47. Ti fidi di me?
"Perché stai accostando?" Chiesi ad Ash, mentre lo osservavo fermare la macchina in un piccolo spiazzo a lato della strada.
Erano quasi le dieci ed eravamo partiti da poco dopo la cena quindi non capivo il motivo per cui ci stavamo fermando.
Ash non rispose, si sporse su di me e dal cassetto del cruscotto tirò fuori una benda nera.
"Fermo che stai facendo?" Gli chiesi preoccupata.
Ash mi guardò e mi fulminò con lo sguardo.
"Calmati okay? E non fare tutte queste domande, è una bella cosa quella che sto per farti.. girati." Mi voltò verso destra in modo che gli diedi le spalle.
Gurdai un'ultima volta fuori e poi una cosa nera mi coprii la visuale.
"Mi stai bendando?"
"Si.." disse lui e sentii il suo sorriso nonostante non lo potessi vedere.
"Odio non sapere le cose.." gli dissi mentre sentii che strinse il nodo sulla mia testa.
"Lo so.." lo sentii dire mentre mi rigirava dritta per poi spostarmi verso di lui.
Cercai di capire dove fosse, ma non riuscivo a percepire se si era spostato o era rimasto vicino a me.
Poi sentii il suo respiro sul mio collo e tremai dalla sorpresa.
Sentii il suo naso sfiorarmi la mascella salendo finché non toccò il mio.
"Ti fidi di me?" Respiró sulle mie labbra e io senza indugi annuii.
Avevo così voglia di sentire le sue labbra calde sulle mie. Non avendo la vista mi sembrò che tutti i miei altri sensi fossero amplificati, o forse era solo la sua presenza.
"Vuoi che ti baci?" Sussurrò ancora sulle mie labbra e io respirai profondamente di conseguenza.
"Non posso negare di non volerlo anche io.." disse piano quasi con voce impercettibile, poi lentamente posò le sue labbra sulle mie.
All'inizio fu un bacio lento, poi dopo pochi secondi le sue mani e la sua bocca si impossessarono di me, ancora.
Ricambiai il bacio e quando si staccò pian piano il calore del suo corpo mi abbandonò facendomi capire che si era allontanato da me.
"Ora puoi rilassarti o dormire, non saprai dove stiamo andando fin quando non saremo arrivati.." disse mentre lo sentii riaccendere il motore.
Io annuii ormai arresa.
Mi sistemai meglio sul sedile e dopo essermi rannicchiata, appoggiai la testa sul finestrino e mi addormentai con sottofondo una canzone country che suonava alla radio.
***
Mi svegliai non molto tempo dopo, lo percepii.
"Già sveglia?" Disse subito Ash.
"Ho solo aperto gli occhi.. - dissi con voce assonnata e sbadigliando - che ore sono?"
"È ancora notte, torna a dormire.." rispose Ash.
Ero stanca e volevo tornare a dormire, ma avevo questa sensazione di agitazione nello stomaco che mi faceva perdere il sonno o per lo meno non mi faceva dormire tranquillamente.
Sin da piccola ho avuto quest'abitudine.
Mi ricordai la notte che aspettai mio padre nel mio letto, non riuscii a dormire per l'agitazione di rivederlo.
Mi addormentai, ma mi svegliai sempre ogni mezz'ora, quando chiusi per l'ultima volta gli occhi mi svegliai verso le 7 di mattina, l'ora più brutta della mia vita, l'ora in cui mi dissero che mio padre era morto.
Mi rannicchiai comoda sul sedile e chiusi subito gli occhio chiedendomi il motivo per cui non potevo vedere dove stavamo andando.
***
"Jo.." una voce leggera risuonó nella mia testa.
Sentii il mio petto alzarsi e poi ancora quella voce.
"Jo..!" Questa volta era più forte, sembrava meno lontana.
Iniziai a sentire dei rumori, erano ovattati ma li sentivo sembravano auto, moto e altri rumori di città.
Aprii gli occhi, ma mi ricordai di avere la vista coperta dalla benda.
"Oddio.." dissi d'impulso quando non vidi niente.
Sentii una mano sulla spalla e poi finalmente riconobbi la sua voce.
"Piccola, siamo arrivati.." il suo profumo penetrò dentro di me così come la su voce.
Mi tranquillizzai e tornai a respirare normalmente.
"Oh okay, ora posso togliermi la benda..?" Chiesi mentre iniziai a portare le mani sul nodo, ma poi Ash mi bloccó.
"No, aspetta, resta qui.." disse.
Lo sentii scendere dall'auto, restai ferma cercando di cogliere i suoi movimenti.
Poi la mia portiera si aprii e una mano prese la mia aiutandomi a scendere.
"Ecco vieni.." mi disse Ash.
Mi trascinó vicino a lui e cercai di capire dove fossimo.
