Tony Stark (pt.2)
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Il mio petto si alza e abbassa velocemente <<Baciarmi?>> sussurro e lui annuisce avvicinandosi ancora.
<<Perché? Sto bene, non importa->>
<<Sta zitta T/n>> posa le labbra sulle mie dando vita ad un bacio tutt'altro che dolce.
Mi attira al suo corpo stringendo la presa al mio. Le sue mani vagano mentre uno sfarfallio si faceva largo nello stomaco. Il profumo che emana il suo corpo mi manda in tilt il cervello facendomi staccare dal suo bacio. Porto la testa all'indietro e Tony non perde l'occasione per assaporare il mio collo. Mi scappa un verso strozzato e le mie mani vanno a stringergli i capelli.
<<Cristo santo>> grugnisce quando i nostri bacini si scontrano.
Alza lo sguardo su di me ispezionandomi.
Un sorriso si fa largo sulle mie labbra <<Bellissimo>>
<<Io o il bacio?>>
Ridacchio <<Il tramonto>> guardo fuori dal finestrino
Mi volta verso di lui e posa le labbra sulla punta del naso sapendo quando lo adorassi.
<<Che cattivo>>
<<A te piacciono i cattivi ragazzi>>
<<Chi lo dice?>>
<<Lo hanno detto le tue labbra "un eroe ucciderebbe la cosa che ama di più per salvare il mondo, mentre il cattivo" >> gioca con una ciocca dei miei capelli sospirando << "il cattivo sacrificherebbe se stesso per salvarla" >>
Lo guardo sconcertata <<E dopo hai iniziato a sclerare su quanto adorassi questa cosa>>
<<Tu..>>
Mi guarda e capisco che da quel momento non sarei più riuscita ad allontanarlo.
Lo attiro a me dando vita a un altro bacio. I nostri corpi si incastrano a vicenda nonostante tutti i movimenti mentre i finestrini diventavano lentamente appannati. Infiniti minuti dopo, Jarvis ci avvisa di esser arrivati e a malincuore, Tony, mi sposta accanto a lui aiutandomi per una ritoccata.
<<T/n>> si sistema la camicia regolando il respiro non distogliendo lo sguardo da me
<<Si?>>
<<Sei m->> lo sportello al mio fianco si apre.
<<Benvenuta signorina>> sorride un ragazzo che mi porge la mano.
Tiro fuori i piedi e li appoggio a terra.
<<Attenzione>> alzo lo sguardo trovando un Tony trafelato.
Rido ed esco dalla macchina baciandolo sulla guancia <<Grazie>> sistemo l'abito.
Passiamo sul tappeto circondato da paparazzi e dopo entriamo nella grande sala.
Mi lecco le labbra guardandomi intorno
<<Sta vicino a me va bene? Ci saranno dei giornalisti e individui che possono ingannare>> sussurra al mio orecchio e annuisco.
Ci fermiamo alcune volte per parlare con delle persone e tutto il tempo non facevo che giocare con le unghie.
<<Signorina>> sento una voce alle mie spalle e mi giro.
<<Si?>>
<<Il mio nome è Justin Hammer>> un ragazzo sorride porgendomi la mano.
<<T/n>> ricambio il saluto.
<<È venuta da sola?>> mi scruta.
<<No, in realtà sono con->>
<<Oh ma è perfetto>> sorride e mi prende a braccetto portandomi lontano da Tony.
Faccio per ribattere ma mi trascina ad un tavolo da biliardo.
<<Sa giocare?>> mi porge una stecca.
<<A dire il vero, non molto>> porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Tranquilla, conversiamo nel mentre>> tira fuori il triangolo e inzia a posizionare le palline.
Lo guardo e non so perché, una strana sensazione mi assale.
<<Chi sei tu, come mai sei qua?>> chiedo giocando con la stecca.
<<Partecipo per beneficenza, mi piace aiutare le persone>> mi lascia il primo tiro.
Annuisco e mi piego di poco per il vestito. Prendo la mira e tiro il primo colpo mandando in buca una pallina intera. Sorrido alzandomi e gli lascio il posto.
<<Niente male>>
<<Grazie>> prendo un sorso anche del drink offerto.
Si posiziona e tira anche lui. Ci alterniamo ad ogni colpo giocando e bevendo. Rido rilassandomi dopo qualche minuto scoprendo cose su di lui.
<<Ti ha scaricato eh>>
<<Come?>> mi giro verso di lui forse un po' troppo velocemente da farmi girare la testa.
<<Stark, ti ha lasciato qui>> segue il mio sguardo che vagava lungo la grande stanza.
Alzo le spalle anche se dentro di me si faceva largo un piccolo squarcio. Butto giù l'ultimo sorso dell'ennesimo bicchiere e tiro di nuovo. Due mani si posano sui miei fianchi e il panico mi assale. Mi tiro su veloce sbattendo contro un petto solido.
<<Hammer>>
<<Stark..non sai che è maleducazione abbandonare le proprie compagne?>> ride Justin.
<<Vieni con me, T/n>> dice dopo qualche secondo prendendo delicatamente la stecca dalla mia mano.
<<Mhh no>> borbotto <<Lasciami di nuovo qua>>
Senza sentire altre parole, mi prende in collo e porto in un angolo posandomi su una poltrona.
Recupera una penna e inizia a scrivere su un quaderno.
<<Un mmmilione?>> mi tengo a lui aprendo e chiudendo gli occhi.
<<Beneficenza piccola>> posa la penna e mi riprende fra le sue braccia.
<<Dove vuoi pottammi>> poso la testa sulla sua spalla.
<<Andiamo a casa>>
<<Casa?>> apro gli occhi.
<<Proprio li>>
<<Non voglio andare a casa>> sussurro mentre uscivamo dalla stanza e dei brividi ricopriva il mio corpo.
