65.Noi ci apparteniamo.

Senza neanche accorgermene mi ritrovai immersa in una cosa che era molto, ma molto più grande di me.

I preparativi per il matrimonio.

Era tutto così strano, facevo ancora fatica a credere di aver detto si, figuriamoci a vedere i dettagli del mio matrimonio nelle mani di Sasha.

Ash aveva insistito di volerlo fare il 5 luglio e nulla avrebbe potuto fargli cambiare idea, quindi non avevo obiettato.
Mancava meno di un mese, esattamente meno di 3 settimane.

La prima che aveva saputo del matrimonio era stata Sasha e di conseguenza mio fratello Cam.

"Pronto?"

"Mamma, sono io.." risposi mentre passeggiavo su e giù per il corridoio con il telefono all'orecchio.

L'agitazione mi stava letteralmente mangiando lo stomaco.

Non avevo intenzione di dirle del bambino, volevo fare una sorpresa a tutti a dir la verità, infatti a parte Sasha nessuno lo sapeva.

"Ciao piccolina, come stai tesoro mio?" Mi chiese mia mamma cambiando tono della voce dopo avermi riconosciuto.

"Molto bene.. ho una notizia da darti" dissi cercando di tranquillizzare in qualche modo la mia voce.

Sembrava che dovessi ammettere di aver ucciso qualcuno...

"Che succede?" Chiese mia madre agitandosi..

"Niente mamma, è una cosa bella, tranquilla.."
"Okay, su Jocelyn non tenermi sulle spine!!" Rispose lei ora eccitata all'idea di una bella notizia.

Presi un respiro profondo e poi glielo dissi, cercando di restare il più calma possibile.

"Mi sposo.." sputai tutto ad un fiato aspettando ansiosa la risposta di mia madre.

"Cosa? Ti sposi?" Urlò lei incredula,tanto che spostai dall'orecchio il telefono.

"Si.." biascicai io paurosa della sua reazione finale.

"O mio dio! Sono così felice, bambina mia.. in passato ho sbagliato, ma voi due siete fatti l'uno per l'altra.." disse lei sincera e io sorrisi spontaneamente.

"Ti sposi con Ash vero?" Aggiunse subito dopo..

"Si mamma!" Risi io.

"Mmh meno male.. quando?" Chiese poi curiosa.

Già me la immaginavo che camminava in veranda fuori casa con il telefono all'orecchio e nella sua testa un sacco di idee.
Però non sapevo che sarebbe avvenuto in meno di un mese.

"5 luglio.." le spiegai mentre entravo in cucina, dove trovai Ash seduto a tavola mentre leggeva un giornale e beveva una birra.

Andai verso il frigo e tirai fuori con la mano sinistra una bottiglia d'acqua fresca.
Cercai d'aprirla mentre aspettavo una risposta da parte di mia madre, ma mi trovai in difficoltà essendo destra.

"Questo 5 Luglio?" Chiese ancora indecisa mia mamma, mentre in quel momento di fianco a me si materializzó Ash pronto ad aiutarmi.

Gli sorrisi e risposi a mia madre.

"Si.. per ora non è deciso ancora niente, ma ti dirò tutto appena ne saprò qualcosa anche io.." le spiegai, poi sorseggiai un po' d'acqua che Ash aveva gentilmente versato in un bicchiere.

"Sono con te, piccola mia qualunque cosa accada, se hai bisogno chiama.." disse mia mamma con voce dolce e io sorrisi.

Non sapeva quanto le volevo bene..

"Grazie mamma.." dissi mentre Ash al mio fianco aveva appena posato un dito sulla mia pancia alla ricerca di qualcosa che ancora non esisteva.

"Di niente, tesoro mio.. fammi sapere al più presto..ciao.."

"Certo, ciao mamma, ti voglio bene.."

"Anche io te ne voglio.."

Sorrisi e poi chiusi la chiamata appoggiando il telefono sul bancone della cucina..

Sospirai sollevata, mi ero tolta un grande peso.

"Ma come funziona..?" Chiese Ash.

Io alzai lo sguardo verso di lui senza capire a cosa si stesse riferendo.
Lo compresi solamente quando con un timido sorriso indicò la mia pancia.

"Oh, io in verità non so molto.. per ora non c'é molto lì dentro, so solo che tutto inizia verso la sesta settimana e io sono quasi alla quinta." Spiegai l'unica cosa che mi era rimasta impressa mentre Sasha mi leggeva tutte quelle riviste.

"Capito." Rispose lui stringendomi in un abbraccio.

