15. Sephardic e Mizrahic

«Quindi?» disse Niyati.
«Perché mi guardi in quel modo?» chiese Nasya.
«Che è successo?? Voglio saperlo?» disse nuovamente
«Volete sapere la mia vita?» chiese Nasya.
«Si!!» Valencia e Niyati dissero allo stesso momento.

Negl'anni 575 si era sviluppata una nuova religione chiamata ebrea. Vi erano delle piccole comunità rappresentati da capi. Ognuno di esse avevano delle priorità e molti di loro si erano creati dei rivali. C'erano due famiglie benestanti tra cui Sephardic e i Mizrahic. Erano in conflitto tra di loro da molti anni. Un giorno i Sephardic decisero di attaccare la famiglia avversaria, ma per poter vincere dovettere escogitare un piano ed ecco che inviarono Eliam e il suo inseparabile amico Juda. Vennero inviati in missione, dovevano fare finta di essere scappati da un luogo lontano e che erano feriti. Dovevano guadagnarsi la nostra fiducia e una volta ottenuta, avrebbero attaccato e distrutto la nostra comunità avversaria.

«Che successo?» disse Abram.
«Siamo stati attaccati» disse Eliam.
«Sono stati i Sephardic!» continuò Juda.
«Di nuovo! Venite, portateli nella mia dimora» I sudditi ubbidirono e li portarono alla dimora, chiusero le porte e aspettarono.

«Wow, che bella casa» disse Eliam.
«È molto grande» disse Juda.
Le porte si aprirono. «Dunque verrete medicati a momenti, vi daremo degli abiti. Fate come se fosse casa vostra». affermò Abram.
«La ringrazio, le siamo debitori» disse Juda.
«Da dove venite?» chiese curiosamente.
«Gerusalemme» rispose il giovane.
«Ma là hanno sterminato molte persone» affermò Abram.
«Esatto. Per questo siamo qui. Siamo riusciti a scappare» disse Eliam.
«Ho perso mia sorella» Juda mentì.
«Mi dispiace molto, se vi va potete stare qui nel nostro villaggio. Qui siamo come una famiglia e ci vogliamo tutti bene» disse Abram.
«Le saremo grati» disse Eliam
«Bene vi lascio alle migliori cure» chiuse la porta e se ne andò.

Nel frattempo Nasya tornò a casa con un sacco di cose buone da mangiare, cominciò a cucinare e si fece aiutare da aiutanti. Nasya era la figlia di Abram, il capo della famiglia Mizrahic, mentre Eliam era il figlio di Adamo, il capo della famiglia Sephardic. Nasya era una ragazza molto dolce e premurosa verso tutti. Aveva i capelli color biondo dorato, erano molto lunghi e ondulati e gli occhi li aveva blu proprio come la sua mamma. Eliam era un ragazzo da una corporatura da guerriero, capelli castani, alto e coraggioso.

«Che cosa cucini oggi?» chiese Ada.
«Volevo cucinare qualcosa di diverso» affermò Nasya
«Tipo?» chiese nuovamente.
«I nostri cacciatori hanno cacciato dei cinghiali. Pensavo di cucinare la carne e cucinarla in modo particolare» disse entusiasta.
«Buono non vedo l'ora» disse l'amica.

Eliam era rimasto insieme al compagno dentro la stanza per troppo tempo, così decise di perlustrare il villaggio. Camminando per stanza arrivò in cucina. Mangiò una mela, Nasya si voltò e fu così che si incontrarono.

«E tu chi sei?» chiese Nasya.
«So-no Eliam» Fece fatica a ingoiare il pezzo di mela che aveva mangiato.
«La cena non è pronta! È quella mela andava servita sta sera!» fece il broncio.
«Ma come sei bella» sorrise.
«Come scusa?» imbarazzata.
«Nasya!! Vieni abbiamo bisogno di una mano» Ada la stava chiamando da fuori
«Arrivo!!» rispondendo all'amica.
«Che aspetti vai» disse Eliam capendo il suo imbarazzo.
«Non toccare niente» disse la ragazza.
«Guardare ma non toccare» guardandole il sporgente seno che aveva.
«Bene» si voltò ed ebbe un senso di fastidio e disagio a vedersi guardare in quel modo.

«Aiutami a tirare su questi sacchi. Tu tiri la corda e io metto i sacchi» disse Ada.
«Va bene» disse.

La corda doveva tirarla in modo tale che i sacchi sarebbero arrivati in alto dove c'era un aiutante e metterli sistemati ai loro posti. Erano sacchi di grano. Proprio mentre tirava uno dei sacchi era particolarmente pesante. Nasya perse forza lasciando la corda. Il sacco stava per precipitarsi su di lei quando Eliam la salvò. Prima che il sacco cadde, la tirò verso di lui e caddero.

Erano a terra lei sopra di lui. Erano incantati l'uno dall'altra. Aveva i capelli davanti quando lui molto delicatamente le spostò i capelli sistematamente all'orecchio. Subito dopo le stava accarezzando il viso.

_fine tredicesimo capitolo_

Commento Personale
Ragazzi, siamo arrivati a 3k e sono alle #26 posto su paranormale!! Non ci posso credere grazie mille per le persone che seguono questo libro. Siete incredibili, prometto che non vi deluderò :)

Aggiornamenti disponibili nella bio. Vi aspetto al prossimo capitolo intitolato "Juda", verrà svelato cosa Nasya e Eliam dovranno affrontare. Ne vedremo delle belle, vi aspetto al prossimo capitolo.

•Obiettivo per questo capitolo
-Una bella stella accesa per me se vi piace il capitolo :)
-Commenti a volontà per sapere le vostre opinioni

Saluti la vostra She

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