capitolo 3🔞
Harry era teso e nervoso. Non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo nel giardino degli Zabini.
Draco stava per baciarlo? Era successo davvero o era semplicemente stato frutto della sua immaginazione?
Perché poi lui voleva essere baciato da Malfoy? Non gli erano mai interessati gli uomini prima!
Era ancora scioccato e quindi non notò l'occhiata confusa che Theo Zabini diede al suo migliore amico.
Blaise fu il secondo a cui Harry strinse la mano e anche il marito di Theo lanciò un'occhiata a Draco che era ancora accanto a lui.
Harry sentiva le labbra formicolare. E non si erano neppure baciati!
Perché adesso Harry desiderava essere baciato da Draco? Che cosa diavolo gli stava succedendo?
Una donna incinta si avvicinò ai due e Blaise la presentò come Zora Queen, la madre di Alexander e accanto a lei c'era un uomo che si presentò come Philippe Clarke ed era il compagno di Zora, nonché padre del bambino che sarebbe nato.
Harper e Alexander, quando gli ospiti giunsero in sala da pranzo per la cena, non erano presenti e Theo sollevò gli occhi al cielo.
Harry chiese gentilmente se poteva andare in bagno e Theo lo accompagnó al piano superiore.
Una volta da soli, Blaise guardò Draco con un sorpacciglio sollevato. Malfoy avvampó, evitando il suo sguardo.
Draco sapeva benissimo quello che stava per chiedergli il suo migliore amico, ma non aveva idea di cosa rispondere.
Tra lui ed Harry, purtroppo, non c'era stato nulla. Nemmeno un bacio.
Draco aveva desiderato ardentemente posare le labbra su quelle di Potter, per un momento gli era anche sembrato di vedere Potter chiudere gli occhi in attesa del desiderato bacio, ma all'ultimo si era tornato indietro.
E se si fosse immaginato tutto? Magari Potter non voleva essere baciato da lui, anzi, molto probabilmente non aveva alcuna intenzione di farsi baciare da un uomo.
Draco vide Blaise avvicinarsi a lui e aprire le labbra per fare la tanto temuta domanda quando, fortunatamente, il campanello suonò, facendo sospirare Draco.
Blaise lo fissò con sguardo che diceva "tanto prima o poi mi dirai tutto" e si avviò all'ingresso ad aprire la porta.
Sorrise quando vide i nuovi ospiti che sorridevano da dietro la vetrata della porta d'ingresso.
"Hey!" Disse Blaise con un sorriso bianco da infarto.
Un uomo, una donna e una ragazza bionda entrarono in casa e Blaise abbracciò la donna, mentre Philippe e Zora si avvicinavano a loro.
I nuovi ospiti erano i Wallace e la ragazza era la sorella di Harper.
Emily Wallace era la cugina di Theo che aveva reso possibile ai suoi due migliori amici di poter avere un bambino tutto loro: era stata la madre surrogata di Harper.
Nel frattempo, al piano superiore, Harry si era da poco chiuso la porta del bagno alle spalle e aveva preso un respiro profondo per calmarsi.
Che diavolo gli stava succedendo per l'amore di Merlino?
Era Malfoy! Non poteva desiderate un bacio da Draco Malfoy! Ad Hogwarts tutto quello che facevano era litigare e lanciarsi maledizioni, tra l'altro Harry aveva lasciato un bellissimo ricordo sul petto a Draco dopo avergli lanciato un Sectumsempra che gli era valsa quasi la bocciatura.
Harry si portò entrambe le mani tra i capelli, tirandoli con forza.
Magari il dolore avrebbe scemato la dannata erezione che gli si era formata quando Malfoy aveva provato a bacio in giardino.
Raggiunse il water cercando di calmarsi quando sentì la voce di Theo Zabini urlare:
"Giuro che se tra due secondi non esci dalla tua camera entro e come ti ho fatto ti uccido!"
Harry, che era abituato a quei casi, sbarró gli occhi e raggiunse l'uscita, tenendo la bacchetta in mano.
Theo Zabini era in piedi davanti ad una porta chiusa e tendeva la bacchetta davanti a sé, lo sguardo arrabbiato.
Harry aveva la bacchetta in mano, tenuta però accanto al fianco.
Era una questione tra padre e figlio, lo sapeva che non doveva intromettersi ma se Zabini fosse impazzito almeno poteva cercare di salvare la pelle al ragazzo.
Ci passava l'estate Harry a minacciare James quando Teddy andava a trovarli.
