Tony Stark (pt.1)

Ho bisogno di te.

Ecco cosa leggo sul display del telefono.
Ogni volta che ricevo un suo messaggio milioni di farfalle iniziano a muoversi nel mio stomaco. Non faccio parte degli Avengers e stranamente non è mai stato il mio sogno come quello di milioni di ragazze solamente per poter passare una notte di fuoco con i vendicatori. Il nostro rapporto, se così si può chiamare, è nato tre anni fa quando ci incontrammo una volta ad una delle solite serate in spiaggia d'estate e da lì in poi ci siamo sentiti solo per poter sfogarci
l'uno con l'altro sfociando ogni tanto nell'ambito sessuale. Indiscutibilmente, Tony è un gran bell'uomo, affascinante, disponibile e intelligente. Ogni volta che mi contatta, inspiegabilmente, trasmette quelle sensazioni anche se non provo niente di più che amicizia. Non sto a divulgarmi più di tanto e mi alzo dal divano prendendo borsa e chiavi.

Arrivo.

Mi faccio aprire il parcheggio da Jarvis e lascio la macchina entrando dopo nella torre.
L'odore di alcol mi inebria le narici facendomi storpiare il naso. Trovo il miliardario seduto al tavolo con tante bottiglie davanti e la testa sorretta da una mano. Mi avvicino a lui e poso una mano sulla sua schiena abbracciandolo dopo da dietro.
Un sospiro esce dalla sua bocca e si tira su appoggiandosi sul mio petto.

<<Cosa è successo>> sussurro passandogli le mani fra i capelli.

<<Tutto>> mugugna l'uomo prendendo un altro sorso.

Dolcemente gli tolgo il bicchiere dalla mano e lo poso lontano insieme alle bottiglie.

<<Bere non è l'unico modo per allontanarsi dei problemi Tony>> gli sussurro all'orecchio.

Alza lo sguardo su di me aprendo lentamente gli occhi. Sorrido punzecchiandogli il naso mentre rido e i suoi occhi non si staccavano dalle mie labbra.

<<Sei bellissima T/n>> alza l'angolo delle labbra in un sorriso.

Smetto di ridere guardandolo <<Come?>>

<<Sei bellissima>> usa un tono più caldo e pacato girandosi verso di me aiutandosi con le ruote della sedia.

Punto gli occhi nei suoi <<Vado a prenderti dell'acqua>> mi schiarisco la gola e lascio la presa su di lui.

<<Ehi Tony dove hai il ghiaccio?>> chiedo alzando il tono di voce mentre frugavo fra i cassetti.

<<In alto a destra>>

Rabbrividisco quando sento il suo fiato caldo sul collo. Fermo i miei movimenti e sospiro internamente appoggiandomi contro il suo petto.
Sollevo lo sguardo sul congelatore e mi alzo sulle punte quando due grandi e calde mani si posano sui miei fianchi alzandomi leggermente e solo così riesco a prendere quel che volevo.

<<Grazie>> borbotto e verso l'acqua con dopo due cubetti.

Mi giro porgendogli il bicchiere e inizia a bere ringraziandomi con un cenno.

Una volta finito, lo posa accanto al mio fianco e mi ritrovo seduta sul marmo del tavolo.

<<È stata una giornata molto calda oggi>> si rigira fra le dita un cubetto mentre piccole gocce d'acqua colavano.

Annuisco incapace di pensare come possa essere così attraente con cose semplici.

<<Ti va di rinfrescarti?>> sposta lo sguardo su di me mettendosi fra le mie gambe.

Cerco di calmare il respiro distogliendo lo sguardo dal suo che non riuscivo più a reggere.

<<T/n>> sussurra e i brividi aumentano quando posa il piccolo quadrato ghiacciato sulla mia gamba nuda.

Rabbrividisco posando le mani sulle sue spalle mormorando il suo nome.

<<Vieni con me stasera>>

Sgrano gli occhi <<Che?>>

<<Cena di beneficenza. Stasera. Mi serve una persona e quella sei tu>> mi scappa un verso strozzato quando il cubo si sposta dal punto in cui era non riuscendo a trattenermi.

<<Tony>> boccheggio <<Hai bevuto, dovresti riposare>> appoggio una mano sulla sua.

<<Sono sanissimo adesso>> mette via il ghiaccio.

<<Mhh e se stasera avessi un impegno più importante?>> lo stuzzico.

