14. Arrivederci, White Feather Ospital (pt 2)
《Dove diavolo è finita Meryl?》domandò a gran voce Vanade, notando che la ragazza dagli occhi a mandorla non era ancora arrivata.
《Non importa dove sia.》disse Kevin rabbuiandosi immediatamente in volto. Non vedere Meryl ad aspettarli alla fine del corridoio, gli fece più male di ogni altra cosa: fu come se una parte del suo piccolo e freddo cuore calcolatore si spezzasse, lasciando posto al nero ed al vuoto.《Era stata chiara, in caso non fosse riuscita a raggiungerci: siamo costretti a fuggire senza di lei.》
Sputò quelle parole con difficoltà, quasi come se fossero macigni pesantissimi che gravassero sul suo torace. Lui non voleva lasciare qualcuno indietro, soprattutto se quel qualcuno era Meryl, ma doveva pensare al bene del gruppo e fare la cosa giusta: aspettare la ragazza li avrebbe fatti certamente scoprire, ed allora tutto sarebbe stato vano.
Sarebbero ritornati in quelle buie celle d'isolamento, a marcire per sempre senza poter riuscire a risvegliarsi, ed alla fine sarebbero scomparsi nel nulla a causa dei dottori, che chissà quale orribili torture avrebbero sperimentato sulla loro pelle.
《Non se ne parla proprio.》ribattè Ashlyn, decisa a non lasciare indietro nessuno. Non voleva perdere qualcuno solo perchè uno stupido ragazzo con gli occhiali le aveva ordinato di lasciarla indietro.《Noi non l'abbandoneremo, o almeno io non lo farò.》
《Ainsworth, smettila di dire stupidaggini. Ci faresti scoprire ed il nostro piano fallirebbe. Ci pensi a queste cose, eh?》ringhiò Kevin, perdendo per un secondo il sangue freddo che lo contrastingueva. 《Ormai Meryl è andata! Non abbiamo abbastanza tempo per aspettarla!》
《Ma...》
《Niente "ma". Non si può salvare sempre tutti quanti.》sibilò il ragazzo con un fil di voce, voltando le spalle agli altri ed iniziando ad incamminarsi.《Seguitemi. Abbiamo poco tempo prima che i dottori si accorgano che non siamo nelle nostre stanze.》
Kevin cercò di non incrinare il suo tono, ma fallì miseramente e fece trapelare le sue emozioni. La sua era una maschera ben curata, creata con freddezza e impassibilità, destinata ad annegare tutte le sue emozioni.
Le emozioni lo rendevano debole, vulnerabile, ed essendosi auto-proclamato leader del gruppo non poteva permettersi di essere un debole.
Tuttavia, per quanto ben fatta, anche la sua maschera aveva delle piccole crepe: spiragli in grado di far passare piccole scintille di emozioni che Kevin non sarebbe riuscito a nascondere neanche con tutta la forza del mondo.
Le emozioni lo rendevano fragile ed imperfetto, ma lui non poteva niente contro il suo cuore.
Non avrebbe mai voluto abbandonare Meryl in quell'orribile posto pieno di dottori, ma la ragazza gli aveva lasciato in mano le redini e lui non poteva certo mancarle di rispetto in questo modo.
"Kevin. Ho qualcosa da dirti, prima che arrivino gli altri." Sussurrò la ragazza dagli occhi a mandorla, avvicinandosi al suo orecchio per assicurarsi che nessuno li sentisse. "Se non dovessi riuscire a raggiungervi, sarai tu a condurli alla salvezza."
"Meryl, io..." balbettò titubante Kevin, sgranando gli occhi per la sorpresa. "Io non posso..."
"Sì che puoi! Sei l'unico che può farcela! Vanade è spaventato persino dalla sua ombra e non potrebbe combinare nulla di buono, Serafin invece ha un cuore troppo generoso e questo non va bene. Ashlyn è molto coraggiosa, sì, ma è anche tanto impulsiva. Io voglio che a guidarli ci sia qualcuno di forte, deciso e razionale, e tu sei l'unico che rispecchia questi tre aspetti."
"Meryl, non dire stupidaggini! Tu verrai con noi, non importa come, ma lo farai!" Tentò di ribellarsi il ragazzo con gli occhiali, prendendo per le spalle l'altra.
"Non ti assicuro niente, Kevin. Devo fare delle cose e..."
"Cose? Che tipo di cose?"
"Non posso dirtelo, mi dispiace."
"Non te lo posso permettere!" urlò il ragazzo, abbracciando all'improvviso Meryl con gli occhi pieni di lacrime ed il cuore a pezzi. La sua maschera d'acciaio crollò in pochi secondi, demolita completamente dal sorriso gentile ma triste di lei."Non voglio lasciarti in questo luogo schifoso... non voglio perderti. Lo vuoi capire o no che ho accettato questo malsano piano di fuga soltanto per te? Soltanto per vederti correre sull'erba di un prato, respirare aria vera e bere acqua da un ruscello, cose che qui non ti hanno mai permesso di fare!"
