La Morte Dell'angelo È Del Demone

Con degli abiti trovati dai cittadini rivestii Angy, poi la feci scortare alle prigioni. Presi il suo telefono e chiamai direttamente la centrale

-pronto?

-voglio il medico specializzato nelle creazioni biologiche come me ed Angy, nessun soldato, nessun'arma, nessun allarme... Uno solo di questi presente allo scambio e lei muore seduta stante, chiaro?

-un momento, un momento... Non possiamo accettare la vostra richiesta

-allora ditele addio...

Feci sentire dal microfono del telefono la pistola mentre la caricavo

-ASPETTA! devo... Devi parlare col mio superiore, attenda in linea

-no! So che stai sentendo, spudorato assassino... Queste sono le condizioni per riaverla! Domani sera, piazza della stazione dei treni, ore vent'uno

Chiusi subito il telefono. Guardai il cronometro

-cinquantanovesecondi... Un altro secondo è mi avrebbero rintracciata

L'uomo si avvicinó alle mie spalle

-per un momento ho avuto paura che ci scoprissero, ma per fortuna sei brava tanto quanto la leggenda che grava sul tuo nome

-grazie mille, ora vado a farmi una doccia

-va bene... Il telefono però dallo a me

-come?

-tu meglio di me sai i sistemi tecnologici che ha la base nemica... Non vorrei che rintracciassero i segnali del telefono, perciò lo metterò in un posto isolato e irraggiungibile da qualsiasi rete... Un tipo di bunker naturale

Gli diedi il telefono

-ottimo, a stasera

-a stasera, mia piccola bambina.

Stavo sotto la doccia, l'acqua era scaldata grazie a un camino nel piano delle prigioni e si raffreddava leggermente mentre saliva fino alla doccia, uscendo calda ma non troppo. La doccia era semplicemente uno scavo nella roccia fatto ad opera d'arte, con in più incisioni pittoresche e artigianali. Mi stavo rilassando quando un rumore attirò la mia attenzione

-signorina Ametista, le ho portato un indumento elegante per riposare...

-ottimo, poggialo qui sul comodino del bagno

-va bene...

Sentii la porta chiudersi, poi un leggerissimo schiocco della serratura. Aveva chiuso a chiave. Chiusi l'acqua

-già che ci sei, puoi passarmi l'accappatoio?

-va bene...

Nessuna reazione. Eppure poco prima era stato così gentile e devoto. Apparve con l'accappatoio nero aperto fin sopra la sua testa, così da non potermi vedere, ma allo stesso tempo da nascondersi dietro

-sai che è maleducazione accoltellare una donna sotto la doccia?

All'improvviso l'uomo fece cadere l'accappatoio e posizionó il coltello in direzione mia, presi la lama con due dita e girai di lato la lama, poi gli saltai addosso. Cadde all'indietro con me seduta sopra, il coltello tra le mie dita e la mia mano sul suo collo

-sei inesperto... La prossima volta non devi chiudere la porta a chiave e non devi acconsentire alla richiesta di una ragazza nuda se poco prima usi frasi di gentilezza tanto garbate e principesche

Guardai il coltello

-perché c'è il nome di Angy sopra?

Lui non rispose, continuava a squadrarmi per trovare un modo per liberarsi ed uccidermi

-non rispondi? Posso essere molto persuasiva in questi momenti...

Iniziai a strofinare il fondo schiena, lui iniziò a sudare

-ops... Qui qualcosa si sta svegliando... Potrei tranciarlo col coltello se mi da fastidio

Sbiancó all'improvviso, ma non aprì bocca, aumentai il ritmo di strofinamento

-parli o devo tranciarlo?

-missione... Uccidere... Ametista...

Schiacciai con forza il bacino

-chi? Chi ti ha dato questo ordine?

-il... Il... GHWAAAAAAAA

iniziò ad avere degli spasmi, poi la schiuma alla bocca. Toccai il collo ma era morto

-maledizione... Devo avvisare il mio capo che ci sono spie

Mi alzai dal cadavere e mi misi l'accappatoio, poi mi avviati alla porta. Mi bloccai

"capo... Il mio capo... Ma... Ma da quando ho un capo?"

Guardai il coltello

"e da quando Angy possiede dei coltelli col suo nome?"

Mi girai verso il comodino, li dove risiedeva l'abito nuovo da sera. Mi avvicinai e lo annusai

-questo è odore di acido muriatico solidificato... Questo abito, a contatto con la pelle avrebbe rilasciato l'acido che mi avrebbe sciolta nel sonno...

