19. Fiamme scarlatte
《Alla buon'ora.》commentò sardonico Kevin non appena vide Ashlyn e Vanade sbucare da dietro un albero. 《Pensavamo aveste deciso di scavarvi la fossa, dentro quel bosco.》
《Meno sarcasmo e più lavoro. Hai raccolto altra legna per il fuoco?》domandò infastidita la ragazza dai capelli biondi, sedendosi accanto a Meryl per scaldarsi un po'.
La ragazza dagli occhi a mandorla era come incantata, rapita dalle fiamme scarlatte che danzavano intorno a lei, con le labbra leggermente schiuse dallo stupore. Non aveva mai visto un fuoco vero in vita sua, al White Feather Centre il calore veniva propagato attraverso i pavimenti e quindi non c'era mai stato bisogno di accendere un fuoco.
《Sì, l'ho raccolto. Se non ci avessi pensato io, a quest'ora sareste tutti col culo gelato.》sibilò Kevin, incrociando le braccia al petto. La morte di Serafin l'aveva sconvolto, e non poco, ma avrebbe cercato con tutte le sue forze di mantenere il sangue freddo ed i nervi saldi. Non sarebbe mai stato gentile e buono come Serafin e Meryl, divertente e simpatico come Vanade o coraggioso ed intraprendente come Ashlyn.
Lui era semplicemente sè stesso: Kevin Leavitt, un ragazzo sgorbutico ed antipatico, dalla mente geniale ma dal cuore freddo come un pezzo di ghiaccio, che però avrebbe messo in gioco tutto quanto pur di evitare che qualcuno ci rimettesse le penne.
Kevin era forte, molto forte. Un ragazzo dalla psiche impenetrabile, capace di restare calmo e rilassato anche nelle situazioni più difficili, ed era proprio questo che faceva di lui un vero leader.
《E riguardo al cibo? Se non moriremo di freddo allora moriremo di fame.》commentò Vanade con una mano sulla pancia, cercando di non pensare agli incessanti borbottii del suo stomaco.
《A quello penseremo domani mattina, Harzer.》Kevin si accovacciò per terra, iniziando a tracciare solchi con un dito.《Si può sopravvivere senza cibo per una notte.》
《Ma io ho fame.》sussurrò Meryl mordendosi il labbro, con lo stesso tono pacato di una bambina di cinque anni. Guardò Kevin con i suoi occhioni languidi, sperando di ricevere una risposta, ma il ragazzo distolse immediatamente lo sguardo, attanagliato dal senso di colpa.
《Ce la fai a resistere solo per stanotte?》fece con tono comprensivo ed amorevole Ashlyn, dando una leggera pacca sulla schiena della ragazza.《Vedrai che domani riusciremo a mangiare tanto di quel cibo da non poterci più muovere per una settimana intera.》
《Okay...》annuì Meryl, socchiudendo di poco gli occhi cerulei ed avvicinando le mani al fuoco. 《Almeno siamo al caldo. E questo fuoco è la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia! Non avrei mai immaginato che sfregando due legnetti tra di loro si sarebbe potuta compiere una tale magia!》
《Ma "come accendere un fuoco" è una notizia basilare! Te lo insegnano in ogni campo scout o scuola del mondo!》ribattè la ragazza dai capelli biondo cenere, un po' perplessa dalle parole dell'altra.
《Sì, lo so. Ma questa è la prima volta che vedo un fuoco in vita mia! È così bello, rosso e caldo! Al White Feather non ho mai visto una cosa simile, lì venivamo tutti riscaldati in altro modo. La temperatura si manteneva sempre intorno ai 22° poichè gli impianti di riscaldamento erano attivi tutto il giorno... E poi non ci era concesso uscire all'esterno.》sospirò Meryl con un'espressione beata sul volto.《Mi piace il fuoco. È tanto caldo... e poi è molto bello da vedere. Sembra tanto un piccolo raggio di sole, quella palla calda e gialla che abbiamo visto oggi quando siamo usciti!》
《Sì, il fuoco è veramente bello.》annuì Ashlyn, abbracciando di poco l'altra. Le faceva veramente una gran pena...
Per tutta la sua vita, non era mai stata libera di correre su un prato, scaldarsi con un fuoco e bagnarsi il viso con la pioggia.
