondo me rappresenterà fedelmente le nostre condizioni di domani, visto come ci stiamo ubriacando tutti. Seguo la musica e mi abbandono al piacere di poter stare da sola senza sembrare strana, ballo con sconosciuti e bevo fino a quando le luci mi sembrano troppo luminose, come supernove sul punto di scoppiare. Non so come ma finisco fuori dalla confusione.

Mi fermo accanto alla parete guardando gli altri ballare per riprendere fiato, poi penso a Carrie e mi decido a cercarla. Nel salone non la vedo, per questo esco e mi ritrovo nel corridoio, anche questo invaso da giovani. Controllo mezzo piano terra, finché barcollando non apro una porta e vedo... oddio. Quasi mi va di traverso il punch che sto bevendo.

Beh, per lo meno ho trovato Carrie. La mia amica si trova stesa su un divanetto, il vestito il parte tolto, sopra di lei si trova Raphael che la bacia dolcemente mentre...
Forse ho visto abbastanza, richiudo la porta di botto avvampando. La casa è piena di coppiette che limonano o scopano, ma sorprendere la propria migliore amica con uno... beh, è imbarazzante. Per fortuna che non mi hanno vista, troppo presi l'uno dall'altra com'erano.

Traballo un po' mentre il corridoio sembra girare su sé stesso, forse ho bevuto un po' troppo. Non fa niente, penso. Si vive una volta sola d'altronde. Posso fare la brava ragazza un altro giorno. All'improvviso sento una mano prendermi il gomito. Mi volto e trovo Nik che mi osserva con aria preoccupata.

<<Alya, cazzo, ma quanto hai bevuto? A stento ti reggi in piedi!>> Sibila.
A farmi infuriare non è solo il fatto che si sia permesso di usare il mio soprannome, quello che ha deciso di darmi quando abbiamo giurato di essere per sempre migliori amici, ma anche il tono che utilizza.

Sembra preoccupato, come se ci tenesse realmente a me. Gli tiro uno schiaffo con forza, potrei far partire una rissa, penso. In un istante arriva anche Florence, ed ecco che sto per colpire anche lei, quando Nik si mette in mezzo.
<<Levati coglione.>> Biascico, ma non mi reggo in piedi e mi devo appoggiare contro il muro. Ecco che Florence ride di nuovo di me, mi sembra di essere tornata in prima media, nel bosco, e questa cosa rompe un nuovo pezzo dentro di me.

Sono pronta a fare qualcosa di cui mi potrei pentire, ma poi ci ripenso, forse faccio così perché sono ubriaca, oppure è una cosa che volevo fare da tempo, ma comunque la faccio.
Mi butto tra le braccia di Nik e lo bacio.

Lui vorrebbe scostarsi, ma non lo fa, invece si rilassa e ricambia il bacio, intrecciando la sua lingua con la mia. Sento la terra staccarsi dai miei piedi, e per un attimo è tutto come prima. Io sono ancora la migliore amica di Nik, lui non mi odia. Ma poi la realtà torna insistente e mi stacco da lui barcollando. Nik allunga le braccia, come se volesse trattenermi, ma io mi scosto. Tutto di fronte a Florence che ci guarda sconvolta. Forse è ubriaco pure lui. Mi scosto e gli sistemo una ciocca di capelli ribelle.

<<Divertitevi!>> Auguro e poi torno barcollando nella sala principale.

<<Ehy amore! Felice di rivederti!>> Esclama una voce alle mie spalle. Mi volto e trovo Dorian Sepherd ritto di fronte a me. Mi sorride e mi invita a ballare con un cenno della mano. Lo prendo per il braccio e raggiungiamo la pista, dove intanto la musica si era trasformata in un lento. Lui mi prende per i fianchi e io gli metto le mani sulle spalle. Sorrido. Lui mi sorride di rimando. Noto che a volte lo sguardo gli si blocca sulla scollatura del mio vestito e ridacchio, avvicinandomi di più e strofinando il mio corpo contro il suo.

<<Oggi sei di buon umore, eh?>> Mi chiede mentre una delle sue mani dal fianco si sposta più in basso, strizzandomi il culo. Trasalisco e mi avvicino di più a lui. Sento l'elettricità crepitare intorno a noi, mi scorre nelle vene. Improvvisamente sono sveglia e cosciente. Lui è irresistibile con quei suoi occhi verde mare che alla luce della sfera sembrano brillare di mille colori. I capelli neri sono appiccicati sulla fronte e le labbra... sembrano chiedermi di assaggiarle con passione mentre fa di me quello che vuole. O che voglio io. In fondo, credo che stasera vogliamo la stessa cosa.

In quel momento vedo Florence entrare mano nella mano con Nik, sembrano sereni, che si siano riappacificati?
Lui incrocia il mio sguardo, e io senza pensarci decido che è arrivato il momento di smetterla di giocare con Dorian. Gli prendo la testa tra le mani e premo le mie labbra sulle sue. è sin da subito un bacio vorace e passionale. Lui non ha un attimo di incertezza mentre con la sua lingua schiude le mie labbra e le sue mani mi spingono completamente contro di lui.

