-Another Love-
๐๐จ ๐ฌ๐๐๐ฌ๐จ, ๐๐๐ง๐๐จ๐ญ๐ข ๐ข๐ฅ ๐๐ซ๐๐๐๐ข๐จ, ๐๐ฅ๐ฆ๐๐ง๐จ ๐ฎ๐ง ๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐ฌ๐๐๐ฅ๐
๐ ๐จ๐ซ๐ ๐๐ก๐ ๐ง๐จ๐ง ๐๐ข ๐ฌ๐๐ข รจ ๐ข๐ฅ ๐ฏ๐ฎ๐จ๐ญ๐จ ๐๐ ๐จ๐ ๐ง๐ข ๐ ๐ซ๐๐๐ข๐ง๐จ.
๐๐ง๐๐ก๐ ๐๐จ๐ฌรฌ รจ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐จ ๐๐ซ๐๐ฏ๐ ๐ข๐ฅ ๐ง๐จ๐ฌ๐ญ๐ซ๐จ ๐ฅ๐ฎ๐ง๐ ๐จ ๐ฏ๐ข๐๐ ๐ ๐ข๐จ.
๐๐ฅ ๐ฆ๐ข๐จ ๐๐ฎ๐ซ๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐จ๐ซ๐, ๐งรฉ ๐ฉ๐ขรน ๐ฆ๐ข ๐จ๐๐๐จ๐ซ๐ซ๐จ๐ง๐จ
๐ฅ๐ ๐๐จ๐ข๐ง๐๐ข๐๐๐ง๐ณ๐, ๐ฅ๐ ๐ฉ๐ซ๐๐ง๐จ๐ญ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข,
๐ฅ๐ ๐ญ๐ซ๐๐ฉ๐ฉ๐จ๐ฅ๐, ๐ ๐ฅ๐ข ๐ฌ๐๐จ๐ซ๐ง๐ข ๐๐ข ๐๐ก๐ข ๐๐ซ๐๐๐
๐๐ก๐ ๐ฅ๐ ๐ซ๐๐๐ฅ๐ญร ๐ฌ๐ข๐ ๐ช๐ฎ๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐ก๐ ๐ฌ๐ข ๐ฏ๐๐๐.
๐๐จ ๐ฌ๐๐๐ฌ๐จ ๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐๐ข ๐ฌ๐๐๐ฅ๐ ๐๐๐ง๐๐จ๐ญ๐ข ๐ข๐ฅ ๐๐ซ๐๐๐๐ข๐จ
๐ง๐จ๐ง ๐ ๐ขร ๐ฉ๐๐ซ๐๐กรฉ ๐๐จ๐ง ๐ช๐ฎ๐๐ญ๐ญ๐ซ'๐จ๐๐๐ก๐ข ๐๐จ๐ซ๐ฌ๐ ๐ฌ๐ข ๐ฏ๐๐๐ ๐๐ข ๐ฉ๐ขรน.
๐๐จ๐ง ๐ญ๐ ๐ฅ๐ ๐ก๐จ ๐ฌ๐๐๐ฌ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐๐กรฉ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ฏ๐จ ๐๐ก๐ ๐๐ข ๐ง๐จ๐ข ๐๐ฎ๐
๐ฅ๐ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐ ๐ฏ๐๐ซ๐ ๐ฉ๐ฎ๐ฉ๐ข๐ฅ๐ฅ๐, ๐ฌ๐๐๐๐๐ง๐ ๐ญ๐๐ง๐ญ๐จ ๐จ๐๐๐ฎ๐ฌ๐๐๐ญ๐,
๐๐ซ๐๐ง๐จ ๐ฅ๐ ๐ญ๐ฎ๐.
Eugenio Montale
๐ณ๏ธPROLOGO๐ณ๏ธ
Avevo visto i suoi occhi spezzarsi, diventare quel blu spento circodanto di lacrime. Lacrime che non avevano solcato la sua guancia, che non gli avevano permesso di esprimersi.
"THEO!"
L'unica cosa che potevo fare era cadere al suo fianco, stringerlo a me.
"Non ora... Theo andiamo via."
Gli presi la mano stringendola piรน forte che potessi. La delusione che si fondรฒ su di me quando non lo vidi reagire fu peggio dell'espressione del suo volto.
Lui continuava ad emettere dei gemiti di dolore mentre cercava di parlare, non fu in grado di emettere una sola parola.
"Ho capito..."
Gli dissi annuendo mentre gli accarezzavo la guancia.
Quando lui chiuse gli occhi, io persi qualsiasi cosa. Non auguro a nessuno di sentirsi cosรฌ. ร ingiusto dire che si รจ vuoti, io non lo ero.
Ero devastato, furibondo e scettico ma non vuoto. Non lo sei finchรฉ non realizzi che non esiste possibilitร di vederlo ancora.
- - - -
Pochi giorni dopo c'era stato il funerale.
