Lacrime Di Bambina

-però il finale non era previsto-

-vedi che il piano è cambiato da quando hai lanciato quella dinamite, ho dovuto arrangiare-

-far esplodere delle granate non significa arrangiare, significa fuga suicida-

-beh, siamo salve no? Io, tu e il medico-

-solo perché ci siamo lanciati dentro la carcassa della macchina lì vicino nel momento dell'esplosione! Sei proprio una piccola zoccola...-

-ah si? E tu cosa avresti fatto in quel caso?-

-io avrei semplicemente preso le pi... -

-...eravamo disarmate-

-pist.... Mazzate a raffica-

-ma stai zitta puttana in calore... Ora pensiamo ad altro...-

-signorine... Non è che mi dispiace la posizione, ma se avete finito di litigare possiamo uscire dalla macchina-

Eravamo incastrati tutte e tre nella carcassa, io sopra a entrambi, la piccola sotto a tutti e il medico in mezzo con i seni a chiudergli la testa da ogni lato

-datemi un minuto, devo pensare... -

-prendi i lati sottili del tettuccio e piegali, dalla ruggine che c'è dovrebbero spezzarsi come niente-

-va bene troiettina-

Presi i laterali sottili e iniziai a stringere. Sentivo scricchiolare sotto le dita il ferro arrugginito, poi con uno strattone li spaccai. Alzai il tettuccio e mi tolsi di dosso, poi si alzò il medico e poi Angy. Intorno a noi non c'era nessuno

-se ne sono andati... Ci crederanno morti-

-meglio così... Abbiamo più tempo per ragionare sul da farsi-

Il medico si avvicinò verso di me

-io ho bisogno dei miei strumenti, o non potrò continuare le ricerche...-

-tranquillo dottore... Non serve più che fa ricerche, da ora servirà semplicemente come uomo di casa, scienziato crea armi e zietto-

-zietto?-

Si avvicinò anche Angy

-Ametista... Ora dove andiamo?-

-andremo nell'ultimo posto dove loro andrebbero a guardare... A casa mia-

Angy mi guardò perplessa

-ma dimmi un po'... Hai preso qualche cazzo con qualche patologia in sti giorni?-

-qualsiasi cazzo ho preso, ne ho presi sempre più di te-

-ragazze, perché non ci avviamo prima di incontrare la squadra di perlustrazione?-

Fece segno in cielo dove si vedevano in lontananza delle luci passare sulle nuvole ogni tanto

-hanno già iniziato? E che cazzo!-

-andiamo-

Presi il medico sotto braccio e lo tirai per accelerare. Mi misi da un lato della porta, Angy dall'altro lato era pronta con una mazza di legno

-pronta?-

-vai-

Aprii la porta, poi Angy entrò rapida. Entrai col medico e vidi Angy scattare a destra e sinistra per le camere, posai il medico sul divano e chiusi le tende

-ora spiegami perché questo è un posto sicuro-

Angy si sedette sul divanetto

-semplice... Perché è un idea stupida-

Mi guardarono

-il generale sa che siamo ragazze intelligenti, e che sappiamo come lavorano loro... Calcolando che ogni ora ci sta una perlustrazione a tappeto da nord verso sud della città, i sopravvissuti per non farsi trovare devono andare all'estremo sud, fuori città, per salvarsi... Lui però sa che siamo brave a lottare, perciò avrà pensato che per salvarci o ci siamo camuffate in guardie battendone un paio o ci siamo spinte più a nord di dove inizia la perlustrazione, il più vicino possibile alla base... -

-e perché la penserebbe così?-

Il medico si intromise

-per causa mia... Lui sa che ho bisogno delle mie ricerche e degli strumenti che hanno loro per lavorare, perciò pensa che sarete costrette ad intrufolarvi nella base per procurarmele... Non vuole allontanare le guardie oltre un massimo per non lasciare la base poco sorvegliata... -

-esatto, e per questo... sono sicura che... -

Allargai leggermente la tenda e vidi fuori: le guardie si stavano avvicinando a tappeto verso la nostra casa. Angy mi seguì dietro la tenda e vide la stessa scena

-si stanno avvicinando... -

-guarda... -

Notammo una guardia alzare la mano per fermare tutti mentre teneva un telefono in mano, poi fece girare la mano e tutti tornarono indietro

-visto? Li sta facendo ritirare-

-e brava diavoletta... E io che pensavo fossi solo un corpo scopabile senza neuroni-

-almeno io delle doti da mostrare le ho...-

-a me non servono... io uso il cervello, non gli organi riproduttivi femminili, per far cadere ai miei piedi gli uomini-