Albus dava la sua stanza e andava a trasferirsi in camera di James e i due cominciavano sempre a litigare, facendo impazzire Harry ogni singola volta.
"Harper? Sei qui?" Chiese Anne Wallace, la sorella di Harper, seguita da Draco che stava fissando Harry e Theo con le bacchette in mano.
"O apri questa porta immediatamente o giuro che entro e non so come va a finire!" Disse Theo con tono minaccioso.
Questa volta anche Draco tirò fuori la bacchetta dalla tasca e afferrò Wally per un braccio.
"Stai dietro di me" le sussurrò Draco e la bionda guardò la scena da dietro la sua spalla.
Proprio in quell'istante la porta della camera di Harper si aprì e sia Alexander che il figlio di Theo avevano le bacchette tese davanti ai loro corpi.
"Alexander scendi immediatamente" disse Theo fissando il figlio.
"Non stavamo facendo nulla!" Protestò il figlio mentre Alexander abbassava la bacchetta e la infilava sotto il maglione che indossava prima di superare in silenzio Draco e scendere le scale.
Wally lo seguí con lo sguardo, preoccupata.
Harry mosse la bacchetta tra le mani, non sapendo come comportarsi.
Doveva difendere Harper?
O farsi direttamente gli affari propri?
"Quante volte ti ho detto di tenere la porta aperta quando sei in compagnia di Alexander?" Chiese Theo.
Harper strinse i pugni, mentre abbassava la bacchetta e Draco fece lo stesso.
"Secondo te mi metto a fare sesso con il mio ragazzo in casa con te presente? Non sono deficiente! Smettila di trattarmi come tale!" Disse Harper tra i denti, fulminandolo con lo sguardo.
Theo arrossì.
"Lo sai che io lo faccio sempre e solo per te..." disse Theo.
"Beh, dammi un po' di fiducia, una volta tanto! Se proprio vuoi saperlo eravamo abbracciati a baciarci. Mi vuoi impedire pure di baciare il mio ragazzo?"
Theo avvampò.
"Assolutamente no!" Disse l'uomo. "Ma sai che voglio la porta della tua stanza aperta!"
"Ed io non voglio farmi vedere mentre mi bacio con il mio ragazzo!" Disse Harper.
"Va tutto bene qui?" Chiese la voce di Blaise e tutti si voltarono verso di lui.
"Si. Stavamo scendendo..." disse Theo con un sorriso mentre raggiungeva il marito seguito dal figlio.
I tre Zabini scesero le scale seguiti da Wally mentre Draco e Harry restavano immobili nel corridoio.
"Che diavolo è successo?" Gli chiese Draco avvicinandosi e Harry infilò la bacchetta nel fodero nascosto sotto la maglia che era solito usare al lavoro.
Harry sollevò le spalle.
"Non ne ho idea.. ero in bagno quando ho sentito Theo arrabbiato. Sono uscito e l'ho visto con la bacchetta puntata contro la porta. Pensavo che presto ci sarebbe stata una lotta di bacchette così mi sono allarmato e sono rimasto per proteggere il figlio, nel caso fosse scappato qualche incantesimo accidentale..." spiegò Harry mentre osservava Draco avvicinarsi.
"Io e te siamo sempre in prossimità di un bagno quando si tratta di lotte con le bacchette..." disse Draco avvicinandosi all'uomo che fece un passo indietro verso la porta del bagno, deglutendo rumorosamente.
Draco sorrise e allungò una mano verso la porta del bagno quando notò lo sguardo di Potter sollevarsi appena e sbarrare gli occhi smeraldo.
Draco aggrottò le sopracciglia e alzò la testa, deglutendo a sua volta quando vide il vischio sulle loro teste.
Chiuse gli occhi grigi mentre le guance diventavano rosso fuoco.
Prima che Potter potesse anche aprire le labbra per dire qualcosa, Draco lo spinse nel bagno, chiudendo la porta dietro di lui.
I due uomini si guardarono in faccia, i respiri corti e le guance che andavano a fuoco.
Draco allungò una mano verso il fianco di Harry che deglutì mentre sollevava appena il viso per fissare Malfoy che abbassò la testa verso di lui.
Harry trattenne rumorosamente il fiato quando sentì la bocca di Malfoy avvicinarsi alla sua guancia, senza però posarsi sopra.
Ma oramai era troppo tardi, Harry aveva già l'erezione che premeva contro la cerniera dei jeans blu scuro che indossava e si maledí mentalmente per quell' abbigliamento per nulla comodo.
Ma come poteva immaginare che le cose quella sera sarebbero finite in quel modo? Con lui eccitato per via di un altro uomo?