Non aveva mai fatto niente di quello che fanno i bambini normali e, per sedici lunghissimi anni, era rimasta rinchiusa in una struttura grigia e severa, nella quale non le era permesso di fare nulla.
《Già! E poi il fuoco assomiglia tanto a quei fiori rossi che circondano la zona! Sono bellissimi entrambi.》
《Fiori rossi?》Ashlyn sollevò un sopracciglio, guardando interrogativamente l'amica dagli occhi a mandorla.
《Sì! Dietro quei cespugli ci sono dei bellissimi fiori rossi che assomigliano tanto al fuoco. Non li ho raccolti perchè mi dispiaceva fargli del male...》
Ashlyn si alzò in piedi senza proferir parola, si avvicinò lentamente ai cespugli scostando foglie e rametti e, finalmente, intravide i fiori rossi di cui Meryl stava parlando.
《Fiori d'Ibisco.》Pensò a voce alta la ragazza con un sorriso, cogliendone uno ed odorandone il dolce profumo. 《Ora che è notte dovrebbero avere i petali completamente chiusi, eppure questi fiori sono belli come di giorno.》
《Sì, sono belli da mozzare il fiato.》sussurrò Vanade, in piedi dietro di lei. Il ragazzo con le lentiggini si accovacciò sulla pianta di fiori, iniziando a carezzare i petali, mentre gli altri lo guardavano da lontano.
《Sai, questi fiori mi ricordano tanto Serafin. Lui che era così puro, dolce e gentile... eppure è durato così poco, quasi come un fiore d'Ibisco, che appassisce poco dopo essere stato reciso dalla pianta.》
Ashlyn si voltò e, con passo deciso, si avvicinò al fuoco, stringendo delicatamente il fiore rosso tra le dita.
Chinò la testa verso il basso, rigirandosi tra le mani il gambo dell'Ibisco, quasi come se non fosse sicura di quello che stava per compiere.
Un po' titubante allungò la mano nella quale reggeva il fiore e, senza pensarci due volte, aprì le dita e lo fece cadere tra le fiamme, che iniziarono a divorarlo velocemente.
Gli altri la osservavano con gli occhi sgranati, incapaci di proferir parola.
Adesso c'erano solamente lei, il fiore d'Ibisco e le fiamme scarlatte.
《Serafin era puro come un fiore, ma il mondo è stato crudele con lui, fin troppo crudele. È morto ancor prima di sbocciare, ma il suo sacrificio non deve essere vano.》sussurrò Ashlyn con tono malinconico, per poi sforzare un piccolo sorriso. Il fiore d'Ibisco bruciò velocemente, incenerito dalle fiamme impetuose che non gli diedero scampo. 《Addio, Serafin Morais, spero ora tu possa essere in un posto migliore.》
Kevin si avvicinò di poco alla ragazza, dandole una leggera pacca sulle spalle.《Si è fatto tardi. Dovremmo dormire.》
《Farò io il primo turno di guardia. Dopotutto non si può mai sapere cosa si annidia dentro questo bosco.》propose l'impavida ragazza dagli occhi neri come il carbone, cercando di pensare a qualcosa di allegro che non riguardasse in alcun modo Serafin.
《Come vuoi.》Kevin si stese per terra accanto al fuoco, seguito a ruota da Meryl e Vanade. Dormire per terra non era certo la migliore delle cose, ma in mancanza di letti o semplici giacigli ci si doveva adeguare. 《Buonanotte, Ainsworth.》
《Buonanotte, Kevin.》sussurrò appena la ragazza, poggiando la schiena contro un albero ed alzando lo sguardo al cielo, guardando malinconica le stelle.
Nonostante la scomodità, i ragazzi riuscirono pian piano a prendere sonno, dimenticando ogni avvenimento negativo della giornata.
Vanade decise di guardare un po' le stelle che facevano capolino tra le fronde più alte dei rami, prima di addormentarsi. Iniziò a viaggiare con la mente, pensando di tutto e di più e, prima di cadere in un sonno profondo, gli sembrò di vedere un'ombra scura muoversi velocemente tra gli alberi.
Vanade non se ne accorse in quel momento, ma una cosa era certa: non erano soli. Qualcuno li stava osservando.
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