11. Octavio

Arrivata a casa si mise nella sua stanza, chiuse a chiave e poté finalmente stare da sola a parlare con il fantasma della sua antenata.

Valencia continuò a raccontare praticamente il ragazzo ebbe un giorno libero così come era abituato a fare nel suo tempo libero, andò per il bosco ad osservare la natura e ascoltarla allo stesso tempo. Gli piaceva fare lunghe passeggiate e pensare molto. Era arrivato vicino ad un ruscello e un po' più in là c'era una cascata. Bevve dal ruscello e incuriosito dalla cascata andò a vedere. Era stupenda la cascata, si poteva vedere l'arcobaleno dall'alto.

Improvvisamente vide qualcosa muoversi nell'acqua, osservò meglio ed era una giovane fanciulla che nuotava felice. Rimase incantato dalla sua bellezza, aveva i capelli mossi color biondo dorati, aveva la pelle candida come una rosa e gl'occhi verdi. Sembrava come una dea.
Rimase ammaliato dalla figura che aveva appena visto nei suoi occhi, lei si stava asciugando la pelle e i capelli, si coprì con la veste, alzò lo sguardo e vide che lui era lì a guardarla, lui si nascose e lei se ne andò.

Da quel momento in poi cominciò a sognarla e ogni volta non riusciva a tenerla stretta a sé. Una mattina si alzò presto andò per il bosco e scese nel punto dove vide la fanciulla. Si sedette lì e cominciò a riflettere.

«Scusami ti ha vista nuda che facevi il bagno» Niyati interuppe il racconto.
«Beh io ero abituata a fare il bagno in quel posto. Era romantico» disse Valencia.
«Romantico? Scusami a me sembra sia un pervertito che ti guardava» affermò.
«Pervertito? Che vuol dire?»
«Una persona che.. Vabbè lascia stare continua a raccontare» non volendo spiegare la parola richiesta.

Valencia rimase senza parole e dopo vari secondi continuò a raccontare.
Dopo varie ore arrivò la fanciulla e lui aveva gli occhi chiusi. Li aprì e la vide.

«Sto sognando di nuovo?» disse felice di vederla.
«Anch'io l'ho sognata mio signore» affermò la fanciulla.
«Io la sogno ogni notte» disse Octavio.
«L'ho aspettata ogni giorno» la fanciulla sorrise.
«Mi dispiace non essere potuto venire. Come vi chiamate?» disse.
«Valencia e voi?» si presentò facendo un inchino.
«Octavio» disse.
«Devo andare, se le mie sorelle venissero a cercarmi mi vedrebbero con voi» disse la fanciulla.
«Aspetta, quando potrò vedervi?» non volendo che se ne andasse.
«Venga sotto l'antico ponte alle 22» disse la fanciulla.
«Ci sarò» disse il fanciullo.

🎶Avril Lavigne- Let me Go🎶

Così come aveva promesso si presentò sotto l'antico ponte alle 22.

«Ciao» disse Octavio.
«Ciao» rispose Valencia.
«La lasciano uscire a quest'ora?» chiese il fanciullo.
«No, solitamente esco a guardare la luna, le stelle e il silenzio» rispose.
«È quello che faccio io, però di mattina» felice di sentire che avevano cose in comune.
«Incantevole» disse la fanciulla.
«Lei è di una famiglia nobile?» chiese il fanciullo.
«Nono sono una contadina» affermò.
«Anche mio padre lo era. Poi i miei sono morti» disse guardando verso l'alto.
«Mi dispiace» dispiaciuta nel sentire la sua perdita.
«È tutto okay. Invece i vostri genitori?» chiese alla ragazza.
«I miei sono ancora qui, e ho tre sorelle. Invece voi? Avete fratelli?» chiese incuriosita, ma continuava a tenere gli occhi bassi dalla timidezza.
«No purtroppo sono figlio unico» rispose .
«Capisco e che cosa fa per vivere?» chiese la fanciulla.
«Sono il servo dell'imperatore Augusto» la guardò.
«Augusto? Colui che ha saccheggiato alcuni dei villaggi» disse arrabbiata.
«Si, ma lui non lo sa. Sono i suoi uomini che lo fanno» difendendo l'imperatore.
«Beh allora perché non glielo dite?» chiese la fanciulla.
«Perché non sono il capro espiatorio. Se parlassi poi le guardie potrebbero farmi del male» rispose il fanciullo.
«Avete paura?»  chiese al fanciullo.
«No ma non voglio avere nemici , voglio vivere bene con tutti. Ho combattuto in guerra e ho visto cose orribili e da ormai cinque anni che non combatto più» ricordando le catastrofi accadute in guerra.
«È terribile la capisco» capendo quel senso di malessere che aveva nei suoi occhi.