Io mi lasciai stringere senza pensare a niente.
Aprii il mio cuore e lasciai che lui se ne prendesse cura mentre lentamente ci spostavamo verso il divano..

Mi sedetti vicino a lui.

"Dove vorresti celebrarlo il matrimonio..?" Mi chiese subito dopo Ash mentre lasciava un bacio sulle mia testa.

"Mmh sarà difficile trovare un posto libero, sai per prenotarlo e tutto il resto, mancano poco più di due settimane e non penso che troveremo qualcosa che ci piaccia.. infondo siamo a Chicago..." dissi io mentre mi torturavo le dita.

"In realtà io pensavo ad un'altra cosa" disse Ash mettendomi curiosità, così alzai lo sguardo verso di lui curiosa di sapere cosa intendesse.

"Cosa?"

"Stavo pensando che la casa nel bosco dietro a casa tua sarebbe perfetta.. niente prenotazioni, una cosa semplice, tu, io e i nostri amici.." mi spiegò lui subito dopo sorprendendomi.

Non ci avevo minimamente pensato.

Ad un tratto mi apparve la casa della mente, tutta addobbata e messa a posto.
Sarebbe stata perfetta.

"È perfetto.." dissi entusiasta della sua idea, così mi avvicinai a lui e lo baciai.

Unii dolcemente le nostre labbra prendendo il suo viso tra le mani.

"Dobbiamo avvertire tutti, magari dopo possiamo spostarci in casa mia che ne pensi?" Gli chiesi.

"Si.. penso sia perfetto.."

"Ti amo.."

"Ti amo anch'io piccola.."

***

Così nella settimana successiva avvisammo tutti sul luogo del matrimonio.
Sasha che aveva già prenotato il catering e il resto li avvertì dello spostamento.

Così ad una settimana dal mio matrimonio stavo facendo le valigie per tornare a casa mia.

"Lascia faccio io, non ti devi affaticare.." disse Ash mentre mi prendeva il borsone blu dalla mano e lo caricava nella macchina di Sasha.

"Guarda che non sono malata!" Protestai incrociando le braccia al petto.

Lui si girò e mi sorrise.

"Lo so, ma non devi affaticarti lo stesso.." Mi rispose tranquillo.

Da quando si era reso conto che stavo portando in grembo suo figlio, Ash era diventato super protettivo e se prima era solo geloso, ora mi trattava come se fossi fatta di vetro pronta a rompermi in mille pezzi.

Io mi sentivo bene, normale, ero solo un po' più stanca, ma niente che non mi permettesse di muovermi o fare altro, però questo Ash non lo voleva capire.

Sbuffai frustrata e rientrai in casa a prendere la borsa più piccolina.
Non appena vidi Ash venirmi incontro pronto per prendere anche questa lo fulminai con gli occhi e lui finalmente mi fece fare qualcosa.

Mi sentivo un po' inutile e Sasha continuava a mettere in testa delle cose a suo fratello che certamente non mi aiutavano.

Deve stare attenta a non cadere.
Non deve sforzarsi.
Deve dormire di più.
Dalle da mangiare cibo sano.

Insomma mi trattavano come una malata o come una bambina piccola, o peggio ancora come una bambina malata.

Posai la borsa e aspettai Sasha con le sue ultime due valigie.
Aveva fatto come minimo otto valigie e doveva stare via solo una settimana.

Quando uscii da casa, salutò Ash con un bacio sulla guancia e con la sua solita grinta salì in macchina.

Ash chiuse lo sportello del baule e poi si avvicinò a me.

"Promettimi che non ti affaticherai troppo.." disse mentre mi stringeva tra le sue braccia.

"Ash.." protestai ancora io.

"Promettilo.." mi incitò Ash.

"Promesso!" Mi arresi promettendoglielo, ero sicura che mi avrebbe tenuta lì finché non avessi pronunciato quella parola.

"Bene.. stai attenta.." disse ancora lui.

"Si, e tu rilassati, torno solo a casa e tu arriverai tra due giorni, non vado in Europa.." dissi scherzosa io facendolo ridere.

Si abbassò e mi baciò.

"Ti amo piccola, ci vediamo tra due giorni.." disse lasciando un bacio sulle mia fronte.

"Vi muovete!!" Protestó Sasha dalla macchina.

Io risi.

"Ti amo anche io.." risposi ad Ash e poi sgusciai fuori dalle sue braccia per entrare in macchina.

Aprii la portiera del passeggero e salii al fianco di Sasha.

"Partiamo?" Chiese lei sorridendo e accendendo la macchina.

"Andiamo.." le dissi sorridendo.

