Stiles Stilinski
DISPIACE ANCHE A ME MA IN QUESTO IMMAGINA STILES NON SARÀ NE DI LYDIA NE DI MALIA!
Sei la migliore amica di Stiles Stilinski dalla nascita avendo le famiglie molto unite.
Non esiste giorno in cui non bisticciate per cavolate ma, nell'ultimo periodo, anche più di una volta al giorno a causa dei suoi amici.
Ieri sera, da quanto litigaste pesantemente sul suo comportamento, uscisti di fretta e furia dalla sua casa e andasti nel bosco per calmarti.
Ti ha sempre affascinato quella parte di Beacon Hills al contrario di tutti.
Seguisti il solito sentiero che facevi ogni volta che ti addentravi in quella misteriosa meraviglia fino alla roccia sul precipizio, la quale, ti dava la visuale completa della vostra piccola cittadina canadese.
Osservasti il cielo incantata dalla Luna Piena che risplendeva sopra la tua testa ed illuminava, con luce fioca, il bosco alle tue spalle.
In quel momento ti venne in mente, quando un anno fa, successe la cosa che ti cambiò completamente la vita.
"Era una sera d'inverno quando andasti a fare la tua solita corsetta serale ai margini del bosco.
Decidesti di addentrarti un po' di più per scoprire se le leggende sul bosco di Beacon Hills fossero effettivamente vere.
Trovasti una nuova strada sterrata ma, prima di poterla percorrere, sentisti dei rumori dietro di te non prestandoci molta attenzione essendo un bosco pieno di animali finché non ti girasti dopo un fruscio alquanto vicino al tuo corpo.
Vedesti, anche se per pochi secondi, due occhi rossi osservarti da un gruppo di cespugli poco lontano da te.
Spaventata, ti girasti lentamente per non dar l'impressione di voler attaccare e cominciasti a camminare velocemente verso l'uscita del bosco.
Nel mentre, però, i fruscii si fecero più vivi e vicini.
Troppo impaurita, cominciasti a correre ma, facesti pochi metri prima che qualcosa di buttasse a terra mordendoti il fianco.
Urlasti di dolore cercando di tamponare la ferita dalla quale usciva molto sangue e, con le poche forze rimanenti, corresti verso casa stando attenta a non farti scoprire.
Andasti nel tuo bagno personale disinfettando la ferita e coprendola con cerotti e garze.
Quella notte non riuscisti a dormire neanche due ore per il bruciore al fianco ma non potevi dire a nessuno di questa cosa, nemmeno a Stiles.
La mattina dopo decidesti di restare a casa.
Facesti colazione, dopodiché, andasti a controllare la ferita non trovando però niente di niente.
Allarmata, cercasti su Internet delle spiegazioni ma tutti i siti ti mandavano su uno soltanto: "Lupi Mannari".
All'inizio credesti fosse uno scherzo ma leggendo e ricordando le dicerie sul bosco, collegasti tutto.
Ogni mese, durante la luna piena, ti rinchiudesti in cantina per ritrovarti la mattina dopo con vestiti strappati ed un gran mal di testa.
Ma questa cosa durò soltanto per i primi tre mesi, dopodiché, imparasti a domare il tuo istinto animale".
Risvegliata da quel flashback, ti alzasti facendo diventare i tuoi occhi di un azzurro acceso verso la Luna sorridendo.
Dopo tutto, essere un Lupo Mannaro, ha i suoi privilegi: super udito e vista, velocità e forza elevata...
Lentamente tornasti a casa pensando a come comportarti la mattina dopo col tuo migliore amico.
Come ogni mattina, da quattro anni di superiori, alle sette e mezzo puntuale come un orologio svizzero, Stiles suonò il clacson della sua amata Jeep azzurra.
Attraversasti la strada ed entrasti in quel bolide.
Nemmeno il tempo di girarti per dire parola, quest'ultimo iniziò a parlare
<<Senti T/n, mi dispiace per ieri sera>> ti disse guardandoti negli occhi.
Tu, per tutta risposta, lo abbracciasti calorosamente sentendolo ricambiare subito.
Con voi due è così, non riuscite a starvi lontano per più di un giorno intero.
A
ppena arrivaste a scuola, tu andasti dalle tue amiche mentre Stiles dai suoi.
All'ultima ora, come ogni venerdì, avete ginnastica insieme.
Andasti negli spogliatoi a cambiarti e quando uscisti trovasti già il tuo amico in presenza di Scott McCall.
