32. Finis

L'atmosfera nel giardino della villa era allegra e scherzosa e gli schiavi, dopo un momento di iniziale imbarazzo, si erano letteralmente tuffati sui cibi che erano stati preparati.

Louis era seduto per terra vicino ad un albero ed Harry era appoggiato al suo petto con la schiena.

" Cosa hai pensato la prima volta che mi hai visto?" chiese il nobile, mentre gli accarezzava i ricci.

" Ho pensato che avessi degli occhi bellissimi...degli occhi, però, che non brillavano..che non avevano vita..."

" E adesso come sono i miei occhi?"

" Sorridono e brillano come le code dei pavoni..."

" Sai, quando un cittadino romano si sposa con una donna libera i due indossano anelli d'oro, quando si uniscono invece due schiavi liberati sono d'argento e quando si tratta di due schiavi  gli anelli sono di ferro.

Noi non rientriamo in nessuna categoria, quindi ho pensato a qualcosa di diverso..."

Dopo aver detto queste parole, Louis estrasse da una tasca della tunica un anello e lo infilò all'anulare della mano sinistra di Harry...era una semplice fascia d'oro con una piccola pietra azzurra sopra.

" È meraviglioso...Louis....è..." e la sua voce si trasformò in pianto.

" Adesso infilami questo" e passò ad Harry un altro anello.

Era uguale all'altro solo che il colore della pietra incastonata era verde.

Si strinsero le mani e si baciarono dolcemente.

" Che ne dici se ce ne andiamo a festeggiare un po' da soli?" sussurrò Louis nell'orecchio di Harry.

Il giovane annuì e corsero nella loro camera come due bambini.

Appena entrati dalla porta si spogliarono velocemente e il nobile gettò il più piccolo sul letto.

Con la mano cominciò ad accarezzarlo lungo tutto l'addome e poi si fermò.

Guardò Harry negli occhi e fece una cosa che non aveva mai fatto, gli prese il pene in bocca e iniziò a succhiarlo lentamente.

Poi smise di colpo e si sdraiò sulla schiena tirandosi sopra il corpo del ragazzo.

Iniziò a strusciare il suo bacino contro quello del compagno e gli sussurrò nell'orecchio:

" Fammi tuo"

Harry spalancò gli occhi e fissò l'uomo sotto di lui

" No Louis, no...sentiresti male....lo faccio io...ci sono abituato" scosse la testa.

" Credo che non mi perdonerò mai per il male che ti ho fatto e per averti portato via l'innocenza con la forza...per favore, lascia che ti doni l'unica cosa pura che mi è rimasta, dato che la mia anima è troppo macchiata dalla mia cattiveria..."

" Non dire così...io ti ho perdonato...amore mio"

" Per favore, Harry, permettimi di donarti la mia verginità...per favore"

Harry allora annuì sorridendo e gli fece allargare maggiormente le gambe.

Recuperò dal tavolino vicino al letto un'ampolla di olio profumato e ne mise una buona quantità su una mano, poi con un dito tastò l'entrata di Louis.

Quest'ultimo si irrigidì all'istante, ma il ragazzo cercò di distrarlo massaggiandogli l'erezione.

Sforbiciò  un po' per allargargli l'apertura, utilizzando prima due e poi tre dita, finché Louis non gli fece capire che poteva bastare.

Dopo aver cosparso di olio anche il suo pene, entrò lentamente dentro di lui.

Il Romano istintivamente strinse i muscoli per il dolore ed Harry sussurrò:

" No, amore, rilassati...ti farà meno male"

Il più piccolo rimase fermo per farlo abituare alla sua presenza,  poi, iniziò a dare spinte dolci e leggere, finché Louis iniziò a gemere e a ripetere come una cantilena:

" Lì...ancora lì..."

Allora Harry cominciò a muoversi più velocemente e Louis, per sentirlo ancora più a fondo, gli circondò la vita con le gambe e gli mise le braccia al collo.

Poi con voce roca disse fra i gemiti:

" Più forte, più forte...fammi vedere quanto sono selvaggi i barbari"

Harry gli morsicò il collo e continuò a penetrarlo finché Louis si riversò sul suo stomaco senza nemmeno toccarsi e lui lo seguì poco dopo, liberandosi fra le sue natiche.

Il ragazzo si sfilò delicatamente da lui per non fargli male e gli si accoccolò sul petto.

"Per Giove! " esclamò Louis" cosa mi sono perso in tutti questi anni!"

Harry rise e lo baciò vicino al cuore.

Poco dopo si addormentarono teneramente abbracciati.


Dopo qualche ora, Louis si svegliò e si accorse di essere solo nel letto, allora si alzò, zoppicando leggermente, e si diresse in giardino dove sapeva che avrebbe trovato il compagno.

" Cosa fai qui tutto solo?" gli chiese

"Pensavo alla mia vita e al fatto che, se gli dei mi dessero la possibilità di tornare indietro, nel tempo, e cambiare gli eventi del passato, io non muterei nulla...lascerei di nuovo la Gallia, conoscerei la parte peggiore di te...tutto...pur di poter essere con te...qui...ora"

" Ti amo, Harry, ti amo tantissimo"

Il giovane sorrise e poi disse:

" Mi dai un bacio, padrone?

Voglio vedere quante farfalle ho ora nello stomaco".

                                                             finis




Vorrei ringraziarvi per aver letto questa storia e per averla amata.

Grazie per le tantissime stelline che le avete dato e per i commenti che avete scritto.

Grazie per averla letta nelle ore di latino e di storia, per aver minacciato di morire a causa dell'ansia...e per aver frainteso sempre il nome del povero Pomponio.

Spero, davvero, che vi sia piaciuta e spero anche che continuerete a leggere le mie storie...ho parecchie idee in testa...

Anche se non vi conosco personalmente mi sono affezionata a tutti voi e vi voglio bene❤️❤️❤️❤️❤️

Domani pubblicherò il primo capitolo di " HETAIROS"  e metterò qui un avviso per comunicarvelo.

Grazie ancora...a presto....o meglio...Ave acque valete....come salutavano gli antichi Romani

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top