Tony Stark

*PREMESSA: le parti dei film sono miste*

<<Peter andiamo, voglio andarmene>> sbuffo per l'ennesimo battibecco con Tonno Starko.

<<Mi dispiace T/n, devo finire questo progetto il prima possibile>> dice il bimboragno impegnato.

Mugugno qualcosa di incomprensibile simile ad un'imprecazione sdraiandomi come una balena spiaggiata sul divano coprendomi il viso con un cuscino.

<<Non sembri nemmeno una Parker, troppo il contrario dell'iperattività>> si riavvicina l'uomo di latta.

<<Non sai quanto sono stata bene quando eri via>> ghigno togliendomi il cuscino dal viso.

<<Oh poverina, crede di avermi ferito>> si mette una mano sul cuore teatralmente sedendosi poi nello stesso modo nel divano difronte al mio.

Rotolo gli occhi al cielo <<Te lo hanno mai detto che sei insopportabile?>>

Fa un occhiolino in risposta con il suo solito sorrisetto facendomi rimettere il cuscino sul viso.

<<Ti devo procurare una scopata così ti sciogli un po'?>> ride prendendomi in giro.

<<Con chi? Con te?>>

<<Beh...>>  si atteggia da vanitoso qual era.

<<Nemmeno per tutto l'oro del mondo>> fingo un conato di vomito.

Ride e si alza andando in cucina <<Un sorso?>>  fa vedere una bottiglia della sua bevanda alcolica preferita.

Poso il cuscino e mi alzo prendendo un bicchiere <<Non montarti la testa, solo perché dovrò stare altre infinite ore qua>>  prendo una sedia.

Versa l'alcol e si siede difronte a me guardandomi prima di berlo in un sorso non distogliendo lo sguardo dai miei occhi.

<<Vuoi una foto?>> alzo un sopracciglio beccandolo in flagrante.

<<Nah, so come sei fatta>> e per poco non mi strozzo da sola.

<<Ma sei un maniaco!>>

<<Se hai un bel corpo non posso farci niente dolcezza>> si difende alzando le spalle.

Lo fulmino con lo sguardo e prendo il secondo bicchiere squadrandolo da cima a fondo.

<<Sei l'unica che non cade ai miei piedi lo sai?>>

<<Non sono l'unica>> rispondo guadagnandomi una faccia confusa dall'uomo difronte a me <<Pepper, Wanda, Natasha, Maria Hill...>> le elenco con un sorrisetto provocandogli un'espressione annoiata.

<<Al contrario di quello che tutti pensate, si mi piacciono le difficili ma loro fanno parte del lavoro e non le considero in quel senso>>

<<Mhmh tutte scuse Stark>> lo guardo divertita.

<<Bevi vai>>  ride e me ne versa un altro.

<<Vuoi farmi ubriacare per caso?>>

<<Può darsi, sei divertente in quel modo>> e si guadagna un'altra brutta occhiata da parte mia <<E niente, non coglie l'ironia questa ragazza>>

<<Beh tu non sei divertente in nessun caso>>

In risposta, alza il bicchiere come un brindisi e beve.
Niente da dire che dopo nemmeno due ore a punzecchiarci e bere, sono ubriaca marcia.

<<Mmh Tony vieni qua dai>> mi alzo barcollante dalla sedia andando da lui.

Sorride con la testa sostenuta dalla mano guardandomi girandosi dopo nella mia direzione divertito <<Si?>>

Mi posiziono fra le sue gambe allacciando le braccia attorno al collo mentre le sue mani si vanno automaticamente a posare sui miei fianchi avvicinandomi lentamente a lui.
Lo guardo in tutta la sua bellezza tracciando con un dito la mascella.

<<Sei ubriaca piccolina>> mi prende piano la mano portandola via dal suo viso.

<<Non è vero>> mi lamento battendo a terra il piede provocandogli una fragorosa risata.

<<Oh si>> si alza sovrastandomi con il suo corpo <<Ti porto in camera>> fa per prendermi in collo prima che scappassi ridendo.

Impreca prima di iniziare a seguirmi per quel poteva visto che anche lui aveva dell'alcol in corpo.
Salgo sopra i divani, passo sotto i tavoli e sedie, entro nelle camere chiudendomi in esse uscendo poi dalla finestra e sbucare in altre stanze finché non blocca tutte le porte attraverso Jarvis.

