Liam Dunbar


Sei la sorella minore di Scott McCall ed ex migliore amica di Liam Dunbar.
La vostra amicizia era nota da tutta Beacon Hills per via del vostro legame inseparabile fin da piccoli.
Da quando rompeste, il tuo cuore si ruppe in mille pezzi perché non te lo saresti mai aspettata in quel modo.
Successe esattamente due mesi fa.

Eravate a giocare ad un lotta di cuscini a casa sua quando cominciò ad atteggiarsi in modo strano

<<Liam? Tutto bene?>> gli chiedesti guardandolo negli occhi preoccupata.

Lo vedesti respirare più affannosamente facendo gonfiare il petto in un modo sovrannaturale.
Allarmata, cercasti di andar a chiamare la madre, ma Liam non te lo permise.

<<No, non scendere. Aiutami a calmarmi>> ti disse velocemente con occhi serrati.

<<Si certo>> dicesti anche te in ansia, scostandoti i capelli finiti davanti alla faccia.

Cominciasti ad andare nel pallone anche te ma, con un po' di autocontrollo, riuscisti a trovare un'idea.

<<Liam, Liam, guardami e respira!>> gli dicesti prendendogli la faccia fra le mani.

<<N-non posso aprire gli occhi!>> ti disse arrogantemente.

<<E perché no?>> gli dicesti vedendo le sue mani stringere il bordo del letto facendolo scricchiolare.

<<Perché...>> non finì la frase quando si alzò di scatto scostandoti andando verso il bagno.

Lo seguisti spaventata e lo guardasti attraverso lo specchio.
Ma, appena incrociasti il suo sguardo, ti si mozzò il fiato alla vista degli occhi gialli e zanne che si ritrovava il tuo amico.
Terrorizzata, indietreggiasti verso la porta ma, prima di poterla aprire, Liam ti buttò a terra con forza graffiandoti il braccio con i suoi artigli.
Ti girasti e lo guardasti negli occhi.

<<Liam>> sussurasti con occhi lucidi sbarrati.

Immediatamente vedesti il tuo amico tornare con occhi e denti normali ma, appena ti vide per terra sanguinante, cercò di aiutarti ma tu non glielo permettesti allontandoti spaventata.
Ti guardò cercando di dire qualcosa che non riuscisti a sentire visto che ti alzasti velocemente ed uscisti da quella casa.
Dopo quella sera, non riuscisti più a dormire tranquillamente perché ogni volta che chiudevi gli occhi, ti ritrovavi i suoi gialli guardarti.

I giorni a seguire lo evitasti spaventata anche con i suoi continui richiami di scuse e spiegazioni.
Tuo fratello Scott, vedendovi in quelle condizioni, andò a parlare con Liam vedendo che tu non accennavi a volerlo fare.
Solo dopo capisti che Scott sapeva di tutto perché ti spiegò il fatto che anche lui era un lupo mannaro come il tuo ex amico.
Dopo quella sconvolgente notizia, non parlasti nemmeno più con tuo fratello, rimanendo in camera una settimana intera.
Ma purtroppo, vivendo nella stessa casa, dovevate pur parlare così, faceste pace.
Ti spiegò tutta la storia di come fossero lui e Liam diventati Lupi Mannari.
L'unica cosa che non capisti fu il fatto del perché il tuo amico non te l'abbia mai raccontato.

<<Scott?>> gli chiedesti.

<<Dimmi T/n>> disse abbassando il volume della TV.

<<Perché Liam non me lo ha mai detto? Eravamo migliori amici>> gli dicesti con le lacrime pronte a scendere.

<<Perché non voleva perderti>> disse con voce triste.

<<Me lo diceva sempre quando lo spronavo a dovertelo dire. E l'altra sera ha perso il controllo essendoci la Luna piena>> continuò.

Tu annuisti <<Dovrei parlarci secondo te?>> gli domandasti.

Si girò verso di te sorridendo e annuendoti dandoti un bacio in fronte mettendo un braccio dietro le tue spalle.
Il giorno dopo, appena arrivata a scuola con Scott in moto, scendesti e andasti alla sua ricerca.
Lo vedesti appoggiato al muro a parlare con dei suo compagni di Lacrosse.
Prendesti coraggio e ti incamminasti arrivando davanti a lui.

<<Liam, posso parlarti un attimo?>> dicesti flebilmente alternando lo sguardo fra i suoi occhi e il pavimento dietro di lui.

All'inizio sentisti assoluto silenzio poi, lo vedesti salutare i suoi amici e prenderti per un braccio portandoti dietro la scuola.