Osservai dallo specchietto Ash fermo sul marciapiede che guardava la macchina allontanarsi con una mano alzata in segno di saluto.

Era strano allontarnarsi l'uno dall'altra.
Ormai era da un anno, da quando era tornato da me, che non ci separavamo.
Ogni giorno trovarlo al mio fianco era diventata un'abitudine, mentre ora che lo osservavo farsi sempre più piccolo e lontano sentii che una parte del mio cuore rimase lì con lui.

Sasha accese la radio e pian piano uscì dal centro trafficato di Chicago per prendere la super-strada che ci avrebbe portato a casa mia.

Guardai il paesaggio di città sbiadire alle mia spalle, lasciando posto ai campi coltivati e alle piccole cascine sparse nel nulla.

Nonostante tutto tornare in quei luoghi mi faceva sempre uno strano effetto, mi sentivo veramente a casa.

Quando finalmente Sasha si fermò davanti alla staccionata bianca di casa mia sospirai sollevata, stanca di stare seduta in macchina.

Ormai erano le 5 del pomeriggio e ci eravamo fermate un sacco di volte, perché a detta di Sasha dovevo idratare il mio corpo e mangiare a ritmi regolari, anche se tutto ciò mi faceva ridere.

Scesi dall'auto muovendo un po' le gambe e stirandomi le braccia.

"Finalmente.." sospirai soddisfatta.

Sentii Sasha aprire il baule e così mi avvicinai per aiutarla a prendere le cose.

"Lascia stare.." disse lei dandomi un piccolo schiaffo sulla mano.

Io risi e poi mi arresi entrando in casa con Sasha al seguito.

"Mamma sono a casa!!" Urlai felice proprio come facevo due anni prima, quando rientravo dalle uscite con Andy.

Mia mamma era in cucina e io la raggiunsi per abbracciarla.
Sapere che lei approvava il matrimonio mi faceva sentire sollevata e felice.

"Ciao piccola.." mi rispose lei stringendomi forte tra le sue braccia.

Quando sciolse l'abbraccio salutò anche Sasha con lo stesso amore e calore e quando la vide affaticata per le valigie chiamò mio fratello Jonathan.

Non appena lui entrò in cucina mi buttai tra le braccia del mio gemello.

"Jo.." disse lui sorpreso sorridendo.

"Ciao.." gli dissi mentre lui mi stringeva in un abbraccio.
Gli posai un bacio sulla guancia e poi con tono dolce gli dissi.

"Potresti aiutare Sasha con i bagagli?"

"Sei appena arrivata e già mi tratti come schiavo, ma grazie.. " rispose lui sarcastico per poi annuire e uscire a prendere le valigie.

Io e Sasha ci sedemmo in cucina e mia mamma ci offrì la sua famosa limonata.
Quando mia mamma si girò posando la brocca nel frigo, Sasha si avvicinò al mio orecchio.

"Sei sicura che puoi berla?" Sussurrò piano.

"Sasha è solo della limonata..." le risposi evitando di farmi sentire da mia madre.

Lei annuì anche se poco convinta.

Poco dopo Jonathan entrò in cucina e sbuffò.

"Scusa Sasha, ma quante borse hai?" Chiese con un po' di fiatone mentre si sedeva al mio fianco.

"Ho quelle a cui servono ad una donna." Rispose lei maliziosa facendo ridere mia madre.

Io scossi la testa divertita.
Un tempo avrei voluto avere il carattere di Sasha, era divertente, aveva sempre la battuta pronta, era sexy e sicura di sé.
Un tempo avrei voluto essere esattamente come lei, ma poi crescendo avevo capito che io ero unica e che non sarei mai riuscita a cambiare me stessa.

E avevo capito tutto questo, grazie a lui.
Lui mi aveva letteralmente fatto scoprire la vera me.

***

Il giorno seguente dopo essermi svegliata in camera mia, mi alzai meno stanca del solito e andai in bagno.

Aprii l'acqua della doccia e mentre essa si riscaldava io mi spogliai e mi osservai allo specchio.
La mia pancia non dava ancora segni di cambiamenti evidenti, ma nonostante ciò io vedevo che il mio ventre stava diventando un po' più tondo.

Era strana come cosa, ma mi rendeva anche felice.

Entrai nella doccia e mi rilassai godendomi l'acqua calda a contatto con la pelle.
Chiusi gli occhi e immaginai quello che sarebbe successo da lì a pochi giorni.
Mi vennero i brividi mentre vedevo me stessa andare verso Ash con un bouquet in mano.

