~16
"Grazie"dico quasi sussurrando.
"Grazie a te di esistere" mi sorprende.
Mi alzo dal letto e solo dopo mi rendo conto di aver addosso una maglia che mi arriva a metà coscia. Arrossisco e mi sento le guance bruciare.
Indico la maglia e lui dice
"Si, ieri sera ti sei addormentata in macchina ed eri ancora vestita con la gonna e la magliettina allora ti ho cambiata, e sta mattina ti ho comprato dei vestiti da mettete quando saresti uscita di qui"dice indicandomi i vestiti che mi aveva lanciato.
Dei collant neri e una felpa grigia con sopra la "S" di Superman, è molto larga ma mi piace.
"Grazie"
Si passa una mano fra i capelli e sorride.
Faccio per tirarmi via la maglia ma mi fermo e dico "girati"
"Perché? Ti ho già vista in reggiseno e mutande" sorride
"Sento le mia guance diventare bordò
"Quanto sei carina quando sei tutta rossa."
Mi infilo i pantaloni
Mi giro verso il muro in modo che l'unica cosa che possa vedermi sia la schiena e mi cambio velocemente.
Prendo la borsa, ci metto dentro i vestiti di ieri sera e andiamo in un bar a fare colazione.
Non posso far a meno di pensare a Sem che bacia "miss capelli rosa" in questo momento tutto mi è chiaro, ogni singola immagine di ieri sera è impressa nella mia mente, se Dylan non mi avesse fermata l'avrei mandata al pronto soccorso e avrei anche potuto cacciarmi nei guai.
Non so come reagirò appena rivedrò Sem, non voglio immaginaremelo, sono sicura che scoppierò a piangere.
Arriva il cappuccino e quando la cameriera se ne va chiedo
"Prima di tutto, dove siamo?"
"Abbastanza lontani da casa"
Appoggia la tazza sul tavolo e dice "hai due possibilità.
Una è stare qui con me passare la giornata insieme.
L'altra è tornare la e farei conti con Sem."
"Stiamo qui"
Sembra sollevato
Finiamo di fare colazione e insiste per pagare lui, va be, andiamo in un negozio obey, uno adidas e uno nike, che bello fare shopping nei negozi di marca. Mi viene una fame pazzesca e vedo che è già l'una
"Andiamo a mangiare?"
"Ma vivi senza cibo per qualche ora o no?" mi prende in giro, ma è divertente, so che dice cosí per scherzare.
"Gnegenegne" sembro una bambina piccola ma fa niente.
"Andiamo a mangiare allora, mica che poi ti metti a piangere"ride
Mi piace quando ride.
La sera arriva presto e in teoria io dovrei tornare a casa
"Dobbiamo tornare a casa Dylan" non mi cagA di striscio proprio
"Dylannn"dico un po' più forte
"No, ho detto ai tuoi che tornavi a casa domani pomeriggio"
"Coooosa?"
"Hai sentito bene."sorride e si passa una mano fra i capelli
"Tu sei fuori di testa! E dove dormiremo?"sono sconvolta
"Dove ti sei svegliata questa mattina?"
Oddio.
"Tu sei fuori di testa" sorrido come una deficiente.
Dovrei tirargli un ceffone per aver detto ai miei che dormivo fuori anche oggi, chissà cosa mi chiederanno appena arriverò a casa, va be.
Arrivano le 23:36 e arriviamo in camera mi guardo in torno e chiedo
"Ma dobbiamo dormire insieme?"
Lui si gira
"Perché? Ti faccio schifo?"
Sono senza parole
"Nono"
Vado in bagno e metto un paio di leggins molto morbidi e larghi con una maglia di Dylan che mi copre tutte le cosce.
Torno in camera e trovo Dylan in mutande, una mano passa sugli addominali scolpiti sulla pancia e sul petto, sono sicura di essere tutta rossa in volto.
Mi giro e lui dice
"Puoi guardare io non mi vergogno come te."
Questo ragazzo è pazzo.
Mi rigiro e ci sediamo sul letto, guardiamo un film horror fino al 1:40 circa. Mi alzo e vado a spegnere la tele.
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