Sentii odore di petrolio provenire dall'accappatoio

-fibra di petrolio? Una scintilla è avrei preso fuoco all'istante...

Buttai a terra l'accappatoio e mi vestiti con i miei abiti. Le pistole erano sparite

-cazzo... Sono disarmata

Stavo per avviarmi alla porta quando un rumore di passi si fermò davanti alla porta. Corsi in bagno e chiusi la porta

-cazzo... Stanno venendo a vedere se questo idiota morto mi ha ucciso

Lo guardai. Era immobilizzato

-i muscoli si sono tesi poco prima della morte... Ottimo!

Lo presi e lo alzai, con un colpo allo stomaco lo piegai seduto, poi gli misi il coltello in mano. Provai a piegare il braccio e alla fine sentii delle ossa rompersi. La porta dell'entrata venne sfondata con un calcio, io mi sdraiai davanti al morto fingendo la mia morte, posizionando il coltello sotto la mia ascella e il bacino attaccato al suo

-ma dai... Anche da morto lo hai pieno, e che cazzo!

Feci voltare il cadavere con la schiena verso la porta, così da far vedere a chi entrava solo la schiena del morto, poi iniziai con le mani a tirarlo a me avanti e dietro mentre fingevo una voce maschile. Entrarono aprendo lentamente la porta e trovarono le spalle dell'uomo che spingeva per avere piacere, mentre il coltello nella sua mano spingeva nel mio petto

-ma dio santo... Almeno i morti lasciali stare, ti sembra il caso Mok?

Finsi la sua voce, fortunatamente ero coperta dalla sua possente stazza

-mi piace... Lasciatemi... In pace...

E continuavo a tirarmelo

-appena finisci buttala nella fossa comune, oppure portatela a casa se tanto ti piace...

Poi l'uomo chiuse la porta. Appena non sentii più i passi spinsi via il cadavere pieteificato

-porca puttana... Possibile che devo fare questo per sopravvivere... Per fortuna che ho detto solo due parole, o avrebbe sentito anche il mio orgasmo... Quel coso che batteva era...

Lo guardai ancora

-... Be... Forse un pensierino potrei farcelo... Cinque minuti soli...

-LASCIATEMI! DOV'È AMETISTA!?! PORTATEMI DA LEI!

la voce di Angy riecheggiava per i corridoi

-cazzo... La troia in mignatura... Devo salvarla

Stavo per incamminarmi, ma mi fermai per dare un bacetto alla fronte del tipo

-se non eri morto potevo pure lasciarti giocare... Ciao

Poi mi avviai. Seguii di nascosto le scorte del capo che mantenevano sottobraccio la piccola Angy, alzandola da terra come una busta della spesa

-se avevo adesso il telefono, facevo un bel video... Che ridere

-LASCIATEMI IMMEDIATAMENTE! METTETEMI GIÙ! almeno fatemi camminare, a tenermi così mi sento una nanerottola...

-sta zitta! Ti porteremo davanti al capo, non fiatare o ti tagliamo la gola sul posto

Poi continuarono a camminare. Raggiunsero l'enorme sala dove risiedeva il capo, seduto come al solito sopra il suo trono. La fecero inginocchiare, poi si inginocchiarono anche loro

-mia cara Angy... La grande guerriera... Tu non mi servi, e per questo puoi morire

-aspetta!

Lo fermò

-perché hai accolto Ametista, pur sapendo la pericolosità sua?

-come mai vuoi saperlo?

-sono figlia di uno studioso, e sinceramente mi sto cervellando da quando mi avete rapida sulle motivazioni che vi hanno spinto a fare una scelta tanto rischiosa... Se lei stava fingendo adesso tutti voi eravate morti, ma lo stesso avete rischiato... Perché?

L'uomo si alzò dal trono e scese lentamente

-sai... io sono il primo infettato in positivo, ma solo al 70% sono puro... Lei è nata pura al 100%... Lei è la prima vera infetta... È la perfezione... Col suo DNA possiamo potenziarci e diventare i più forti sulla terra e siccome adesso è morta non si potrà opporre... A te invece ti apporremo un chip al petto che ti causerà la morte appena premeró il bottone... Durante lo scambio tu morirai, e noi avremo l'unico al mondo che può fare questa operazione... Noi domineremo il mondo, e tu non potrai fare nulla

La ragazza rimase zittita dal discorso dell'uomo, lui si avvicinò a lei e le alzò il mento

-abbiamo vinto noi...

-no... Non potete vincere...

