Harry Potter

Questo immagina è dedicato a FrancyCragno, spero ti piaccia!

Da cinque minuti, che a te sembrano interminabili ore, stai battendo il piede a terra essendo troppo in ansia per l'assegnazione di un tutore che ti aiuti nel Quidditch che la McGranitt ti ha assegnato.

<<Calmati T/n, respi->> ti girasti sentendo un lieve colpo di tosse e vedesti la vicepreside davanti a te che ti guardava con i suoi occhi vispi insieme ad uno studente.

<<Signorina T/c, questo ragazzo sarà il tuo aiutante nel Quidditch>> disse indicando lo studente.

<<Ciao, sono Harry Potter>> parlò porgendoti la mano in modo impacciato.

<<T/n, piacere>> rispondesti salutandolo.

<<Bene ragazzi, ora che vi siete presentati, posso andarmene>> disse la McGranitt congendandosi lasciandovi soli.

<<Quindi tu... Sarai il mio tutore di Quidditch>> dicesti la prima cosa che ti venne in mente per uscire dal silenzio imbarazzante che si era formato.

<<Così mi hanno detto... Vieni, ho prenotato il campo per un paio d'ore>> disse Harry incamminadosi all'esterno.

<<Cosa non riesci a fare?>>

<<Oh beh... Faccio tutto, è solo che durante una partita amichevole, un bolide furfante mi ha rotto un braccio e così facendo persi l'equilibrio e mi ruppi una costola>>

<<Accidenti, mi dispiace. È stato proprio un brutto colpo>>

<<Già, ma ora sto meglio. Ho soltanto qualche difficoltà nell'alzare il braccio destro>>

<<Non ti preoccupare, faremo degli esercizi che ti aiuteranno a far tornare in sella>> disse sorridendo contagiandoti.

<<Allora mi vado a mettere la divisa e arrivo>> dicesti entrando negli spogliatoi.

Lo vedesti annuire per poi entrare in quello dei maschi.
Lentamente, togliesti il mantello della tua casata e il maglione.
Ti guardasti la lunga cicatrice sul tuo fianco sempre presente da un mese a quel giorno.
Sospirasti e, senza perder altro tempo, ti mettesti la divisa uscendo con la tua Nimbus 2001.

<<Tutto bene?>> chiese il ragazzo appoggiato al muro davanti a te.

<<Si, perché?>> domandasti corrucciando le sopracciglia.

<<Ti vedo pensierosa>>

<<Tranquillo, va tutto bene>> dicesti a bassa voce uscendo dalle cabine ed entrando nel campo.

<<Sei pronta per fare qualche tiro?>> chiese aprendo la scatola con le palle.

Annuisti e ti innalzasti in cielo.
Nel mentre, il tuo cuore batteva all'impazzata tanto da farti appoggiare tutte e due le mani alla scopa.

<<T/n? Sicura di farcela?>> chiese Harry pronto a venirti a soccorrere.

<<Si, scusa. È che non monto su una scopa da quel giorno, ho un po' d'ansia>> dicesti cercando di non far tremare più le mani.

Ma prima che potessi fare un altro respiro, una mano si appoggiò sulla tua schiena mentre un'altra sulle tue mani.

<<Con calma, non abbiamo fretta>> disse dolcemente il ragazzo sopravvissuto.

Alzasti e abbassasti la testa in consenso e lui in cambio ti sorrise.

<<Facciamolo>> dicesti asciugandoti le lacrime e il ragazzo scese non dicendo una parola.

<<3...>>

<<2...>>

<<1...>>

La pluffa che liberò Harry, si innalzò alta nel cielo.

<<Facciamo qualche tiro, ci stai?>> chiese arrivando al tuo fianco con la sua scopa.

<<Devo farcela>> rispondesti per poi spiccare il volo andando a prendere la pluffa.

Vedesti Harry seguirti a ruota per rubarti la palla ma, andando fra le tribune, riuscisti a sfuggirgli per poi tirare la palla facendo un punto.

<<E pensare che era da un mese che non giocavi>> disse raggiungendoti.

