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MATTEO'S POV

Mi sto rilassando disteso sul letto, con le mie adorate cuffie e le note dei Guns N' Roses a tutto volume, quando, per caso, sento bussare alla porta.

Mi alzo ed apro senza chiedere chi sia, ed ecco entrare i tre moschettieri: Edward, Thomas e John.

I primi due hanno fra le braccia patatine e bibite, mentre John stringe con amore la sua playstation 4, che inizia a predisporre di fianco alla televisione.

Spaesato, tolgo le cuffiette:"Ciao? Come state? Io tutto bene grazie. Ma no, tranquilli. Non stavo facendo nulla di che,potete installarvi qui anche tutto il pomeriggio"

"Grazie!" rispondono in coro Edward e Thomas, mentre John mi rimprovera:"Anzichè fare i monologhi, vieni a darmi una mano. Alla fine questo pomeriggio di torneo della ps4 é in onore al nostro compagno italiano!"

Passiamo un pomeriggio meraviglioso, fra risate, battute e cibo spazzatura.

Terminata la quinta partita, il mio telefono si illumina, così vado a leggere il messaggio appena ricevuto.

{Diana}:

Ciao Theo, domani, dopo le lezioni sei libero? Ti va di farmi compagnia? XXX

Il cuore inizia a battere e rispondo di impulso, senza neanche controllare la grammatica o se qualche parola sia stata modificata dal t9.

Adoro quando scrive il mio nome con il 'th'.

Non vedo l'ora di vedere quella ragazza: mi ricorda tanto un'immagine, sul libro delle elementari, della dea Diana, candida e pura, che aveva in mano un arco in legno.

"Hey, Matteo. Hai studiato già il tomo B? Io non lo trovo più, mi sa che dovrò studiare con qualcun'altro" chiede Thomas, distogliendomi dai miei pensieri.

"Mi dispiace e no, non ho ancora finito. Ma ora pulite tutto. Ho troppo sonno e domani devo svegliarmi presto. Grazie ancora ragazzi! Siete i migliori"

Quando l'ultimo se ne va, mi spoglio velocemente ed entro nella doccia.

Dopo una giornata con gli amici ci vuole un po' di relax: prendo il sapone e me lo spalmo su tutto il corpo, indugiando sugli addominali e sui polpacci duri. Devo fare più allenamento, se no perderò tutto il lavoro fatto in Italia.

Esco dal bagno tutto profumato e con i capelli bagnati, e mi butto nudo sul letto.

Non c'è cosa più bella di dormire in libertà, senza niente addosso.

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Dopo le lezioni mi dirigo davanti al dormitorio femminile, dove ho appuntamento con Diana.

Lei arriva immediatamente, scendendo gli scalini con una lentezza tale, da farmi impazzire.

"Ciao Diana, come sei bella" dico come uno stupido, mentre la guardo incantato.

Indossa dei leggins strappati, una canottiera rossa e bianca attillata, che mostra le curve perfette e il seno sodo, e degli stivaletti neri con le borchie.

I capelli sono sempre bellissimi: ricci perfetti, che ricadono sulle sue spalle.

Sia lei che il fratello sono molto belli, sembrano dei modelli: non voglio immaginare i genitori!

Lei mi sorride, divertita dalla mia faccia da ebete che in questo momento avrò sicuramente.

Mi dà un piccolo bacio, indugiando un po' troppo sulla mia guancia appena sbarbata.

"Allora, andiamo?" mi dice impaziente, facendo girare intorno alle dita una paio di chiavi.

Non chiedo nè come, nè perché, nè la meta.

Vado incontro a lei come ipnotizzato. Mi sa che ho preso una bella cotta.

DIANA'S POV

L'aria fresca mi accarezza le gambe e scompiglia i capelli che sono sfuggiti al casco, mentre Matteo mi stringe i fianchi e si gode il viaggio.

Ormai guidare la moto è come respirare: mi tiene in vita e mi riempie i polmoni, proprio come l'aria.

Quando arriviamo, parcheggio sotto ad un albero e mi tolgo il casco, che mi ha fatto diventare le guance accaldate.