Il medico si fece sentire ancora

-ragazze, ciò non toglie che ci servono attrezzature e schemi di fabbricazione... Non sono un genio delle creazioni meccaniche, so solo combinare geni-

-tranquillo... Alla fine costruire un arma è come combinare i geni, solo che sono inorganici e non viventi, perciò non si ribellano-

Angy tornò a sedersi

-ma alla fine riusciremo a vincere? Cioè, abbiamo fatto guerra a due fazioni che hanno dalla loro parte anni e anni di esperienza, armi e tecnologie superiori e un numero infinito di soldati... Noi siamo due guerriere teenager e un vecchio scienziato pazzo... I numeri non sono proprio dalla nostra parte-

-quando mai li abbiamo avuti...-

Mi incantai davanti a una foto: io piccola che mordevo come un animale affamato un pezzo di carne mentre mio padre dietro mi teneva le spalle e sorrideva alla fotocamera

-sei tu?-

Il medico era vicino a me a vedere anche lui la foto

-ero una belva senza ragione... Facevo solo dispetti... Qui rubai la sua carne perché mi piaceva e lui faceva finta di mantenermi per non mangiarla... Era l'ultimo pezzo, e lui quella sera rimase a digiuno... Però sorrideva... Ogni volta che gli chiedevo scusa lui ripeteva "sei la mia piccola principessa, stai tranquilla..." e mi accarezzava con la mano la testa...-

Posai lo sguardo su un altra foto: lui sdraiato in uniforme e io a dormire sulla sua pancia

-... Qui era tornato dopo una settimana di lavoro, entrò e mi vide mordere la gamba della soldatessa che mi faceva da balia... Persi un dente su quella gamba... Lui mi prese, stanco morto, e mi mise sulla sua pancia mentre si sdraiava sul divano... "calma piccola mia, papà è tornato, ora puoi stare tranquilla" e così presi sonno sulla sua pancia...-

-sembra si sia messo d'impegno...-

-impegno? Lui era il migliore padre che potesse esistere...-

Iniziai a piangere

-nessuno... Era meglio... Di lui-

Presi la foto in mano e mi sedetti sul divano, stringendola al petto

-lui era l'unico... Che poteva... Controllarmi... Era l'unico che potevo chiamare... Capo... Dio... Papà...-

Iniziai a dondolare avanti e indietro la testa piangendo

-lui... Lavorava... Notte e giorno... Per... Togliermi gli sfizi... Lui... Anche se era un graffietto... Correva come un pazzo per venirmi a prendere... Lui... Lui... -

"grazie al cielo stai bene... Appena mi hanno chiamato dicendo che eri in stato confusionale mi stava venendo un colpo..."

-lui... Lui era...-

"PERCHÉ CHIEDI COME STO SE TU SEI MESSO PEGGIO DI ME!?!?

-perché sei mia figlia... Sei la mia principessa... Anche se non vuoi credermi... Anche se mi chiami mostro... Anche se mi uccidi... Per me sarai sempre più importante di ogni cosa al mondo... Preferisco morire proteggendoti che vivere senza poterti vedere..."

"...non mi interessa... Basta che ti ho protetta..."

-...Il mio papà...-

Il medico fermò il mio dondolio abbracciandomi. Stavo piangendo a dirotto, in testa tutti i ricordi che affioravano di lui mi tagliavano come coltelli

-io... L'ho tradito... Gli ho detto cose brutte... L'ho maltrattato... Sono una figlia pregevole... Sono un mostro... Non merito di essere sua figlia... Dovevo morire io quel giorno...-

Sentii il medico spostarsi improvvisamente, poi un ceffone a piena forza in faccia. Rigirai lo sguardo verso Angy, gli occhi paralizzati e la bocca immobile. Anche lei stava piangendo

-come ti permetti... Come ti permetti di dire che dovevi morire tu al posto suo? Come ti permetti di dire che sei un mostro? Lui si è sacrificato per tenerti in vita, lui ti ha cresciuta nel meglio delle sue possibilità... Lui è stato fedele a te fino alla fine, e ora tu mi dici che tutto ciò che ha fatto è sbagliato?-

