Hardin Scott

<<Chi ti ha ridotto così?>> esamino Zed.

Grugnisce tamponandosi il naso rotto <<Una stupida rissa>>

<<Non è la prima volta che ti colpiscono qua, è la stessa persona>> prendo il disinfettante.

<<Che osservatrice>> ride

Alzo gli occhi al cielo <<Sono preoccupata>>

<<Il nostro piano ha funzionato, sai?>> mi fa l'occhiolino.

<<Cosa? Quale piano?>>

<<Il video del ballo che avevamo fatto, lui ha abboccato>>

<<Ho accettato ma non per far ingelosire Hardin, cavolo Zed>> mi batto una mano sulla testa posando la bottiglietta <<Sai com'è fatto, perché..>> sbuffo

<<Così capisce cosa ha perso quella sera>> mi indica

<<Come lo ha visto?>> mi appoggio al muro

<<È virale, devono averglielo mandato>>

Sgrano gli occhi <<Lo hai pubblicato?>>

<<T/n, sei la più bella della scuola. Non dovresti vergognarti>>

Lo mando a quel paese e tiro fuori il telefono pieno di notifiche. Scorrendo i commenti, non mi accorgo di esser uscita dalla stanza ed essere andata in corridoio. Sospiro e metto via il telefono consapevole di essere entrata in un tornado.

È passato un mese dall'uscita di quel maledetto video. Non volevo che prendesse questa piega. Avevo anche bevuto quella sera e mi sembrava un'idea divertente. Ogni volta che ci sono i cambi d'ora, il corridoio è ancora pieno di persone che commentano non appena mi guardano. Ho avuto una relazione con Hardin, di due anni. All'inizio non è stato facile fidarmi di lui per i suoi comportamenti lunatici ma mi ha aiutato tantissimo nei momenti in cui non avevo nessuno. Adesso...sono ricaduta. Non voglio nemmeno star a spiegare il motivo. Nemmeno fossi una celebrità. Corruccio la fronte quando il sole davanti a me scompare ma una voce mi fa ricredere dal pensare che lo avessero coperto le nuvole. Un corpo vestito completamente di nero si sede sul muretto dove ero io e un profumo mi inebria le narici. 

Hardin.

Strappo l'ultimo petalo al fiore, più lentamente. Mi concentro per non guardarlo anche se la tentazione era più grande di me.

<<Ciao>>

Non gli rispondo nonostante avessi un milione di domande per la testa.

<<Come stai?>>

Mi verrebbe da ridere, davvero.
Lui, lui che avrebbe...niente. Non capisco questo suo interesse solo adesso.
Vedendo che non arrivava una risposta a nessuna sua frase, prova un'altra tattica.

<<Sono molto belli questi bracciali>> spezza il silenzio che si era creato <<Potresti toglierli per farmeli vedere più da vicino? Magari uno per volta>>

<<Adesso basta>> mi alzo quando si stava avvicinando <<Che diamine vuoi Hardin?>>

Mi scruta con i suoi occhi felini <<Sei dimagrita>>

Recupero lo zaino e mi giro per andar via quando sbatto contro il suo petto <<Stavo scherzando, T/n>>

<<Molto di cattivo gusto direi>>

<<Tu non mi parlavi, dovevo tentare>>

<<E di che cosa vorresti parlare>> incrocio le braccia.

<<Di te>>

<<Non c'è niente di cui parlare>>

<<Ma davvero>>

<<Si>>

Si passa una mano fra i capelli annuendo <<Si congela qua fuori, ti va di andare in quel bar? Ti offro una cioccolata calda>>

<<Mi stai prendendo in giro?>> eravamo in piena estate e si moriva di caldo.

<<Mai provato>>

Cerca di stare serio ma scoppia a ridere contagiando anche me. Fingo un colpo di tosse per nascondere la mia smorfia.

<<Perché?>>

<<Perché cosa, Hardin>>

<<Hai coperto il sorriso>>

<<Non so di cosa tu stia parlando>>

Mi guarda con un sorrisetto annuendo diverse volte <<Andiamo lo stesso al bar, dai. Cambiamo il drink>>

<<Dopo mi lasceresti stare?>>

Annuisce e lo stesso faccio io.
Ci sediamo al tavolino del piccolo locale e prendiamo entrambi una coca-cola.

