A tale of 2 sisters

Mi svegliai di soprassalto, sentendo uno strano rumore provenire dalla sala. Accanto a me, non c'era nessuno, per cui mi alzai da letto per scoprire di cosa si trattasse. Camminai per tutta la casa ma il rumore sembrava venire dalla nuova tv, che la mia migliore amica e il suo compagno avevano appena comprato per la nascita del loro primogenito. Io ero rimasta sola, per cui avevo deciso di vivere con loro. Ma ogni giorno mi sentivo sempre più esclusa e non sapevo mai come aiutare la mia migliore amica e la sua famiglia. Dato che mancavano ancora ore all'alba, decisi di tornare a letto ma fui colta di sorpresa dall'arrivo della mia amica, che mi abbracciò da dietro.

-Dove vai, cucciola?- mi domandò lei. Abbassai lo sguardo verso il pavimento, mentre le finestre della casa cambiavano panorama. Ora sembrava che la casa fosse sommersa dal mare. -Da nessuna parte, bella.- risposi con fare indifferente. Notai che la nuova maglietta della mia amica era più scura all'altezza del suo petto, segno un po' sospetto per me. Lei mi fece un sorrisetto. -Ti conosco fin troppo bene, cucciola. Qualcosa ti turba.- insistette la mia amica. Alzai le spalle e scossi la testa, ricambiando il suo sorriso. -No, tranquilla. Come sta tuo figlio?- dissi, cercando di cambiare argomento. Ma dovevo immaginare che la mia migliore amica non ci sarebbe cascata. -Ha appena mangiato e ora il suo papà si sta occupando di lui. Comunque, so che lo hai chiesto per cambiare argomento.- rispose lei. Sospirai tristemente e mi voltai verso la porta, mentre vidi il compagno della mia amica arrivare in sala da pranzo col piccolo fra le braccia. Fissai la famigliola felice, che si lasciava andare a baci e coccole e io mi sentii ancora più esclusa. -Brava, bella. Vivi il tuo sogno.- mormorai, poi aprii la porta ed uscii in giardino per lasciarli soli. E per togliere loro il mio disturbo.

Mi sedetti sull'erba a osservare il sole che sorgeva. La luce filtrava i vetri delle finestre, che da dentro avrebbero ancora creato l'illusione di essere sott'acqua. Presi il mio cellulare e scorsi alcune immagini della galleria. Guardai le foto in cui ero con la mia migliore amica. Io e lei da sole. In una mi faceva la linguaccia, in un'altra le sfioravo il naso per imitare un personaggio del film Disney del suo anno di nascita e via dicendo. Mi mancavano quei momenti ma ora la mia amica aveva il suo compagno e un figlio piccolo da crescere. Non aveva tempo di fare foto ridicole con me. Poi trovai altre immagini nella galleria e storsi il naso. Rappresentavano la mia amica e il suo partner mentre facevano l'amore. In una, lui le accarezzava la schiena, mentre lei, che era sopra, lo baciava sul collo. Nella seconda, lui la baciava sul petto, nonostante la mia amica indossasse una maglietta. Poi mi accorsi che quella era la maglietta che aveva indosso anche poco fa, quando mi aveva parlato. Non ricordavo nemmeno di aver fatto quelle foto, dovevo aver bevuto troppo crodino, anche se non era alcolico. Sogghignai a vedere le altre immagini ma poi spensi il cellulare con un sospiro. Non sapevo quando avrei riavuto l'occasione di fotografare quei "momenti speciali".

-Ehi, cucciola, vieni dentro!- La voce della mia migliore amica mi fece sussultare di nuovo e mi drizzai in piedi, come se mi fossi piantata una spina nel didietro. Mi misi il cellulare in tasca e feci un sorriso a 32 denti. -Un attimo.- risposi, rimettendomi seduta. Ma la mia amica era testarda e mi venne incontro. -Dai, è freddo per stare in giardino, indossi solo il pigiama.- mi disse lei, quando si trovò all'altezza del mio sguardo. Feci un sorrisetto. -Tu hai solo una maglietta e pantaloncini estivi. Sei tu che dovresti avere freddo.- ribattei, poi abbassai la testa, non riuscendo più a guardare in faccia la mia amica. -Tu ora sei felice con lui, non hai bisogno di me. Io devo andare via, altrimenti tu e lui non riuscite a essere voi stessi. Sono solo d'intralcio e ho troppi difetti.- dissi. Avevo implorato le mie lacrime di non scendere ma ecco fatto che mi stavano inumidendo le guance. La mia migliore amica mi abbracciò forte e non potei non ricambiare. Con i suoi abbracci, stavo molto meglio. -Tu non sei d'intralcio, cucciola. Sei stata tu a farmelo conoscere, senza te la mia vita sarebbe incompleta.- disse lei. Poi fece una pausa ma non smise di abbracciarmi. -Io ti voglio bene e sarà così, finché avrò vita. Sei la mia cucciola e io non ti lascerò mai sola, anche se ho un compagno e un figlio.- continuò la mia amica, senza lasciarmi. La strinsi ancora più forte e chiusi gli occhi, lasciandomi crogiolare nelle sue dolci coccole per minuti che sembravano infiniti. Aprii gli occhi per un attimo e vidi il compagno della mia amica sorriderci. -Grazie per non esserti mai arresa con me.- dissi, quando sciolsi l'abbraccio. Lei mi accarezzò una guancia e mi prese per mano, portandomi in casa dalla sua famiglia. -Per te questo e altro. Su andiamo a fare colazione.- 

Nota dell'autrice: buona settimana a voi ^^ Ecco la sorpresa che vi dicevo ieri ;) 

Questo è un duo un po' particolare, non è una coppia di innamorati, come sicuramente avrete già capito, ma sorelle, cioè io e la mia migliore amica. Infatti il titolo si riferisce a uno dei miei episodi preferiti della serie di Rapunzel. Lei ed io siamo come sorelle, come Rapunzel e Cassandra e come Anna ed Elsa. Ed è proprio alla mia migliore amica che dedico questa one shot "particolare", così come il disegno.

Tutto questo è basato da un mio sogno di qualche settimana fa e sarà l'ultima one shot di questa raccolta, dato che ho finito le idee per le coppie :D

Non so quando pubblicherò qualcos'altro, devo pensarci bene ma spero presto. Ci si rivede ^^  

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