Non sembrava un posto solitario, anzi molto affollato.
Mi spinse delicatamente indietro e io mi scontrai con il pick-up.
Sentii passare delle persone di fianco a me, mentre alle mie spalle sentii dei forti clackson che mi fecero sobbalzare.
"Mi potresti dire dove siamo?" Chiesi al vuoto.
Probabilmente Ash era di fianco a me, ma non potevo saperlo.
"No.." mi rispose e constatai che si trovava alla mia destra.
Sentii una cerniera e poi un fruscio al mio fianco.
Aspettai ferma qualche secondo e poi sentii delle risate femminili poco distanti da me.
Altri fruscii, altre risate e poi delle voci.
"Ehy tu!" Era una voce femminile sopra a quelle risatine ed era più o meno alla mia destra.
Ero così curiosa di sapere chi fosse e che cosa stesse succedendo.
"Bel fisico!" Ridisse la voce femminile.
Quando sentii Ash ringraziare capii che cosa stava succedendo.
Mi tolsi la benda e vidi una ragazza dai capelli rossi stare appiccicata ad Ash che era senza maglietta.
"Hai una ragazza?" Gli chiese la ragazza.
"Ehmm" tossii io.
Sia Ash che la ragazza si voltarono verso di me e dallo sguardo della ragazza capii che non aveva compreso la situazione.
Così decisi di fare l'unica cosa che non avrei mai pensato di fare.
Mi avvicinai ad Ash guardandolo negli occhi, poi lo baciai schiacciando il mio corpo contro il suo.
Ash reagì subito dopo e mi strinse a lui chiedendo accesso alla mia bocca.
Quando mi staccai ero senza fiato, il petto si alzava e si abbassa frettolosamente, non riuscivo a notare altro a parte lui.
Il sapore della sua bocca era rimasto impresso sulle mie labbra, sapeva di caffè e di cannella.
La ragazza se ne andò e io finalmente mi accorsi del luogo in cui ci trovavamo.
"Eri gelosa?" Mi chiese lui.
Riportai l'attenzione su di lui e annuii convinta non avevo mai provato niente del genere.
"Perché diavolo sei senza maglia?" Gli chiesi.
"Mi stavo cambiando t-shirt.." Si giustificó lui.
Non ero arrabbiata, non mi era solo piaciuta la sensazione che avevo provato. Era come se avessi sentito la minaccia di perdere una parte di me.
Mi girai intorno riconobbi le strade affollate, i taxi, i semafori, la gente che correva da una parte all'altra.
"Las Vegas?" Gli chiesi sorridendo a più non posso.
Lui annuii e ricambió il mio sorriso.
"Perché?"
Non avevo ancora capito perché mi aveva portata lì in fin dei conti, o per lo meno perché mi aveva bendato.
Lui si avvicinò e intrecció le sue mani con le mie, mi guardò negli occhi e dopo aver lasciato un dolce bacio sulle labbra disse.
"Buon Compleanno amore..." disse sorridendo.
"Cosa? - chiesi sorpresa sorridendo - che giorno è oggi?"
"22 Luglio.." disse sorridendo.
Era possibile che avessi perso la cognizione del tempo, pensavo che mancasse ancora una settimana.
"Sei la prima persona che conosco che non si ricorda il suo compleanno.." disse Ash ridendo.
Gli diedi una spintarella.
"Dai non prendermi in giro!!" Gli dissi ridendo.
Lui afferrò i miei polsi e mi attiró a sé e poi si abbassò sussurrando nel mio orecchio.
"Non mi tentare.." il suo respiro mi diede i brividi.
Poi mi lasciò e mi trascinó con sé per le vie.
Non eravamo nel centro, ma un po' in periferia, Ash aveva parcheggiato in un parcheggio per i turisti.
Iniziammo a camminare per le vie.
Era strano, era tutto grande ed enorme, molto, ma molto diverso dal mio paese.
Era diverso da Chicago e anche da Saint. Louis.
Si poteva respirare l'aria di sfida, di gioco e di voglia di vivere, l'aria di Las Vegas.
Passammo davanti ad un negozio di tatuaggi, lasciai la mano di Ash e mi fermai davanti alla vetrina.
Lui si fermò qualche passo più avanti accorgendosi di me.
"Lo vuoi?" Mi chiese.
Mi girai e chiesi "Cosa?"
Ash fece un cenno con la testa verso una foto di un tatuaggio, proprio quella su cui avevo messo gli occhi.
Il tatuaggio non era molto grande, era formato da linee semplici ed eleganti che si intrecciavano.
La ragazza della foto se l'era tatuato sulla spalla e al centro aveva aggiunto un S.
Mi piaceva molto.
Annuii anche se non ero così sicura.
