Daniel Grigori (Fallen)

<<Daniel, so benissimo badare a me stessa! >> gli urlasti contro arrabbiata.

<<Non mi sembra>> disse guardandoti negli occhi come farebbe un fratello maggiore.

<<Solo perché io e Cameron ci stiamo frequentando?>> gli dicesti indignata incrociando le braccia al petto.

<<Non è un tipo affidabile, fidati, lo conosco bene>> sussurrò guardando per terra.

<<Dimmi perché non bisogna fidarsi di lui, spiegamelo>> dicesti appoggiandoti su una gamba guardandolo impaziente.

Lo osservasti mentre continuava a fissare per terra non facendo niente.

<<Allora?>> sempre nessuna risposta.

<<Come immaginavo>> dicesti girandoti.

<<Fidati di me, T/n>> disse prima che potessi entrare nell'istituto <<Sono il tuo migliore amico, voglio il meglio per te, lo sai>> concluse guardandoti affranto.

Lo guardasti un'ultima volta prima di chiuderti la porta alle spalle dove ti ci appoggiasti chiudendo gli occhi.

<<T/n cosa ci fai li?>> ti chiese una voce avvicinandosi.

Apristi gli occhi di scatto e osservasti la persona che ti stava venendo incontro.

<<Cam>> dicesti staccandoti dalla porta andandogli contro.

<<Stai bene?>> ti chiese guardandoti intensamente.

<<Ho litigato con Daniel>> confessasti abbassando lo sguardo abbattuta.

<<Per me?>> ti chiese alzandoti il mento con due dita guardandoti negli occhi.

<<Non gli vai tanto a genio>> dicesti ridendo fissando i suoi occhi marroni.

<<Immaginavo>> disse abbozzando una risata scuotendo la testa <<Ti ha fatto qualcosa?>>.

<<No, non mi farebbe mai niente>> rispondesti staccandoti dall'abbraccio di pochi secondi prima.

Ti guardò confuso per poi scuotere la testa e prenderti la mano.

<<Dove andiamo?>> chiedesti ridendo a questa sua mossa inaspettata.

<<Seguimi>> disse guardandoti di sbieco sorridendoti.

Annuisti iniziando a correre fuori dall'istituto verso il giardino.

<<Cosa ci facciamo qui?>> chiedesti con il fiatone per la corsa fatta.

<<Questo>> disse guardando con sorriso sghembo la scuola.

Sussultasti per quel bacio inaspettato e, curiosa per questa sua mossa, guardasti nella direzione dove prima aveva guardato Cameron.
Appena vedesti Daniel guardarvi dal balcone principale, una morsa al petto iniziò a farsi sentire.
Cercasti di staccarti ma il ragazzo davanti a te non te lo permise iniziando a ridere.

<<Basta>> dicesti spaventata liberandoti facendolo ghignare <<Che ti è preso?>> chiedesti sistemandoti i capelli scompigliati.

Iniziò ad avvicinarsi toccandosi la mandibola e tu, intimorita, indietreggiasti.

<<Dove credi di andare?>> ti domandò con faccia inquietante.

<<Smettila>> dicesti facendolo ridere di più.

Iniziasti a correre verso l'istituto ma ti ritrovasti Cam davanti.

<<C-come hai fatto?>> domandasti impaurita dalla sua velocità prima che ti afferrasse per il collo.

<<Chiedilo a Daniel>> disse avvicinandosi al tuo viso.

<<Lasciala stare Cameron>> tuonò una voce al vostro lato improvvisamente.

<<Guarda guarda chi è venuto a salvarti>> affermò guardando il tuo amico <<Sennò cosa mi fai?>> gli chiese prendendolo in giro.

