• 6 •

20 Dicembre

Il giorno seguente trascorse normalmente, con Yoongi ancora dedito alla ricerca del suo quadernino e Jimin che cercava di capire chi ne fosse proprietario, purtroppo senza successo.

In più tra pochi giorni avrebbe avuto luogo il saggio di danza, e Jimin era costantemente nervoso; per questo spesso saltava i pasti e questo non faceva che alimentare la preoccupazione di Taehyung, che ancora non si dava spiegazioni per quello che era successo il giorno prima.

Anche lui faceva parte del corso di arte assieme a Jimin e non gli erano certo sfuggite le occhiate che ogni tanto il suo migliore amico rivolgeva a Min Yoongi, così come aveva notato gli sguardi del maggiore nei confronti di Jimin. Che si frequentassero? La cosa non avrebbe potuto che rallegrarlo ed essendo lui bisessuale non sarebbe di certo rimasto scandalizzato, ma allora perché Jimin non si era confidato con lui? Possibile che non si fidasse a tal punto?

I suoi sospetti furono alimentati quando, alla fine delle lezioni, scorse Jimin avvicinarsi a Yoongi per poi scambiare qualche parola con lui. Non volendo intromettersi lo aspettò fuori, raggiungendo la loro combriccola di amici con i quali sarebbero andati a giocare a bowling più tardi.

Facevano parte del gruppo, oltre a lui e Jimin, Kim Seokjin, il più grande e “responsabile”; Kim Namjoon, il “leader” che organizzava quasi tutte le loro uscite; Jung Hoseok, l’anima del gruppo, e Jeon Jungkook, il più piccolo e timido.

“Yah, Taehyungie, dov’è Jimin? Non vedo l’ora di stracciarvi a bowling!”

Beh, come non detto, era timido solo con gli sconosciuti.

“E’ ancora dentro, credo stia parlando con Min Yoongi. Lo conoscete? Capelli color menta, piuttosto basso, pelle color cadavere.”

“Hey vacci piano, è uno dei miei migliori amici.”

Rispose Hoseok, sotto lo sguardo stupito degli altri membri, a eccezione di Namjoon, che sembrava conoscere anche lui Yoongi.

“Certo che lo conosco, lavora part-time con me al negozio di musica vicino alla stazione”

“Perchè non ce lo avete mai detto? Potevamo invitare anche lui.”

Disse loro Jin, incrociando le braccia e fissando Namjoon. Secondo Taehyung quei due si piacevano, o almeno, a Jin piaceva Namjoon ma quest'ultimo sembrava non accorgersene.

“Beh, diciamo che non è un tipo molto socievole, secondo me ci avrebbe bidonato per rimanere a casa a dormire dato che la notte è sempre impegnato a comporre musica. E poi è da un po’ che non parliamo.”

“Perchè? Non era un tuo grande amico?”

Questa faccenda iniziava a incuriosire sempre di più Taehyung. Cosa aveva portato Jimin ad avvicinarsi a un tipo strambo come Yoongi-hyung? Avevano caratteri del tutto diversi e non si erano mai parlati prima.

“E’ lui che non risponde ai messaggi. Io ho cercato di indagare ma l’ultima volta che ho provato a chiedergli se stesse bene mi ha risposto in malo modo, infatti sono un po’ preoccupato per lui.”

Disse Hoseok pensieroso, mentre gli altri si scambiarono delle occhiate nervose causate dalla preoccupazione del loro amico. Fortunatamente l’arrivo di Jimin spazzò via l’imbarazzo e tutti insieme si recarono alla sala da bowling.

__________________

Una volta finite le lezioni Jimin prese coraggio e si avvicinò al suo hyung, salutandolo con la mano.

“Ciao Yoongi-hyung, va meglio oggi?”

Il maggiore, accortosi della sua presenza, sbuffò leggermente.

“Ciao Jimin. Senti, mi fa piacere che tu ti preoccupi per me ma te lo chiedo per favore, non sentirti in dovere di parlarmi solo perché ti faccio pena, ok?”

Quelle parole colpirono dritto in faccia Jimin, come il peggiore degli schiaffi. Lui non voleva parlare con lui solo per quello che era successo ieri, giusto?
No, si disse. In realtà desiderava parlargli da quando lui gli avevo sorriso la scorsa settimana, perciò non si lasciò abbatere da quelle parole e cercò un argomento di cui parlare.

“In realtà volevo scusarmi per quello che è successo ieri, sai, mentre suonavi...”

Disse, non trovando argomenti migliori. Il maggiore parve sorpreso dalla sua risposta e le guance gli si imporporarono un poco.

“Ah, tranquillo. Mi ha fatto piacere invece, dato che nessuno sembra apprezzare la mia musica.”

Rispose, abbozzando un sorriso. Il minore quasi si sciolse a quella vista. ‘Yoongi è davvero bello quando sorride’, pensò.

“Hai scritto tu il brano?! E’ davvero bellissimo hyung, complimenti.”

“Oh, grazie”

Disse il maggiore, portando una mano dietro la testa essendo in totale imbarazzo. Quel complimento aveva semplicemente mandato in tilt il suo cervello. Si sentiva come una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, accidenti, doveva darsi un contegno.

Seguirono alcuni attimi di silenzio, dove il minore tentava, senza però ottenere risultati, di trovare un argomento su cui spostare la conversazione mentre invece il maggiore osservava il dolce viso di Jimin, non riuscendo a spostare lo sguardo dalle sue guance paffute e dalle sue labbra carnose che il minore stava torturando con i denti, nel più completo imbrazzo.

"Allora, se non abbiamo altro da dirci io ti saluto."

Disse il maggiore accennando a un saluto con la mano destra per poi voltarsi verso l'uscita, ma anche questa volta Jimin lo sorprese afferrandolo per il polso.

"Ehm, ecco.... Hyung, vorresti venire a vedere il mio saggio di danza?"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top