Scossi la testa e riaprii gli occhi.
Sembrava un sogno.

Uscii dalla doccia e indossai una camicietta bianca e degli shorts di jeans e le vans.
Scesi in cucina dove trovai Sasha che discuteva con mia mamma.

"Sai Barbra potremmo disporre dei tavoli per tutto il giardino e poi ho notato che a fianco c'è un albero sarebbe bello.." Sasha si bloccó non appena si accorse di me.

"Ehy ciao Jo!" Disse venendomi ad abbracciare.
Sasha mi strinse e io mandai un'occhiata a mia mamma per convincerla a dirmi bene cosa stesse dicendo Sasha, ma lei chiuse le labbra e buttò via la chiave.

Io sbuffai e poi mi staccai dall'abbraccio, mi avvicinai al frigo e tirai fuori un po' di succo di frutta fresco.
Quando mi voltai nuovamente vidi mia mamma e Sasha fissarmi come se fossi una cavia da laboratorio.

"Che succede ora..?" Chiesi un po' spaventata da quegli sguardi, se Sasha era riuscita a manipolare mia madre, sarei morta da lì a poco.

"Vuoi sposarti e tutto il resto, ma non pensi che una vera sposa dovrebbe avere un vestito?" Disse Sasha sorridendo maliziosa.

"Oddio non guardami in quel modo, mi fai paura Sasha.." dissi facendola ridere, poi lei si avvicinò e mi prese sotto braccio.

"Oh su via non sarà niente di drammatico, conosco un posto dove sono sicura che troverai il vestito perfetto per te, e ho chiamato anche un piccolo aiuto..." disse Sasha e poi guardò la porta d'entrata della cucina, io seguii il suo sguardo e quando la vidi delle lacrime di gioia solcarono il mio viso.

Corsi verso di lei e la abbracciai, era da un sacco di tempo che non vedevo Andy.

"Anderson!!" Dissi felice tra le sue braccia.

"Smith!!" Mi rispose lei sorridendo.

Alle superiori ci chiamavamo sempre con i cognomi, era il nostro modo per differenziarci dalla massa e fare capire a tutti quanto fossimo inseparabili.

Quando mi staccai lei mi tenne ferma mettendo le mani sulle mie spalle e poi guardandomi con quegli occhi nocciola mi disse.

"Sei proprio sicura? Fai ancora in tempo a scappare se vuoi.." disse facendomi ridere.

"Sicurissima.."

"Non è brutto e basso vero?" Disse Andy facendo una smorfia.

"Ehy piccola migliore amica di Jo, è di mio fratello che stai parlando.." si intromise Sasha facendo ridere tutte.

Guardai ancora Andy e poi la abbracciai nuovamente.
Era sempre la mia dolce Andy, capelli cioccolato e dolci occhi nocciola, sorriso splendente e tanta grinta.

"Allora ragazze siamo pronte per andare?" Chiese mia madre prendendo le chiavi della macchina.

Io le sorrisi e annuii.

"Direi di sì.." risposi eccitata.

***

"No, io non uscirò da qui con questo vestito!" Dissi mentre stavo affogando tra l'enorme quantità di tulle di quel vestito.

"Eddai facci vedere.." brontoló Sasha dal salottino.

Sbuffai e uscii dal camerino pronta a essere derisa da tutte, e non avrebbero avuto torto, quel vestito era orribile.

Allargai le braccia e fissai Sasha, Andy e mia madre che mi osservavano con faccia impassibile.

Poco dopo Sasha non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una grossa risata, contagiando tutte, perfino me.

"Okay, okay puoi cambiarti.." Mi disse muovendo una mano per rispedirmi dentro il camerino.

Rientrai e non aspettai due secondi per togliermi quel vestito, sembravo una bomboniera.

"Meredith proviamo con qualcosa di più semplice.. okay?" Sentii Sasha dare ordini alla propietaria del piccolo e modesto negozio di abiti da sposa del mio paese, del quale io avevo sempre ignorato l'esistenza fino a quel momento.

Era da mezz'ora che provavo vestiti e ne avevo provati di tutti i tipi.. a sirena, corti, pomposi, molto esagerati e anche più semplici, ma niente mi aveva conquistato.
Volevo qualcosa che mi facesse sentire me stessa.

Meredith entrò nel camerino e mi porse un altro vestito.
Io lo osservai bene e annuii più convinta di prima.
Lo indossai e quando Meredith aggiunse il velo, per poco non scoppiai a piangere.

"Penso sia lui..." sussurrai al mio riflesso.