<<Mi sono stupita pure io>> ridesti arrossendo dato il suo osservarti intensamente.

<<Continuiamo>> riprese Harry a tono di sfida.

<<Che vinca il migliore>> dicesti sorridendo maliziosamente.

Inutile dire che passaste tutto il pomeriggio a giocare, dare dritte e scherzare fra di voi.

<<T/n, attenta!>> urlò una voce dietro di te.

Ti girasti vedendo Harry indicare un punto al tuo lato destro e, non appena notasti un bolide venirti incontro, il tuo corpo si mosse da solo.
Ti buttasti a capofitto verso terra andando da una parte all'altra cercando di deviarlo ma con scarsi risultati.

<<È truccato!>> lo sentisti urlare.

<<Ma non c'è nessuno qui!>> gridasti guardandoti intorno.

<<Rischierei di prenderti con un incantesimo>> urlò stando al tuo fianco.

<<Dobbiamo catturarlo>> proposti.

Il ragazzo annuì con la testa.
Lo vedesti allungare diverse volte le mani cercando di prenderlo, ma il bolide riusciva sempre a sfuggirgli.

<<Se vuole me, che mi venga a prendere>> sussurasti a te stessa prima di scendere dalla scopa tirando fuori la bacchetta.

<<Cos'hai intenzione di fare?>> urlò Harry schivando un suo colpo.

<<Ehi tu!>> urlasti al bolide.

Quest'ultimo si ferma e iniziò a venire verso di te.

<<Bombarda>> dicesti scagliandoli contro l'incantesimo.

Quest'ultimo si ridusse in mille pezzettini facendovi esultare entrambi.

<<Grande!>> disse Harry scendendo dalla scopa dandoti un cinque.

<<Ah!>> gemesti dal dolore alla costola provocato dal vostro esulto.

<<Fa tanto male?>> chiese vedendoti in quello stato.

Annuisti strizzando gli occhi da una fitta al minimo respiro.

<<Ti porto in infermeria>> aggiunse prendendoti sotto braccio.

Durante tutto il tragitto, Harry non fece altro che guardarti impotente non potendo fare nulla e a quella scena non potevi che esser felice che uno sconosciuto si preoccupasse così tanto per te.

<<Madama Chips, abbiamo un'urgenza>> esclamò il ragazzo al tuo fianco non appena messo piede nella stanza.

<<Aiutala a disterdersi>> disse prendendo le medicine.

<<Grazie>> dicesti sorridendogli.

<<Figurati>>

<<T/n cara, ti fanno ancora male?>> chiese l'anziana signora.

Annuisti toccandoti il punto dolente.

<<Devo medicarla adesso, la faccio chiamare dopo signorino Potter>> ordinò l'infermiera.

<<Cos'è successo questa volta?>> chiese ancora.

<<Ci stavamo esercitando al Quidditch quando un bolide ha iniziato a rincorrermi>> spiegasti brevemente mentre ti medicava.

<<T/n...>> sussurrò piano la donna.

<<Si?>> chiedesti allarmata.

<<Temo di doverti vietare di giocare ancora al Quidditch>>

<<Come? No, perché?>> inziasti a domandare a raffica.

<<Se prendi ancora dei colpi in questo punto rischi di far del male anche ad altre parti del corpo>>

Sentisti gli occhi diventare umidi e un groppo in gola venir a galla.

<<Mi dispiace, so quanto ci tenevi->>

<<Può lasciarmi un attimo da sola?>>

Annuì a testa bassa per poi andare a controllare altri ragazzi presenti in infermeria.
Passarono minuti o forse anche ore quando le tue gambe scesero dal letto correndo fuori da quel posto.
Iniziasti a correre fra i diversi corridoi procurandoti diversi sguardi straniti dagli altri studenti.
Li scansasti tutti uscendo dal cortile ignara del fatto che qualcuno ti stesse rincorrendo.
Non sapesti in quale modo ma ti ritrovasti ad un piccolo lago nella Foresta Oscura.

<<Ma come ci sono arrivata qui?>> domandasti guardandoti intorno.

Improvvisamente, un vento gelido si innalzò alle tue spalle ma nemmeno il tempo di girarti che una strana sensazione si impossessò di te facendoti cadere a terra.

