•31•
Ci sediamo nel piccolo bar affollato e, dato che la fortuna è la mia migliore amica, ovviamente, mi ritrovo fra una Diana che mi fissa insistentemente, e fra un Daniel che continua a provarci spudoratamente e ad infastidirmi.
"Allora, che ci fate qui?" domanda il demonio in persona, incuriosito.
"Siamo venuti a trovare nostra madre, abita qua. Voi, invece?" risponde sorridente mio fratello, rivolgendosi alla sua ragazza.
Aspettate...è o non è la sua ragazza??
Lei si passa una mano fra i capelli, scoprendo l'occhio sinistro che è coperto dal ciuffo. Ha uno sguardo magnetico, che ti incanta. Poi, molto genericamente, dice: "Anche noi siamo qui per una visita."
Lei e Daniel si scambiano uno sguardo freddo e lui si irrigidisce.
Non ne capisco il motivo e ciò mi incuriosisce molto, ma non faccio ulteriori domande. Prima o poi avrò le mie risposte...
Il cameriere prende le ordinazioni: io una tazza di cioccolata calda, molto calorica, mentre gli altri tre un caffè. Che tristezza...
DIANA'S POV
Continuo a guardarla e so che lei lo ha notato, ma non riesco a non farlo.
Ancora non riesco a credere di averla incontrata qua.
Quando Danny le ha versato il caffè addosso, mi è sembrata una visione: capelli arruffati che svolazzavano dappertutto, una sciarpona che le ricopriva il viso paffuto, le guance che sono diventate rosse per la rabbia e per il freddo. Insomma, un'apparizione.
Dopo aver ordinato una cioccolata, si alza dal tavolino per dirigersi in bagno.
Di impulso mi alzo anche io e la seguo a fatica fra i tavoloni affollati, senza che lei se ne accorga. Infatti, mi sbatte in faccia la porta del bagno, e per poco non ci lascio il naso.
Entro nella toilette e la trovo a specchiarsi e a sistemarsi il giubbotto. Deve piacerle veramente tanto. Non è il mio genere: è molto simile ad un Woolrich nero, con il pelo ecologico sul cappuccio.
"Mi dispiace per prima" dico solamente, facendo saltare in aria la ragazza che si sta specchiando.
Giulia si volta verso di me e mi guarda stupita, come se fossi un alieno: "Ah, veramente? E da quando ti dispiace? O mi rivolgi la parola? Scusa, forse mi sono persa qualche cosa" conclude acida.
Il mio cuore accelera al suono della sua voce aspra. Mi odia proprio, perfetto.
Ma io non demordo, sono un leopardo pronto a conquistare la sua preda: "Guarda che tu mi p-" non riesco a finire la frase, che la porta si apre di scatto ed entrano tre oche di primo ordine, che non si rendono neanche conto di avermi lanciata dall'altra parte del bagno.
"Ma siete sceme!? Mi avete catapultata di minimo un metro e mezzo dalla porta!" urlo incavolata, sebbene le tre non mi stiano ad ascoltare, intente a truccarsi.
Non ho voglia di iniziare una rissa, specialmente con loro, quindi mi rigiro verso Giulia e...
Dov'è sparita!? Era qui un attimo fa.
Mi appoggio al muro del bagno e sospiro pesantemente. Forse è un bene che se ne sia andata, le stavo per confessare una cosa che cerco di nascondere anche a me stessa.
DANIEL'S POV
Eccola arrivare! Le faccio l'occhiolino e lei scuote la testa, per la disperazione.
"Com'è andata?"
"Molto bene. È stato tutto interessante, soprattutto perché ho trovato una guida che mi ha spiegato la manifattura del lavandino...ma che domanda è?! Sono andata in bagno, non a fare un viaggio in Cambogia!" urla, portando le mani in alto e agitandole, come se fosse pazza.
Metà locale si gira a guardarla ed io inizio ad avere paura...
"Sei in quel periodo del mese?" domando.
"Si chiamano mestruazioni! E comunque no."
Appoggia i gomiti sul tavolo, mette le mani a pugno per sorreggere la testa e sbuffa con la bocca. Mamma mia, che caratterino...
Vedendo il cattivo umore inizio a parlare con Matteo e mi gusto il caffè appena arrivato, dato che il primo era finito...su Giulia.
GIULIA'S POV
I Clarke sono veramente stressanti. Mi fanno sempre impazzire.
Meno male che esiste la cioccolata calda che mi rallegra, donandomi, intanto, un miliardo di calorie.
Inizio a sorseggiare la bevanda bollente, quando sento cantare i Kingsmen.
Afferro subito il mio cellulare è rispondo senza neanche guardare: "Pronto?"
"Tesoro, ciao! Come stai?" risponde una voce che mi mette serenità.
"Alex! Tutto bene, tu? Mi manchi" sento qualcuno tossire e ridere. Mi giro e vedo Daniel paonazzo.
Gli tiro un calcio sotto il tavolo e si sente un 'ahi!'.
"Anche tu, tanto. Ma...che succede?!"
No! Alex lo ha sentito. Spero non riconosca il suo migliore amico...
"Un maleducato al bar, che continua a disturbarmi" adesso sogghigno io.
"In che senso? Che vuole da te? Non sei sola con lui?" inizia a domandare preoccupato.
"No, non ti preoccupare. Lo sistema Matteo."
"Sì Giuly, sì...più forteee!!"
Mi giro sconvolta verso Daniel, che sta inscenando un rapporto sessuale davanti a tutti. Non ci credo...
"Ma che diav-" urla Alex.
"Tesoro, ti chiamo dopo, poi ti spiego. Ciao!" metto giù e tiro un pugno sul braccio di Daniel, tanto da farmi male alla mano.
"Mi fai schifo. Bel migliore amico che sei."
Mi alzo ed esco dal locale, dirigendomi verso casa mia.
È successo un bel casino, dovrò cercare le parole giuste con Alex.
Perché Daniel esiste? Perché deve fare lo stupido in questo modo?
La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli.
Friedrich Nietzsche
~Angolo autrice~
Ciao a tutti! Come va?
Che ne dite di questo capitolo? Se vi è piaciuto commentate e votate con tante stelline☆☆☆
Vi ricordo che sto partecipando ai Wattys e voi, anche solo leggendo, mi state aiutando molto a rendere nota la mia storia♡
Grazie mille♡♡♡
Lisbeth
P.S.
Siete andati a guardare "Tutta un'altra storia"?
Mi raccomando, commentate e votate se vi piace, a me farebbe molto piacere.
Forse domani riuscirò a pubblicare un nuovo capitolo!
Grazie cuori:3♡
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