E non un uomo qualunque, ma Draco Lucius Malfoy, il suo acerrimo nemico, ma padre del migliore amico di suo figlio Albus.
Era tutto nato per quel motivo.
O per il richiamo da parte del Preside Silente.
O per colpa di Oliver Wood che aveva deciso di punire i due studenti di Serpeverde mandandoli nella foresta proibita. Di notte.
O forse gli doveva essere grato?
Non sapeva più niente, ormai.
Sentí Draco prendere un respiro profondo.
"Il tuo odore mi fa impazzire" disse il biondo con voce roca e Harry trattenne il fiato, mentre voltava appena il viso per guardarlo in faccia.
Le loro labbra erano separate da pochissimi millimetri e Harry desiderava davvero baciare o farsi baciare da Malfoy, ma la sua mano andò velocemente al fodero sotto il maglione che portava e posò una mano sul petto di Malfoy per allontanarlo appena.
Registrò lo sguardo smarrito del biondo un secondo prima che la porta del bagno si aprisse e comparisse Theo Zabini.
"Oh cazzo! Scusate!" Disse l'uomo avvampando e voltandosi, dando le spalle ai due uomini che si guardarono in faccia per un breve istante.
"Non preoccuparti. Io dovevo lavarmi le mani, il bagno serve a Draco" rispose Harry con un sorriso aprendo il rubinetto dell'acqua prima di infilarsi la bacchetta nel fodero.
Notò l'occhiata di Theo sulla sua bacchetta e lo vide posare gli occhi celesti sul suo migliore amico.
Harry si lavó velocemente le mani prima di asciugarsele e uscire, lasciando i due uomini da soli.
"Che cosa ho appena interrotto?" Chiese Theo al migliore amico che senza vergogna si aprì i pantaloni eleganti per fare pipì.
Theo chiuse la porta alle sue spalle ed incrociò entrambe le braccia al petto.
Draco sospirò mentre faceva pipì.
"Non hai interrotto assolutamente niente perché tra noi due non c'è nulla..." disse Draco, abbattuto.
"Perché lui aveva la bacchetta fuori?"
Draco avvampó prima di voltarsi verso di lui.
"Definisci bacchetta.." disse facendogli un sorriso malizioso e Theo sbuffò, portandosi una mano sul viso.
"Sono contento e soddisfatto di ciò che ha mio marito tra le gambe e poi non sono quel tipo di uomo che ci prova con il tipo del mio migliore amico e poi... a Potter non gli farei nemmeno un pompino da ubriaco!" Terminò con tono disgustato Theo sollevando gli occhi al cielo.
"Tu no, ma io se solo sapessi come, un pompino glielo farei. E da sobrio!" Disse Draco ridacchiando con le guance rosse mentre si lavava le mani.
~*~
La cena si svolse tranquillamente, tutti i presenti parlarono del più e del meno, Draco aiutó Theo a sparecchiare.
"Anche tu, tesoro" disse dando una pacca sulla spalla del figlio che si stava facendo gli occhi dolci con il fidanzato, seduto accanto a lui.
Harper sbuffò mentre alzava gli occhi al cielo e faceva ciò che suo padre gli aveva detto, ritirando i piatti sporchi agli invitati.
Zora si alzò a sua volta raggiungendo la cucina per prendere i dolci che lei stessa aveva preparato per la serata.
Quando Harper vide i cupcakes sorrise felice.
"Dimmi che ci sono quelli al cioccolato!" Disse il giovane sorridendo e guardando i dolci con occhi che brillavano.
La donna sorrise mentre rivelava la torta di mele e cannella, i cupcakes di vari gusti tra cui quelli al cioccolato di cui Harper andava ghiotto e i tipici biscotti natalizi, gli omini in Pan di zenzero.
Quando Theo si voltò e li vide sorrise:
"Questi sono i miei preferiti, invece!" Disse mentre aiutava la donna a portare i dolci a tavola.
Harry e Draco erano seduti uno accanto all'altro ma da quando erano stati sorpresi da Theo, i due uomini si erano guardati di sottecchi e ogni volta che i loro occhi chiari si incrociavano tra un discorso e un altro, i due uomini distoglievano lo sguardo, imbarazzati.
Harry però aveva più volte cercato di attirare l'attenzione dell'uomo, tenendo una mano sul bordo della sedia su cui era seduto, godendosi i vari sfioramenti dei dorsi delle loro mani quando Draco abbassava la mano libera per sistemare il tovagliolo sulle sue gambe.
