Alec Lightwood

<<Attaccheremo l'istituto degli Shadowhunters stanotte>> ordinò Raphael.

<<E se qualcuno venisse catturato?>> domandò un tuo compagno.

<<Non succederà, sono quasi tutti in missione e se, faremo il possibile per non farlo accadere>> rispose il vostro capo.

<<Perché tutto questo?>>

<<Hanno preso un nostro compagno e ora prepariamoci>> finì Raphael.

Vi alzaste per andare nelle proprie camere a prepararvi ma una mano ti fermò trascinandoti via.
Ti girasti pronta a difenderti ma ti bloccasti vedendo tuo fratello.

<<Cosa c'è?>> chiedesti togliendo la sua mano dal tuo polso.

<<Riguardo a stanotte tu dovresti stare qui, non è sicuro>>

<<Cosa?>> urlasti

<<Non urlare>> disse tappandoti la bocca <<Ti sei trasformata da poco, non sai ancora combattere>>

<<Non è giusto! E poi un minimo mi so difendere>> sbuffasti battendo i piedi a terra come una bambina.

<<Tu. Resti. Qua.>> disse serio

<<Ma Raphael->>

<<No, non voglio sentire discussioni>> e con questo si girò andando via.

Arrabbiata, ti rinchiudesti in camera tua buttandoti sul letto iniziando a pensare a come saresti potuta andare con loro senza farti scoprire.
Dopo interminabili minuti di riflessione, iniziasti a prepararti sentendo del forte frastuono al piano inferiore.
Indossasti una maglia a maniche lunghe nera insieme ai pantaloni e scarpe del medesimo colore.
Prendesti i tuoi amati coltelli mettendoteli nella cintura e scendesti al piano di sotto con un balzo dal balcone facendo meno rumore possibile.

<<Bene ragazzi li attaccheremo circondando l'edificio, in questo modo ne avremo ancora meno da combattere>> sentisti col tuo udito sovrannaturale <<Sorelle e fratelli, siete pronti?>> urlò tuo fratello.

A questa domanda si alzarono decine e decine di voci pronte all'attacco.
Sentisti Raphael ridere soddisfatto per poi fare un segno con la mano iniziando a correre verso l'istituto.
Li seguisti a tua volta stando attenta a non farti scoprire.
Nemmeno passati due minuti che siete tutti accampati attorno all'edificio.
Vedesti i tuoi compagni iniziare a combattere contro le guardie poste fuori dall'entrata.
Ti avvicinasti cautamente stando dietro agli alberi controllando la situazione.
Improvvisamente, dietro di te udisti un ramo spezzarsi per poi sentire intorno al tuo polso una specie di filo metallizzato.
Ti ritrovasti a terra vicino ad una ragazza con in mano la corda che ti eri tolta dal braccio.
Ti alzasti velocemente iniziando a indietreggiare tirando fuori i coltelli puntandoli contro la ragazza.
Iniziaste a girarle intorno con la tua velocità procurandole alcuni tagli finchè non riuscì a prenderti e sbatterti contro un albero molto vicino all'istituto dove stavano i tuoi compagni e shadowhunters.
Infuriata, tirasti fuori i tuoi canini mostrandoli minacciosi alla ragazza che si era ripresa la frusta.
Quando stavi per fare un passo verso di lei, arrivò velocemente un ragazzo.

<<Due contro uno, non vale così>> cercasti di sdrammatizzare prendendo tempo per cercare una via di fuga.

<<Izzy, stai bene?>> domandò quest'ultimo ignorandoti.

<<Io si ma lei tra poco non più di tanto>> ringhiò per poi avvicinarsi iniziando a colpirti.

Schivasti la maggior parte dei suoi colpi fin quando una voce non la fece fermare e una freccia colpì di striscio il tuo avambraccio facendoti cadere.

<<Brutto stron->> lo maledicesti mostrandogli i denti prima che qualcuno dei tuoi compagni arrivò in tuo soccorso.

