Wanda Maximoff
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Sono passati due anni da quando abbiamo salvato i Maximoff dall'Hydra. Due anni, da quando ho scoperto quanto forte si possa odiare una persona. Wanda Maximoff. Quella ragazzina rossa si crede Dio solo perché ha poteri più forti dei nostri, ti risponde male, non è mai d'accordo e tantissime altre cose. Fortunatamente, tutto questo sta per finire poiché tornerò ad Asgard dai miei fratelli. Mi trovo benissimo con gli Avengers e gli avevo già comunicato di voler tornare nella mia città natale ma dopo tutto questo tempo a stare male per una persona, ho anticipato la partenza. Mi mancheranno tantissimo tutti quanti, io e Tony li abbiamo visti crescere e diventare più forti ogni giorno. Sono il braccio destro del genio, miliardario, playboy e filantropo fin da quando avevamo pochi anni. Mi chiamo T/n T/c ma tutti mi conoscono come Atena. Solo gli Avengers sanno del mio vero nome, tutti tranne Wanda. Perché dovrei dirglielo? Non ne ho motivo. Per esempio, questa sera siamo stati invitati dai gemelli ad una festa e sapete come ce lo hanno riferito? Con un invito e sul mio erano scritte testuali parole "per Afrodite". Mi prende anche in giro...tralasciando questi pensieri, scendiamo dalla limousine di Tony e ci dirigiamo all'entrata. Saluto subito gli altri appena messo piede nella stanza per andarmi a rifugiare, quando sento una voce.
<<Eccola, la parte migliore della giornata>>
Una chioma rossa mi gira intorno studiandomi. Sbuffo capendo ormai di aver perso ogni speranza di passare inosservata.
<<Che cosa vuoi Maximoff?>> chiedo trattenendomi.
Mi fa cenno di andare con lei ma nego. Alza gli occhi al cielo e mi trascina al bancone.
<<Due Frida>> ordina mentre ci sediamo sugli sgabelli.
Dai, forse stasera mi lascerà in pace. Spero di non aver cercato del buono inesistente in qualcuno ancora una volta. La guardo e devo dire che sta veramente bene con- basta basta basta, odio ciò che penso-provo nei suoi confronti. Sono in conflitto con me stessa per questi pensieri che mi ronzano con testa da un po'.
<<Non sei qui per combattere stasera, stacca la testa>> mi porge il drink.
<<Quante volte ti ho detto di non ficcanasarmi in mente?>>
<<Non l'ho fatto, basta averti guardata. Ti credi così misteriosa ma per me sei un libro aperto...Atena>>
<<Ci sta>> cambio discorso bevendo il drink <<È buono e nemmeno tanto forte>>
<<So che ti sarebbe piaciuto>>
<<Allora, perché mi hai portata qui?>>
<<Ho sentito una notizia>> alzo lo sguardo e vedo che già lei lo aveva fatto.
<<Quale notizia?>>
<<Te ne vai, anche dalla Terra>>
<<Ah si, si è così>>
Mi guarda prendendo un lungo sorso come se volesse che facesse subito effetto per non pensare <<Perché?>>
<<E a te cosa interessa?>>
La sua espressione cambia, come se la sua maschera fosse caduta.
<<Dov'è il tuo fidanzato stasera? Potevi invitarlo>>
<<Non lo è più>> finisco il drink sospirando.
<<Perché?>>
<<Non voleva più esserlo>>
<<Idiota>> finisce anche lei tutto d'un fiato.
Corruccio la fronte e la rossa non perde tempo ad alzarsi e portarmi in pista <<Sarà un addio?>> chiede alzando la voce per la musica.
La guardo non capendo tutte le attenzioni rivolte questa sera. Con la coda degli occhi, non scorgo nessuna trappola...strano. Sono impalata come una stupida in mezzo alla pista ma poco mi importa. Non sono dell'umore per divertirmi.