Cazzo.
Sento già la sua erezione formarsi contro i pantaloni. Mi sembra di esplodere. Voglio di più. Voglio lui.

<<Sai amore, mi chiedevo quando lo avresti fatto.>>
Sorrido allontanandomi un attimo.
<<Quando? Non se?>> Chiedo. Lui mi tocca la schiena sussurrandomi all'orecchio:
<<Quando.>>
<<E cos'altro pensi che voglia fare?>> Lo provoco.

<<Oh, beh, chiedermi di trovare un luogo appartato, tipo la mia stanza. E poi...>> Non lo dice, ma il resto della frase resta sospeso tra noi. Lui ha acceso la miccia, ma mi sta lasciando scegliere se spegnerla. In qualche modo so che me lo lascerebbe fare, perché sa che non gli dirò di no.

<<Possiamo trovare un luogo appartato, tipo la tua stanza, e poi...>> Non finisco nemmeno di pronunciare la frase che mi sta trascinando su per le scale. Entriamo in camera sua e chiude la porta alle spalle a chiave. Poi si butta su di me. Mi spinge contro la parete mentre comincia a tempestarmi di baci.

Gli passo le mani sotto alla maglietta, godendomi la sensazione dei suoi muscoli tonici sotto alle dita. Gli sfilo la maglia da sopra la testa e gli stringo i capelli setosi tra le dita mentre le sue labbra mi lasciano baci roventi lungo il collo. Mi sono già trovata in altre situazioni simili, con altri ragazzi, ma nessuno era così.

Era come se non stesse toccando solo me, ma anche la mia anima. Le sue mani salgono lungo alle mie gambe, passando sotto al vestito, che in un attimo si trova sul pavimento, dimenticato insieme alla sua maglietta. Sotto indosso solo la biancheria, e a quella vista i suoi occhi diventano completamente neri da quanto gli si sono dilatate le pupille. Mi porta sul letto di peso e io non protesto, anzi, allargo le gambe perché si possa posizionare meglio. Mi abbassa le mutande e io gli sfilo i pantaloni della tuta. Mi bacia con passione e mugola contro le mie labbra.

<<Possiamo ancora fermarci, se è quello che vuoi, amore.>> Io scuoto la testa e faccio l'ultimo passo sfilandogli i boxer. Ora siamo completamente nudi, ma invece che entrare dentro di me lui si solleva sui gomiti ammirandomi. La cosa non mi piace. Mi sta guardando non come se fossi perfetta, ma come se vedesse i miei difetti e li accettasse. Era troppo intimo così...

Lo tiro verso di me e gemo piano. Questo sembra risvegliarlo dallo strano stato di trance che lo ha colto, allunga una mano verso un cassetto ed estrae una bustina argentata. Meno male che se n'è ricordato, altrimenti saremmo stati nella merda. Ed ecco che entra dento di me con una spinta decisa e possente. Trattengo il fiato mentre una fitta di dolore sfuma pian piano nel piacere più puro che abbia mai provato. Sono ubriaca, forse è quello il motivo, ma non importa. Voglio solo lui.

Ansimiamo entrambi mentre comincia ad ondeggiare i fianchi avanti indietro. Geme sulla mia bocca e gli passo una mano sulla guancia incollando le mie labbra alle sue. Lui è peggio di tutto l'alcol che ho bevuto. Mi sembra che con un semplice tocco possa aggiustarmi oppure mandarmi in frantumi definitivamente.

Esploro i suoi muscoli toccandoli con le dita mentre lui comincia a baciarmi il collo. Le sue spinte sono lente e delicate, ma io protesto debolmente. <<Di più!>> Lo imploro. Di solito io non lo faccio, di solito non prego niente e nessuno, ma lui... Accelera mettendoci più forza, le sue labbra si postano di nuovo sulle mie e geme rumorosamente. Ah! Sento che mi sto avvicinando sempre più velocemente all'apice, e lo incito ad andare più veloce. Lui sembra più che felice di accontentarmi.

<<Amore>> Mugola nella mia bocca mentre lamia lingua esplora la sua. Basta questo a farmi varcare il confine.

<<Dorian!>> Grido mentre ormai il piacere arriva al culmine. Altre due spinte e poi si ferma anche lui ansimando.
Esce da me con calma, come se gli costasse dolore fisico allontanarsi. Non riesco ad alzarmi, sprazzi di luce mi ballano davanti agli occhi, ma a lui non sembra dispiacere.

<<Resti qui per il resto della notte, amore?>> Mi chiede, e io non riesco a dirgli di no. Chiudo gli occhi e mi appoggio alla sua spalla calda e solida. Mi riprometto di chiuderli per solo per qualche secondo, ma alla fine il sonno mi cattura. Le ultime parole che sento sono quelle di Dorian. Un ordine.
<<Sognami, amore.>>

Vorrei dirgli che è un altro il ragazzo che sogno tutte le notti, ma non ne ho la forza. Anche perché vorrei potergli obbedire.

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