Matteo si guarda intorno e sul viso appare un'espressione sorpresa e, allo stesso tempo, felice.

"Ti piace?"

"È...qualcosa di meraviglioso" indica il lago blu, con delle barchette in legno verde e giallo, il prato tagliato all'inglese e il sentiero in ghiaia bianca.

"È così che mi immagino i paesaggi delle storie di Jane Austen" sorride.

"Tu leggi Jane Austen?" domando scettica.

Lui abbassa lo sguardo, imbarazzato:"Emh...no, è mia sorella che ama questa scrittrice e ogni volta mi descrive le scene che più le piacciono."

Sua sorella, Giulia. Al solo pensiero mi viene la pelle d'oca, che cerco di nascondere massaggiandomi le braccia.

Ciò, però, attira maggiormente l'attenzione di Matteo che, premuroso, mi stringe a sé:"Hai freddo?"

"Un po" fingo, abbracciandolo e cercando un maggiore contatto.

Da quando ho conosciuto questo ragazzo italiano mi sono sentita più amata e protetta. Ho capito da subito che la mia bellezza lo ha affascinato e i miei modi di fare, sedotto.
Sarebbe il ragazzo perfetto: sempre premuroso, gentile, di quelli che ti portano a cena fuori per l'anniversario e ti regalano mazzi di fiori.
Peccato che io lo veda più come amico, o come un fratello.

Dannazione! Perché devo far soffrire le persone a cui voglio bene per celare la mia vera natura, i miei veri sentimenti, solo perché mia madre non vuole rovinata la reputazione davanti all'alta società e, soprattutto, davanti al suo nuovo marito?

Mio padre ha accettato tranquillamente, con mia grande sorpresa, la mia confessione. È stato più comprensivo e mi ha detto che potrò sempre contare su di lui.

"Baciami" ordino a Matteo, che mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite.

"Cosa? Ma il romanticismo dov-" lo interrompo con un bacio a stampo, che si trasforma immediatamente in uno meno casto.

Spingo la sua testa verso di me e gli mordo il labbro, facendolo gemere. Cammino all'indietro, fino ad arrivare sotto ad un salice piangente, che può servire a ripararci da sguardi indiscreti, anche se non c'è anima viva.

Lo faccio sedere per terra e mi metto a cavalcioni su di lui.

Quando inizio a muovermi, lui mi cinge i fianchi e mi solleva leggermente:"C-ci dobbiamo f-fermare" ansima.

"Non mi vuoi?" domando con la faccia da cucciolo.

"Ti voglio con tutto me stesso, ma ci conosciamo da poco tempo e non stiamo neanche insieme. E poi potrebbe vederci qualcuno. Non tralasciamo, inoltre, che sei la sorella del mio amico e non penso che a lui-"

Lo interrompo irritata:"Ma perché tutti pensate a Daniel, anche quando non c'entra un bel niente?! Io voglio stare con te e voglio farlo qua. Ora."

Mi guarda pensieroso e dubbioso, poi si avventa sul mio collo e inizia a spogliarmi voglioso.

~Angolo autrice~

Ciao a tutti!
E rieccoci con un altro capitolo! Spero vi sia piaciuto.
Fatemelo sapere sempre con commenti e stelline☆☆
Come avete notato, ho aggiornato con grande anticipo, mi sento una pazza sclerata: non vedevo l'ora di pubblicare un altro capitolo, per condividere con voi la voglia di conoscere il seguito della storia che, come avete letto, si sta facendo più..."complicata".

Cosa ne pensate? Cosa succederà nel prossimo capitolo? Cosa nasconde la nostra tenebrosa Diana?

Ho iniziato a scrivere una nuova storia, si intitola "Tutta un'altra storia". Vi va di passare a leggerla e di votarla, se vi piace?
Mi piacerebbe avere un vostro commento, anche perché è un esperimento personale...fatemi sapere♡

P.S.
Ho pubblicato prima anche perché, per una settimana, non avrò la possibilità di aggiornare.
Cercherò di farlo il prima possibile✌

Baci e alla prossima

Lisbeth♡

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