<<Atena>> Wanda prende le mie mani fra le sue <<Balla con me>>
<<Cosa? No>> mi stacco
<<Solo un ballo...e poi tanto non mi rivedrai più no?>> si avvicina
Impreco e annuisco sconfitta. Muovo la testa a tempo di musica e inizio a ballare seguita dalla rossa. Le luci che cambiano colore, i fumogeni e l'atmosfera fanno sembrare tutto come un sogno. Passano canzoni su canzoni e lo stesso i drink. Capisco di essere sbronza quando mi ritrovo con la fronte contro Wanda che mi sorride. Allunga le mani verso di me posandole sui miei fianchi. In effetti non ci vuole molto, nonostante i miei poteri ho una piccola statura. Posso sentire i suoi respiri affannati e la sua risata contro il mio viso. Con una mano, mi scosta delle ciocche di capelli dal viso per l'alto grado di aria chiusa.
<<Così sei più bella>> scuote la testa buttando giù uno shot.
<<Sei ubriaca, Maximoff. Torna a casa>> mi stacco da lei come scottata.
Ritrae le mani e mi guarda <<Perché mi tratti così quando sono gentile con te eh? Sai quanto ci ho messo ad attirare la tua attenzione? Tu...tu sempre così schiva e silenziosa. Pensi di essere invincibile ma indovina un po'? Nessuno lo è. Vorrei soltanto che tu mi guardassi come faccio io con te. Ti ho vista aiutare tutti in dei piccoli gesti che non si sono nemmeno accorti, ti ho visto aiutare le persone bisognose in strada...ti ho vista amare ed è la cosa più bella di te>> urla infine lasciando cadere le braccia lungo il corpo come sfinita.
Cosa diamine è appena successo? Mio dio. Ho un milione di domande per la testa. Scuoto le mani e le passo fra i capelli buttando fuori l'aria che avevo trattenuto. Scopro che le parole mi sono morte in gola quando provo a parlare senza successo. Fortunatamente o sfortunatamente, della gente si butta in mezzo a noi facendoci perdere di vista. Non perdo occasione per andarmene a prendere una bella e buona boccata d'aria finendo per iniziare a camminare senza sosta. Non so esattamente quanto tempo sia passato e non penso nemmeno mi importi. Non ho persone che aspettino che torni all'ora stabilita. Entro in camera e mi tolgo i tacchi buttandomi dopo sotto la doccia. Decido di spegnere la mente pronta ad andare a letto. Esco dal bagno una volta sistemata ed entro nel letto. Non riesco a non pensare alle parole di Wanda...come può essere vero? Non può esserlo. Un bussare alla porta mi riporta alla realtà.
<<Atena? Sei li dentro?>> sento la voce di Steve.
<<Si>>
<<Tutto bene? Ho una cosa per te, dimmi se sei presentabile>>
<<Vieni pure, tanto sono sotto le coperte>>
Nonostante fossi vestita e tutto, mi copro fino alle orecchie pochi secondi prima che la porta venisse aperta e chiusa poco dopo <<Dimmi tutto, capitan ghiacciolo>> ridacchio.
<<Ti ho portato una tisana>>
Sgrano gli occhi mettendomi a sedere ma senza rivolgere la parola. Guardo Wanda davanti al letto che teneva fra le mani un bicchiere fumante. La scruto notando una tuta invece che un vestito e i capelli sono raccolti in una crocchia disordinata. Allunga una mano e prendo la tazza bevendo un piccolo sorso.
<<Non volevo che te ne andassi>> incrocia le braccia.
<<Non mi hai lasciato molta scelta>>
Si siede a gambe incrociate sul letto <<Ho detto quello che pensavo>>
<<E come so che non stai mentendo? Come so che non sei sotto effetto di alcol ancora?>>
<<Dammi la mano>>
<<Come?>>
<<La mano, dammela>> allunga una sua <<Ti faccio sentire una cosa>>
Tiro fuori il braccio da sotto le coperte e la rossa non perde tempo e portarsi la mia mano sul petto.