Mi saltò addosso e iniziò a prendermi a schiaffi con rabbia

-LUI SI È SACRIFICATO PER DARTI LA LIBERTÀ! TI HA CRESCIUTA QUANDO NESSUNO POTEVA FARLO! TI HA DATO UNA VITA NORMALE LÌ DOVE NESSUNO C'È L'HA PIÙ! HA SCOMMESSO LA VITA DI MILIONI DI PERSONE SU DI TE, SICURO CHE TU LI AVRESTI SALVATI! ANCHE IN PUNTO DI MORTE TI HA DATO LA TOTALE FIDUCIA, NON HA MAI PENSATO CHE TU ERI PASSATA DAL NEMICO CONSAPEVOLMENTE, HA SEMPRE SAPUTO CHE ERI CONFUSA E CHE LE RISPOSTE CHE CERCAVI LE POTEVI TROVARE SOLO DA LORO! LUI HA AVUTO LA PIENA FIDUCIA IN TE... E ORA TU MI DICI CHE DOVEVI MORIRE TU AL POSTO SUO? NON TI PERMETTO DI DIRE CERTE COSE LURIDA ZOCCOLA! HAI RAGIONE, NON LO MERITAVI UN PADRE COSÌ, SE POI TI METTI A PENSARE A CERTE COSE!-

cercavo di proteggermi la faccia dai suoi schiaffi, intanto il medico provava con la sua poca forza di allontanare Angy da me. Alla fine riuscì a spostarla mettendola dall'altra parte del tavolino. Ora c'era silenzio, solo qualche piccolo fruscio dei nostri fiati affaticati. Gli occhi di Angy furiosi su di me, i miei nascosti dai capelli guardavano a terra

-...Scusa...-

-...scusa... cosa...? Non è a me... Che devi chiedere... Scusa...-

Prese una foto da un mobiletto e la lanciò verso di me, colpendomi la pancia: era lui in veste militare mentre mi teneva in braccio appena nata

-... E a lui che devi chiedere scusa...-

Poi se ne andò

-Angy, aspetta... Ametista... Ametista, Tutto bene?-

-voglio... Vado... A riposare...-

Mi alzai come uno zombie mantenendo le due foto in mano, poi mi avviai in camera. Entrai e mi avvicinai al letto, e li vidi una lettera

Cara Ametista,
So il motivo che ti ha spinto ad andare dalla parte del nemico. Vuoi sapere la verità su di te, ecco... Io posso solo dirti che amavo tua madre, l'ho tenuta con me per molto tempo, ci siamo anche sposati ufficialmente... Ma i miei superiori avevano idee diverse... Volevano farle partorire un bambino prodigio, addestrarlo a dovere e renderlo invincibile... Scelsero dei candidati con una soglia di perfezione genetica oltre alla norma, poi organizzarono a mia insaputa una sala di procreazione. Quando lo venni a sapere entrai in quella sala un minuto prima che iniziassero e sparai a tutti i presenti. Loro volevano arrestarmi ma gli dissi che io ero il candidato perfetto per l'esperimento, ero il marito e anche un gene superiore alla norma. Dovetti farlo figlia mia, ho dovuto violentare tua madre per proteggerla dai cruenti esperimenti che volevano farle fare. Dopo la tua nascita volevano ucciderti perché non accettavano una donna come soldato, ma mi opposi. Dissi che era meglio provare ad addestrarti per vedere se era un problema il sesso, intanto stavano organizzando un ennesimo gruppo per la procreazione. A me mi chiusero in cella, così non potevo far nulla, e alla fine successe. Dovetti ucciderla. Ho dovuto sparare a tua madre, lei era stata cresciuta nel bene e nell'amore, ma appena vide la crudeltà di quella gente impazzí completamente. Iniziò a tentare la fuga... e l'ultima ci riuscì, ma a caro prezzo. Stava davanti a me, io armato con una pistola, dietro di lei soldati armati di sedativi, in mezzo a loro il bastardo che tu già conosci. La volevano riportare di nuovo nella sala procreativa, ma non accettai. Dovetti premere il grilletto per salvarla. Era l'unico modo. O così o saremmo morti tutti e due, e dopo anche tu. L'ho fatto per proteggerti, perché volevo renderti libera, volevo che tu vedessi l'alba di un nuovo giorno, il giorno in cui questo inferno sarà finito. Ti prego, vedilo anche da parte nostra

Con amore eterno,
Papà e mamma

Una foto stava insieme alla lettera: era una donna bellissima, capelli biondi e occhi verde smeraldo, sorrideva mentre dietro si vedeva il mare. Era identica a me. Girai la foto e lessi

P. S.
Pensavo ti potesse far piacere vedere tua madre, almeno una volta...

-papà... Mamma... Mi mancate...-

Mi sdraiai stringendo la lettera e la foto assieme alle altre due, provando inutilmente a sentirli vicini.

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