<<Fammi uscire!>> sbatto le mani sulla porta.

E a bloccarmi da queste gesta furono due forti braccia avvolgermi da dietro.
Vado nel panico non credendo fosse possibile la presenza di qualcuno nella stanza ma non appena sento il suo profumo mi tranquillizzo leggermente.

<<Sono io, sono io>> sussurra accarezzandomi le braccia facendomi venire dei brividi <<Adesso ti porto veramente a letto, devi riposare>> mi prende in collo e non ho nemmeno il tempo di ribattere anche perché chi non vorrebbe stare fra le sue braccia.

Chiudo gli occhi appoggiando la testa sul suo petto sussurrando qualcosa di incomprensibile.
Mi porta nella sua stanza adagiandomi delicatamente sul letto e scostandomi i capelli che erano finiti sul viso.
Fa per lasciarmi da sola quando la mia mano intrecciata nella sua da prima lo blocca incrociando i suoi occhi con i miei che già lo guardavano.
Si riavvicina e mi toglie piano la mano mettendola sotto le coperte dove era già tutto il mio corpo.

<<Non sono la giusta compagnia per restare>> dice mentre mi sistemava le coperte.

<<Retta>> mugugno riprendendogli la mano <<Altrimenti l'uomo nero mi plenderà e tu vuoi che mi succeda quetto?>> dico con voce da bambina.

Mi guarda qualche altro secondo cercando di capire se lo prendessi in giro prima di scoppiare a ridermi in faccia <<Nessuno ti prenderà qui, sei sotto la mia ala piccola Parker>>

Metto su una faccia a cui non sa resistere e lo vedo chiudere gli occhi ridendo <<Cattivaa>>

Lo faccio sdraiare al mio fianco ma si ferma quando quando è su di me sorreggendosi con le braccia ai lati della mia testa.

<<Quindi retti?>> sorrido.

Annuisce lasciandomi un lungo bacio sulla fronte prima che lo abbracciassi.
Ribalta le situazioni in modo che stessi sopra.

<<Così stai più comoda>> sussurra spostandomi nuovamente una ciocca di capelli finita sul viso.

Gli stuzzico le guance e il naso con la testa appoggiata sul suo petto.
Alza un sopracciglio prendendo dopo poco la mano intrecciandola nella sua.

<<Ti da noia che ti tocchi?>> chiedo guardandolo.

Nega, <<devi riposare e non pensare a me>>

Mi sistemo meglio su di lui finendo a cavalcioni mentre sentivo i suoi muscoli contrarsi leggermente ad ogni mio movimento.

<<Voglio provare una cosa>> batto le mani felice.

<<Nah nah nah, l'unica cosa che farai tu adesso sarà sdraiarti e smaltire la sbronza>>

Gli blocco le braccia ai lati della testa piegandomi leggermente verso di lui.
Lo blocco sul nascere quando vedo che voleva ribattere <<Voglio provare una cosa>> ribadisco.

Sbuffa <<E cosa sarebbe>>

<<Chiudi gli occhi>>

Alza un sopracciglio mettendo su il suo famoso ghigno facendomi roteare gli occhi al cielo <<Dai Starko>>

Mi fa l'occhiolino prima di chiudere gli occhi e in questo modo posso osservarlo maggiormente senza che nessuna piccola ruga gli rigasse il volto per i suoi ghigni.
Lascio un suo braccio e gli sfioro il viso con i polpastrelli del dito facendogli fare un'espressione confusa ma poco dopo rilassata.
Passo i lati del viso, fronte, occhi, naso, guance e infine labbra.
A queste apre gli occhi guardandomi senza che me ne accorgessi troppo impegnata a guardarle.
Porta le mani sui miei fianchi facendo una leggera pressione e a quello alzo lo sguardo sul suo.

<<Ti piacciono?>> sussurra guardandomi.

Annuisco lentamente inumidendomi le labbra catturando la sua attenzione su di esse.
Lo vedo sporgersi verso di me mentre il mio viso diventata di un colorito simile al rosso mentre il mio respiro diventava più affannato.
Si ferma a pochissimi millimetri di distanza guardandomi negli occhi e, molto piano, mi mette al suo fianco.
Lo abbraccio mettendo la testa sul suo petto o meglio reattore dato che aveva la maglia slacciata e lo sento sussultare prima di ricambiare la stretta.