<<Tutto be- T/n?>> urlò sconcertato tuo fratello lottando contro i ragazzi <<Ti avevo ordinato di stare a casa!>>

<<Non prendo ordini da te!>> gli urlasti di rimando tirando fuori i coltelli proteggendo tuo fratello da un altro shadowhunter.

<<Abbiamo Simon, andiamocene!>>

Annuiste per poi urlare ai vostri compagni di ritirarsi.

<<Arrivati a casa te la vedrai con me>> sussurrò minaccioso vedendo i tuoi amici venir verso di voi.

<<Simon!>> gridasti felice saltando addosso al tuo migliore amico.

<<T/n!>> disse sorridendo ricambiando l'abbraccio.

<<Forza ragazzi, tutti a casa!>> ordinò Raphael.

Arrivata a metà viaggio ti accorgesti di avere lasciato i tuoi coltelli all'istituto così facesti retromarcia.
Ti nascondesti dentro ad un vicolo cercando con lo sguardo le tue armi.
Appena le intravedesti, non vedendo anima viva, ti incamminasti.
Ma appena mettesti piede dentro il giardino, qualcuno di prese di forza da dietro.

<<Alec!>> urlò una voce.

<<L'ho presa!>> disse il ragazzo tenendoti bella salda dato i tuoi movimenti per liberarti.

<<Guardie!>> chiamò i soccorsi la ragazza guardandoti truce <<Portatela nella cella>>

<<Fermi! Stavo soltanto prendendo i miei coltelli!>> urlasti dimenandoti appena entrati nell'edificio.

<<Dacci un motivo per il quale dovremo fidarci di una vampira>> ti guardò male il ragazzo.

<<Forza!>> ti strattonarono le guardie.

<<Non credo proprio>> sussurrasti prima di girare le braccia con la tua velocità perdendo le presa delle guardie facendole cadere.

Tirasti fuori i canini iniziando a correre intorno per una via d'uscita.
Sorridesti vedendo la porta d'ingresso libera ma prima che potessi toccarla, il ragazzo ti mise una spada al collo facendoti fermare di colpo.

<<Non complicare le cose più del dovuto>> disse al tuo orecchio prima di sentire una forte botta alla testa che ti fece cadere nelle braccia del ragazzo inerme.

*****

<<Dobbiamo avvertire Jace e Clary>>

<<Meglio di no, hanno cose più importanti da fare>>

<<Ma- Aspetta, si sta svegliando>>

Sentisti dire prima di riprendere del tutto i sensi capendo anche di essere legata.

<<E così saresti la sorella di Raphael...>> disse la ragazza.

A sentir pronunciare il nome di tuo fratello in modo così disgustato, si accese una scintilla nei tuoi occhi tanto da farti recuperare tutte le energie.

<<Non ti azzardare a nominare il nome di mio fratello in questo modo, lurida shadowhunter>> dicesti guardandola dall'alto al basso con disgusto.

<<Sennò cosa fai? Mi->>

<<Izzy>> intervenne Alec <<Vai di sopra, bado io a lei>> disse continuando a guardarti da quando avevi aperto gli occhi.

<<Ma->>

<<Niente ma, vai>> ordinò e così restaste solo voi due.

<<Allora...T/n Santiago>> disse strofinandosi le mani <<O meglio dire neonata Santiago>>

<<C-come fai a saperlo?>> domandasti incredula dall'informazione che sapevano solo i vampiri.

<<Ho fatto delle ricerche e da quel che mi risulta, hai diciannove anni, perché ti sei trasformata ora?>>

<<Non sono affari tuoi questi>> dicesti con le lacrime agli occhi.

<<Lo hai chiesto tu?>>

Tutto quello che ricevette fu silenzio e uno sguardo d'odio.

<<Ti hanno trasformata a forza?>>

Chiudesti gli occhi e con questo una lacrima ribelle sfuggì al tuo autocontrollo.

