-Another Love-

๐‡๐จ ๐ฌ๐œ๐ž๐ฌ๐จ, ๐๐š๐ง๐๐จ๐ญ๐ข ๐ข๐ฅ ๐›๐ซ๐š๐œ๐œ๐ข๐จ, ๐š๐ฅ๐ฆ๐ž๐ง๐จ ๐ฎ๐ง ๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐๐ข ๐ฌ๐œ๐š๐ฅ๐ž
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๐ž๐ซ๐š๐ง๐จ ๐ฅ๐ž ๐ญ๐ฎ๐ž.

Eugenio Montale

๐Ÿ•ณ๏ธPROLOGO๐Ÿ•ณ๏ธ

Avevo visto i suoi occhi spezzarsi, diventare quel blu spento circodanto di lacrime. Lacrime che non avevano solcato la sua guancia, che non gli avevano permesso di esprimersi.

"THEO!"
L'unica cosa che potevo fare era cadere al suo fianco, stringerlo a me.

"Non ora... Theo andiamo via."
Gli presi la mano stringendola piรน forte che potessi. La delusione che si fondรฒ su di me quando non lo vidi reagire fu peggio dell'espressione del suo volto.

Lui continuava ad emettere dei gemiti di dolore mentre cercava di parlare, non fu in grado di emettere una sola parola.

"Ho capito..."
Gli dissi annuendo mentre gli accarezzavo la guancia.

Quando lui chiuse gli occhi, io persi qualsiasi cosa. Non auguro a nessuno di sentirsi cosรฌ. รˆ ingiusto dire che si รจ vuoti, io non lo ero.

Ero devastato, furibondo e scettico ma non vuoto. Non lo sei finchรฉ non realizzi che non esiste possibilitร  di vederlo ancora.

- - - -

Pochi giorni dopo c'era stato il funerale.

Nessun genitore, nessun parente. Noi eravamo tutto ciรฒ che gli era rimasto.

"Liam raggiungici a casa ok?"
Mi disse Scott. Aveva quello sguardo comprensivo mentre mi stringeva un braccio, come per assicurarsi che stessi bene.

Lui piรน di tutti poteva capirmi, per lui era stato per fino peggio.

Annuรฌ e mi sedetti sulla panchina davanti alla sua tomba.

"Theodore Karl Reaken"
Sussurrai leggendo dalla lapide.

"รˆ un bellissimo nome, sarebbe stato il nostro nome. Non so se mi senti ma lo faccio piรน per me stesso che per te. Ci sono state tante cose sbagliate sul nostro ultimo momento. Avrei voluto sentirtelo dire ma non รจ ciรฒ che mi preme perchรฉ in cuor mio lo so, e poi non siamo in un film smielato. So che mi vorresti felice accanto a qualcun altro ma la veritร  รจ che io con qualcun altro non ci voglio stare. Preferisco aspettare tutta la vita te, e non sprecare il mio tempo con nessun altro."
La voce ormai mi tremava, sapevo che non c'era nessuno ad ascoltarmi. La speranza perรฒ aveva creato, insieme all'immaginazione, una sua presenza immaginaria davanti a me.

Restava lรฌ a guardarmi fisso, senza dire una parola, e di tanto in tanto, mi sorrideva proprio come faceva lui. Ed era proprio ciรฒ che volevo dirgli.

"Ho scritto qualcosa, in modo che fosse piรน semplice parlare."

Sospirai, ero riuscito a reprimermi in me stesso senza versare una lacrima per una settimana. E forse era stata una pessima decisione. Forse avrei dovuto sforgarmi come diceva Lydia.

Riportai lo sguardo sulla lapide, e subito dopo sull'immagine di Theo e finalmente sul foglio che avevo scritto: "Ti ho visto morire. Non so come io sia stato capace di assistere a quella scena impassibile e ogni giorno mi pento di non essere lรฌ al posto tuo. Avevi cosรฌ tanto per cui vivere. รˆ passata l'occasione della mia vita per essere felice. Potrei innamorarmi ancora, ma lasciamelo dire, nessuno avrร  i tuoi stessi difetti, le tue conoscenze, il tuo carisma e fascino; nessuno sarร  mai come te. Del resto perรฒ, non mi rimane altro che cercarti nei piccoli gesti degli altri: nei loro volti e nei loro sorrisi, perchรฉ anche se volessi fermarmi ogni parte di me non puรฒ fare a meno di te. Ti vedo per strada mentre ridi per la battuta di chi ti tiene compagnia, ti vedo sul letto che mi sorridi ammiccante, ti vedo corrermi dietro fino al raggiungermi e afferarmi. Ti vedo ovunque, ma non do colpa ai ricordi, sono ciรฒ che ti tengono vicino a me. Devo fare qualcosa per me perรฒ, perchรฉ devo continuare a vivere e ora non lo sto facendo. Devo partire, realizzarmi, farlo per me e per te. Devo riuscire a creare tutto ciรฒ che avremmo voluto fare insieme, cosรฌ so che anche tu in qualche modo hai vissuto. Voglio ringraziarti per aver utilizzato il tuo unico tempo con me e solo con me, mi hai reso una persona migliore Reaken. Mi hai insegnato che amare รจ perfino meglio che essere amati.

Grazie,
Per sempre tuo, Laiam"

Per la prima volta in una settimana sentivo una lacrima scivolarmi sul viso, che poi รจ caduta sul foglio che stavo leggendo. Lo chiusi e lo misi in tasca.

Mi alzai dalla panchina ma solo per rimanere in piedi a fissare il frutto della mia immaginazione.

"Spero che tu stia meglio di come stavi qui, perchรฉ ti meriti il meglio..."
Gli sorrisi alzando una mano per accarezzargli la guancia, lo vidi fare la stessa cosa, con l'intento di afferarmi la mano che lo accarezzava e stringerla, ma io non sentivo il suo tocco. Mi stava bene cosรฌ perรฒ, anche solo poterlo vedere era abbastanza.

Ritirai la mano e lo guardai per qualche secondo.

Quasi non riuscivo a parlare, ma era un momento che ci doveva essere. Dovevo affrontare me stesso.

"Addio Theo."
Chiusi gli occhi, e quando li riaprรฌ, lui non c'era piรน.

Sospirai con il magone, ma senza cedere. Misi una rosa sulla sua tomba e mi incamminai verso l'uscita.

<<Un giorno mi dovrai spiegare come fai a voler volare senza paracadute, pur sapendo che stai per cadere. Mi dovrai spiegare come fai a smarrire la strada, conoscendo il percorso a memoria. Cosรฌ imparo anch'io a spiegare le ali, a perdermi fra le nuvole.>>

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