Vi salutaste e cominciaste a correre tutti e tre insieme facendo i venti giri di campo che il Coach Finstock vi ordinò.
Il tuo migliore amico, però già dopo due giri, lo ritrovasti a terra sdraiato in punto di morte ma Scott, prima che il Coach lo vedesse in quello stato, lo prese sottobraccio facendolo correre.
Finita la lezione dopo una partita a calcio, ovviamente vinta dai maschi, andasti a cambiarti nello spogliatoio per poi uscire e trovare già il tuo amico appoggiato alla macchina per aspettarti.
Passaste il pomeriggio insieme e poi vi divideste prima di cena visto che i tuoi, ogni tanto, finiscono nel pomeriggio il loro turno all'ospedale potendo così cenare insieme.
Aspettasti una mezz'oretta prima di andare in camera tua a cambiarti per la tua corsa serale.
Salutasti i tuoi con un cenno della mano e ti inoltrasti nel bosco.
Dopo una decina di minuti, il tuo super udito, sentì dei respiri pesanti provenienti le tue spalle così ti nascondesti dietro ad un albero abbastanza robusto abbassandoti.
Qualche secondo dopo vedesti un ragazzo correre a perdifiato guardandosi indietro terrorizzato.
Subito dopo vedesti un grande lupo nero con un odore nauseabondo rincorrerlo.
Ti alzasti il cappucio della felpa e cominciasti a correre con la tua super velocità verso il ragazzo cercando di eliminare la bestia.
Lì vedesti poco più avanti a te, così aumentati il passo arrivando accanto al lupo strattonandolo a terra, il quale però, riuscì a portarti con lui.
Rotolaste per una decina di metri fino a finire addosso ad un albero.
Ti alzasti e guardasti il lupo ringhiando con i tuoi occhi azzurri e le tue zanne bianche.
Gli saltasti addosso graffiandogli il fianco ed esso ti fece lo stesso con un balzo.
Continuaste così finché non ti buttò verso un albero, rivolgendo lo sguardo sul ragazzo con una gamba incastrata in una radice poco più avanti a voi che riconoscesti essere... Stiles!
Con le forze rimanenti, ti alzasti e saltasti in groppa al lupo cominciando a graffiarlo più e più volte sulla schiena.
Esso, infuriato come non mai, stava per risaltare all'attacco ma, fortunatamente e misteriosamente, abbassò le orecchie e se ne andò via con la coda fra le gambe.
Ti piegasti in due cercando di riprendere fiato e di calmarti girando la testa.
<<T-tu chi sei? >> ti chiese Stiles.
<<Una ragazza anonima>> dicesti con testa bassa e cammuffando un po' la voce.
<<Questa ragazza ha un nome? >> chiese mentre tirò fuori il piede dalla radice rotta da te.
<<È un segreto>> dicesti mentre lo guardavi di lato.
Ringraziasti mentalmente gli alberi che coprivano la luna dai raggi lucenti riuscendo a nascondere meglio la tua faccia.
<<Ce la fai ad alzarti? >> gli chiedesti guardando la sua caviglia rossa.
<<Non tanto>> ti disse un po' imbarazzato.
Fu così che lo prendesti sottobraccio e cominciaste a camminare verso la Jeep indicata da Stiles.
<<Tu invece? Sei messa peggio>> ti disse preoccupato mentre guardava i tagli e lividi sul corpo.
<<Tranquillo guarirò>> dicesti per poi indicare la macchina a pochi metri da voi.
Lo guardasti andare via e così cominciasti anche te ad incamminarti verso casa.
Controllasti se i tuoi fossero ancora in salotto e, per fortuna, era tutto buio.
Andasti nel bagno di camera tua per farti e una doccia e dopo filare a letto.
Il giorno dopo, eri molto tentata di rimanere a casa ma, il tuo primo pensiero era di vedere come stesse Stiles.
Ti mettesti una maglia nera con sopra una felpa con cerniera del medesimo colore, dei jeans chiari e le tue inseparabili converse.
Notasti i vari lividi ancora presenti sui tuoi fianchi e braccia ma, avendo sopra la felpa, non ci desti molta importanza.
Nel mentre scendevi le scale per andare da Stiles, sentisti la caviglia pulsare come non mai costringendoti a sederti sui gradini.
Solo ora notasti un brutto graffio ma non avevi avuto il tempo di medicarlo che Stiles suonò il clacson.
Prima di aprire la porta ti guardasti allo specchio cercando la forza di uscire di casa.