<<Stavi mor->>

<<Basta adesso!>> gli urlasti contro appoggiandoti al muro scivolando a terra.

Sussultò per poi schiacciare un tasto il quale ti permise di vederlo anche senza la super vista dato il vetro oscurato.
Lacrime amare iniziarono a scendere sulle tue guance.
Lo sentisti prender fiato ma prima che potesse dire una parola lo bloccasti.

<<Zitto! Devi stare solo zitto!>> ribattesti battendo dei pugni per la frustrazione per poi tirare le gambe al petto.

Sentisti dei passi fare su e in giù per alcuni minuti finché non cessarono lasciandoti sfogare tutta la notte fino a far stancare gli occhi.

***

Dei passi si fecero sempre più vicini e il rumore di una porta che si apriva si fecero spazio nelle tue orecchie.
Apristi gli occhi e la prima cosa che percepisti fu l'odore di sangue che proveniva dal calice davanti alla porta.
Ti alzasti con le poche forze che ti rimanevano dalla sera prima e afferrasti il bicchiere bevendo in meno di due secondi il liquido all'interno.

<<Buongiorno>>

Girasti la testa di scatto verso la voce e vedesti Alec osservarti dal vetro.
Buttasti gli occhi al cielo facendolo ridere.

<<Hai intenzione di mettermi il muso per sempre, vampiretta?>>

<<No, perché tanto uscirò di qui fra poco>>

<<Io non credo affatto sai?>>

<<Mh... Ma si può sapere perché ci sei sempre te a controllarmi? Non mi mandi la tua simpaticissima sorellina?>>

<<Ho chiesto io di tenerti sotto controllo>>

<<Che bel regalo>>

<<Strano, tutte mi vorrebbero fisso al loro fianco>> disse vantandosi.

<<Io non sono "tutte">>

<<L'avevo capito, neonata>>

<<Non chiamarmi così>> dicesti alzandoti mettendo le mani sul vetro.

<<Va bene>> disse alzando le mani <<Piccoletta>> e il tuo sguardo soddisfatto passa ad uno incavolato.

<<Vai al diavolo>> dicesti dando un pugno al vetro facendo una smorfia di dolore.

<<Ti sei fatta male>> disse facendo un passo nella tua posizione guardandoti l'avambraccio.

<<Non è niente, guarirò>> dicesti tenendoti la ferita che stava gocciolando

<<Le mie frecce sono ricoperte con del veleno per voi>> spiegò arrivando davanti alla porta <<Mi devi promettere una cosa però, prima di andare in infermeria>> disse guardandoti dal piccolo vetro sulla porta.

<<Cosa?>>

<<Che non scapperai, perché se lo facessi sarei obbligato a darti la caccia>> disse guardandoti intensamente.

<<Prometto>> sussurasti dopo qualche secondo di pausa.

L'assordante rumore dell'apertura della porta ti fece fare un sospiro tanto profondo da far corrucciare le sopracciglia ad Alec.

<<Pronta>>

Ti fece segno di uscire e, una volta chiusa la porta, ti mise una mano dietro la schiena guidandoti verso l'infermeria.
Te la scrollasti di dosso e questa cosa non passò inosservata al ragazzo.

<<So camminare da sola>> dicesti seria.

Alzò le mani e si mise accanto a te annuendo.

<<Attenzione!>> sentisti urlare dietro di te ma prima che potessi scansarti, una mandria di shadowhunters ti urtò facendoti cadere addosso a Alec.

<<Cavolo>> dicesti guardando la ferita che si era aperta ancor di più facendoti perdere altro sangue.

<<Stai bene?>> chiese guardandoti mentre diventavi ancor più pallida del solito.

<<N-non molto>> dicesti appoggiandoti al muro.

<<Tieniti>> disse prendendoti a mo di sposa.

Sussultasti a quest'improvvisa presa ma non riuscisti a far niente dato che il veleno si stava diffondendo rendendoti debole.

<<Lasciami, riesco a camminare>> sussurasti debolmente.

