Bucky Barnes
<<T/n>>
Alzo lo sguardo e vedo Bucky alla porta della mia camera <<Ehi Buck>> porto la coperta sopra la testa.
<<Stai bene?>> incrocia le braccia appoggiandosi con una spalla al muro.
<<Si, certo. Sono solo stanca>>
<<Che cosa hai fatto?>>
<<In che senso>> borbotto
<<Mi hanno detto di voi due. Tu e il tuo fidanzato>>
<<Non capisco ancora>>
<<Avete litigato e vi hanno visti tutti>>
<<Oh...niente di che, ora è passato>> mi mordo l'interno guancia.
Sento il letto abbassarsi al mio lato.
<<Fa vedere>>
Dei brividi ricoprono il mio corpo <<Va via>>
<<No>>
Resto in silenzio
<<Non me ne andrò finché non ti avrò aiutata, fa parte della nostra promessa>>
<<Infrangila>>
<<Per favore, T/n>> gioca con i capelli che fuoriuscivano.
<<Ti arrabbierai>>
<<Non lo farò>>
<<Falso, ti conosco troppo bene ormai>>
<<Ehi>> abbassa di poco la coperta <<Mi stai facendo preoccupare>>
Tiro su con il naso scoprendo gli occhi. Lo vedo sorridere scrutando ogni millimetro di pelle scoperta <<Te l'ho mai detto che hai degli occhi bellissimi?>>
<<Ora anche tu, si>> accenno un sorriso ricoprendomi completamente un'altra volta.
<<T/n>>
<<Ho sonno Bucky>>
<<Da quando in qua hai le coperte bicolore?>>
<<Che?>> corruccio le sopracciglia un secondo prima che la coperta mi venisse tolta di dosso.
<<BUCKY!>>
Il soldato mi guarda con le vene del collo in risalto per le macchie di sangue che ricoprivano il letto.
<<È finita adesso, è finita>> lo guardo <<L'ho lasciato>>
Continua a osservarmi così intensamente da mettermi in soggezione. Mi siedo dell'angolo passando una mano fra i capelli <<Non guardarmi>> distolgo lo sguardo
<<Dov'è?>>
Non rispondo. So che cosa vorrebbe fare, ma non voglio che finisca nei guai per colpa mia. Ancora. Bucky è il migliore amico di mio fratello e molto protettivo nei miei confronti. Mi ricordo quando spintonò un ragazzo perché per sbaglio mi aveva dato una spallata a ballare, quando è andato in pasticceria a comprarmi dei bignè al cioccolato perché non mi sentivo bene, quando provai la sua moto e mi strinse a se tutto il tempo come se potessi sfuggirgli da un momento all'altro... Una cosa che non ha mai tollerato è il mio fidanzato, beh ormai ex. Dice che mi ha portato sulla brutta strada, che ho perso me stessa. Io...ero cosciente di ciò che succedeva attorno a me ma il problema era che non riuscivo a lasciarlo andare. Era bravo con le parole, cavolo se lo era. Forse questo fattore nascondeva i gesti, si. Si scusava ogni volta e io lo perdonavo sempre. Odio dirlo ma...Bucky Barnes aveva ragione e io sono stata cieca e irresponsabile.
<<T/n>> si avvicina
Chiudo gli occhi coprendomi il viso andando con la mente altrove. I passi si fermano.
<<Mi distrugge vederti così>> si siede al mio fianco <<A pezzi sul pavimento che piangi>>
Mi scappa un singhiozzo che non riesco a trattenere <<Sono così stanca>>
<<Lo so piccola peste, lo so>> mi prende in collo.
<<Non sono all'altezza del cognome di Steve>>
<<Ehi ehi, che diamine stai dicendo?>> mi prende il viso fra le mani <<Tu, T/n Rogers, hai un cuore forte. Sei la persona più gentile che conosca, sei coraggiosa e molto molto bella>> si ferma capendo di aver detto troppo ma cerca di recupera <<Tu sei la mia complice>>
Alzo lo sguardo asciugandomi il viso con le maniche della felpa <<Sono d'accordo con la complice>> rido
<<Tutto quello che ho detto è vero>> mi toglie una piccola ciglia dalla guancia in uno sfioro che mi fa sospirare internamente.
<<Ho una sorpresa per te, la vuoi?>> mi si illuminano gli occhi mentre annuivo felice come una cretina.
Si alza con me ancora in collo e mi posa sul letto <<Chiudi gli occhi e non sbirciare>>
Faccio come dice lui e quando sento il suo "via", li apro. Una cascata di dolci sono racchiusi in una scatola apposita e anche lei molto appetitosa <<Morirò felicemente diabetica>> saltello sul posto allungando le mani verso di lui, o meglio lei.
<<Ah ah>> allontana la scatola <<Facciamo un patto: mentre mangi, io ti curo. Ci stai?>>
<<Tutto per i dolci>> prendo la scatola e inizio a mangiare sdraiandomi.
Il moro recupera una sedia e si mette di fianco al letto insieme alle medicine. Ogni tanto sbircio nella sua direzione e noto il suo sguardo attento a non farmi ulteriore male. La cosa più carina è che quando è con me, ha sempre un tocco leggero. Ha paura di ferirmi.
<<Se vuoi, puoi mettermi come sfondo del tuo telefono>> ridacchia e solo ora vedo che mi sta guardando con un ghigno.
Avvampo dalla testa ai piedi incurante del fatto di essermi incantata.
<<Io...avevi un qualcosa di bianco nel capelli, stupido. Non sei così bello>> faccio finta di togliergli qualcosa dai capelli.
<<Va bene va bene, io comunque ho finito>> si lecca le labbra buttando la roba usata.
<<Com'è il cibo?>> torna da me.