Non era nulla di che, Harry lo sapeva bene, ma erano dei gesti che gli facevano battere il cuore un po' più velocemente e sperava non terminassero mai.
Quando Draco notò i dolci fece un verso felice e allungò una mano verso l'omino di Pan di Zenzero.
"Lo adoro!" Disse sollevando il biscotto in direzione di Theo che stava sorridendo. "Ti ricordi quanti ce ne siamo mangiati insieme io e te? Chiusi dietro le tende del baldacchino?"
Harry sollevò lo sguardo sul biondo Zabini e aggrottò le sopracciglia, sentendo un sentimento a lui sconosciuto avvolgerlo: era la gelosia.
Non era mai stato geloso prima, se non si contava l'anno prima che trovasse il coraggio di provarci con Ginny Weasley.
Adesso, vedere però Theo Zabini e Draco ricordare i vecchi tempi e al sol pensiero dei due amici da soli nascosti dietro il baldacchino a fare altro invece che mangiare semplicemente biscotti, lo faceva impazzire.
Blaise Zabini sembrò pensare le stesse cose perché afferrò il marito per la vita e lo fece voltare, guardandolo negli occhi.
"Cosa facevate nascosti dal baldacchino?"
Theo sorrise ma non riuscì a rispondere perché Harper si alzò in piedi urlando: "Io non voglio sapere!" Prima di voltarsi verso il padre. "Prima facevi le cose con Draco e poi se io bacio il mio ragazzo in camera mi fai la ramanzina!"
Draco avvampó e mosse la mano verso il bordo della sedia accanto a quella di Harry che mosse le dita per accarezzargli il dorso.
Quando il corvino si voltò verso di lui, vide che Draco aveva le guance rosse.
Blaise si voltò verso Draco che stava afferrando un biscotto, tutto imbarazzato.
Quando se lo portò alle labbra per dare un morso, sentì Potter avvicinarsi a lui.
"Posso dare un morso?" gli sussurrò roco all'orecchio, mentre gli fissava oscenamente le labbra.
Se doveva marcare il territorio, meglio farlo con stile.
Draco si voltò verso di lui, il cuore che batteva furioso nel petto, mentre sentiva le farfalle svolazzare nello stomaco per l'emozione.
Deglutì sotto lo sguardo famelico di Potter e gli tese un biscotto che aveva preso poco prima.
Harry abbassò lo sguardo sul biscotto e poi tornò a fissarlo in faccia, sorridendo malizioso.
All'improvviso, sembrò che nella sala da pranzo degli Zabini fosse divampato un incendio che lo stava facendo sciogliere come cera.
Harry abbassò lo sguardo sulla sua bocca e si leccò il labbro inferiore per inumidirlo.
"Ma io non intendevo dare un morso al biscotto, ma a quelle labbra oscene che mi hai sbattuto addosso per tutta la sera...."
Draco avvampó e si mosse a disagio sulla sedia, prima di sentire la mano di Potter sulla sua coscia.
Il suo membro nei boxer ebbe uno spasmo, dimostrando il suo apprezzamento.
Draco deglutí a fatica.
"Magari più tardi..." disse con le guance tutte rosse prima di addentare il resto del biscotto pan di zenzero, isolandosi da tutto il resto che lo circondava.
~*~
Dopo cena, tutti gli invitati si alzarono da tavola e presero a salutarsi affettuosamente, mentre l'orologio segnava precisamente la mezzanotte.
"Buon Natale!" Si dissero i presenti, scambiandosi baci e abbracci mentre Theo, da buon padrone di casa qual'era, accompagnava gli ospiti nel grande giardino della sua casa per farli uscire.
Draco ed Harry furono gli ultimi ad andarsene e mentre Theo accompagnava fuori il suo migliore amico, Harry si ritrovò da solo in compagnia di Blaise.
"Sono rimasto stupito dal vedere Draco in tua compagnia questa sera..." disse Blaise, qualche passo dietro Theo e Draco che camminavano stretti in un abbraccio.
"Non pensavo che sarei uscito questa sera, Draco è venuto a vedere come stavo..." Stava raccontando Harry quando Blaise lo fermò, posando una mano sul suo braccio.
"Proprio di questo volevo parlarti..." disse l'avvomago guardando Harry in faccia, lo sguardo serio.
Harry aggrottò le sopracciglia.
"Dimmi" disse Harry.
"Draco è mio amico da un sacco di tempo. Non devo starti a raccontare da quanto tempo sono suo amico perché ci hai visti. Solo... Io c'ero quando Astoria si è ammalata, ho visto com'è diventato durante la malattia e l'ho visto distruggersi dopo la sua morte. Non voglio vederlo ancora in quelle condizioni..."
