23. Solo una stupida
Dopo le sconvolgenti rivelazioni di Lejandra, nessuno se la sentiva più di intrattenere una conversazione. I ragazzi erano tutti stanchi e provati dalla lunga e faticosa giornata, con gli occhi famelici fissi sulla scarsa porzione di zuppa che la misteriosa ragazza era riuscita a cucinare con qualche radice trovata lì intorno.
Meryl non aveva mai mangiato in vita sua qualcosa di così amaro e disgustoso, ma non tentò neppure di lamentarsi, stanca com'era. Finì lentamente la sua porzione, poi posò sul tavolo la ciotola sporca e cercò un posto dove dormire.
《Ho solo un letto.》li informò con voce roca la ragazza cieca, slegandosi nel contempo i capelli rossi come fiamme.
《Non importa, io posso anche dormire per terra.》Ashlyn si stese sul duro pavimento di legno, cercando invano una posizione comoda. Poi chiuse gli occhi, sopportando a denti stretti il dolore lancinante che provava al braccio esattamente nel punto in cui era stata morsa dal perduto. 《Buonanotte.》
《'Notte.》sussurrò atono Kevin, rannicchiandosi per terra in compagnia di Meryl, usando il suo stesso braccio per farla stare comoda.
La ragazza si stese su un fianco, con le braccia unite e le gambe che tremavano per il freddo.
Lejandra non possedeva altre coperte da dare ai suoi ospiti ed il fuoco ormai quasi spento era l'unica fonte di calore della casa. Di uscire per far legna non se la sentiva nessuno, dopotutto chi sarebbe mai stato così stupido o coraggioso da andare nei boschi con quei mostri che vagavano indisturbati?
《Ashlyn.》sussurrò flebilmente Lejandra, con gli occhi spalancati rivolti verso il soffitto scuro.《Tutto bene? Sento il tuo respiro affannarsi.》
《È tutto okay, mi brucia solo un po' il morso sul braccio. Niente di che...》ammise l'altra con la fronte imperlata di sudore, contorcendosi silenziosamente a terra per non svegliare gli altri.
《Non avresti dovuto fronteggiare quel Perduto. Non è stata una scelta saggia...》
《Non potevo lasciare che ferisse Vanade. A causa della mia impulsività ho fatto uccidere un mio amico e non volevo che la cosa si ripetesse.》sospirò amaramente Ashlyn, mordendosi un labbro.
《A volte abbiamo così tanta paura di perdere qualcosa che alla fine la perdiamo veramente...》Lejandra sbuffò rumorosamente, girandosi su un fianco e chiudendo gli occhi. 《Adesso dormi, ragazza. Domani finirò di raccontarvi ogni cosa, così finalmente saprete in che razza di luogo vi trovate.》
Ashlyn annuì, chiudendo gli occhi e cercando di ignorare il dolore lancinante del morso che le bruciava sul braccio. Si lamentò silenziosamente per ore e ore, per poi finalmente addormentarsi e sprofondare nel nero.
Non sognò niente di niente ma, durante il sonno, ebbe la sensazione che qualcuno la stesse osservando da molto vicino.
Il mattino dopo, Ashlyn venne svegliata dal fastidioso rumore del legno che scricchiolava: Kevin era già in piedi, seduto in un angolino con gli occhi vuoti a consumare una colazione dall'aspetto tutt'altro che invitante. Il letto di Lejandra era occupato da Meryl, che dormiva beatamente rannicchiata tra le coperte.
