Capitolo 6 ~ Audrey
-Allison, sei tra noi? -chiesi alla figlia di Apollo mentre l'aiutavo ad alzarsi da terra. Non era mai stata molto brava nei duelli con le spade, per questo preferiva l'arco, ma di solito non cadeva per terra ogni volta che le davo una spinta troppo forte.
-Sì. -rispose lei massaggiandosi il sedere.
-Non sembra. -dissi. -Sei distratta.
Allison arrossì.
-Stai pensando ad un certo dio per caso? -domandai facendo un sorrisetto. Era da un paio di giorni che la vedevo immersa nei suoi pensieri. Ero sicura che stesse pensando ad Adrian. Ne ebbi la conferma quando la figlia di Apollo assunse un rosso ancora più acceso.
Mi ricordò due anni prima, quando la vedevo in compagnia del figlio di Zeus. Arrossiva spesso così quando stava con lui, ma il ragazzo non ci faceva molto caso. Almeno non sempre.
-Ho indovinato! -esclamai.
-No! Ma che ti viene in mente? -fece Allison. -Stavo solo ragionando su come raggiungere Vancouver per prendere la cintura di Afrodite e...
Aggrottai le sopracciglia: -La cintura di Afrodite?
La mia amica annuì: -Devo ritrovarla. Afrodite me lo ha chiesto in cambio delle risposte che mi ha dato.
-Ehi, signorine! Volete una tazza di tè per caso? -la vocina dolcissima di Clarisse la interruppe. -Non siamo qui per chiacchierare! Siamo in un'arena da combattimento!
-Me lo dici dopo. -dissi alla figlia di Apollo, che annuì, per poi assumere la posizione per iniziare a combattere.
Era ora di pranzo ed io ero seduta con Chiara Benvenuti al tavolo di Tyche. Lanciai un'occhiata ad Allison, al tavolo di Apollo. Sembrava immersa nei suoi pensieri, di nuovo, circondata dagli altri ragazzi che parlavano allegramente.
Così guardai verso Kendall, che si abbuffava al tavolo di Afrodite.
"Alza gli occhi dal piatto... dai..." pregai mentalmente. Niente da fare: quell'amante di pizza che mi ritrovavo come fidanzato era troppo impegnato a mangiare per guardarmi.
Così finii il mio pranzo e andai da lui.
-Kendall. Posso parlarti? -chiesi.
-Fì. Ferto. -rispose con la bocca piena. Deglutì e si alzò
Arrivammo dietro l'angolo della Casa di Afrodite. Lì nessuno ci avrebbe sentito parlare, dato che tutti erano a mangiare.
-Dovremmo dirle tutto. -dissi senza troppi giri di parole.
-Ferma. Dire che cosa a chi? -chiese Kendall.
-Ad Allison. Dovremmo dirle di Adrian. -specificai.
Kendall strinse le labbra: -Non credo che...
-Non possiamo tenerle nascosto tutto per sempre. -lo interruppi. -Non vedi com'è diversa? Da quando l'ha visto sull'Olimpo non fa che pensare a lui. Anche prima, nell'arena, e di solito non è così distratta.
Lui sospirò e si passò una mano nei capelli, facendosi ricadere i riccioli castani sulla fronte. Aspettò qualche secondo prima di rispondere.
-Dovremmo aspettare. -disse riabbassando il braccio. -E poi non sta ricordando. Adrian ci ha fatto promettere che le avremmo rivelato ogni cosa solo se avesse iniziato a ricordare.
-Ma Allison si è palesemente innamorata di lui di nuovo. Anche se non l'ha capito. -dissi.
-L'ho visto, Audrey. -Kendall abbassò ulteriormente la voce e mi si avvicinò, mentre un paio di semidei ci passavano accanto. -Ma non credo sia la scelta giusta. Dovremmo aspettare.
-E se Allison non lo vedesse più? Se non tornasse più sull'Olimpo?
Cavolo, che pessimista che ero.
Il figlio di Venere storse il naso, pensando.
-Senti. Vediamo come andrà a finire. Se Allison...
-Se io cosa? -chiese la voce di Allison. Mi voltai: la figlia di Apollo era a pochi passi da noi e ci guardava con sospetto.
-Ehm, no, non Allison tu. Allison... -balbettò Kendall guardandomi in cerca di aiuto.
Come se avessi potuto trovare una soluzione così in fretta...
-Allison Argent. -fu la prima cosa che mi venne in mente. Sapevo quanto la mia amica amasse le serie tv, specialmente quelle con elementi sovrannaturali, tipo i lupi mannari.
-Allison Argent? -ripeté lei. -Kendall, hai iniziato Teen Wolf?
-Ehm... forse.
Allison aggrottò le sopracciglia, confusa: -In che senso "forse"?