Appena salisti in macchina notasti un livido bello evidente sul suo avambraccio, così come un angioletto, gli chiedesti
<<Ehm Stiles?>>
<<Si?>> disse lui guardandoti per pochi attimi ritornando a guardare la strada.
<<Quel livido?>> gli dicesti indicandolo con la testa.
Immediatamente sentisti il battito del suo cuore aumentare
<<Me lo sono fatto con Scott a Lacrosse l'altro giorno>> disse velocemente senza neanche fare un accenno per guardarti.
<<Okay>> rispondesti delusa dal fatto che non ti abbia detto la verità.
Scendeste dalla macchina ed ognuno andò dai propri amici ma, prima che tu potessi raggiungere le ragazza, Stiles ti fermò.
<<Cosa hai fatto alla gamba?>> disse guardandotela con intensità per poi posare gli occhi nei tuoi.
<<Sono caduta ieri sera>> dicesti sperando se la sia bevuta.
Lo guardasti annuire pensieroso con testa bassa per poi girarsi verso i suoi amici.
Raggiungesti Ashley ed Holly che stavano gia dialogando.
Ogni tanto il tuo sguardo cadeva su quello di Stiles beccandolo sempre a guardarti la caviglia curioso.
Annoiata, ti concentrasti sulla voce del tuo amico che aveva preso a parlare con i suoi amici
<<Ieri sera si... era lui ne sono certo... una ragazza che mi sembrava di conoscere... mi ha salvato ferendosi... >> riuscisti ad udire solo quelle parole prima del suono della campanella.
Controvoglia andasti in classe e, con tua grande sfortuna, il prof di storia riportò i compiti sulle storie di Beacon Hills.
<<Bene ragazzi, oggi ho riportato i compiti e devo dire che ci sono state alcune eccellenze>> disse guardandoti sorridendo.
<<Per questo>> aggiunse <<T/n verrà a leggerci il suo tema sulle leggende del nostro bosco>> disse euforico.
Lo maledicesti mentalmente prima di alzarti e barcollando verso la cattedra.
Durante la lettura ti sentisti parecchio osservata da due occhi molto conosciuti.
Lo guardasti per un attimo e lo vedesti parlare con Scott indicandoti e annuendo alle domande dell'amico.
Nervosa, posasti per sbaglio, tutto il tuo peso sul piede col taglio riaprendotelo e facendoti quasi cadere.
Dolorante chiedesti al prof di poter andare in infermeria ed esso acconsentì mandandoti con qualcuno.
Stiles si alzò subito in piedi e corse verso di te prendendoti sottobraccio e dal fianco destro.
Usciste dall'aula in silenzio e vi dirigeste verso l'infermeria.
<<Me lo dirai veramente come ti sei procurata quel taglio ed i lividi sul fianco?>> ti chiese calmo.
Lo guardasti allarmata
<<Cosa? Io non ho un livido sul fianco>> dicesti sperando che l'argomento finisse li.
<<Si invece! Te l'ho visto quando hai appoggiato le braccia sul banco per alzarti dato il dolore alla caviglia>> ti disse con tono alterato.
Rimanesti senza parole ed aumentasti il passo verso l'infermeria ignorando il dolore acuto alla caviglia lasciando Stiles indietro.
Apristi la porta e ti dirigesti verso l'infermiera che ti ordinò di sdraiarti sul lettino facendo così alzare, anche se di poco, la maglia scoprendo i lividi.
Non appena vedesti lo sguardo del tuo amico sul punto di pancia scoperto, chiudesti una volta per tutte la felpa facendo andare su di nervi il tuo amico.
Appena l'infermiera mise del disinfettante sulla ferita, esso bruciò più del solito facendoti diventare gli occhi del blu acceso di un omega che chiudesti subito stringendo le mani sul bordo del lettino sperando che ne l'infermiera ne Stiles se ne siano accorti.
Poco dopo sentisti la mano del tuo migliore amico stringere la tua calmandoti.
Apristi gli occhi e lo ringraziasti con un cenno della testa ricambiato da un sorriso.
Passasti le tre ore successive sdraiata in quel lettino per far rimarginar la ferita.
Appena uscisti da scuola per andar a casa, non notasti il fatto che Stiles volesse seguirti col suo amico ad una certa distanza.
Dopo circa due isolati ti sentisti seguita, così, imboccasti un angolo ritrovandoti la foresta davanti.
Non ti facesti scrupoli ad entrarci cominciando a correre verso casa tua ma, nella via prima di imboccare le strade della città, qualcosa ti prese una gamba e ti trascinò verso l'interno del bosco.
