17. Auxilium

Louis sapeva che non aveva scelta...se non gli avesse dato Harry, il senatore avrebbe preteso la morte del ragazzo e lui non poteva accettarlo.

" Pomponio" disse stringendo i denti" concedi a Servio la mia camera..." e se ne andò senza guardare il giovane schiavo che ,invece ,lo stava fissando con uno sguardo terrorizzato.

Dopo un paio d'ore ,l'uomo tornò soddisfatto e si congedò dall'amico dicendo:" Un culo favoloso...quando ti sarai stancato,non mandarlo in campagna...chiamami...me lo godrò un po' io".

Louis ,non appena poté , andò nella sua stanza e trovò Harry che singhiozzava disperato e che cercava di vestirsi.

Quando vide il suo padrone arretrò e si lasciò cadere sul pavimento rannicchiandosi in posizione fetale ,tremando come una foglia.

Il Romano gli si avvicinò e ,in qualche modo ,lo prese tra le braccia.

Si distese sul letto stringendolo a sè e ,accarezzandolo ,cominciò a parlare:

" Mi dispiace, piccolo, mi dispiace...ma ti avrebbe ucciso e io non potevo permetterlo, non potevo.
So perché l'hai morsicato, desideravi solo difenderti da un uomo che ti voleva fare le stesse cose che io ti ho fatto per tanto tempo.
Non meriti tutto questo, povero bambino, non meritavi che ti portassero via la tua mamma e la tua terra e non meritavi ,soprattutto ,di finire nelle mani di un mostro come me..."

" Raccontami una storia...."sussurrò Harry debolmente "...raccontami una storia che cancelli tutto il dolore che ho dentro....per favore...come faceva il mio papà quando ero triste..."

" Ma io non sono capace...io non..."

" Ti prego..."

" Va bene...

Una volta un pavone, mentre si trovava in un bel giardino,sentì cantare un usignolo e si stupì della bellezza della sua voce.
Allora anche il pavone provò a cantare, ma dal suo becco uscì una voce roca e gracchiante.
Arrabbiato, decise di andare a protestare dalla regina degli dei, Giunone, che, invece di aiutarlo, lo rimproverò....e sai perché Harry?"chiese Louis

Il ragazzo scosse la testa ,tirando su con il naso.

".... lo rimproverò perché non sapeva apprezzare la dote che lei gli aveva dato e cioè la bellezza. Infatti ,ogni animale ha una propria caratteristica specifica: l'aquila è forte, l'usignolo canta bene e il pavone ha piume così meravigliose da sembrare pietre preziose."

" Anche per gli uomini è così? Ognuno ha una sua qualità?"chiese Harry

" Certo"

" La mia capacità allora è quella che hai detto al senatore...vero, padrone?"

Louis scosse la testa dubbioso:" non mi ricordo... cosa ho detto?".

" Io sì mi ricordo....è la cosa che mi ripetono da quando mi hanno portato qui dalla Gallia...e l'hai detto anche tu tante volte...che sono nato...per..per...fare...la ...p..puttana"

Louis si sentì morire dentro e fece per replicare ,ma Harry continuò a parlare

" Forse è vero, non so nemmeno leggere e scrivere, non so fare nulla di importante...ma non è colpa mia...nessuno mi ha mai insegnato a farlo...però ,in Gallia , sapevo combattere, sapevo portare al pascolo le pecore e far nascere un agnello...io...non.."

Il Romano gli bació i capelli e gli disse:

" Non sei una puttana, Harry...sono io che ti fo tatto diventare così...sono io che rovino la vita alle persone...me lo diceva sempre anche mio padre..."

" Ma tu un po' buono sei...mi hai regalato Flip...mi hai fatto vedere i pavoni...mi hai dato le cose buone da mangiare..."

" ...ma ti ho picchiato, umiliato...ti ho portato via la dignità e l'innocenza..."concluse Louis.

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La favola che Louis racconta ad Harry è una di quelle di Fedro...chissà quanti di voi le avranno tradotte!

In realtà Fedro è leggermente posteriore alla data in cui si svolge la vicenda di questa storia, ma...ho dovuto prendermi questa libertà....comunque Fedro,ormai, non può certo protestare...

Buona domenica!

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