Capitolo 42
Una famiglia di cacciatori
un giorno si divise.
Alcuni decisero di continuare
col loro lavoro, con le loro radici.
Una figlia invece se n'è andò
abbandonando il destino in mani di altri,
ignorando le urla della sua famiglia
che la imploravano di tornare.
Ma lei non si voltò mai.
Anzi, dimenticò con piacere il terrore
della caccia.
Il destino però non voleva darle quella scelta
e proprio quando lei cominciò a sentirsi al sicuro
andò a bussare alla sua porta.
Alyssa's pov
Ho sempre saputo di avere una famiglia tossica, ma adesso che ceno per la seconda sera consecutiva con i Sepherd mi rendo conto di quanto la mia fosse terribile.
Serena, la madre di Dorian, si è dimostrata subito entusiasta di sapere che mi trasferivo qui per un po', mentre Becka mi è praticamente saltata addosso strillando.
Con grande disappunto di Dorian però i suoi hanno insistito perché io dormissi nella stanza di Becka e lui che già pensava a chissà cosa è rimasto deluso. Anch'io vorrei dormire con lui, ma già sono venuta ad abitare qui da un giorno all'altro, non mi sembra una mossa saggia contraddire i suoi genitori.
Almeno non sono l'unica ospite. Sono arrivati due cugini di Dorian e Becka e adesso stiamo mangiando tutti insieme in un'atmosfera tranquilla e allegra. Un'atmosfera che a casa mia ho visto raramente e che qui sembra la normalità. Joy e Noah sono simpaticissimi. Hanno gli stessi occhi del mio ragazzo e di sua madre, anche se quelli dei due ragazzi sono più tendenti al grigio che al verde. I loro capelli sono castano scuro, Joy ha quindici anni e Noah uno in più di lei. <<Che hai fatto al braccio?>> Chiede Becka indicando il gesso del cugino. Sua sorella sbuffa rumorosamente.
<<Indovina. Si è andato a schiantare contro il guardrail guidando come un pazzo su una strada innevata.>>
Dorian scoppia a ridere. <<Noah, lo vedi che avevo ragione quando ti ho chiesto se avessi trovato la patente in un uovo di Pasqua?>>
Noah fa una faccia offesa e riprende a mangiare la torta salata di zucchine preparata da Xavier, il padre di Dorian.
<<E tu invece Alyssa? Ce l'hai la patente?>> Mi chiede Joy sistemandosi una ciocca di capelli castano scuro dal viso. <<No, non ancora. Pensavo di prenderla quest'estate.>>
<<Beh, siamo ad aprile, non manca molto.>> Dice Becka con un sorriso malandrino.
<<Sì, solo qualche mese. Secondo me già dalla prossima settimana potremmo cominciare a fare il bagno al mare.>> Commento guadagnandomi un'occhiata invidiosa da parte di Joy.
<<Ho detto qualcosa di strano?>> Le chiedo confusa.
Lei sospira affranta. <<No, per te no. Ma io e Noah abitiamo in uno schifo di paesino in montagna dove adesso nevica di brutto. Ma proprio tanto.>>
<<Che bella la neve!>> Esclamo affascinata. Non l'ho mai vista. Qui siamo in California, fa troppo caldo e i miei genitori non ci hanno mai portato a fare un viaggio da qualche parte. Uno dei miei sogni nel cassetto è di poter fare un pupazzo di neve un giorno, e avevo intenzione di andare a fare una vacanza in Canada un giorno.
Joy mi guarda come se fossi pazza. <<No. Alyssa.>> Scandisce.
<<Mi sembravi simpatica e una tipa a posto, ma non puoi dirmi questo. Fidati che vedere la neve e dover patire quel terribile freddo per nove mesi all'anno non è una bella esperienza.>>
<<La mia sorellina odia il freddo.>> Chiarisce Noah sfottendo Joy.
<<Si era capito.>> Esclama Becka ridendo.
Finiamo la cena chiacchierando del più e del meno. Parlando con Joy scopro che anche lei ha la stessa passione di Dorian per la scrittura e la lettura e annuisce fiera quando le dico che lui mi ha regalato un libro. <<Sono orgogliosa di mio cugino, lui sì che ci sa fare con le ragazze.>> Non capisco se la sua sia ironia o solo un dato di fatto, però mi trovo bene a parlare con lei. Mi dà l'idea di una persona decisa, una di quelle che non ti sparla dietro ma che se qualcosa non le va bene te lo dice in faccia senza troppi giri di parole.
