XIV. Peccatore
L'uomo attende sulla carovana
Insulta il dio
Afferra la spada
Sporca di rosso la razza umana
L'uomo oltrepassa il portico, crudo
Evita la luce
Alzando lo scudo
Trafigge violento il soldato caduto
E i vili lo nominano immenso
Lo divinizzano
Bruciano per lui piante d'incenso
E i potenti supplicano pietà
Si schiavizzano
Cedono gli averi, ne cedon più di metà
L'uomo veste di seta nella sua reggia
Sulla testa indossa l'alloro
Beve il vino, lo sorseggia
Il peccatore alla sua meta ora festeggia.
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