<<Delizioso>> pulisco le dita con la lingua, come una vera signorina si.
Allunga una mano verso un Mio bignè e gliela schiaffeggio negando con la testa <<Nah nah>>
<<Uno solo>> ride e riprova con scarsi risultati.
<<Nope>>
<<Okay okay>> si alza e gira per la stanza.
Rido ma quando riapro gli occhi, la scatola era nelle sue mani.
<<Ehi!>> mi alzo <<No, non ci provare>> gli punto il dito contro quando ha preso in mano un dolcetto <<Ti avverto, morirai>>
Lo mangia.
Assottiglio lo sguardo in stile omicida <<Sai cosa hai appena fatto?>>
<<No>> ne mangia un altro e posa la scatola <<Ma devo dire che sono molto buoni>> e in un secondo sono davanti a lui.
<<Salve>> mi guarda dall'alto.
Faccio per caricare un colpo ma mi ferma. Provo con una gamba ma ferma anche quella e tutti gli altri tentativi ritrovandomi fra le sue braccia e con la schiena contro il suo petto. Sospiro e soffio per togliermi i capelli da davanti al viso <<Coglione>> borbotto.
Mi gira verso di lui facendomi ondeggiare. Si avvicina al mio viso guardandomi le labbra.
<<Bucky...cosa>> sussurro con il batticuore.
<<Sei sporca, proprio qui>> posa le labbra molto vicine alle mie per togliermi una macchietta di cioccolato.
<<Oh okay>> chiudo gli occhi appoggiandomi contro di lui.
<<Riposa un po'>> mi prende e mette a letto ma lo tiro con me <<Non voglio dormire>>
Lo guardo tenersi con le braccia ai lati della mia testa mentre giocavo con la sua collana militare.
<<Ti piace?>> chiede con voce roca.
<<Mi sono sempre piaciute queste collane, anche Steve ne tiene una>>
<<Proprio così, si>> sorride.
Guardo il suo braccio in vibranio e lo accarezzo con la mano segnando ogni riga <<Mi piacerebbe lo facessi all'altro>> continua con quel tono.
Ruoto lentamente lo sguardo dal braccio, al suo viso e infine all'altro braccio. Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle.
<<Mi ricordo di questa>> indico una piccola cicatrice sul suo avambraccio.
<<Ah si?>> si avvicina piano come uno squalo.
<<Stavamo scavalcando un cancello e ci eravamo incastrati>> rido <<Vedi? Complici, avevi ragione>>
<<Mhmh>> si tira su e inverte le posizioni.
Guardo le mie gambe che erano ai lati delle sue e il mio petto vicino al suo. Le sue mani mi accarezzano i fianchi giocando con la maglia <<Sai che...se questo è il prezzo di morire lo farei all'infinito?>>
Un calore si estende lungo tutto il mio corpo e sorrido <<Sei davvero stupido>> mi appoggio a lui.
<<Dico sul serio, T/n>>
<<Che cosa vuoi dire con questo>> ci guardo.
Il moro mi guarda accarezzandomi una guancia con un sorriso triste.
<<Parlami Bucky, che succede>> allaccio le braccia attorno al suo collo.
La sua presa sui fianchi così stringe in modo piacevole mentre negava con la testa <<È complicato>>
Gli alzo la testa con due dita e noto i nostri volti molto vicini. Se potesse sentire il mio cuore, sono sicura che resterebbe sconvolto dal sentire quando veloce batta. Ho sempre avuto una cotta per Bucky ma ovviamente era off-limits e irraggiungibile. Ci sono una miriade di fattori che dovrebbero farmi stare alla larga da lui ma non voglio accettarne nemmeno uno. Al massimo cosa ottengo? Un'altra delusione e bast- no, perderei anche il mio migliore amico...cavolo.
<<Stai pensando troppo>> una bassa voce mi risveglia e mi accorgo di aver trattenuto il respiro.
Annuisco chiudendo gli occhi e mi calmo.
Guardo la finestra e il sole è calato lasciando che la luna risplendesse nel cielo stellato
<<Liberati>> sussurra.
Con le mani che tremavano, le poso entrambe sulle sue guance e lo bacio. Non approfondisco ne mi muovo ma capisco di aver commesso un errore sentendolo rigido. Lascio cadere le braccia e faccio per staccarmi quando lo sento inspirare e attirarmi maggiormente a se ricambiando. Apro gli occhi dimenticando come si baciasse. Lo stesso fa lui con i suoi staccandosi lentamente.
<<Cavolo>> si schiarisce la voce e fermandomi dallo scendere da lui <<Tu adesso non mi scappi più>>
La sua bocca corre a cercare la mia che trova subito e iniziamo una dolce danza. Le mani di entrambi vagano sul corpo dell'altro. Sospiro di piacere quando mi morde il labbro inferiore. Poso le mani sul suo petto sorridendo come un ebete.
<<Non sai da quanto aspettavo questo momento>>
<<Scommetto che ti batto>> rido.
<<Ne dubito. Dimmi>>
<<Mi piaci da cinque anni>> sussurro
<<Ti ho battuta>> sussurra anche lui ma al mio orecchio
<<Che?>> alzo la testa <<E da quanto>>
<<Dal '45>> sospira
<<Mio dio>> borbotto ridendo <<E ti penti di ciò?>>
<<Nemmeno per un secondo, hai rapito il mio cuore T/n>> mi bacia a stampo e mi sdraio sul letto sorridendo.
Il soldato non perde tempo a mettersi su di me come prima e lo stesso faccio io allacciando braccia e gambe attorno a lui.
<<È tutto vero?>>
<<Verissimo>>
Sento i miei occhi diventare lucidi per l'emozione facendolo sorridere.
<<Oh, tesoro, tutte le luci della città non brilleranno mai come i tuoi occhi adesso>>
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