Eppure nonostante tutta questa gioia e allegria non riesco a non fremere di rabbia per quello che ha fatto Chantal. Ogni volta che chiudo gli occhi la rivedo sul portico con Dorian, che cerca di baciarlo. Quella credo sia stata la prima volta che ho visto una vera espressione di shock e confusione sul volto del mio ragazzo. Non dò la colpa a lui, avrei dovuto dirgli di mia sorella, ma non mi aspettavo da lei questo comportamento. Avevo ragione a dire di essere cambiata. La vecchia Alyssa si sarebbe persa in mille paranoie, io invece ho solo voglia di dimostrarle che enorme errore abbia fatto a sfidarmi così. Non sto mettendo in dubbio me stessa, ma lei.
Sono cambiata.
Abbiamo finito di mangiare qualche ora fa e adesso io, Becka e Joy siamo nella camera degli ospiti a fare una "serata tra ragazze", come l'ha definita la ragazza dai riccioli scuri sparati in ogni direzione che adesso mi sta spalmando una maschera all'argilla in faccia.
<<Becka! Non me la mettere negli occhi!>> Esclamo sbattendo una palpebra e cacciando via un po' di prodotto dalle ciglia.
<<Scusa errore mio.>> Ridacchia la ragazza nel suo pigiama rosa a pois bianchi. Non che io sia messa meglio. Me ne sono andata di casa in fretta e senza prendere nulla, sono stata impulsiva e un po' superficiale, però per fortuna io e Becka abbiamo quasi la stessa taglia e lei sembra più che felice di condividere il suo pigiama lilla con le stampe di Rapunzel con me. Joy invece è più cupa, indossa un pigiama grigio scuro e gli occhi sono cerchiati da profonde occhiaie. Poverina, il viaggio deve essere stato proprio stancante. Anche lei però sembra entusiasta di questa serata e sfoggia con orgoglio la sua maschera per il viso.
<<Okay, questa è una serata tra ragazze e questo vuol dire gossip. Tanti gossip.>> Comincia Becka sedendosi sul tappeto. La sua camera non è come me la sono immaginata. E' terribilmente ordinata, ogni cosa ha un suo posto e le pareti sono dipinte di rosa tenue. Per terra c'è un morbido tappeto grigio e attaccate al muro ci sono delle fotografie di lei da piccola con Dorian.
<<Sìììì! I gossip sono la mia ragione di vita!>> Le fa eco Joy ed entrambe mi guardano. Sospiro sapendo gia dove vogliano andare a parare.
<<Volete sapere di me e Dorian, vero?>>
<<NO!>>
<<Sì!>> Esclamano all'unisono Becka e Joy.
<<Cugina, stiamo parlando di mio fratello, non mi interessa sapere come scopa.>> Dice Becky con aria schifata.
Joy alza le braccia al cielo. <<E va bene, allora parliamo di te. Che gossip ci racconti?>>
Becka arrossisce violentemente e giocherella con i ricci scuri.
<<Ehm, bene. Sono guai per voi se lo dite a qualcuno, chiaro?>> Ci domanda e noi annuiamo.
<<Ecco, c'è questa persona... che potrebbe piacermi un po'.>> Si confida.
<<Chi è? Lo conosco?>> Domando curiosa.
Becka si morde un labbro e arrossisce.
<<Sì, la conosci. Fa boxe.>>
<<Cugina voglio il nome di questo ragazzo e la foto, subito.>> Dice Joy avvicinandosi.
<<Jaxson.>> Ammette Becka velocemente.
<<LO SAPEVO! IO L'AVEVO CAPITO! LO SAPEVO!>> Esclamo saltando sul letto. Era palese che quei due si piacessero.
La ragazza arrossisce mentre mostro a Joy una sua foto. <<Ci stiamo sentendo per messaggio e lui mi ha chiesto di uscire. Stasera.>>
<<E tu hai detto sì, vero?>> Chiede la cugina dopo aver visto la foto del ragazzo in questione.
<<Ho detto no. Mi ha chiesto di andare ad una festa e ci sarebbe troppa gente.>>
<<Becka, fregatene delle persone e vai a quella festa.>> Le diciamo quasi all'unisono io e Joy.