Avresti voluto urlare ma la voce sembra essersi dissolta nel nulla.
Trovasti una radice a cui aggrapparti riuscendo a fare staccare la gamba dalla bocca del lupo.
Ti trasformasti cominciando a ringhiare cercando di spaventarlo ma, invece di prenderlo come un avvertimento, lo prese come una sfida.
Balzò verso di te con le fauci pronte a sbranarti ma con un pugno riuscisti a mandarlo a terra.
Ti alzasti e cominciasti a graffiare il lupo che cercava di dimenarsi.
Ad un certo punto sentisti una voce chiamarti spaventata
<<T/n!>>
Ti girasti verso Stiles ma quello fu un grosso errore perché il lupo ti buttò a terra cominciando a morderti.
Con le poche forze rimanenti cercasti di fermarlo ma prima rimanere senza forze, sopra il tuo corpo, non vedesti più il lupo nero ma uno Scott con occhi rossi che ringhiava e ti prendeva delicatamente portandoti via.
Arrivò anche Stiles guardandoti allibito e terrorizzato.
<<Ce la farà Scott?>> gli chiese il tuo amico.
<<Se riusciamo a portarla da Deaton sveglia, ci sono più probabilità che possa salvarla>> disse velocemente Scott posandoti sulle gambe di Stiles dal lato del passeggero della sua Jeep.
Tutto intorno a te sembrava confuso e sfocato, non riuscivi nemmeno a sentire bene le voci.
<<Te l'avevo detto che poteva essere lei visto tutti i lividi sul corpo ed il battuto accelerato del cuore durante il discorso dell'altra notte! Ma non ne hai voluto sapere perché ritenevi impossibile che fosse proprio T/n>> disse Scott al suo migliore amico.
<<Oh T/n, mi dispiace tanto>> disse Stiles con occhi lucidi guardando in che stato eri ridotta.
<<Ehi no, no, no! Non chiudere gli occhi!>> ti sussurrò il tuo amico.
<<S-Stiles mi d-dispiac...>> riuscisti a dire mentre ti si chiedevano da soli gli occhi.
Ti svegliasti sentendo un bruciore atroce alla gamba che non voleva smettere.
Apristi gli occhi di soprassalto e ti alzasti con occhi e zanne da lupo guardando l'uomo di colore che ti stava procurando dolore.
Stavi per afferrarlo con i tuoi artigli ma Scott e Stiles riuscirono giusto in tempo a bloccarti.
<<Stai calma T/n, altrimenti le medicine non faranno effetto>> disse il dottore che ricordi da Scott si chiamasse Deaton.
<<Mi fai male!>> dicesti ringhiandogli sempre.
<<È per il tuo bene T/n>> ti disse Stiles cercando di calmarti.
I ragazzi ti rimisero giù e, non riuscendo più a sopportare il dolore, svenisti.
Riprendesti conoscenza sentendo delle voci maschili salutarsi e poi una porta sbattere.
Apristi lentamente gli occhi e vedesti Stiles guardarti appoggiato alla porta.
<<Stiles>> sussurasti.
<<Ehi, come ti senti?>> domandò prendendoti la mano avvicinandosi al letto.
<<Sono stata meglio>> dicesti ridendo.
Lo vedesti osservati così insistentemente da farti preoccupare.
<<Immagino tu sia arrabbiato con me>> dicesti tristemente girando la testa dalla parte opposta.
Ti sentisti prendere il metto girandoti verso di lui.
<<Mi hai salvato la vita T/n. Non ho motivo di essere arrabbiato con te>> ti disse dolcemente con i suoi occhi color caramello.
<<E invece si! Perché non ti ho detto che ero io il lupo mannaro dell'altra sera!>> dicesti alzando un po' il tono di voce.
<<Lo capisco. Anche a Scott, quattro anni fa, successe la stessa cosa. Mi allontanò perché non voleva che mi facessi del male e la stessa cosa hai fatto tu. Certo, non me lo hai mai detto, ma va bene così T/n, davvero>> ti disse avvicinandosi e dandoti un bacio sulla guancia.
Sorridesti al cuore pieno di bontà del tuo amico.
Si sdraiò accanto a te mettendoti la testa sul suo petto facendoti sentire i battiti veloci del suo cuore.
<<Perché ti batte così veloce il cuore?>> gli domandasti guardandolo.
<<Perché voglio fare questo>> disse infine baciandoti.
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