Arthur Pendragon

immagina dedicato a PanAlice2002
spero sia di tuo gradimento :)

———

Sorrido a Merlino che aveva fatto una delle sue solite pessime battute.

<<Oh fratello>> poso una mano sul suo petto <<Sei rimasto come ti ricordavo>>

Mi fa l'occhiolino <<Parlando di cose serie, che intenzioni hai con Arthur?>>

Fortunatamente, la maschera che era obbligatoria tenere la sera del ballo, copre la maggior parte del mio viso impedendo al mago di poter decifrare le mie emozioni.

<<Nessuna, continuerà la sua vita come ha fatto tutti questi anni>> lo guardo ballare con una ragazza.

<<Lui parla di te>>

<<No, no>> scuoto la testa <<Non devi dirmele queste cose>> tiro su con il naso <<Volevo vederlo per l'ultima volta, ho sentito che a breve ci sarà l'incoronazione>>

Il mago annuisce sospirando.

<<Deve continuare a pensare che sia io quella con la magia invece che tu>>

<<Si deve rimediare ai propri errori>> mi ferma dal ballare e se ne va.

Una strana sensazione ricopre le mie braccia nude in modo da farmele abbracciare e uscire dalla pista. Osservo la maggior parte delle persone nella stanza e nessuno sembra potermi riconoscere. Sono stata esiliata da Camelot anni fa per uso della magia davanti a Uther Pendragon. Quello che non sanno però, è che io e Merlino non dovevamo far toccare il calice ad Arthur perché avvelenato. Mi sono presa la colpa non volendo che rovinassero la vita di mio fratello.

<<Mh mh>> dei finti colpi di tosse catturano la mia attenzione.

Uther mi guarda dall'alto in basso con il suo solito sguardo serio.

<<Mi concede questo ballo signorina?>> porge la mano.

<<Io in realtà..>> mi guardo intorno.

Prende la mia mano e trascina in pista iniziando a ballare.

Sento seccarsi la gola e il cuore battere come impazzito. Riuscirà a conoscermi? Beh, spero proprio di no o questa volta mi ucciderà direttamente.

<<Da dove provieni ragazza? Non ti ho mai vista da queste parti>> mi guarda dritto negli occhi facendomi fare una giravolta.

<<Vengo da lontano, sono stata invitata>>

<<Da chi?>> si avvicina.

<<Da Arthur>> esce dalle mie labbra un tono basso.

<<Impossibile, gli inviti li ho consegnati personalmente>> stringe la presa su un punto dolente che sapeva solo lui per accertarsi.

Una smorfia si largo sul mio viso insieme a un lamento sfuggito.

<<Si sente la puzza di stregoneria a chilometri di distanza>> sussurra in modo che solo io possa sentirlo.

Riesco a togliere la sua mano e barcollo all'indietro sbattendo contro altre persone.

<<Grazie per la damigella, padre>> delle braccia circondano il mio corpo.

Come per magia, a mettersi fra noi e Uther, arrivano tutti gli altri abitanti di Camelot facendoci perdere di vista l'uomo. Ho ancora il respiro pesante per aprire gli occhi.

<<Respira, T/n>> la musica svanisce e il rumore di una porta che si chiude risuona nelle mie orecchie.

Le braccia attorno alla mia vita si muovono <<Arthur>> sussurro dandogli sempre la schiena.

<<T/n>>

<<Come hai capito chi fossi?>>

<<Merlino>> si mette davanti a me.

Mi scappa un verso sorpreso <<Dovresti avere anche tu degli istinti omicidi verso di me>> mi stringo nelle spalle.

Il biondo sorride negando <<Non da quando mi hanno detto la verità>> mi alza il mento <<Non...non ho mai smesso di pensare a te per tutto questo tempo>>

<<Hai ancora dei bellissimi occhi>> accarezza la mia maschera e mi scappa un sospiro mentre la toglieva lentamente.

<<A-anche tu>> sorriso flebilmente.

<<Mio padre ti ha fatto del male?>> mi squadra allontanandosi un poco.

<<Tranquillo, va tutto bene>> poso le mani sulle sue spalle sospirando <<Mi sei mancato>> ammetto.

Alza lo sguardo su di me e attira a se <<Ti ho cercato per tanto tempo>> posa la fronte contro la mia.

Sorrido stringendo la presa sulla sua maglia <<Ti ho visto>> sussurro.

<<Come?>>

<<Vivendo nelle foreste ho imparato ad amplificare i sensi e devo dire che non sei silenzioso>> rido.

<<Ha-ha-ha>> rotola gli occhi al cielo <<Sei una cattivella, perché non ti sei mai fatta vedere>> mi punzecchia i fianchi leccandosi le labbra.

<<Devi conquistarti i miei pensieri, futuro Re>> sbatto le ciglia in modo innocente.

<<In che modo>> si avvicina al mio viso con il suo.

Sento la schiena toccare il muro <<Non lo so, stupiscimi>> faccio passare lo sguardo lungo tutto il suo viso soffermandomi forse troppo sulle labbra.

Le sue mani mi accarezzano i fianchi fino a farle arrivare sulle guance <<Oh, dolce T/n>> sospira <<Ti fidi di me?>>

Annuisco guardandolo negli occhi <<Cosa devo fare>>

<<Tu assolutamente niente, devi dirmi soltanto se la mia prossima mossa è di tuo gradimento>>

Dei brividi di cui non riesco a percepirne il motivo, si fanno largo nel mio corpo facendomi chiudere gli occhi.

<<Arthur>> lo stringo a me

<<Si, mia principessa?>> sussurra

<<Tra pochi giorni diventerai Re, perché perdi tempo qui>>

<<Non è perdere tempo questo>> mi porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<È voler recuperare la metà del cuore che mi è stata portata via>>

Alzo lo sguardo su di lui con occhi sgranati <<C-cosa?>>

<<T/n, io ti a->> si ferma grugnendo

<<Non...non dirlo se non sei sicuro al mille per mille>> gli copro la bocca <<Mi dispiace per quello che ti ho causato, non era né sarà mai mia intenzione farti del male>> toglie la mia mano dalla sua bocca intrecciando le nostre dita.

<<Sei tu>> sorride

<<Io cosa>>

<<Tu sei la mia regina>>

<<O mio dio>> mi reggo ad un mobiletto ma dura poco perché due braccia mi sollevano <<Arthur...io sono solo una ragazza esiliata>>

<<È ora che la tua vita si illumini T/n. E voglio essere io il tuo arcobaleno, se me lo permetterai>>

Lacrime scivolano lungo le mie guance come cascate e due labbra si occupano ad asciugarle tutte con piccoli baci.

<<Ti amo T/n>> mi stringe a se <<Sei l'unica persona che mi abbia mai capito e che non abbia doppi scopi>>

Ci guardiamo entrambi negli occhi che parlavano ormai al posto nostro quando le nostre bocche si scontrano dando vita ad un bacio pieno d'amore.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top