Harry annuì.
"Non è nelle mie intenzioni. Siamo solo amici..." disse Harry.
Blaise lo guardó.
"Draco ti muore dietro da non so quanti anni. Se vengo a sapere che lo hai fatto soffrire oppure lo hai illuso ti vengo a cercare e me ne frego se sei il Capo Auror... intesi?"
Harry, quando sentì che Draco era innamorato di lui da anni, si voltò verso il biondo che stava parlando con Theo.
Annuì.
"Te lo prometto. Non ho alcuna intenzione di ferire Draco..."
Disse Harry proprio mentre il biondo si fermava davanti al cancello degli Zabini insieme all'amico.
Theo sorrise.
"Per materializzarvi dovete uscire dalla nostra proprietà. Abbiamo lanciato un sacco di incantesimi e penso che se ci provaste adesso a materializzarvi finireste per spaccarvi come minimo.." disse Theo con un sorriso.
Draco afferrò Harry per un braccio e se lo tiró addosso.
"Meglio non istigare Potter con queste missioni suicide che in questo periodo ci va a nozze" disse Draco mentre salutava con un bacio i suoi due amici prima di trascinarlo fuori da Villa Zabini.
Mentre cercavano un vicolo per materializzarsi, Harry realizzò che non ci aveva pensato nemmeno per un secondo alla richiesta di divorzio di Ginny.
Per la prima volta, dopo settimane passate a piangersi addosso, si era dimenticato dei suoi problemi.
Si voltò verso Draco che stava camminando verso un vicolo e sorrise.
Quando Draco si accorse che il moro lo stava guardando, si voltò e lo fissò confuso.
"Che c'è?" Chiese.
Harry sollevò le spalle, continuando a sorridere.
"Sono felice. Grazie" disse prima di afferrare Draco che materializzò entrambi nel suo castello.
Harry aprì gli occhi e si guardò attorno mentre Draco si allontanava e si sfilava il cappotto da dosso.
Chiamò un elfo domestico e consegnò lui sia il proprio che quello di Potter.
Quando furono nuovamente da soli, Draco si voltò verso il suo ospite che stava fissando affascinato il salone.
"Dicevamo degli Zabini che sanno cos'è una casa, ma te Malfoy non scherzi!"
Draco sollevò le spalle mentre si avvicinava al mobile degli alcolici.
"È l'unica cosa che sono riuscito a strappare alla mia famiglia prima che loro mi voltassero le spalle quando mi sono fidanzato con Astoria. L'ho fatto soprattutto per Scorpius. Volevo dare in eredità a un mio possibile erede universale dei tanti immobili dei Malfoy. Mi hanno dato questo castello ed io l'ho usato soprattutto per lavoro... Cosa ti offro?" Chiese il biondo guardandolo da dietro la spalla, l'armadietto degli alcolici aperto.
"Siamo a Parigi?" Chiese Harry sbarrando gli occhi. Quando poi notò l'occhiata di Draco, si grattò il mento. "Prendo quello che prendi tu" disse fermandosi al centro del salone.
Draco gli si avvicinò con due bicchieri e gliene tese uno prima di indicargli il divano.
I due uomini si sedettero e si guardarono in faccia mentre entrambi davano un piccolo sorso.
"Che cosa ti stava dicendo Blaise prima?" gli chiese il biondo finendo di bere e sporgendosi in avanti per posare il bicchiere vuoto sul tavolino di cristallo poco distante.
Davanti a loro il caminetto era acceso, dando una atmosfera intima.
"Blaise?" Chiese Harry sollevando un sopracciglio. "Niente di che. Mi ha ringraziato per essere stato loro ospite. Ha detto che è stata una sorpresa...." Disse, omettendo la frase che riguardava Draco e la sua cotta nei suoi confronti.
Draco sospirò, piegando il braccio sinistro sul poggiaschiena del divano mentre osservava Potter negli occhi.
"Sei un pessimo bugiardo. Conoscendolo ti avrà fatto il terzo grado su di me e sul fatto che se osi farmi del male lui verrà a cercarti per fartela pagare.." disse arricciando il naso.
Harry, che aveva appena bevuto l'ultimo sorso di whiskey incendiario, posò il bicchiere sul tavolino accanto a quello di Draco e lo guardò stupito.
"Hai origliato?" Chiese grattandosi la nuca.
Draco negò.
"Ammetto di avere molti pregi, ma di sentire gente lontana da me, no. Ma vedrò se esiste qualcosa del genere..."