-Forse lo inizierà. -intervenni. -L'ho convinto a vedere la serie con me. Forse.
La figlia di Apollo spostò lo sguardo da me al ragazzo, sempre con le sopracciglia aggrottate.
-Esatto... Ma non so quando. Sai, sono molto impegnato e... -Kendall avrebbe continuato se Will Solace non fosse arrivato per ricordare ad Allison del suo turno in infermeria. Lo ringraziai mentalmente per averci salvato da quella situazione imbarazzante, mentre lui e la sorella si allontanavano.
-Spero che ci sia cascata. -dissi quando Will e Allison furono abbastanza lontani.
-Credo di sì. -fece Kendall, poi mi prese in vita. -Ti va di stare insieme oggi?
-Dobbiamo allenarci. -dissi stirandogli le pieghe della maglietta.
Il figlio di Venere fece una smorfia: -Reyna non c'è. I Centurioni della Quinta Coorte neanche. Approfittiamone.
Passò l'indice sulle mie labbra e scese fino alla gola, dandomi i brividi.
-Non possiamo. -sussurrai. -La Casa di Tyche è occupata.
-Anche Chiara ha il ragazzo. -fece lui accarezzandomi la pelle con il dorso della mano.
Quando faceva così non riuscivo proprio a dirgli di no, così dissi: -Stasera, dopo il falò.
-Mh. Va bene. -Kendall storse il naso.
-Ma se vuoi oggi possiamo fare una passeggiata. -proposi. Subito lui annuì, contento.
Qualche ora dopo, al falò, James e Cecily mi salutarono. Erano arrivati nel pomeriggio dal Campo Giove.
Cecily indossava una felpa che le stava larga e le maniche erano troppo lunghe, infatti le coprivano le mani.
-Ma perché ancora quella felpa? -le chiese Allison mentre tutti i semidei prendevano posto attorno al falò.
-Sono una che ha sempre freddo. -si giustificò la figlia di Atena.
-Anche con trenta gradi all'ombra? -domandai. Cecily fece spallucce. Poi James si avvicinò e le prese la mano. Nel farlo, alzò di poco la manica della felpa mettendo in mostra il dorso della mano destra di Cecily su cui notai uno strano disegno fatto da linee nere.
-Cos'hai sulla mano? -chiesi indicando con l'indice. Lei seguì il mio dito.
-Tempera. -disse semplicemente. -Oggi sono andata da un'amica e l'ho aiutata a fare un cartellone per un progetto.
Poi lei e James salirono sugli spalti.
Allison raggiunse i suoi fratelli, che stavano accordando i loro strumenti per dirigere le canzoni dei semidei, mentre io andai verso Kendall, che mi aveva tenuto un posto accanto a lui.
-Pasticcino, ricordati cosa mi hai promesso oggi. -disse al mio orecchio.
-Se nessuno arriva ad interrompere...
-Chiuderemo a chiave. E poi Chiara e il suo ragazzo andranno in campeggio. Me l'hanno assicurato.
Alzai gli occhi al cielo, ma mi strinsi a lui, mentre i figli di Apollo iniziavano a dirigere il coro dei semidei e il falò cominciava a raggiungere i dieci metri di altezza.
Allison ci salutò dandoci la buonanotte (e dicendo "Fate tanti Kendreini!") poi corse alla Casa 7, dove Kayla la stava aspettando.
-Allora... -fece Kendall mentre raggiungevamo la Casa di Tyche.
Non potei fare a meno di imbarazzarmi mentre capivo a cosa si riferisse. Ok, lo ammetto: la mia prima volta con Kendall c'era già stata. Circa un anno prima in un hotel di Barcellona.
Io e il mio ragazzo avevamo deciso di fare una vacanza insieme perciò eravamo nella città spagnola, il grande sogno di Kendall. Lui amava la Spagna, ma non ci era mai andato.
Un giorno avevamo pensato di pranzare in un ristorante di lusso per festeggiare il nostro primo anniversario. Poi avevamo fatto una passeggiata per le vie della città ed eravamo tornati in hotel per andare alle terme per rilassarci tutto il pomeriggio. Eravamo in una vasca di acqua calda quando ci eravamo baciati e avevamo deciso di passare a un gradino più alto. Così, dopo aver recuperato le nostre cose, eravamo saliti nella nostra stanza e...
Era stata la mia prima volta: ricordo il gusto dello champagne che avevamo bevuto a pranzo, la musica dallo stereo della suite e il respiro di Kendall mischiato al mio.
Dopodiché non avevamo fatto più niente, anche se tra noi le cose erano diventate poco più serie.
In quel momento, però, non ebbi il coraggio di dire di sì.
*angolo meh*
Il nome della ship tra Kendall e Audrey è Kendrey, perciò Allison dice Kendreini🤣
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