14. Amicus

Harry entrò nella studio di Louis e, senza nemmeno guardare l'uomo, si tolse i vestiti e si appoggiò alla parete piegandosi leggermente.

Il Romano osservò a lungo i lividi e i tanti segni che martoriavano quel corpo così bello e si avvicinò con lentezza.

" Voltati, non voglio questo stasera..." disse il nobile.

Harry allora si girò e gli si inginocchiò davanti aprendo la bocca e l'uomo si sentì stringere il cuore di fronte a quella vista.

" Alzati" gli disse " non voglio nemmeno questo...voglio solo parlare con te".

Il ragazzo allora si rivestì e rimase in piedi con gli occhi rivolti verso il basso.

" Come state tu e Flip? " domandò.

Harry tentennò un po' ,poi rispose un flebile : " Bene".

Louis allora mise le mani dentro la tunica ed estrasse una catenella di campanelli colorati che ,sbattuti insieme ,producevano un suono dolcissimo.

" La vendeva un venditore ambulante nella città dove sono stato...magari a Flip piace....andiamo a metterla nella sua gabbia?".

Dopo aver pronunciato queste parole, Louis vide che il ragazzo era indeciso, ma che guardava con desiderio quei semplici campanelli e, ancora una volta ,l'uomo si rese conto di quanta paura nei suoi confronti avesse il suo schiavo.

Alla fine il nobile uscì senza aspettare una risposta ed Harry lo seguì .

  Il ragazzo infilò subito il nuovo gioco nella gabbia  e il passero cominciò a colpirlo con il becco riempiendo l'aria di un suono cristallino.

Louis ,nel frattempo ,si era seduto sulla panchina del giardino e osservava la scena.

" Posso tenere un attimo Flip ? " chiese ad Harry.

Quest' ultimo obbedì al padrone e gli posò l'uccellino sul grembo.

L'animale zampettò felice per un po' sulla tunica del nobile ,ma ebbe la brillante idea di fare i suoi bisogni proprio lì.

Il ragazzo vide il volto di Louis rabbuiarsi e la bocca tendersi in una smorfia di rabbia.

Stava per colpire il passero ,quando una mano lo bloccò.

" È colpa mia, non sua..."disse a bassa voce Harry " lui non sa che la tua veste è preziosa, io non gliel'ho insegnato....picchia me, per favore ,non lui.
Lui è il mio Flip...non fargli male...per favore".

Louis deglutì e si schiarì la voce:

" Prendi un po' d'acqua e puliscila" ordinò allora l'uomo.

Harry si affrettò e, dopo aver rimesso il passero nella gabbia, cercò qualcosa con cui pulire la macchia e, alla fine, non sapendo come fare, si tolse la propria tunica e la bagnò nella fontana.

Con solo un pezzo di stoffa a coprirgli le parti basse ,pulì con delicatezza il danno fatto dall'uccellino e poi rimise il vestito che era, però,bagnato e rabbrividì un po'.

" Toglila" disse Louis " ti ammalerai!."

" Ma non ho un altro vestito, padrone" ammise Harry

Il Romano, allora, prese il ragazzo per un braccio e lo portò nell'ala della casa in cui  viveva.

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Grazie di tutto!

Siete lettori fantastici!

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