<<Ho una cosa da dirti>>

Alzo lo sguardo su di lui.
Posa le braccia sul tavolo incrociando i miei occhi <<Non so quanto possa importare adesso ma...il video che avevi girato con Zed, è stato cancellato ovunque: da ogni social e gallerie foto delle persone. Ho contattato un mio amico ed è riuscito a eseguire la mia richiesta. Mi dispiace per com'è andata>>

<<Perché lo avresti fatto? Dovrei fidarmi delle tue parole?>>

<<Non meritavi niente di tutto ciò che ti è accaduto...la sera in cui mi hai lasciato, ero a casa con Landon. Molly ha organizzato tutto, manipolando gli altri a dire delle balle>>

<<E perché me lo dici solo adesso?>>

<<Dovevo sistemare delle cose, adesso non ci darà più noia nessuno>> fa per prendermi la mano ma la cameriera posa fra noi le bevande.

Ridacchio per la faccia di Hardin ma mi ricompongo <<Se dovessi andare in galera, mi tireresti fuori?>> prendo un sorso dalla cannuccia

Resta per qualche secondo sconvolto <<Non ci resteresti nemmeno un'ora>>

<<Va bene>>

<<Perché me lo chiedi?>>

<<Non preoccuparti>>

<<Brucerò quel vestito, comunque>> esclama.

<<Perché mai>> lo guardo da sotto le ciglia.

<<Non sono le sue mani che avrebbero dovuto essere sul tuo corpo, ne quelle di nessun altro>>

<<Volevi fossero le tue?>> lo provoco.

Mi guarda leccandosi le labbra <<Non mi sembra il luogo adatto>> si schiarisce la voce <<Potrebbero...traumatizzarsi>> ghigna

Rido arrossendo lievemente <<Devi conquistarmi di nuovo. Hai perso il potere>>

<<Ti ho fatta sorridere e ridere. Due passi fatti>> mi fa l'occhiolino <<Ah e fatta arrossire, tre passi>>

Rotolo gli occhi al cielo sospirando e stringendomi fra le spalle.

<<Come stai, veramente>> mi guarda con occhi tristi.

Alzo lo sguardo su di lui giocando con la cannuccia prima di mettermi a nudo. Una volta finito, mi sento incredibilmente più leggera. Nonostante tutto, Hardin è un bravo ascoltatore. Silenzioso ed empatico, cosa non da tutti.

<<Guardami, amore>> sussurra spostandosi accanto a me.

Stringo una sua mano posando la testa sul suo petto <<Non ti ho ringraziato per quello che hai fatto>>

<<Non ce n'è bisogno se si tratta di te>> mi prende in collo e non oppongo resistenza, rilassandomi.

<<Hai rotto a Zed due volte il naso>> mi viene in mente scoppiando a ridere.

<<Ehi, se lo era meritato>>

<<Non devi essere geloso di lui>>

<<Shh>>

Rido e lui nega posandomi un dito sulle labbra. Lo mordicchio senza stringere e si forma un sorriso sul suo viso.

<<Non esserlo>>

Si avvicina al mio volto con il suo. Sento del calore irradiarmi il corpo ma poco mi importava.

<<Non ho capito ciò che volevi dire>> sussurra a un millimetro dalle mie labbra.

Sorrido <<Sei geloso?>>

<<Si>>

Questa volta nego io e lo bacio a fior di labbra. Dio, quanto mi erano mancate. Lo fermo quando stava per avventarsi su di me.

<<Non così in fretta, piccolo>>

<<Al diavolo>> si alza sempre tenendomi a andiamo nel bagno.

Chiude la porta in un secondo e fa scontrare la mia schiena contro il muro tenendomi le gambe attorno alla sua vita.
Sfiora le labbra contro le mie stringendo le presa sulle cosce provocandomi brividi.

<<Ti sento>> mi bacia la mascella, una volta sola.

Allaccio le braccia attorno al suo collo attirandolo a me <<Sei un bastardo>>

<<Come faceva lui?>> passa le mani lungo il mio corpo a differenza di Zed che non mi toccava.

<<Proprio così>> mi mordo il labbro.

Toglie le mani <<Quale modo ti piace di più?>>

<<Decisamente il tuo>>

Sorride e mi morde il labbro <<Mi sei mancato>> sussurro posando la fronte contro la sua.

<<Anche tu, tantissimo>> mi stringe a se <<Ti va di recuperare il tempo perso?>>

Annuisco sorridendo e usciamo dal bagno pronti a ricominciare.

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