<<Hai deciso di parlarmi adesso?>> ti chiese gentilmente avvicinandosi.

Ma tu, non avendo ancora chiarito, ti allontanasti anche se di poco.
Lo vedesti rabbuiarsi ed abbassare la testa.
Passarono i minuti dove nessuno dei due accennava a parlare.
Quando lo vedesti in procinto di volersene andare, lo richiamasti

<<Scott mi ha detto tutto>> dicesti.

Si girò piano guardandoti in faccia.

<<Avevi paura di questo vero?>> gli domandasti.

<<Si>> rispose piano reggendo lo sguardo.

<<Potevi dirmelo sai?>> gli dicesti.

<<Non sai quante volte ho provato, credimi. Ma ogni cavolo di volta avevo paura della tua reazione>> disse un po' arrabbiato.

Tu annuisti guardando per terra.

<<Hai paura di me?>> ti chiese cercando il tuo sguardo.

<<No>> dicesti guardandolo <<Ma mi hai spaventata>> finisti la frase.

<<Mi dispiace, non ero in me>> si scusò.

<<Hai avuto un attacco d'asma dopo>> ti disse guardandoti.

Abbassasti lo sguardo <<Me lo ha riferito Scott>> finì la frase.

<<In effetti è così. Ma solo alla vista del taglio sul braccio che non smetteva più di sanguinare>> dicesti cercando di calmarlo.

Lo vedesti chiudere gli occhi e serrare i pugni.
Per tutta risposta, lo abbracciasti cercando di tranquillizzarlo.
Lo sentisti ricambiare dopo un po' non aspettandoselo.

<<Allora? Abbiamo fatto pace?>> ti chiese speranzoso.

<<Una cosa alla volta, Dunbar>> gli dicesti ridendo ed allontanandoti andando verso la tua prossima classe.

<<Mi farai morire seriamente, piccola McCall>> ti urlò fermo ancora in mezzo al prato.

Passasti le prime quattro ore a pensare a Liam in versione lupo e a dirla tutta, i suoi occhi gialli, iniziarono a piacerti.
Notasti sfortunatamente che, nell'ora successiva, ti sarebbe toccata educazione fisica insieme al Coach Finstock.
Andasti negli spogliatoi per cambiarti ed aspirasti due tiri al tuo inalatore come tutte le volte di ginnastica per non ritrovarti dopo in fin di vita.

<<Buongiorno teste vuote>> urlò raggiante

<<Oggi faremo dei test aerobici per vedere quanto fiato avete in quel corpicino da mezze seghe!>> disse concludendo il suo discorso.

Tu, come ogni volta, gli ripetesti di non poter fare tutto questo sforzo e lui, anche questa volta, ti rispose come suo solito.

<<Non m'importa, dovete farlo perché è nel programma!>> ti disse per poi assordirti l'orecchio col suo maledetto fischietto.

Cominciaste con i vostri soliti tre giri di campo.
Prima di partire, andasti vicino a Lizzie, per parlare durante quell'ora avendo solo lei come amica a ginnastica.

<<Indovina quanto odio il Coach da uno a dieci oggi>> dicesti sarcasticamente facendola ridere.

<<Infinito>> disse ridendo.

<<McCall Jr, Smith! Più veloce!>> vi urlò lo strambo.

Entrambe sbuffaste ed acceleraste di poco.
Finiti i giri, cominciaste a fare una decina di serie di addominali.
A metà di questi sentisti il tuo fiato cominciare ad appesantirsi, così ti fermasti.

<<McCall, deve fare gli esercizi!>> ti ordinò il Coach.

<<Ma prof, le ho già detto che non ce la faccio a fare gli esercizi!>> gli dicesti alterata.

Ti guardò allibito facendoti segno di avvicinarsi a lui.

<<Smith! Venga qui subito!>> ordinò anche alla tua amica.

Lizzie ti guardò interrogativa e tu alzasti le spalle annoiata.

<<Devi contare che McCall faccia tutti e venti gli scatti dalle tribune fino alla riga bianca dei 15 metri>> disse.

<<Cosa?>> urlasti per non saltargli addosso strangolandolo.

Fece finta di non sentirti e se andò a sedere sugli spalti guardandoti.

<<Dai T/n, te li conto doppi ogni volta>> ti rassicurò Lizzie.

<<Ma dai non può farmi questo! Non voglio ritrovarmi morta a fine lezione>> dicesti sbuffando e andando sulla riga davanti alle tribune.