Vedesti Daniel serrare i pugni guardando la sua mano attorno al suo collo per poi scagliare contro Cameron un bel destro dritto sulla mandibola facendogli staccare la presa su di te.
Guardasti la scena confusa dalla velocità e potenza di quel gesto arretrando di pochi passi. Appena il ragazzo si alzò da terra andò verso il tuo amico.
Iniziarono una vera e propria lotta quando all'improvviso, ad entrambi i ragazzi, spuntarono delle ali in mezzo alla schiena facendoli liberare in aria.
Osservasti la scena con un misto di curiosità e spavento.
Facesti per andar via ma qualcuno ti prese per le spalle ritrovandoti per aria.

<<T/n!>> urlò Daniel guardandoti nelle braccia del nemico.

Cameron iniziò a ridere di gusto ai tuoi tentativi di lasciarti andare.

<<A te la scelta Daniel, o ti unisci a noi o la lascio cadere!>> disse lasciandoti cadere per poi prenderti per un braccio.

Vedesti l'angelo biondo alternare lo sguardo fra te e il moro preoccupato.

<<Non mi unirò mai a voi>> urlò Daniel.

<<Molto bene allora>> rispose Cameron lasciandoti cadere non prima di aver ricevuto un pugno dal tuo amico mettendolo KO.

Avresti voluto urlare ma nessun suono uscì dalla tua bocca per la troppa paura.
Secondo i tuoi calcoli, non mancava molto alla terra così chiudesti gli occhi pronta all'impatto.
Ma come ad un tratto, due braccia ti strinsero salvandoti dalla terribile caduta.
Chiudesti gli occhi e quello che vedesti prima di chiuderli definitivamente, fu una grossa luce bianca avvolgervi e i continui richiami del tuo amico verso di te.

***

Ti svegliasti di scatto spaventata dal sogno della sera precedente.
Osservasti la stanza capendo di essere in infermeria.
Sentisti un fruscio al tuo fianco facendoti sobbalzare.
Ti sentisti immediatamente più al sicuro quando il suono proveniva dai movimenti di Daniel che stava ancora nel mondo dei sogni.
Scuotesti la testa con un sorrisetto per poi alzarti dal letto ed uscendo dal balcone dell'infermeria.
Dalle fioche luci del sole, capisti che doveva essere l'alba.
Da quanto quel paesaggio ti incantò, non ti accorgesti di una voce alle tue spalle.
Sussultasti quando due mani si poggiarono sui tuoi fianchi.
Girasti la testa trovando il tuo amico osservarti.

<<Daniel...>> sussurrasti.

La sua risposta fu abbracciarti facendoti inalare il buonissimo profumo del suo cappotto nero <<Come stai?>> ti chiese scostandosi di poco.

<<Cosa sei?>> gli domandasti guardandolo negli occhi.

Lo vedesti serrare la mandibola per poi guardare tutto tranne che i tuoi occhi.

<<Daniel>> lo richiamasti.

Il suo sguardo ricadde su di te implorante.

<<Grazie>> sussurrasti riabbracciadolo.

<<Di niente, T/n>> disse abbreviandoti il nome.

Sorridesti al suo modo di chiamarti.

<<Sai cosa Dani-Dani?>> scherzasti vedendolo alzare gli occhi al suo nomignolo tanto odiato facendogli stringere la presa sui tuoi fianchi.

<<Cosa c'è>> chiese sorridendoti.

<<So cosa sei>> dicesti guardando l'alba sentendotolo irrigidirsi.

<<Lo sai...>> sussurrò lui guardando per terra.

<<Non per questo vuol dire che non ti voglia nella mia vita>> gli dicesti sorridendo appoggiandoti al suo possente petto.

Lo vedesti buttare fuori l'aria come se l'avesse trattenuta per ore guardandoti.

<<Grazie per avermi salvato la vita, sul serio>> gli dicesti stampandogli un bacio sulle labbra.

<<Farei di tutto pur di vedere quel tuo sorriso>> disse per poi baciarti con più passione.

E così, ad immortalare quel bacio, il sole vi illuminò con i suoi primi raggi.

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