Il suo sguardo rimane impassibile mormorando infine <<Non lo hai>>

<<Chi te lo dice>>

<<Io>>

<<Tu>>

<<Esatto, stasera sei occupata con me>> le sue mani si posano sulle mie cosce disegnando dei cerchi immaginari in uno sfiorare.

<<Cosa ti fa pensare che voglia venire?>>

<<Da quando in qua parli così tanto?>> il suo volto si fa più vicino e lo stesso il mio corpo attirato a se delle sue mani.

Annaspo internamente in cerca di aria <<Vuoi sedurmi con i fatti perché sai di non essere bravo con le parole signor Stark?>> sussurro al suo orecchio.

Sotto il peso delle mie mani sul suo petto, lo sento fremere per la risata provocata dalla mia frase. Continuo lo stesso a guardarlo negli occhi <<Non vuoi proprio cedere, vero T/n?>>

Il suo sguardo trova il mio e le mie labbra di schiudono in un sorriso che solo lui sa tirarmi fuori anche in situazioni no. Fa per aprire bocca quando sentiamo Jarvis annunciare l'entrata del resto degli Avengers. Sento Tony imprecare e staccarsi a malavoglia dal mio corpo <<Alle 21.00, non farmi aspettare>> mi bacia all'angolo della bocca in modo veloce e si rintana in un'altra stanza per lasciarmi andare senza interrogatori.

--

Il rombo di un motore attira la mia attenzione distraendomi dalla coppia a qualche metro accanto a me.

Sorrido al playboy ed entro in macchina allacciando la cintura.

<<Se ci fosse stata un'asta stasera>> si lecca le labbra <<avrei scommesso tutti i miei soldi su di te>>

Il suo sguardo squadra tutto il mio corpo mentre si inumidiva le labbra <<Smettila>> rido <<È solo uno stupido vestito>> gli do un pugnetto sulla spalla <<e andiamo prima di far tardi>>

In silenzio, mette in prima e partiamo verso la metà sconosciuta. Devo ammettere che per la prima volta in macchina con Tony, mi sono sentita in imbarazzo. Non emetteva un singolo suono e guardava fisso la strada senza distogliere lo sguardo. L'unica cosa che lo tradiva dal pensare e che fosse solamente concentrato, erano le nocche bianche delle dita attorno al volante.

<<Stai bene?>> sussurro ma ricevo soltanto un leggero segno positivo dalla sua testa.

Annuisco e torno a guardare fuori dal finestrino.

<<Sei cambiato>> penso ad alta voce

Le sue labbra si schiudono <<In che senso>>

Porto una mano alla bocca e inzio a mangiucchiarmi la pelle attorno all'unghia <<Niente, tranquillo>>

<<T/n>> sussurra prendendo la mia mano nella sua lanciandomi uno sguardo <<Come ti senti>>

I miei occhi continuano a guardare il paesaggio scorrere <<Sto bene>>

<<Guardami piccola>> mi volto e fa segno di sedersi su di lui.

<<Tony stai guidando>>

<<Jarvis lo farà al posto mio>> e così fa con un pulsante.

Qualche secondo dopo mi ritrovo a cavalcioni sulle sue gambe.

<<Ehi>> le sue dita scorrono sulle mie guance

<<Ehi>> lo guardo in tutta la sua bellezza.

Fa scorrere le sue mani lungo il mio corpo fermandosi dopo sui fianchi.

<<Non volevo metterti di cattivo umore>>

Sorrido e lo abbraccio <<Lo so, colpa mia>>

<<Cosa stavi guardando quando sono arrivato?>>

<<Niente di che, c'era una coppia>> sospiro

Piega leggermente la testa <<Vorresti esser stata al posto della ragazza?>>

<<Non lo so. Vorrei solo sentirmi..>> mi blocco

<<Sentirti?>>

<<Amata>>

Con due dita, mi alza il mento all'insù in modo che i nostri occhi si scontrassero.

<<Perché pensi di non esserlo?>> sussurra stuzzicandomi il naso.

<<Perché è semplicemente così>>

<<Beh T/n>> sospira massaggiandomi i fianchi <<Ti credevo più intelligente>>

<<Come?>>

<<Tu sei amata>> si avvicina a me spostando gli occhi sulle mie labbra.

Il respiro si blocca <<Cosa...cosa fai?>> poso le mani sul suo petto

<<T/n sto per baciarti>>

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