<<Ascolta, non so perché vuoi che non ti tocchi ma vedi pure te che non ti reggi in piedi, quindi o muori per avvelenamento o fai un sacrificio facendoti portare in infermeria>> disse fermandosi.

A questo suo rimprovero ti raggomitolasti come una bambina al proprio peluche facendogli capire di doverti salvare.

<<Resta con me T/n, Raphael non me lo perdonerebbe mai>> disse facendosi largo fra la gente tenendoti nella stretta.

<<S-to perdendo troppo sangue, n-non è normale per un vampiro>>

<<Se non fossi stata così->> questa fu l'ultima cosa che riuscisti a capire prima di chiudere gli occhi.

***
<<Ha ripreso conoscenza>> disse un'anziana voce maschile <<Come stai?>> domandò avvicinandosi.

<<Bene, credo>> dicesti aprendo finalmente gli occhi.

<<Sei arrivata in tempo, ancora qualche minuto e il veleno avrebbe raggiunto il cuore>>

<<Ah>> riuscisti a dire.

<<Sei stata fortunata>> disse avvicinando la mano al tuo viso.

<<Cosa fa?>> chiedesti scostando la faccia di lato tirando fuori i canini <<Si fermi>>

<<Devo solo->>

<<Ha chiesto di fermarsi, venga più tardi. Sto io qui con lei>> tuonò Alec guardando male il dottore che se ne andò con la coda fra le gambe.

Lo guardasti sconcertata non avendo percepito la sua presenza nella stanza.

<<Grazie>> dicesti abbassando la testa.

<<Di cosa?>> chiese sorridente sedendosi sul fondo infondo al letto.

<<Di avermi salvata, nessun cacciatore di demoni lo avrebbe fatto>>

<<Beh, come dici tu, io non sono tutti>> disse ridendo.

Alzasti le sopracciglia divertita portandoti una mano in faccia sorridendo.

<<Alec>>

<<Dimmi>>

<<L'altra notte vi abbiamo attaccato solamente per riprenderci Simon, nient'altro>>

<<Avevo capito però c'è una cosa che mi domando>>

<<Il perché della mia trasformazione ora?>> chiesti con voce incrinata e occhi chiusi.

<<Se non vuoi dirmelo perché ti fa male parlarne, va bene>>

Appoggiasti lentamente la testa sul lettino riimmedesimandoti in quella orribile notte.

<<È successo un mese fa>> iniziasti con un nodo in gola <<Stavo tornando a casa da sola dopo essere stata al cinema con le mie amiche. A causa di alcuni lavori avevano bloccato la strada principale obbligandomi a passare da un'altra. Ero davanti a un edificio abbandonato quando dalla porta fuoriuscirono tre uomini che iniziarono a guardarmi in un modo, Alec->>

<<Va bene così T/n, tranquilla. Hai detto anche abbastanza>>

<<Mi hanno usata e picchiata e, con non so quale forza, sono arrivata a casa dove c'era Raphael il quale appena mi ha vista ha dovuto trasformarmi perché si, stavo morendo>>

Lo vedesti mettersi la mano davanti alla bocca in modo furioso per poi alzarsi facendo su e in giù per la stanza.

<<Cosa stai facendo?>> chiedesti asciugandoti le lacrime.

<<Che aspetto avevano questi tizi, te li ricordi?>>

<<Si, ma aspetta... Ti stai-?>> chiedesti sorridendo.

<<Cosa? No, no ma che dici... È solo che le ragazze non vanno trattate così>> disse mettendosi una mano fra i capelli.

<<E come vanno trattate?>> chiedesti volendolo istigare.

Si girò di scatto verso di te con la bocca aperta puntandoti un dito contro.

<<So cosa stai cercando di fare, piccola Santiago sai?>> chiese appoggiando le mani ai piedi del letto.

<<E cosa?>> chiedesti portando le gambe al petto appoggiandoci il mento.

<<Aah no, non ci casco>> disse malizioso guardandoti.

