Capitolo 16

Allora cari lettori, anzi dopo quasi venti capitoli, potrei dire cari amici, dove eravamo rimasti?
Ah ok, ora ricordo: io avevo chiuso il telefono a Robert dicendogli di doverci pensare se volerlo vedere o meno.
Bene credo di dovervi aggiornare: è passata una settimana.
Una volta chiuso il telefono in faccia a Rob il mio cuore voleva lasciare tutto e correre da lui, saltargli addosso e scoppiare a piangere mentre baciavo le sue labbra, ma come sempre ha prevalso il mio cervello è ho deciso di prendermi tre giorni di ferie e barricarmi in casa pur di evitare di incontrarlo, ma sappiamo bene che Downey non è di certo un tipo che demorde, infatti dopo poche ore dalla nostra chiamata si è fatto dimettere ed è arrivato a casa mia, sinceramente non so chi gli abbia dato l'indirizzo ma questo è stato l'ultimo dei miei problemi, mi ha cercato al citofono per quasi tre ore e quando credevo che avesse finalmente mollato dopo dieci minuti era di nuovo a casa mia e questa volta era riuscito ad entrare nel palazzo...e stupendomi era arrivato dietro la mia porta con la cena.
Sapevo bene cosa avrebbe comportato per me, per noi la mia scelta di aprire o meno la porta, era ovvio che lo sapevo bene, ma il mio cervello non voleva connettere...si è ripreso solo nel momento in cui l'ho sentito accasciarsi dietro la porta ed iniziare a singhiozzare...si è ripreso per circa due secondi prima di andare completamente a farsi fottere...scusate il francesismo ovviamente.

Dicendo che il mio cervello era andato intendo ovviamente che ho aperto la porta e l'ho fatto entrare in casa.
In un primo momento è rimasto del tutto stupito ed ha iniziato a blaterare un qualche migliaio di parole e lettere sconnesse, almeno fin quando non ho messo le mie labbra sulle sue pur di fermare quello tsunami di suoni sconnessi e farlo calmare.

Quello che è successo nelle restanti ore della notte è storia, so che siete curiosi e vorreste tutti i dettagli, ma non mi sento ancora pronta a renderli noti ad altri escludendo i nostri corpi e le nostre anime.

Sono davvero felice, per una delle poche volte nella mia vita ho deciso di seguire il mio cuore a discapito del cervello e ne sono sinceramente entusiasta, sono passati sei giorni da quella notte e quello che è accaduto nel mentre tra me e quello stronzo di Downey è incredibile.

Ovviamente dopo la notte insonne, per ovvi motivi, aveva ragione quel bastardo a dirmi che se l'avessi avuto al mio fianco l'avrei pregato di qualsiasi cosa tranne che di farmi dormire, abbiamo deciso di riposarci qualche ora sul mio letto e come all'improvviso ci siamo svegliati direttamente alle quattro il pomeriggio in un groviglio di gambe e lenzuola e questo ci ha spinti subito ad un secondo round.

Dato che Robert era prima di tutto un attore famosissimo e poi anche sposato non potevamo di certo uscire per il centro di Roma come una qualsiasi coppia, sarebbe stato troppo pericoloso, dopo i suoi vecchi problemi con la droga  era riuscito con il massimo delle sue forze a risollevare una carriera dalle macerie e uno scandalo del genere avrebbe potuto far tremare le fondamenta non ancora del tutto solide di quest'ultima e non avrei mai voluto.

Vi ricordate che mi ero presa tre giorni di ferie, ecco ho avuto un'idea grandiosa, infatti mentre Rob era in bagno per darsi una sistemata, ho chiamato Giuseppe e gli ho chiesto di avere invece di tre giorni un'intera settimana di ferie, sicura del fatto che grazie a dei favori che gli avevo fatto in passato non avrebbe potuto rifiutare: ed avevo proprio ragione.

Una volta che Robert era uscito dal bagno mi ero parata davanti a lui esordendo con

- Come hai ben capito ti ho perdonato e ho compreso che io te non possiamo essere solo amici, ma tu sei un attore famoso e i media sanno che sei in città quindi non possiamo uscire per fare una passeggiata o qualsiasi cosa facciano le coppiette, ovviamente se a te andava di farla...ecco in effetti ora che ci penso non so se per te questo e solo sesso...quindi lascia perdere...

e detto questo il mio sguardo si era incupito, era vero io sapevo cosa volevo io e mi ero fatta film e progetti, ma non sapevo se per lui era o meno lo stesso e forse non volevo neanche saperlo

- No scusami, secondo te avrei passato tre ore sotto casa di una donna e mi sarei messo a piangere per lei se fosse stato solo sesso? Certo che non sei solo sesso, quindi per quanto il tuo faccino triste mi ecciti da morire torna a sorridere e continua a parlare.

- Ok, non sono più abituata ad avere dei rapporti sentimentali e ho tirato delle conclusioni troppo affrettate...comunque ho una settimana di ferie e stavo pensando, tu non lo sai ma io non sono di Roma, sarebbe bello fare un viaggio nella mia terra: l'Abruzzo, prima di tutto perchè mi piacerebbe moltissimo fartelo conoscere e in secondo luogo perchè le città non sono così affollate e tutti credono tu sia nella capitale quindi sarà più facile passare inosservati...ovviamente non andremo nel mio paese, sarebbe rischioso, ma io ho una casa al mare: potremmo stare lì...che ne pensi?

Ah, comunque se qualcuno di voi si chiede che fine ha fatto Indio in tutto ciò...anch'io l'ho scoperto solo dopo, ma era dovuto ripartire per motivi di lavoro urgenti.

- Si, ci sto...comunque ti devo dire una cosa importantissima prima di partire:

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Spazio Autrice

Ecco a voi un nuovo capitolo.

So di dovervi delle scuse, ma per quanto io ami scrivere e pubblicare, anche se la mia testa era piena di idee ho deciso di prendermi una pausa estiva che mi permettesse di godermi tutte le belle esperienze vissute quest'estate.

Ma ora sono tornata e assieme a me un po' di sana suspense che spero non vi dispiaccia.

Kiss, kiss :)

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