《Oh, rieccoti tra di noi, Ainsworth. Pensavamo fossi morta.》commentò sardonico il ragazzo, leccandosi una briciola di pane dalle labbra. 《Vuoi un po' di pane e avena? È l'unica cosa che Lejandra ha in dispensa, quindi prendere o lasciare.》
《Penso che passerò.》disse la ragazza nascondendo la sua espressione disgustata, sedendosi su una sedia di legno.《I Perduti se ne sono andati? E dove sono finiti Vanade e Lejandra?》
《Beh, sono fuori a spaccare un po' di legna. Lejandra ha detto che "Vanade ha il corpo di un bambino" e che un po' di sano lavoro lo fortificherà, anche se scommetto che è solo una trovata per farlo sgobbare al posto suo.》
《Capisco...》sussurrò Ashlyn, incrociando le braccia. 《Stai bene? Sembri piuttosto provato. Non dev'essere stato facile per te trovarti di fronte quei mostri.》
《Io sto bene, Ainsworth.》sibilò infastidito il ragazzo, quasi come se cercasse di dimenticare qualcosa. 《Non sono stato io quello che si è fatto mordere come un completo idiota.》
《Beh, almeno io ho provato a combatterli, anzichè fuggire come una codarda.》fu la velenosa risposta della ragazza dai capelli biondo cenere.
《A volte non riesco a capire se il tuo sia coraggio o stupidità.》
《Forse entrambi...》sospirò Ashlyn mentre graffiava nervosamente il legno del tavolo. 《Tuttavia non permetterò mai a nessuno di far del male a te, a Meryl o a Vanade. Questo poco tempo che abbiamo trascorso insieme ci ha legati molto, e preferisco mille volte venir sbranata da quei mostri che perdere uno di voi.》
《Rettifico, è stupidità.》si corresse sarcasticamente Kevin, finendo la sua colazione e scoppiando in un'odiosa risata.《È da idioti sacrificare sé stessi per gli altri, soprattutto se lo si fa per delle persone che non si conosce nemmeno da un mese. Sei davvero una stupida, Ainsworth... un giorno ti farai uccidere.》
《E tu sei solo uno stronzo.》la ragazza si alzò in piedi senza aspettarsi una risposta ed uscì di casa con i pugni serrati per la rabbia.
Camminò a lungo con la testa bassa, mentre borbottava minacce ed imprecazioni rivolte all'odioso ragazzo dai capelli ricci.
Dove aveva trovato il coraggio di chiamarla "stupida" dopo tutto quello che aveva passato?
Si era vista strappare dalle braccia un caro amico, per poi vederlo morire subito dopo. Aveva corso finchè le gambe non le facevano male, aveva trattenuto le lacrime ed ignorato la tristezza... si era persino fatta mordere da uno di quei mostri.
E tutto questo per cosa? Per sentirsi chiamare "stupida" da un ragazzo menefreghista ed ancor più stupido.
《Hai davvero il corpo di un bambino.》ridacchiò Lejandra, prendendo l'accetta dalle mani di Vanade ed iniziando a spaccare vigorosamente alcuni ciocchi di legno. 《Si fa così... devi concentrare la forza nel busto e nelle braccia.》
《La fai facile...》ribattè imbarazzato l'altro, arrossendo per il fatto che una ragazza cieca fosse molto più forte e agile di lui.《Non ho abbastanza forza nelle braccia!》
《Allora inizia subito con le flessioni.》ridacchiò sarcastica Ashlyn, raggiungendo i due con il volto sereno e rilassato. Non si sarebbe lasciata rovinare la giornata da quello stupido di Kevin.
《Oh Ashlyn, finalmente ti sei svegliata!》Lejandra posò l'accetta per terra, raccogliendo da terra un po' di legna e allungandola in direzione della ragazza bionda. 《Mi aiuti a trasportarla? Una volta finito, vi racconterò tutto.》
《E perché non iniziare ora?》 Ashlyn alzò un sopracciglio, mentre la aiutava a trasportare i ciocchi di legno in casa insieme a Vanade.
《Vorrei che ci foste tutti ad ascoltarmi, odierei dovermi ripetere una seconda volta.》
《Come vuoi.》sussurrò poi, mentre la curiosità in lei cresceva sempre di più. Cosa aveva in mente di dir loro quella misteriosa ragazza dai capelli color fuoco? Finalmente le sarebbero stati rivelati tutti i misteri di quello strano luogo onirico?
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