<<Non capisco>>
<<Chiudi gli occhi e ascolta>>, sospiro e faccio come dice.
<<Da quando ci avete salvati, non riesco a non pensare a te. Il modo in cui sei entrata nella stanza dove ci tenevano, hai combattuto senza farti nemmeno un graffio...Sei la prima buona persona che ho visto dopo anni. Io ti...ti ho guardato e ho visto la mia salvatrice. Sono in debito con te. A quanto pare non ti sono stata simpatica e per questo non mi parlavi ne guardavi. Ho cercato di attirare la tua attenzione ma invano, così ho provato con l'antipatia>>, mi sfiora la mano con il pollice e apro gli occhi guardandola.
Alterno lo sguardo dal suo viso alla mia mano su di lei sentendo il cuore battere più veloce. Penso di entrambe.
<<Perché volevi attirare la mia attenzione?>> sussurro
<<Non lo hai ancora capito, Atena?>>
Nego e la guardo mettersi a carponi avvicinandosi a me <<Io mi sono innamorata di te>>
Ca-voli. No, no, il cuore non può tradirmi cosi. Sembra mi voglia uscire dal petto. Un conflitto sta combattendo dentro di me per cercare di rimanere lucida.
<<...T/n>>
Sgrano gli occhi alzando lentamente la testa. Annuisce facendomi segno di respirare <<Volevo dirtelo prima che te ne andassi, probabilmente per sempre>>
Mi alzo passandomi le mani nei capelli <<Questo...questo complica tutto>> sospiro
La sento alzarsi e arrivare alle mie spalle senza toccarmi <<Perché dovrebbe complicare?>>
Mi giro verso di lei <<Dovrò rimandare la partenza>>
Resta per un attimo interdetta prima di sorridere e fare una piccola risata <<Ti piaccio? Veramente?>>
<<Provo qualcosa>> incrocio le braccia.
La rossa nega <<Queste>> mi prende le mani <<Vanno qui>> le posa sui suoi fianchi.
Sorrido annuendo e la attiro a me <<Dovrai fare molta strada per entrare completamente nel mio cuore>>
<<Se il premio finale sei tu, farò di tutto>>
Rido e mi alza il viso con due dita <<Mai baciato una donna?>>
Nego deglutendo <<No>>
<<Te lo mostro>> sorride.
La mano che aveva sul mento, la sposta posandola su una guancia facendo in modo di alzarmi il viso verso il suo. Le labbra di entrambe si sfiorano e i respiri si incrociano. Ripetiamo questo lento gesto diverse volta mentre portavo una mano dietro il suo collo. La sua presa mi stringe i fianchi e butto la testa all'indietro. Dei caldi baci si posano sulla mia pelle facendomi imprecare. Scappa un piccolo gemito ad entrambe che non curiamo nemmeno di nascondere. Porto anche l'altra mano sulla sua testa stringendole i capelli mentre mi torturava il collo. Impreco scostandomi ma mi ritrovo sul letto con il suo corpo sopra il mio.
Rido <<Sei una bastarda>>
<<Con chi pensavi di avere a che fare?>>
<<Proprio Wanda Maximoff>> ribalto le situazioni finendo a cavalcioni su di lei.
<<Aah, vieni qua tu>> mi attira a se facendo combaciare le nostre labbra.
Nonostante sia stata con un ragazzo, Wanda capisce la situazione e non approfondisce. Muovo le labbra seguita dalle sue. Penso di star andando in escandescenza. Un mucchio di emozioni si impossessa del mio corpo dandomi una scarica di adrenalina. Approfondisco il bacio sciogliendole la coda.
<<Guarda guarda>> si stacca
<<Zitta>> la attira a me nuovamente ma lei inverte le posizioni mettendomi sotto di lei.
<<Sarà ancora più difficile ora lasciarti andare>>
<<Sai cosa?>> le scosto un capello dal viso
<<Cosa?>>
<<Penso di avere una motivazione per non partire più>>
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