Ridesti nascondendo la faccia fra le gambe setendolo ridere.

<<Ti fa male la ferita?>> chiese guardandoti il braccio.

<<Insomma, resisto. Vuoi dare un'occhiata?>> chiedesti porgendogli il braccio.

<<Posso?>> chiese avvicinandosi.

Gli sorridesti annuendo.
Lo vedesti prenderlo in modo così delicato da non sentire quasi la presa.
Osservò attentamente la ferita per poi rimettere la benda.

<<La bendatura va bene, deve solo guarire con il tempo>>

Annuisti.

<<Cos'hai?>> domandò guardando il tuo viso basso.

<<Puoi dire a mio fratello che sto bene? So che sa che sono qui>> chiedesti speranzosa.

Lo vedesti fare un cenno positivo per poi uscire dalla stanza dicendoti di riposare.

***
Dopo un'oretta circa, passata ad aprire e chiudere gli occhi, sentisti dei passi avvicinarsi.

<<Alec?>>

<<Sono io tranquilla>> disse rassicurandoti.

<<Hai inviato la lettera a mio fratello?>>

<<Più o meno, mi è venuta un'idea>>

<<Quale?>>

<<Perché non dirglielo tu stessa>> disse sorridendo per poi girarsi facendo entrare tuo fratello.

<<Raphael!>> gridasti felice fiondandoti addosso a lui aggrappandoti come un koala.

<<Ciao sorellina, vedo che hai ripreso le forze>>

Ti staccasti con un sorriso da ebete che non accennava ad andarsene per poi guardare Alec che si era messo in disparte.

<<Come hai fatto a farlo entrare?>>

<<Essere il capo ha i suoi vantaggi>> disse vantandosi.

<<Sei tu il capo?>>

Annuì ridendo.

<<Sei pronta a tornare a casa?>> chiese tuo fratello accarezzandoti i capelli.

<<A casa?>>

<<Puoi venir via>>

Guardasti Alec per poi andarlo ad abbracciare.

<<Grazie shadowhunter premuroso>>

<<Felice del complimento, però vorrei riuscire a respirare di nuovo>> disse rosso in faccia.

<<Si scusa>> dicesti staccandoti imbarazzata.

<<Venite, vi accompagno all'entrata>>

Raphael ti cinse la mano per poi sorriderti iniziando a camminare.

<<La prossima volta che fai del male a mia sorella per qualsiasi ragione, sei morto>> minacciò tuo fratello.

<<Se non vuoi che succeda più, di ai tuoi vampiri di non fare casini>> ribatté Alec.

Vedesti Raphael in procinto di parlare ma lo prendesti per il braccio ammutolendolo.

<<Ci vediamo, Lightwood>> ghignò tuo fratello.

Lo spingesti via scocciata per poi salutare Alec con un segno di una mano e un sorriso e stessa cosa fece lui.
Andasti da Raphael dove iniziaste a correre verso casa ma lo fermasti.
Ti guardò stranito e tu, per rassicurarlo, gli dicesti di aspettare un attimo.
Tornasti da Alec che era sempre fermo sulla porta spaventandolo dal tuo improvviso arrivo.

<<Manca qualcosa?>>

<<In effetti si>> dicesti per poi prenderlo dal colletto baciandolo.

Ti staccò come scottato guardandoti allibito.
Lo guardasti spaventata dalla sua reazione non ricevendo alcuna risposta.

<<Io... Mi dispiace, non avrei dov->>

Ma ti zittii baciandoti ancora.
Gli mettesti le mani nei capelli e lui sui fianchi approfondendo il bacio.

<<Ehi ehi ehi, staccati da mia sorella shadowhunter>> arrivò Raphael liberandovi forzatamente.

<<Tu vieni con me, ora>> disse per poi prenderti andando verso casa.

<<A presto, Alec>> urlasti prima di girare l'angolo ignara del fatto che lo avresti visto tutti i giorni a venire.

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