<<Sono morbide le tue labbra>> mugugno quando lo sentivo baciarmi di nuovo la fronte.

<<Ah si?>> ridacchia.

Annuisco sorridente.

<<Non hai detto che ti ritieni una di quelle donne che non cadono ai miei piedi?>>

<<Constatavo e basta, non ti montare la testa stark>> ridacchio cercando di giustificarmi.

Si abbassa leggermente arrivando all'altezza dell'orecchio <<E perché prima le guardavi piccolina?>> sussurra con voce roca facendomi venire i brividi anche per il soffio.

<<Perchè..>> deglutisco sentendolo ancora fermo lì e le sue mani massaggiarmi leggermente i fianchi <<Perchè sono screpolate>> mugugno nascondendo maggiormente il viso nel suo caldo petto.

Lo sento bagnarsi le labbra lasciando dopo un lento bacio sul collo <<Adesso come sono?>>

Divento letteralmente gelatina negando con la testa.
Si mette su di me reggendosi con gli avambracci ai lati della mia testa <<I tuoi poteri hanno preso l'alcol, quindi sei sobria>> ghigna <<E dimmi, piccola T/n, perché tutto questo?>>

Lo guardo <<Da ubriaco eri più simpatico tu>> faccio una smorfia.

<<Non cambiare discorso>> cantilena

<<Volevo vedere quanto Tony Stark si spingesse oltre>>

<<E anche i brividi di prima erano una finta o veri?>> chiede avvicinandosi lentamente senza che ne accorgessi.

<<Molto molto fiiinti>> mi lascio sfuggire un leggero suono di piacere non appena posa nuovamente le labbra sul mio collo.

Inizia una lenta scia mentre porto le mani sul suo petto mugugnando il suo nome.
Allaccia le braccia attorno ai miei fianchi dando una leggera più passione ai baci contornandomi la mascella.
Mi mordo il labbro spostando il collo di lato lasciandogli più spazio mentre la schiena mi si inarcava leggermente.
Passa da lato a lato per qualche volta staccandosi con labbra rosse e gonfie insieme ai capelli scompigliati a causa mia.

<<Stai fingendo si>> sorride fiero del lavoro fatto.

Apro lentamente gli occhi mettendo dopo qualche secondo a fuoco la sua divina figura che troneggiava su di me.

<<Mmh a chi non piacciono questi baci dai, ti stai montando la testa>> mugugno.

<<Ammettilo Parker>> sfiora il mio viso con la mano <<ammetti che ti piaccio>> dice quasi implorante di volerlo sentire.

<<Cosa faresti anche se fosse?>>

<<Rispondi alla domanda...per favore>>

Sospiro distogliendo lo sguardo per qualche secondo <<Potrebbe esserci una remota possibilità si, ma come potevo dirtelo, tu sei Tony Stark, sei sempre pieno di ragazze>> continuo lo stesso con tono più veloce e con occhi lucidi nonostante mi stesse accarezzando una guancia <<Io sono solo una semplice ragazzina del Queens, non ho nemmeno nei sogni tutti i lussi che hai te, non ho una famiglia assortita da farti conoscere, non sono praticamente nessu->> mi fermo per le sue labbra che si posano sulle mie in un bacio dapprima dolce e mano a mano con il tempo sempre più passionale.
Mi asciuga le lacrime che avevano iniziato a scendere con i pollici.
Ci stacchiamo molto tempo dopo e mi blocca prima di potessi dire qualcos'altro.

<<Non mi interessa di come sei messa economicamente, non mi interessa se hai una famiglia o meno a cui presentarmi, non mi interessa se sei del Queens o altro...con le ragazze non mi diverto più come una volta, si mi possono stare appiccicate ma non calcolo di struscio. A me interessi tu, solamente tu  T/n Parker>>

<<È tutto vero? Cioè Tonno Starko che ricambia i sentimenti>> dico incredula gesticolando.

Ride e allaccia le braccia attorno a me per tenermi più vicina e baciarmi sussurrando un si prima di far unire le nostre labbra.

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