"Grazie, Kevin, sei l'amico migliore del mondo!" sussurrò lei con un sorriso, stringendosi al suo petto per consolarlo. "Ma... ormai ho deciso e nessuno mi farà cambiare idea."
《Ragazzi. Sbrigatevi e correte!》ordinò autoritario il ragazzo, lanciando uno sguardo severo ai tre dietro di lui che ancora non avevano mosso neanche un passo.
《Voi andate, io resto qui ad aspettare Meryl.》annunciò Ashlyn con decisione, affidando Serafin a Vanade. 《Prenditi cura di lui ed aiutalo a correre, se ce ne sarà bisogno. Vi raggiungerò non appena l'avrò trovata.》
Il ragazzo con le lentiggini annuì rassegnato, allontanandosi con l'amico zoppicante sottobraccio. Ammirava con tutto sè stesso il coraggio di Ashlyn, ma non sapeva se la ragazza avrebbe incontrato dei pericoli.《Fai attenzione, mi raccomando!》
《Togliti quest'idea dalla tua testa cocciuta. Dobbiamo pensare prima a noi stessi!》ribadì arrabbiato Kevin, facendo finta che non gl'interessasse minimamente della sorte di Meryl.
Doveva sforzarsi di essere menefreghista per il gruppo.
Doveva cercare di rimanere impassibile e md autoritario solo per loro.
《Tu pensa pure a te stesso, io invece penserò a lei.》disse seccata la ragazza, allontanandosi dal gruppo per mettersi alla ricerca dell'altra.
Kevin non replicò, stavolta, girò i tacchi ed iniziò a correre dal lato opposto, seguito dagli altri due. "Trovala e riportala da noi. Da me." Fu il suo unico pensiero, mentre si apprestava a scomparire tra i bui corridoi dell'ospedale.
Ashlyn iniziò a cercare l'amica in ogni stanza possibile: entrò in camere chiuse da tempo, s'intrufolò in posti vietati ai pazienti e controllò in ogni singolo angolo. Di Meryl, però, non c'era alcuna traccia.
"Dove cavolo si sarà cacciata?" Si domandò, struggendosi dalla disperazione. Ci mancava veramente molto poco affinchè Ashlyn non cadesse nel panico più totale, ma la ragazza provò a trattenersi. Erano molto rare le volte in cui aveva una crisi, ma quando accadeva la devastavano e distruggevano emotivamente. "Non può essere così in ritardo! Dev'esserle successo qualcosa!"
La ragazza iniziò ad aver problemi con la respirazione: inspirò ed espirò lentamente per un paio di volte, ma era come se i polmoni le si fossero bloccati. Era così dannatamente nervosa che faticava a controllare il suo corpo, a tal punto che pensò di star morendo soffocata. "Cazzo, Meryl. Perchè ancora non ci sei?"
Ashlyn odiava perdere qualcuno o qualcosa più di ogni altra cosa al mondo. Quando cose del genere accadevano, non riusciva più a controllare sè stessa: era come se qualcun'altro entrasse nel suo corpo e nella sua mente, controllandola completamente e facendola cadere nel panico più totale.
"Meryl. Pensavo non ci avresti abbandonato. Perchè invece l'hai fatto?" Sul viso della ragazza comparve un sottile ghigno d'odio, mentre si accingeva a stringere i pugni con tutta la forza che possedeva in corpo. Strinse così forte che sentì le unghie penetrarle la carne e scavare dei piccoli solchi nel suo palmo.
Ad un certo punto, Meryl comparve da dietro una colonna: i suoi lunghi capelli corvini erano spettinati ed aggrovigliati tra di loro, il fiato corto per la corsa appena fatta e gli occhi sgranati, pieni di spavento.
《Meryl!》Ashlyn uscì dal suo nascondiglio, abbracciando con vigore l'amica, sollevata di vederla sana e salva. 《Sei in ritardo! Oh, non importa... Kevin e gli altri ci stanno aspettando più avant-》
《Corri!》fu l'unica cosa che la ragazza disse, per poi trascinarla con sè senza darle il tempo di elaborare il tutto. 《Lei sa della nostra fuga!》
《Lei chi?》domandò l'altra con una punta di timore nella voce, sollevando un sopracciglio. Ashlyn iniziò a correre, nonostante non sapesse ancora quale minaccia incombesse su di loro. Il suo cuore iniziò a battere sempre di più, nonostante ancora fosse all'oscuro di tutto. Il tono allarmato di Meryl, però, la convinse immediatamente a correre. 《Chi sa della nostra fuga?》
Meryl sospirò, accelerando il passo.《La dottoressa Westergren!》
Angel's corner
Oh beh, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento!
Ci vediamo presto, cari sognatori~
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