Nessun genitore, nessun parente. Noi eravamo tutto ciรฒ che gli era rimasto.
"Liam raggiungici a casa ok?"
Mi disse Scott. Aveva quello sguardo comprensivo mentre mi stringeva un braccio, come per assicurarsi che stessi bene.
Lui piรน di tutti poteva capirmi, per lui era stato per fino peggio.
Annuรฌ e mi sedetti sulla panchina davanti alla sua tomba.
"Theodore Karl Reaken"
Sussurrai leggendo dalla lapide.
"ร un bellissimo nome, sarebbe stato il nostro nome. Non so se mi senti ma lo faccio piรน per me stesso che per te. Ci sono state tante cose sbagliate sul nostro ultimo momento. Avrei voluto sentirtelo dire ma non รจ ciรฒ che mi preme perchรฉ in cuor mio lo so, e poi non siamo in un film smielato. So che mi vorresti felice accanto a qualcun altro ma la veritร รจ che io con qualcun altro non ci voglio stare. Preferisco aspettare tutta la vita te, e non sprecare il mio tempo con nessun altro."
La voce ormai mi tremava, sapevo che non c'era nessuno ad ascoltarmi. La speranza perรฒ aveva creato, insieme all'immaginazione, una sua presenza immaginaria davanti a me.
Restava lรฌ a guardarmi fisso, senza dire una parola, e di tanto in tanto, mi sorrideva proprio come faceva lui. Ed era proprio ciรฒ che volevo dirgli.
"Ho scritto qualcosa, in modo che fosse piรน semplice parlare."
Sospirai, ero riuscito a reprimermi in me stesso senza versare una lacrima per una settimana. E forse era stata una pessima decisione. Forse avrei dovuto sforgarmi come diceva Lydia.
Riportai lo sguardo sulla lapide, e subito dopo sull'immagine di Theo e finalmente sul foglio che avevo scritto: "Ti ho visto morire. Non so come io sia stato capace di assistere a quella scena impassibile e ogni giorno mi pento di non essere lรฌ al posto tuo. Avevi cosรฌ tanto per cui vivere. ร passata l'occasione della mia vita per essere felice. Potrei innamorarmi ancora, ma lasciamelo dire, nessuno avrร i tuoi stessi difetti, le tue conoscenze, il tuo carisma e fascino; nessuno sarร mai come te. Del resto perรฒ, non mi rimane altro che cercarti nei piccoli gesti degli altri: nei loro volti e nei loro sorrisi, perchรฉ anche se volessi fermarmi ogni parte di me non puรฒ fare a meno di te. Ti vedo per strada mentre ridi per la battuta di chi ti tiene compagnia, ti vedo sul letto che mi sorridi ammiccante, ti vedo corrermi dietro fino al raggiungermi e afferarmi. Ti vedo ovunque, ma non do colpa ai ricordi, sono ciรฒ che ti tengono vicino a me. Devo fare qualcosa per me perรฒ, perchรฉ devo continuare a vivere e ora non lo sto facendo. Devo partire, realizzarmi, farlo per me e per te. Devo riuscire a creare tutto ciรฒ che avremmo voluto fare insieme, cosรฌ so che anche tu in qualche modo hai vissuto. Voglio ringraziarti per aver utilizzato il tuo unico tempo con me e solo con me, mi hai reso una persona migliore Reaken. Mi hai insegnato che amare รจ perfino meglio che essere amati.
Grazie,
Per sempre tuo, Laiam"
Per la prima volta in una settimana sentivo una lacrima scivolarmi sul viso, che poi รจ caduta sul foglio che stavo leggendo. Lo chiusi e lo misi in tasca.
Mi alzai dalla panchina ma solo per rimanere in piedi a fissare il frutto della mia immaginazione.
"Spero che tu stia meglio di come stavi qui, perchรฉ ti meriti il meglio..."
Gli sorrisi alzando una mano per accarezzargli la guancia, lo vidi fare la stessa cosa, con l'intento di afferarmi la mano che lo accarezzava e stringerla, ma io non sentivo il suo tocco. Mi stava bene cosรฌ perรฒ, anche solo poterlo vedere era abbastanza.
Ritirai la mano e lo guardai per qualche secondo.
Quasi non riuscivo a parlare, ma era un momento che ci doveva essere. Dovevo affrontare me stesso.
"Addio Theo."
Chiusi gli occhi, e quando li riaprรฌ, lui non c'era piรน.
Sospirai con il magone, ma senza cedere. Misi una rosa sulla sua tomba e mi incamminai verso l'uscita.
<<Un giorno mi dovrai spiegare come fai a voler volare senza paracadute, pur sapendo che stai per cadere. Mi dovrai spiegare come fai a smarrire la strada, conoscendo il percorso a memoria. Cosรฌ imparo anch'io a spiegare le ali, a perdermi fra le nuvole.>>
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