<<Veniamo anche noi se ti va, ma ci devi andare. Sei Becka Sepherd e non hai paura di niente, giusto?>> Dico senza accettare proteste.
<<Però arriviamo in ritardo, come le vere dive.>> Sbuffa combattuta. Non è un sì, ma nemmeno un no.
<<E ti trucchiamo noi, così posso restituirti il favore della scorsa sera.>> Continuo e so di aver fatto centro.
<<Chiamo Jaxon e gli dico che ci sarò. Ma venite pure voi due. E anche i ragazzi, però non ditegli che è perché voglio vedermi con un tipo o Dorian comincerà a farmi il terzo grado. Chiaro?>> Cede finalmente.
<<Evviva!>> Esclama Joy battendo le mani. <<Vado ad avvisare quei due disgraziati.>> Dico uscendo dalla stanza.
La camera di Dorian è proprio accanto a quella di Becka. Busso alla porta dipinta d'azzuro e aspetto finché il mio ragazzo non la apre. Appena mi vede gli scappa un sorrisino divertito e deve soffocare una risata. Solo ora mi rendo conto di che aspetto abbia, con questo pigiamino e la maschera per il viso.
<<Bell'abito da sera Stellina. Come mai tutta questa eleganza?>>
Ringrazio mentalmente di aver addosso una maschera colorata perché so di essere diventata più rossa di un pomodoro innamorato.
<<Si va ad una festa. Tu e Noah adesso vi preparate e tra un'ora usciamo.>> Sentenzio.
Lui indossa una tuta grigia e stretta, che gli mette in risalto i muscoli. Perché diamine questo ragazzo si mette sempre vestiti troppo stretti che gli fasciano il petto massiccio? Perché deve farmi venire la tachicardia ogni volta che lo vedo? Si diverte? Perché non credo ci sia altra spiegazione.
<<E tu hai intenzione di venire così?>> Mi domanda scompigliandomi i capelli. Come si permette? Lo fulmino con un'occhiataccia.
<<Qualcosa in contrario? Il fatto che tu sia il mio ragazzo non ti dà il diritto di dirmi come mi devo vestire.>> Lo prendo in giro.
<<Io non ho detto che sia brutto, ti sta divinamente. Ma così ti voglio nel mio letto, ad una festa sembreresti troppo figa. Poi dovrei cacciare tutti quei ragazzi pronti a farti delle avances.>>
Scoppio a ridere. Come si fa a non volergli bene?
<<Allora solo in questo caso eccezionale non andrò vestita così. Contento?>> Gli chiedo facendogli una linguaccia.
<<Io sono contento di vederti in generale. Il pigiama di Rapunzel è solo un tocco di stile in più.>>
Si stiracchia lentamente. <<Quindi ho solo un'ora per prepararmi, eh?>>
<<Spero sia abbastanza per sistemarti quei capelli sparati in tutte le direzioni.>> Gli dico vendicandomi e scompigliando il suo ciuffo. Lui mi blocca il polso offeso ma ormai i suoi capelli scuri sono più disordinati di prima.
Mi abbassa il polso bloccandomi il braccio lungo il corpo e mi dà un bacio veloce sulle labbra.
<<Stellina, ti bacerei meglio, ma rischio di sporcarmi la faccia con quella cosa colorata che hai addosso.>> Si scusa abbracciandomi.
Vorrei strofinare la guancia contro la sua, solo per vedere la sua espressione, ma non mi sembra il caso, voglio solo ricambiare l'abbraccio.
Tra le sue braccia mi sento al caldo e al sicuro e per un attimo non vorrei spostarmi più, ma poi ritrovo il senso del tempo e so che se voglio aiutare Becka a truccarsi devo muovermi.
<<Ti voglio bene.>> Gli dico liberandomi e dandogli a mia volta un bacio a stampo.
Lui ride scompigliandomi i capelli un'altra volta.
<<Anch'io Stellina. Anche se a volte hai troppo stile per noi comuni mortali.>>
Gli faccio la linguaccia tornando in camera di Becka.
Ciao Stelline! Eccomi qui! Siete pronte/i per il ritorno a scuola? Io no di certo! Come avete passato queste vacanze?
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, che ne pensate di Joy e Noah? Vi stanno simpatici?
Becka
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