10. Morbus
Nel frattempo Harry uscì nel giardino, scavò con le mani una piccola buca vicino alla fontana e depose il corpicino di Flip ,ricoprendolo poi con delicatezza.
Circondò la tomba con dei sassolini che trovò nel terreno e rimase a fissarla a lungo.
Rientrò nella stanza e si stese nel letto con gli occhi rivolti al muro.
Nei giorni successivi non si mosse mai da quella posizione, se non per andare in bagno o per bere qualche sorso d'acqua.
Pomponio non riuscì a farlo mangiare e capì che qualcosa, dentro quel ragazzo, si era rotto in modo, forse irreparabile.
Louis ritornò un giorno al tramonto e, appena entrato in casa, ordinò allo schiavo anziano di portargli Harry.
" Padrone..." sussurrò quello " il ragazzo non sta bene, non mangia, lui è..."
" Non mi interessa quello che dici! Muoviti, esegui gli ordini!"sbraitò il Romano.
" Padrone...." riprovò Pomponio.
" Vecchiaccio idiota! Vado io a prenderlo!".
Si precipitò per i corridoi della villa e arrivò alla stanza di Harry inseguito dallo schiavo che ansimava per la fatica.
" Alzati, barbaro! In fretta...." urlò al corpo rannicchiato nel letto.
Harry non si mosse, Louis sì avvicinò per sollevarlo con la forza, ma la mano di Pomponio lo trattenne.
Il Romano non ci vide più dalla rabbia e diede una spinta al vecchio facendogli sbattere la schiena contro il muro.
L' avrebbe colpito di nuovo, se una voce non l'avesse fermato:
" No, padrone,arrivo...." sussurrò Harry.
Lo vide alzarsi a fatica, togliersi la tunica e la fascia che gli copriva l'inguine e appoggiarsi alla finestra.
Allora Louis lasciò perdere Pomponio e si avvicinò sogghignando al ragazzo ,sollevandosi il vestito.
Per la prima volta, però, guardò quel corpo martoriato da lividi e tagli, vide le sue gambe tremare e le mani che si artigliavano al davanzale per non cadere e... si fermò.
Dopo un attimo di incertezza, lasciò cadere le vesti e deglutì.
" Pomponio!!!" urlò " rivestilo e vieni nel mio studio immediatamente".
Il servo aspettò di vederlo uscire e ,a fatica ,si avvicinò ad Harry aiutandolo a rivestirsi e riportandolo nel letto.
" Grazie..." disse il giovane
" Grazie a te... Sei stato molto coraggioso. Vedrai che andrà tutto bene."
Gli diede un bacio sulla fronte e uscì.
Arrivò trafelato dal suo padrone e si schiarì la voce rispettosamente.
" Manda qualcuno a chiamare il medico affinché visiti il ragazzo" disse Louis.
" Ma, padrone, noi schiavi non abbiamo un dottore, noi..." balbettò Pomponio.
" Il mio medico, idiota! Voglio Ipparco qui.... subito!!"
Non capendo più nulla, il vecchio uscì velocemente quasi inciampando nei suoi stessi piedi.
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Oggi doppio aggiornamento perché è domenica e perché voglio ringraziarvi per la costanza con cui leggete questa storia.
Ringrazio le fanciulle o i fanciulli che commentano sempre i capitoli, tutti coloro che " accendono le stelline" e anche, chi, semplicemente legge!
Grazie!!!!!!!!!
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