18. Zhem
«Salve» disse Mr Park inchinandosi.
«Salve Signor Park» Tae ricambiando l'inchino.
Parlarono della loro famiglia, degli ultimi attacchi avvenuti attorno al villaggio. La figlia di 17 anni si presentò molto formalmente e molto calmamente, era una ragazza molto calma e non era affatto spaventata.
Tae raggiunse la sua stanza dove la esaminò prima di alloggiarci. Si accorse che la stanza era sparsa di erbe bianche per non permettere ai vampiri di poter entrare. Chiuse gli occhi per circa 30-45 minuti, quando sentì un rumore fuori svegliandolo.
Controllò dall'interno, ma non riusciva a vedere nessuno, così decise di uscire fuori e ad arrampicarsi per arrivare sul tetto. Per lui arrampicarsi era molto facile essendo una persona allenata.
C'era uno scagnozzo che stava cercando di entrare nell dimora. Aveva ragione che miravano alla casa Park, così lo attaccò.
«Arr» ringhiò. Lo colpì in faccia più volte, ma si rigenerò molto in fretta senza perdere alcun sangue.
«Cavolo» il demone si buttò su di lui facendo precitare entrambi dal tetto entrambi sul suolo.
«Poverino» disse Niyati che osservava la scena con Valencia e Nasya.
«Ma perché lo sta attaccando?» chiese Nasya.
«Perché volevano compiere il rituale dell'immortalità» disse una ragazza alle loro spalle.
«AHHH» urlarono dallo spavento.
«Perché urlate?» chiese confusa.
«Ma tu sei Zhem, giusto?» chiese Niyati.
«Esatto» rispose.
«Che ci facciamo qui?» chiese Nasya.
«Vi ho trascinati io qui» disse Zhem.
«Perché?»chiese Valencia.
«Perché non ho intenzione di raccontarvi quello che è successo, preferisco vediate coi vostri occhi» rispose Zhem.
Nel frattempo Taehyung e il nemico stavano ancora combattendo.
«Dimmi a cosa state tramando!?» Tae colpì sul naso al nemico che mostrava i canini.
«Tu e la tua razza verrete sterminati al più presto e allora vedrete solo l'oscurità» generò un onda di energia spazzandolo via a metri di distanza dalla casa che era stato assegnato.
Il demone lo seguì volando.
«Ahi, questo l'ho sentito parecchio forte» disse sputando sangue.
Una ragazza dal nulla lo tirò su, nascondendolo prima che il demone lo trovasse.
«Chi sei?» sussurrò.
«Sta zitto o ti bacio» disse minacciosamente Zhem.
Zhem era una ragazza-vampiro cresciuta da sola per anni, aveva i capelli color arancio, occhi verdi. La cosa che piaceva più a Tae era il suo profumo, lavanda era diventata improvvisamente il profumo che adorava di più per le sue narici.
Il demone non riusci a trovarli. Zhem corse verso di lui togliendogli il cuore.
«Woah!» affermò sorpreso.
«Sono Taehuyng» si inchinò.
La ragazza si avvicinò a lui, afferrandolo per i capelli, lo baciò con tanta passione il ragazzo rimasto sconvolto del gesto della ragazza.
«Okay, uhm grazie» disse imbarazzato.
«Sei un bel tipo» disse Zhem.
«Tu invece sei molto energetica» disse Tae.
«Sono un vampiro» disse Zhem.
«Cosa?» rimase sorpreso.
«Sto dalla parte dei buoni, non mi piace uccidere gli umani» affermò la ragazza.
«Come puoi dirlo a me che sono un cacciatore» affermò Tae.
«So chi sei» disse Zhem «ti osservo da un po' e ti trovo davvero coraggioso.
«Come faccio a crederti che sei buona» chiese speransoso.
«Guardami negl'occhi, noi vampiri possiamo controllare le vostre menti, io non voglio farlo, avrei potuto farlo da tempo» disse sicura di se. «vuoi vedere cosa hanno fatto alla mia famiglia?» Prese il viso del ragazzo tra le sue mani e appoggiò la sua fronte a quello di Tae.
Gli mostrò le catastrofi che avevano causato quei demoni cattivi alla sua stirpe e alla sua famiglia, percepiva tutto il dolore, il sangue, le sofferenze di quella gente. Aprirono gli occhi e sul viso di Zhem scese una lacrima sincera.
«Ti hanno fatto del male» disse dispiaciuto. Il suo viso era ancora tra le mani di Zhem. «Ti prometto che gliela farò pagare, pagheranno per ogni singolo sofferenza che hanno causato».