«Sto bene al servizio dell'imperatore. Siamo cresciuti insieme. I miei genitori servivano suo padre e lui . Poi quando morirono presi io il loro posto» raccontò la sua infanzia alla fanciulla per farle capire com'era.

«Capisco» disse la fanciulla.
«Mi dica un po' di lei,quanti anni ha?» chiese incuriosito.
«Ho 23 anni e che posso dire di me? Vediamo. Mi piace la natura , il silenzio, il mistero, mi innamoro di tutto ciò che mi piace e sono fedele alla mia gente. Mi piace aiutare e sostenere le persone» rispose la fanciulla.

«Tutta questa bontà,mi chiedo se il vostro cuore appartiene già a qualcuno?» chiese Octavio.

«Invece il vostro cuore a chi appartiene?» ricambiando con la stessa domanda.
«Ad una giovane fanciulla di cui non sa neanche quanto sia innamorato di lei» si avvicinava sempre di più a lei.
«Allora esprimetele quello che provate, altrimenti non lo saprà mai» Anche lei si avvicinava sempre di più alle sue labbra.
«Valencia» disse Octavio.
«Mi dica signor Octavio» disse Valencia.
Si avvicinò al suo orecchio «Mi sono innamorato di lei» affermò Octavio.
Sorrise «anche io» diede un bacio sulla guancia al giovane e andò via.
«Aspettate, quando la potrò rincontrare» cercando di fermarla.
«Tutte le volte che lo vorrete» sorrisero.

Valencia amava Octavio attraverso la sua lealtà e il suo coraggio. Però per tutti quei decenni che erano passati non sapevo cosa lui amasse di lei. Avrebbe voluto tanto rivederlo, riabbracciarlo, solo per stare tra le sue braccia ancora una volta.
«Cos'è che ti piaceva di Octavio?» chiese Niyati.

Tornando all'epoca di Valencia cominciò a pensare al passato che in seguito raccontò a Niyati.
Erano passati alcuni mesi da quando Octavio e Valencia si erano incontrati.
L'imperatore era molto soddisfatto del trattamento dato dalle sue suddite.

«Octavio, già di ritorno?» disse Augusto.
«Si mio signore» rispose Octavio.
«Sembri turbato, che succede?» chiese preoccupato al servo.
«Io? niente sono preoccupato, tutte quelle donne, non provi nulla per nessuna di loro?» chiese incuriosito.
«Ma di che parli?»  chiese confuso.
«Parlo dell'amore vero. Non ci pensi?» chiese Octavio.
«Ma no adesso no, ne abbiamo già parlato» cercando di cambiare discorso.
«E quando? Tu non lo vuoi un erede? Non vuoi una famiglia? Stai invecchiando e invecchierai prima o poi lo sai questo, vero?» affermò il servo.
«Hai ragione, Octavio. Ma dove la trovo la donna giusta?» chiese Augusto.
«Dirò a Disio di occuparsene, lui è bravo con le donne» non sapendo le brusche maniere che Disio aveva verso le donne.
«D'accordo» venne finalmente convinto.
«Le guarderai tutte e poi deciderai. Che dici» chiese Octavio.
«Ci sto, va bene» disse l'imperatore. Disio andò territorio per territorio a cercare e trovò cinque fanciulle per l'imperatore. Vennero convocate a palazzo, lui le vide, erano tutte e cinque molto belle ma gli colpì una in particolare ovvero Valencia.

_fine nono capitolo_

Comunicazione
Ragazzi!!
Grazie mille per le persone che seguono questo libro. ;)))
Gli aggiornamenti di questo libro sono disponibili nella mia bio. Vi aspetto al prossimo capitolo intitolato "Primo Grande Amore, dove verra' svelato quanto sara' puro l'amore di Valencia e Octavio.

•Obiettivo per questo capitolo
-Una bella stella accesa per me se vi piace il capitolo :)
-Commenti a volontà per sapere le vostre opinioni

Saluti la vostra She

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