Harry rise, gettando la testa all'indietro e Draco osservò rapito il volto di Potter e il collo esposto. Voleva baciarlo. Aveva il desiderio di posare le labbra sul collo di Potter sa quando erano chiusi in bagno insieme.
In realtà voleva fare ben altro con Potter, ma non sapeva da che parte cominciare.
Quando stava mangiando il biscotto, Potter sembrava decisamente su di giri, mentre ora sembrava tranquillo e Draco non poteva saltargli addosso senza preavviso.
"Fred e George hanno creato uno strumento apposta: si chiamano orecchie oblunghe..." disse Harry voltandosi verso di lui e solo in quel momento Draco si accorse di quanto erano vicini.
"Non comprerò mai nulla dagli Weasley!" Disse con tono annoiato Draco.
Harry sorrise.
"Peccato. Potevi piacergli..." disse prima di leccarsi le labbra senza smettere di guardare Draco in faccia.
"Potter. Ti rendi conto che non puoi prese farmi ai fratelli della.tua ex moglie?"
"Perché no? Non sei tu la causa del fallimento del mio matrimonio" disse Harry allungando una mano verso la sua coscia, lo stesso gesto che lo aveva fatto ammattire per tutta la sera.
"Significa che abbiamo una relazione?" Chiese Malfoy sollevando un sopracciglio.
L'aspetto spavaldo in realtà nascondeva un tumulto dentro il petto di Draco.
Il suo cuore stava battendo furioso contro la cassa toracica, in attesa di una risposta da parte di Harry.
'Ti prego, dí di si!' pensò Draco fissandolo dritto in faccia.
Harry sorrise.
"Forse sono io che ho perso la mano, ma se la memoria non mi inganna penso che per dire di avere una relazione, bisognava prima baciarsi, no?" Chiese Harry fissandolo malizioso, lo stesso sguardo che gli aveva lanciato mentre addentava il biscotto.
Draco posò la guancia contro l'avambraccio, gli occhi grigi brillanti mentre fissava Harry.
"Dobbiamo baciarci?"
"Malfoy, hai provato tutta la sera a baciarmi ma non ti sei mai spinto oltre. Capisco che farsi beccare dai tuoi amici di infanzia a limonare con me sarebbe stata molto imbarazzante, ma ora se non sbaglio non c'è nessuno..."
E quelle furono le parole che bastavano a Draco prima di avventarsi finalmente sulle labbra morbide di Potter.
L'uomo sorrise contro le sue labbra e gli afferrò tra i denti quello inferiore, facendo gemere e socchiudere gli occhi al biondo imprenditore di Pozioni magiche.
Harry fece sgusciare la lingua a leccarsi le labbra e accarezzò anche quelle di Draco che si irrigidí appena.
Era inutile fare lo spavaldo.
Erano passati secoli da quando aveva baciato Astoria per l'ultima volta e poi quella era la prima che baciava un uomo e non sapeva che cosa aspettarsi.
Sentí la lingua di Potter premere contro le sue labbra e Draco schiuse le proprie concedendogli il permesso di entrare.
Singhiozzó eccitato e la sua mano corse al torace di Harry per stringere la camicia che l'uomo aveva addosso.
I due si baciarono con lentezza, assaporando il momento e come le loro lingue si rincorressero in modo perfetto.
Il baciarsi però, risveglió anche una eccitazione che per entrambi gli uomini sembrava sepolta sotto strati di polvere.
Si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi.
Harry respirava a fatica e aveva le guance rosse, Draco pensò di non essere in condizioni tanto differenti.
"Wow" disse Harry con un sorriso emozionato. "Baci dannatamente bene" gli disse e Draco lo prese come un invito per un secondo round di lingue che si intrecciavano e salì e che si mescolavano nella bocca dell'altro.
Questa volta, però, Harry allungò un braccio verso la vita di Draco e se lo strinse addosso, mentre il biondo aveva abbassato la mano ad accarezzarli il ventre.
Il bacino di Potter scattò verso l'alto, desideroso di essere accarezzato a sua volta.
La mano di Draco scivolò verso il basso, mentre con la lingua accarezzava quella di Potter, gli occhi chiusi e concentrato.
Quando il suo palmo strinse l'erezione costretta nei jeans dell'uomo sbarró gli occhi, interrompendo il bacio.
Harry lo guardò con gli occhi scuriti dal desiderio. Draco deglutí e prendendo coraggio prese ad aprirgli i pantaloni.