Abbassa lo sguardo su di me che mi ero rannicchiata.
<<Starò ogni secondo al tuo fianco>> mi sistema al posto del passeggero.
<<Come prima?>> una lacrima solca il mio viso.
<<Am- Piccola>> mi gira verso di lui <<Era impossibile toglierti gli occhi di dosso. Sei stata sotto la mia osservazione tutto il tempo>>
<<Perché non sei venuto allora>> tiro su con il naso.
<<Dovevo allontanare i cattivi dalla mia bellissima ragazza>> posa le labbra sulle mie un secondo regalandomi subito dopo uno dei suoi sorrisi.
Annuisco e allaccio la cintura mentre accendeva la macchina. Chiudo gli occhi rilassandomi cullata dalla sua voce che sussurrava le canzoni passanti in radio. Durante il viaggio, non ero consapevole della mano di Tony sulla mia gamba e dei suoi occhi su di me. Una volta arrivati alla Stark Tower, senza svegliarmi, mi prende in collo e porta nel suo appartamento.
<<Ehi, T/n piccola>> sussurra accarezzandomi una guancia.
<<Mh>>
<<Siamo a casa>>
<<Dove?>> mugugno.
<<A casa>>
Apro gli occhi guardandomi intorno <<Ma...perché mi hai portato da te?>> mi schiarisco la gola.
<<Hai bisogno di staccare>> sussurra percorrendo il mio viso con gli occhi.
<<Grazie Tony>> sorride <<Ti ho preparato il bagno per fare una doccia, così ti rinfreschi un po'>>
<<Shinque minuti>> lo stringo a me.
<<Vuoi che ti aiuti?>>
Annuisco nascondendo un sorriso.
<<Ti aiuterò con piacere>> mi solleva nuovamente e andiamo in bagno.
Prende un laccio per capelli e me li lega.
<<Tatuaggio nuovo?>> ridacchia
<<Eh già>> mi giro senza farlo vedere di più.
<<Cos'è?>>
<<Ci vediamo fra poco>> rido ed entro nel box.
Alla mia uscita, trovo dei suoi vestiti scaldati e stirati.
<<Come mi conosci bene, forse un po' troppo>> penso mentre li infilavo.
Un profumino invitante mi inebria le narici non appena esco dal bagno.
<<Ma guarda chi si vede>> mi viene incontro il miliardario <<Ti piacciono i vestiti?>> mi circonda con le braccia la vita.
<<Tantissimo>> lo bacio sulla guancia.
<<Lo sapevoo>> fa il segno di vittoria.
Sorrido <<Stavi cucinando?>>
<<Proprio così, vieni a vedere>> mi prende la mano e porta verso la cucina.
<<Pizzaaaaa>> corro verso il forno <<O mio dio, ti amo>> rido.
<<Come prego?>> arriva dietro di me
<<Cosa?>>
<<Ripeti la frase piccola>>
<<O mio dio, ti->> mi fermo
<<Stavi scherzando o no?>> mi guarda cercando i miei occhi.
<<Io..>> posa le mani sulle mie guance <<Sei arrabbiato?>>
<<Arrabbiato? Come potrei mai esserlo quando la ragazza che amo ricambia i miei sentimenti>> mormora posandomi due dita sotto il mento.
<<Tu come?>>
<<Io ti amo T/n>> mi attira più a se <<E so che anche per te è lo stesso>> sussurra posando la fronte contro la mia.
<<Io...si>>
<<Si cosa>> mi alza il viso.
<<Ti amo anch'io, Tony>>
<<Ripetilo, suona meravigliosamente bene>> sfiora le labbra con le mie.
<<Ti amo anche io>> annaspo.
Cattura le mie labbra prendendomi a cavalcioni.
Mi aggrappo alla sua schiena ricambiando altrettanto. Le sue mani vanno a posarsi sul mio fondoschiena stringendolo fra esse procurandomi un ansimo.
<<Oh si>> ruba di nuovo le mie labbra sbattendo delicatamente la schiena contro il muro. Il mio corpo si muove contro il suo percependo la sua emozione. La leggera barbetta mi solletica il mento procurandomi dei brividi maggiori. Stringo i suoi capelli fra le dita approfondendo il bacio per coprire i suoni.
<<Voglio sentire ogni cosa di te>> si stacca muovendosi come me.
Butto la testa all'indietro mordendomi il labbro.
<<Tony>> borbotto cercando di chiudere le gambe
<<Si?>> mi morde la parte sopra della clavicola e posizionandosi meglio fra me.
<<Il timer>> sussurro <<Sta>> prendo un respiro <<Sta suonando>> lo stringo a me.
Il ragazzo sbuffa per l'intrusione nel nostro momento e si stacca dal muro tenendomi sempre stretta.
<<Assumi calorie piccola, perché dopo ne perderai molte>> mi morde il labbro posandomi su uno sgabello.
Sorrido arrossendo lievemente e iniziamo a mangiare conversando.
<<Era buona?>> chiede guardandomi palesemente il didietro mentre mettevo i piatti nella lavastoviglie.
<<Devi conquistarti il mio commento>>
<<Ah si?>> si avvicina.
Annuisco girandomi di schiena a lui.
<<Cosa ne pensi se ti facessi dimenticare per sempre il perché ti sei tatuata medusa dietro il collo? È una buona motivazione?>> chiudo gli occhi quando mi abbraccia da dietro <<Non importa tu risponda>>
Mi giro verso di lui lentamente e annuisco piano.
Mi prende in collo e sussurra di nuovo <<Ti mostrerò il primo passaggio, va bene?>>
<<Mostrami>> lo bacio e lui sorride mentre mi portava verso la camera da letto.
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