Presi un bel respiro e uscii dal camerino con un grande sorriso sulle labbra.

"Oddio mio!!" Disse mia madre e poco dopo finì in lacrime, facendo piangere pure me.

"Jo sei bellissima!!" Disse Andy mentre mi sorrideva sincera.

Io sorrisi e mi strinsi nelle spalle intimidita da quelle reazioni così positive e potenti.

"L'abbiamo trovato.." disse Sasha e poi a turno vennero ad abbracciarmi.

Mi obbligai a togliere quel meraviglioso vestito, ma nulla avrebbe potuto cancellare il mio sorriso.

"Bene, almeno una delle mie 36 cose da fare è andato!" Esultò Sasha, lasciandomi di sasso.

"36?" Chiesi sbigottita.

Come era possibile che avesse così tante cose da fare se le avevo esplicitamente chiesto un matrimonio semplice?

"Ovvio, i matrimoni non si organizzano da soli sai?" Mi disse lei mentre uscivamo dal negozio con il vestito e al seguito mia madre e Andy.

"Mi devo fidare?" Le chiesi preoccupata.

Sasha si fermò e mi guardò fingendosi offesa, ma poi non resistendo più rise.

"Certamente, piccola Jo, dormi sonni tranquilli.." mi disse sorridendo.

Sapevo che niente avrebbe potuto farla fermare dal fare quello che aveva in mente, quindi feci l'unica cosa a mia portata, mi fidai di lei, infondo sapevo che non mi avrebbe mai deluso.

***

Nei giorni successivi dopo l'arrivo di Ash, vidi Sasha e mia madre lavorare come delle matte.

Pian piano tornarono a casa alcuni dei miei fratelli, Cam e Sebastian, che insieme ad Ash aiutarono a mettere a posto la casa sul bosco.

Invece Ash mi obbligò a stare seduta sui gradini della casa a guardarli mentre pulivano e tagliavano l'erba.

"Ma potrei solamente..'" iniziai io, ma venni interrotta.

"No, resta seduta.." mi disse Ash serio per poi tornare al suo lavoro.

Passai così i rimanenti 4 giorni, ferma immobile mentre davanti a me passavano persone con scatoloni di addobbi bianchi, fiori, luci, candele, sedie, tavoli e anche un lungo tappeto bianco.

"Piccola.."

Voltai la testa verso la porta di camera mia e vidi spuntare mia madre.
Le sorrisi facendole cenno di entrare.

Lei si sistemò al mio fianco sul letto e poi mentre mi stringeva una mano disse.

"Sei pronta per domani?" Sussurrò.

Non riuscivo ancora a credere che fosse la sera prima del mio matrimonio.

"Non ho mai pensato che il mio futuro fosse così, ma mamma, sposarlo è l'unica cosa di cui sono sicura in questo momento, non riuscirei a vedermi senza di lui.." ammisi mentre la guardavo.

Mia madre mi sorrise e mi abbracciò.

"Lui ti ama come niente al mondo, si vede dal suo sguardo, sono sicura che ti proteggerà sempre e starà sempre al tuo fianco.. non dovrai preoccuparti di questo.." disse mia madre accarezzandomi una guancia.

Io annuii.

Era vero, lo sentivo nel mio cuore, nonostante i litigi e le differenze sapevo che Ash sarebbe tornato da me sempre, perché noi ci appartenavamo.

~~~~~~

Tutte pronte per il grande matrimonio?

Io no.
Hahah.

Scherzi a parte, sono seria non sono pronta perché per ora non so cosa scrivere e voglio che sia un capitolo memorabile, quindi vi chiedo PERDONO in anticipo se il prossimo capitolo lo pubblicherò più tardi.

Comunque...

Spero vi sia piaciuto, e spero di non avervi deluso dopo tutto quello che fate per me.

Ragazze 669K DI VISUALIZZAZIONI!!!

Come faccio a ringraziarvi ABBASTANZA?
NON SI PUÒ!!

Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie.

(Mi si sono intorpidite le dita..lol).

Ancora grazie.

DITEMI CHE NE PENSATE..

E un'ultima cosa, non ho volutamente descritto il vestito di Jo, perchè ero curiosa di come ve lo immaginate VOI!
Quindi smettete di fare quello che state facendo e diventate WEDDING PLANNER PER UN MINUTO!!!

Scherzi a parte, mi farebbe sapere cosa pensate riguardo al vestito, veramente.

Basta, scrivo troppo!!

Spero vi piaccia, alla prossima.

WO AÌ NI MEN, traduzione per chi non fosse cinese... VI AMOO!!!

xoxome.

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