Infilò la mano oltre la cerniera e le sue dita accarezzarono il membro duro dell'uomo, sentendolo caldo contro i polpastrelli.
Harry sollevò i fianchi verso l'alto mentre Draco gli abbassava i jeans fino alle caviglie e poi gli stringeva il membro ancora costretto nel tessuto elasticizzato del boxer.
Draco prese a muovere la mano su e giù, stringendo e rilasciando il membro che stava inumidendo il tessuto in prossimità della punta.
Draco si leccò ipnotizzato le labbra con la punta della lingua mentre gli abbassava l'elastico dei boxer, rivelando un membro grosso.
Draco sbarró gli occhi, il viso che avvampava.
"Merlino benedetto" disse in un soffio.
La Weasley aveva quel ben di Dio tra le mani e aveva preferito le donne?
Che spreco...
Draco scivolò dal divano fino al pavimento, trovandosi ben presto inginoccuato tra le gambe aperte di Potter.
Il moro lo vide afferrare il bicchiere del Whiskey e versare sul suo pene alcune gocce restanti, poi posò il bicchiere a terra, accanto alle sue ginocchia.
"Oh, guarda! È rimasto del Whiskey proprio qui!" Disse con tono malizioso Malfoy.
Senza pensare e seguendo solo l'istinto animale, Draco afferrò il pene di Potter dalla base e si caló sopra, spalancando le labbra per accogliere la cappella umida.
Harry urlò scioccato e graffió il divano sotto di lui.
Draco chiuse gli occhi e prese a succhiare mentre muoveva il polso su e giù.
Sentiva le guance andargli a fuoco mentre il sapore aspro e leggermente amaro gli invadeva la bocca.
Non aveva mai preso un cazzo in bocca ma pensava che essendo Potter un uomo, non doveva essere difficile soddisfarlo, no?
A volte agli uomini piacevano quasi sempre le stesse cose, così Draco visualizzó mentalmente come piaceva a lui ricevere sesso orale e prese così a seguire passo passo la fantasia.
Allontanò le labbra dalla cappella gonfia e sensibile e prese a tracciare linee spezzate sulla pelle vellutata e liscia, raccogliendo le prime gocce di liquido preorgasmico che cominciavano a lucidare il membro.
Harry singhiozzó disperato, la testa reclinata all'indietro, le labbra rosse e gonfie per i baci aperte per far lasciare andare gemiti e preghiere.
Potter aprì gli occhi e abbassò la testa su Malfoy, incrociando il suo sguardo grigio color metallo fuso, puntati su di lui prima che questo tornasse a succhiargli la cappella come se ne dipendesse da esso la sua stessa vita.
Harry Potter era ancora scioccato dagli eventi.
La bocca di Draco Malfoy era divina, calda, umida, perfetta e sembrava essere stata creata apposta per il suo cazzo.
Era sicuro Malfoy di essere etero? Perché quello che gli stava facendo era troppo perfetto per essere la prima volta.
Lo osservò scioccato, mentre adesso Malfoy aveva abbandonato la sua cappella per far scorrere la punta della lingua lungo l'asta, stuzzicando la vena grossa prima di scendere verso i testicoli che ne accolse delicatamente uno in bocca, succhiando delicatamente e facendo delirare ancora di più Harry.
Merlino, Draco Malfoy sembrava nato per il suo cazzo. Come aveva fatto a litigarci a scuola senza avere il pensiero costante di sbatterselo in ogni posizione possibile ed immaginabile?
Per non parlare dello scontro di bacchette nel bagno di Mirtilla Malcontenta... Se avessero usato le loro bacchette in un altro modo, Harry non avrebbe mai osato scagliare contro Malfoy quella maledizione che lo aveva fatto sanguinare e aveva quasi rischiato di farlo morire.
Ad un tratto, quando Malfoy prese a fare scorrere il pollice sulla cappella e gli strinse l'altro testicolo tra le labbra, Harry sentì la scossa di piacere pervaderlo e la bolla nello stomaco espandersi velocemente.
*Draco..." singhiozzó allungando una mano verso i capelli platino dell'uomo, tirandoli leggermente dalla cute per fermarlo. "Sto per..." disse sbarrando gli occhi.
Draco però sembrò non averlo sentito perché sollevò la bocca dai testicoli verso la cappella e fu pronto ad accogliere tra le labbra il seme caldo di Potter.
Harry aveva il fiatone quando crollò esausto con la testa contro lo schienale del divano, fissando il soffitto finemente decorato e il lampadario di cristallo imponente ed importante sistemato al centro del soffitto.