"Fa male vero?" Dissi ad Ash che mi aveva raggiunta e che si era sistemato alle mie spalle.
"Un po'"
"Come fai a saperlo?"
"Ho accompagnato mia sorella una volta e vedendo dalle facce che faceva..." lasciò la frase a metà, ma io intesi perfettamente cosa mi stava descrivendo.
"Dovrei farlo secondo te?" Gli chiesi
Lui annuii.
"In fondo è il tuo compleanno, è il tuo giorno.. " mi disse lui, posando un bacio sulla mia fronte, poi mi prese per mano ed entrammo.
Dentro il negozio aveva le pareti nera e bianche tappezzate da disegni di tatuaggi e da foto di tatuaggi fatti.
Una ragazza dai capelli neri e corti stava dietro ad un bancone. Indossava una canotta nera che le lasciava scoperte le spalle e un po' di pancia.
Tutti i punti visibili della sua pelle erano ricoperti di tatuaggi.
Mi sembrava uscita da un cartone.
Aveva disegni colorati e appartenenti a delle storie Disney.
Mi avvicinai seguita da Ash e tossii per farmi notare.
"Ehy ragazzi.. - ci sorrise la ragazza - cosa desiderate?" Si alzò dal bancone e mi superò trascinando al centro della stanza.
"Un tatuaggio.." biascicai io.
"Questo l'avevo capito! - rise e poi mi disse - quale?"
"Ah.." la presi per mano e la portai fuori dal negozio indicandole la fotografia.
"Perfetto.." Mi disse, mi riportò dentro e fece uno schizzo veloce del disegno, io lo guardai e annuii soddisfatta.
"Tu sei il suo ragazzo?" Chiese poi ad Ash.
Lui annuii e sorrise guardandomi.
"Bene non ti dispiace vero se te la rubo per un po'?"
Ash scosse la testa.
"Resto qui." Mi disse lui.
Io annuii.
La ragazza mi trascinó in un'altra saletta e chiuse la porta.
"Mi chiamo Caroline, comunque.." sorrise e poi accese la luce.
La stanza si illuminò rivelandosi blu scura.
Mi fece sedere su una specie si poltrona bianca e iniziò a lavorare su una scrivania.
"Dove vorresti fartelo?"mi chiese voltandosi verso si me.
"Qui appena sopra il polso.." le mostra la parte interna del braccio e lei annuii.
Su girò e dopo aver appogiato il disegno sul mio braccio iniziò a lavorarci sopra.
***
Caroline finii di passarmi il cotone sul braccio per eliminare l'avanzo d'inchiostro e disinfettare la pelle.
"Ecco fatto, spero ti piaccia!" Esultò contenta.
Io le sorrisi e annuii.
"Mi piace anche l'aggiunta.." disse infine lei prima di aprire la porta e farmi.
Io mi guardai l'intero del polso sinistro e osservai il disegno elegante e la piccola A posta al centro unita al disegno.
Tirai fuori dalla tasca il braccialetto con le margherite che mi aveva regalato Ash e lo aggiunsi al polso.
Uscii dalla stanza e Ash appena mi vide si alzò e camminó velocemente verso di me.
Mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi.
"Stai bene?" Mi chiese.
Io annuii e sorrisi nel vederlo preoccupato.
Infondo il tatuaggio era piccolo e non aveva neanche fatto tanto male.
"Vediamo.." disse.
Gli mostrai il polso scostando il braccialetto.
Quando notò la A tatuata, mi fissò negli occhi, poi prese il mio polso e ci lasciò sopra un bacio caldo.
"Ti amo.."
"Ti amo.." gli risposi.
Pagammo e ringraziai Caroline.
Uscimmo e passeggiammo un po'.
"Cosa vuoi fare festeggiata?" Mi chiese Ash sorridendomi.
"Umm un'idea ce l'avrei.."
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Probabilmente mi starete odiando e se non lo state facendo, mi sto odiando già io credetemi.
Mi spiace, perché ho promesso un data di pubblicazione e non sono riuscita a mantenerla.
Come ho già spiegato ad alcune di voi per messaggio privato, in questa settimana sono stata piena di verifiche e d'esami medici per il ginocchio, in più faccio un'attività agonistica che mi occupa più o meno tre ore e quando ho un'ora libera sono troppo stanca per scrivere.
Quindi mi scuso IMMENSAMENTE.
Mi farò perdonare nel prossimo capitolo, spero.
Grazie per le 82K e i 2k di voti nonostante la mia assenza.
MI HA FATTO UN PIACERE ENORME VEDERE TUTTE LE FAN CHE MI SEGUONO E SEGUONO LA MIA STORIA.
VI RINGRAZIO PER I COMMENTI, VI GIURO MI SCALDANO IL CUORE.
Ho detto tutto.
Ciao belle alla prossima.
xoxome
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