La tua amica ti sorrise dandoti poi il via.
Durante il settimo giro, cominciò a girarti la testa facendoti cadere in ginocchio.
Sentisti delle urla ma non le capisti tanto bene dato il costante forte battito del tuo cuore nelle tue orecchie e della vena pulsante sul tuo collo.
Ti sdraiasti cercando di respirare meglio ma non funzionò tanto.
Chiudesti gli occhi cercando di far cessare il giratesta ma ottenesti l'effetto contrario facendoti quasi vomitare.
Apristi gli occhi un secondo per vedere il motivo del quale il sole sopra di te fosse scomparso.
Vedesti i tuoi amici guardarti spaventati mormorare qualcosa fra di loro.
Vedesti alcuni essere spostati in modo poco garbato per poi osservare il coach accovacciato su di te

<<McCall hai un inalatore come tuo fratello?>> ti chiese cercando il tuo sguardo.

Avresti voluto rispondergli ma, come ogni crisi, rimanesti senza fiato.
Non perdendo altro tempo, ti prese in braccio correndo verso l'infermiera. Riconoscesti essere nel cambio dell'ora dato tutti gli studenti ai loro armadietti che ti guardavano. Cominciasti a sussurrare i nomi di Scott e Liam sperando fossero nei paraggi per poterti aiutare.
Arrivasti in infermeria sempre più in iperventilazione data la corsa fatta dal coach e, da tanto che il respiro si fece affannoso, spaventasti l'infermiera e il coach cominciando a piangere pensando di non potercela fare ancora più di tanto senza un inalatore.
Ma, appena finisti questo pensiero, la porta si aprì di scatto rivelando Scott e Liam molto preoccupati.
Ti si avvicinarono dicendo di dover fare dei respiri profondi ma tu, come ogni volta, non ci riuscisti data la fatica del dover respirare più forte del battito.
Vedesti Liam dire qualcosa a Scott, il quale, corse fuori dalla stanza sbattendo la porta.
Ti sentisti prendere in braccio per essere messa a sedere per terra appoggiata alla gamba del lettino.
Gemesti dal forte mal di testa chiudendo gli occhi asciugandoti le lacrime.

<<T/n>> ti disse Liam

<<T/n guardami!>> ti disse con tono duro.

Apristi gli occhi e vedesti i suoi tingersi di un giallo accesso riuscendo un po' a calmarti.

Fortunatamente, arrivò tuo fratello sventolando in mano il tuo inalatore passandotelo alla svelta.
Prendesti quattro, cinque tiri sapendo che il numero da fare dovesse essere la metà, ma in quel momento non te ne fregò nulla se non il voler calmarti.
I battiti cominciarono a diminuire ed il respiro farsi sempre più regolare facendoti così sorridere.

<<Stai bene?>> ti chiese tuo fratello.
Prendesti un po' di fiato e gli dicesti

<<Ora molto meglio>> guardando Liam che ti stava fissando insistentemente.

<<Mi dispiace McCall Jr, dalla prossima volta non farai più quegli esercizi>> si scusò il Coach.

In tutta risposta lo fulminasti con lo sguardo.

<<Ti conviene stare qui cara>> disse l'infermiera avvicinandosi.

Tu annuisti e facesti per metterti in piedi ma Liam fu più veloce che ti prese in braccio e ti mise sul lettino.
Lo guardasti ringraziandolo

<<Scott, resto io qui con lei>> disse il tuo amico.

<<Sicuro? Per me non è un problema>> gli disse tuo fratello.

<<Tranquillo, sto io>> disse sorridendo Liam.

Appena Scott uscì dalla stanza, cominciò a guardarti.

<<Che c'è?>> gli domandati ancora un po' stanca.

<<Questa volta è stato brutto>> disse e tu annuisti.

<<Grazie per essere rimasto>> gli sorridesti.

<<Di niente>> ti rispose.

Lo guardasti con sguardo pensieroso vedendolo cupo

<<Liam?>> gli chiedesti.

<<Si?>> rispose subito guardandoti.

<<A che stai pensando?>>

<<Ti sei spaventata prima?>> chiese.

<<Ti riferisci agli occhi gialli?>> dicesti sussurrando per paura che l'infermiera potesse sentirvi.

Lui annuì. <<Beh no perché ho visto il tuo cercar di volermi calmare e non di uccidere>> dicesti sorridendo.

Lo vedesti sorridere per poi avvicinarsi

<<Ci riproviamo?>> disse <<A tornare amici come prima?>> concluse.

Facesti finta di pensarci per poi sorridergli baciandolo sulla guancia.

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