Draco si sollevò e raggiunse Potter sul divano che lo strinse tra le braccia, riconoscente.
"Ora tocca a te" gli disse con un sorriso.
Afferrò la bacchetta dal fodero sotto il maglione che indossava e lanciò un incantesimo per far sparire la camicia bianca che Draco indossava, lasciando però solo la cravatta nera ancora legata attorno al collo.
Harry vi passó una mano attraverso per allentare il nodo e poi fece scorrere la mano verso un capezzolo di Draco che prese ad inturgidire tra le dita.
Draco si morse il labbro inferiore, mentre con lo sguardo ossevava le dita callose di Potter giocherellare con la punta turgida del suo capezzolo.
Draco si morse ipnotizzato il labbro inferiore mentre ossevava con lo sguardo la mano di Potter muoversi sul suo petto verso l'altro capezzolo che titilló fino a renderlo turgido e vi passó sopra il pollice.
Draco si lasciò andare ad un gemito basso, mentre stringeva le cosce dove la sua erezione dura premeva contro i pantaloni.
Aveva bisogno di un po' di sollievo...
"Harry... ti prego .." singhiozzó il biondo più eccitato che mai mentre si apriva con uno strattone i pantaloni e li abbassava insieme ai boxer liberando l'erezione bagnata e pulsante.
Harry gemette morsicandogli il capezzolo destro mentre Draco cominciava ad afferrarsi il membro duro nel pugno e prese a masturbarsi furiosamente. Aveva bisogno di venire e le labbra di Potter sui suoi capezzoli lo avevano reso ancora più eccitato di prima.
"Harry" sospirò il biondo mordendosi il labbro inferiore, le palpebre a mezz'asta sugli occhi grigi mentre le guance prendevano colore e il rossore si espandeva lungo il collo fino al petto.
"Sei meraviglioso, Draco..." gli sussurrò Harry sollevando la testa dal petto verso il suo orecchio per mordicchiare il lobo.
Draco rabbrividì e con la mano libera strinse quella di Harry che era ancora sul suo petto ma che si era fermata, per ricordargli di tornare a torturare la punta eretta e sensibile.
Harry pizzicó il capezzolo e tornó a leccare e succhiare tra le labbra quello vicino a lui, mentre Draco ondeggiava il bacino sulle sue gambe nude, sentendo i peli delle cosce solleticare il suo sedere.
Draco strinse di riflesso le natiche mentre sentiva la bolla di piacere gonfiarsi fino a scoppiare.
"Harry!" Urlò Draco irrigidendo tutti i muscoli del corpo mentre il suo seme biancastro usciva con forza dalla punta del suo pene sporcandogli il dorso della mano e il ventre.
Harry lasciò andare il capezzolo per ammirare la scena, estasiato.
Quando Draco gli crollò esausto tra le braccia con il respiro affannato, Harry gli accarezzò il ventre sporco con la mano, spandendo il liquido fino al petto.
Draco fece le fusa, gli occhi chiusi, la testa reclinata leggermente all'indietro posata dolcemente sulla spalla di Potter.
I due restarono in silenzio stretti in quell'abbraccio sensuale.
Fu Draco a parlare dopo una decina di minuti passati in silenzio se non interrotto da qualche bacio dato da Harry sulla tempia umida di sudore di Draco che solo in uqel momento si accorse che i suoi capelli, che aveva acconciati all'indietro all'inizio della serata, erano sparati da tutte le parti e gli cadevano dolcemente sulle spalle.
Che fine abbia fatto il suo elastico? Si chiese, ma non si mosse.
Molto probabilmente glielo doveva aver sfilato via Harry mentre gli aveva affondato una mano tra i capelli prima.
"Devo tornare a casa..." mormorò Harry al suo orecchio.
Draco si stiracchió, sfiorando di proposito con le natiche il ventre nudo di Potter.
"Perché? È Natale ed io sarò solo per tutte le vacanze. C'è un bagno al piano di sopra. Potresti farti una doccia. Io ti libero la stanza degli ospiti se ti va..." disse e sentì la mano di Harry accarezzargli dolcemente i capelli lunghi.
Annuì e Draco vide che era davvero stanco.
"Grazie, Mal.... Draco..." disse Harry sorridendo.
Draco sorrise a sua volta e si alzò, non preoccupandosi di prendere i vestiti a terra, ma sollevandosi solo i pantaloni che chiuse velocemente.
"Ci vediamo domani mattina" gli disse Malfoy prima di lasciargli un bacio a fior di labbra e camminare verso le scale che lo avrebbero condotto al piano superiore.
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