<<T/n? Dove sei?>> sentisti urlare.

Ricominciasti a respirare normalmente quando un'ombra spinse il misterioso vento gelido via da te.
Alzasti la testa e le parole ti morirono in gola.
Due dissennatori ti stavano guardando finché uno di loro non emise un suono facendone apparire altri.
Indietreggiasti fino ad un albero cercando la bacchetta.

<<Protego!>> urlasti non riuscendo ancora a fare il vero incantesimo per scacciare quei mostri.

Man mano che passavo i secondi ne arrivavano sempre di più finché uno ad uno non iniziarono a venir contro la tua bolla di protezione distruggendola.

<<Harry!>> urlasti prima sentir la tua anima venir risucchiata sempre di più.

<<T/n!>> urlò il ragazzo venendoti incontro dopo una miracolosa pausa da parte dei dissennatori.

Si accovacciò accanto a te mettendoti la testa sulle sue gambe.

<<Attento...>> sussurasti con le poche forze rimanenti.

Dopo il tuo avvertimento, il ragazzo si alzò estraendo la sua bacchetta mettendosi davanti a te.

<<Expecto Patronum!>> urlò creando delle onde che mandarono via i dissennatori.

Guardasti la scena meravigliata ma la cosa che ti attirò maggiormente fu il cervo accanto a Harry che emetteva lo stesso incantesimo.

Ti toccasti il braccio che si era ferito dalla caduta di prima cercando di tamponare il taglio.

<<Stai bene?>> chiese osservandoti dalla testa ai piedi.

<<I-il braccio>> sussurasti chiudendo gli occhi.

<<Provo una cosa... brachium emendo>> disse il ragazzo scandendo bene le parole e in un men che non si dica il tuo braccio era come nuovo tralasciando una piccola cicatrice.

<<Potrebbero tornare?>> dicesti aggrappandoti al suo braccio.

<<Ehm... Non credo>> disse guardando la mossa di prima corrucciato.

<<Scusa>> dicesti imbarazzata abbassando lo sguardo.

<<Tranquilla, è normale avere paura di loro>> disse sorridendoti rimettendo la mano dove l'avevi prima.

<<Periculum!>> urlò facendo uscire una lunga scia rossa che iniziò a scoppiettare sempre più forte andando verso il cielo.

<<Ho chiamato aiuto>>

<<Grazie Harry, per tutto quello che stai facendo. Nessuno si era mai preoccupato per me>> dicesti guardandolo.

<<È il minimo aiutare qualcuno in pericolo>> disse per poi ridere ad un tuo sbadiglio.

<<Scusa>> dicesti ridendo nascondendoti nel tuo mantello per l'imbarazzo.

<<Non devi scusarti così tanto, non hai fatto nulla di male>>

Annuisti lentamente facendo un debole sorriso.

<<Puoi riposare gli occhi se vuoi>> propose.

<<No tranquillo, ce la faccio>> dicesti per poi imbrogliarti alla fine sbadigliando.

<<Vieni dai>>

<<E va bene>> ridesti per poi rifugiarti fra le sue calde braccia.

Chiudesti gli occhi grazie alle sue piccole carezze sulla testa.

***

<<Grazie Signor Potter, lo riferiremo al ministero>>

<<Prego>>

Il rumore di una porta chiudersi arrivò alle tue orecchie facendoti aprire gli occhi di scatto.

<<Ehi, tranquilla>> disse qualcuno prenderti una mano.

<<Harry>> sussurasti.

<<Stai meglio?>> chiese indicandoti il braccio.

<<Molto, grazie a te>> lo ringraziasti sorridendo.

<<Non ti avrei mai lasciata da sola>> disse giù guardandoti.

Abbassasti la testa cercando di nascondere il tuo rossore.

<<Non devi nasconderti, non da me>> disse alzandoti il mento con due dita.

<<Scusa è che non sono abituata a tutte queste attenzioni>>

<<Beh, se sei d'accordo, da oggi in poi ne riceverai il triplo>> disse per poi baciarti dolcemente.

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