-portatela in sala medica e sedatela, poi mettetele il chip

La presero sottobraccio e si incamminarono in mia direzione, dove io mi ero nascosta dietro le porte. Mi nascosti dentro una camera, poi mi accorsi che era la sala medica

-ma che cazzo di fortuna che ho...

Apparve una donna vestita da dottoressa

-sei qui per una visita... Aspetta, ma tu non eri morta?

Le diedi un violento pugno in faccia, tanto forte da farla sbattere a muro e farla svenire

-sai, troia in camice... Siamo molto simili noi due.

Entrarono i due soldati con Angy

-dottoressa, eccole la paziente

Rivolgendogli le spalle indico il lettino, la misero nel lettino e la tennero ferma mentre iniziava a dimenarsi

-le faccia la siringa, presto... È molto forte

-presi una siringa e la riempii di acqua, poi mi avvicinai ad Angy

-ferma, Angioletta... Ora ti faremo dormire

-non ve lo permetter... Come?

Mi guardò, poi rimase ferma. Le feci la siringa, poi lei chiuse gli occhi

-ottimo, ora le metta il chip

-andate fuori

-come?

-anche se è una prigioniera e deve morire, è pur sempre una donna... La devo spogliare e voi maschi non potete guardare... Fuori entrambi

-va bene, dottoressa...

Uscirono fuori dalla porta, in quel momento mi tolsi la mascherina e mi avvicinai ad Angy

-spero di non averti dato del veleno...

-se lo facevi ti avrei ammazzata prima di morire

Si alzò rapida

-beh, io ho tirato qualcosa da una bottiglietta... Spera solo che non sia dell'eccitante o inizierai a farti ogni uomo che ti trovi davanti

Si mise in piedi

-sembra che tu ne sappia qualcosa, cosplay pornografica

-molto divertente...

L'abbracciai

-scusa... Pensavo di seguire la strada giusta, ma invece...

-ehi ehi... Mica sei un genio, già hai un corpo così sexy, non puoi anche essere intelligente

-perciò in teoria sei tu quella intelligente, siccome il tuo fisico ha perso molto

-forse hai ragione... Hai sentito il capo?

-si, è dobbiamo fuggire da qui

Prese il chip in mano e lo guardò interessata

-forse ho un idea...

-spara

Prese della colla da sopra un mobiletto

-ascolta bene, adesso giochiamo secondo le loro regole

La guardai sorridere, e in un istante capii. Passò il giorno e arrivò immediatamente la sera dello scambio. Piazza della stazione, il generale con il medico e un soldato da un lato, il capo con Angy, la dottoressa e un soldato suo dall'altro

-Dove sta Ametista?

-Secondo te si mette così esposta? Sta a distanza con un cecchino pronta a spararti... È molto impaziente, è stato difficile mantenerla sotto controllo

-prima Angioletta!

-prima il medico!

-al mio tre cammineranno insieme... Uno, due, tre!

Le due figure iniziarono a camminare, arrivarono spalla a spalla, poi continuarono verso le rispettive direzioni. Appena il medico arrivó da noi, il capo premette un tasto sopra l'anello che aveva, in quel momento Angy cominciò ad avere le convulsioni e cadde a terra con la schiuma alla bocca

-che succede?!

-che peccato, mio caro generale... Tutte e due le guerriere sono morte per cause naturali... Ma l'importante è che il medico stia da noi...

mi avvicinai al medico. Stava sudando freddo, poi seguii il suo sguardo verso la cintola. Aprii la giacca e lo vidi pieno di dinamite

-cazzo!

Con uno strattone presi la dinamite e la strappai, lanciandola dietro di me. Saltai con l'uomo sotto di me appena esplose

-cosa? Sei viva??

-scusa, ma l'inferno ancora non ha un posto per me, ma ho prenotato!

Scappai con l'uomo al centro dei due, Angy mi raggiunse con uno scatto, poi unite guardammo i due

-voi dovete morire!

-soldatesse, venite immediatamente qui, è un ordine!

Presi una serie di granate, Angy ne fece cadere altre da dentro l'abito

-muovetevi e salteremo tutte e tre in aria... Ci polverizzeremo

-che volete fare?

-vogliamo dare battaglia ad entrambe le parti!

Ad un tratto Angy fece cadere una granata attiva

-ops... Errore da principiante

Poi mi sorrise

-NO!!

-SCAPPATE!!

-sei una vera e propria troia...

Poi esplodemmo insieme a tutte le granate, svanendo nella polvere

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