«Sei troppo affascinante» Lo baciò appassionatamente e lui si fece trasportare dal bacio. Era un bacio voluto, l'amore li consumava. Gli tolse le vesti sempre lentamente, le bacio le coscie arrivando al seno. Cominciarono a fare l'amore fino a quando si fece mattino.
«Cavolo devo andare» disse Tae mentre si rimetteva i vestiti.
«Dove vai» chiese Zhem.
«Alla dimora dei Park» disse mettendotisi le scarpe.
«Hmmm» lo tirò verso di se «Era la tua prima volta vero?» chiese la ragazza lasciando imbarazzo nel suo viso.
«Prima volta, uhm si» disse guardando il basso.
«Bene allora sei mio per l'eternità» disse Zhem.
«Hai intenzione di trasformarmi?» chiese ironizzando.
«No voglio tornare umana» disse baciandolo sulle labbra.
«Faresti questo per me?» chiese Tae.
«Per te darei la vita» affermò Zhem.
«C'è, te l'ha data in un giorno?» disse Niyati rivolgendosi a Zhem.
«Io sono molto sbrigativa a trovare il ragazzo» disse Zhem.
La guerra cessò dopo un paio di anni, riuscì a sconfiggere i demoni e proprio quando decidemmo di sposarci e di stare insieme, scoprirono che ero un vampiro.
Stavano correndo, Taehyung era ferito al braccio destro e venne colpito con una freccia alla schiena. Zhem lo reggeva mentre correvano, c'erano delle mura e delle scale che prendevano di fretta. Mentre la percorrevano Tae lasciò l'impronta della sua mano sul muro attraverso il suo sangue.
«Mi devi lasciare e scappare o ti uccideranno amore mio» disse Tae.
«Io non ti lascio» Erano quasi arrivati alla chiesa centrale, dove c'era l'elisir per tornare umani.
Riuscirono ad arrivare, lei lo bevve e tornò umana per vivere con lui per il resto dei suoi giorni.
Proprio quando ce l'avevano fatta, un pugnale venne lanciato dritto nel petto di Zhem, che la fece cadere all'indietro.
«NOOO» gridò Tae.
«Bene, bene, il mostro e il traditore» disse Yu.
«Ti prego dobbiamo portarla all'ospedale, non è più un vampiro» disse Tae avendo Zhem tra le sue braccia.
«Mi dispiace averti messo in questo problema» Zhem era in fin di vita, stava perdendo troppo sangue.
Yu diede un calcio a Zhem facendola cadere lontano da Tae.
«Yu!!» lo prese dal collo, quando lo pugnalò dritto sullo stomaco, una, due, tre e quattro volte allo stesso tempo.
«È questa la fine che fanno i traditori» disse Yu.
Niyati tornò nella sua camera da letto e il diario della nonna si chiuse, riaprì gli occhi.
«Siete morti separati anche voi» una lacrima dal viso di Niyati scese, dispiaciuta della morta di Zhem.
«Certe cose che sono state stabilita dal destino non si possono fermare» incolpando Valencia del suo destino.
«Che vorresti dire?» disse mentre Nasya cercava di calmarla.
«Se tu avresti evitato di fare la tua parte poco volgare» stava finendo la frase quando venne schiaffeggiata da Valencia.
«Non ti permettere mai più a dire quello che hai detto! Tu non sai quello che è successo e perché è successo, quindi taci!» Valencia zittì Zhem.
«Io so le vostre sofferenze e quello che hai detto nei suoi confronti non è stato giusto. Non abbiamo tempo nel litigare sul destino che c'è stato stabilito, dovete aiutarmi a spezzare questo sortilegio.» disse Niyati.
«Okay cosa possiamo fare?» chiese Zhem.
«Dovete occuparvi di identificare qualsiasi ombra oscura attorno i nostri coetanei» disse Niyati «nel frattempo rimane Takisha da evocare» affermò.
_fine sedicesimo capitolo_
Comunicazione
Ragazzi!!
Grazie mille per le persone che seguono questo libro.
Aggiornamenti disponibili nella mia bio. Vi aspetto al prossimo capitolo intitolato "Takisha, la chiave della libertà'". Ne vedremo delle belle, vi aspetto al prossimo capitolo.
•Obiettivo per questo capitolo
-Una bella stella accesa per me se vi piace il capitolo :)
-Commenti a volontà per sapere le vostre opinioni
Saluti la vostra She
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