19. Magister
Harry tolse la veste che Louis gli aveva donato qualche giorno prima e, con gli occhi lucidi, si avvicinò all'uomo.
" Perché piangi?"gli chiese quest'ultimo, non appena vide le guance del ragazzo coperte di lacrime.
" Niente...io....niente" sussurrò il giovane.
Louis, però, capí e, con due dita, gli sollevò delicatamente il mento.
" Non ti farò male...te l'ho promesso...ricordi? Volevo solo farti indossare qualcosa di nuovo ed elegante, perché oggi è un giorno importante per te"
" Per me?"chiese stupito Harry.
" Proprio così, piccolo...per te".
Harry sorrise all'epiteto usato da Louis nei suoi confronti e si fece aiutare ad indossare una tunica color zafferano molto morbida.
Il Gallo la lisciò con le mani accarezzandola e si accorse che il bordo inferiore della veste era finemente decorato con tanti piccoli uccelli che si rincorrevano svolazzando e sembravano proprio...
" FLIP! "gridò il ragazzo" ci sono tanti Flip sulla stoffa, padrone...guarda!"
Louis sorrise ,osservando il genuino stupore di Harry e pensò con tristezza a come doveva essere stato innocente e felice ,prima che lui lo sporcasse.
" Lo so, l'ho fatta ricamare apposta in questo modo...proprio per te" disse Louis.
" Grazie, padrone, è davvero bella"sussurrò il più piccolo.
" Vieni con me, adesso, dobbiamo andare a conoscere una persona."
Dopo aver pronunciato queste parole ,il nobile fece uscire Harry e ,insieme ,si avviarono verso un'ala della casa in cui il ragazzo non era mai stato.
Arrivarono in una sala ampia e ben illuminata dal sole, con due tavoli vicini e tanti rotoli di pergamena disposti con ordine su un mobile finemente lavorato.
Un uomo di mezza età, pelato, ma con una lunga barba ,era intento a scrivere, ma si alzò di scatto, quando li sentì entrare.
Rivolto al vecchio, Louis disse:" Sulpicio, questo è il tuo nuovo allievo! È venuto ad imparare tutto ciò che puoi insegnargli".
Si voltò poi verso Harry e sorridendo lo fece avanzare un po'.
" Sulpicio è stato il mio maestro fin da quando ero piccolo. È buono ma severo. Conosce tante cose ed ha molta pazienza. Comportati bene con lui e non farlo arrabbiare...."
Non aveva ancora finito di parlare che si sentì travolgere da un giovane corpo che lo abbracciava stritolandolo e che continuava a ripetere come una nenia:" grazie...grazie...grazie..."
Louis sapeva che avrebbe dovuto allontanare il ragazzo ,perché era uno schiavo ed un Romano non si deve far toccare da un barbaro...ma la realtà era che in tutta la sua vita non aveva mai ricevuto un abbraccio così...un abbraccio così carico di affetto...un abbraccio così vero...
E capì anche che dentro di lui qualcosa stava cambiando, ma non sapeva se essere felice o meno.....si era reso conto, infatti, di provare, nei confronti di Harry, un sentimento che non avrebbe mai dovuto provare...ed ebbe paura.
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Vedete.....avete fatto bene a non uccidermi!
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