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NOTE: Hey tu! Si, proprio tu che stai leggendo! Non dimenticare di accendere la stellina in basso a sinistra! ❤️ Buona lettura! 📖
Draco rimase muto e immobile per qualche istante, fissando negli occhi l'uomo davanti a sé e potenti brividi gli corsero lungo la schiena.
"Harry?!" Chiese spalancando gli occhi grigi, stupito di vedere il migliore amico di Ron in piedi davanti a lui le la divisa da Auror indosso.
L'ultima volta che si erano visti, Harry era su una sedia a rotelle e viveva a Londra. Che diavolo ci faceva a Manchester?!
Harry guardò a sua volta stupito l'uomo che aveva davanti: dopo tutto quel tempo, era davvero Draco?
Perché era scappato? Perché non gli aveva chiesto aiuto? E soprattutto... chi era quel bambino?
I suoi occhi non si staccavano da quest'ultimo che a sua volta lo stava fissando, prima di fare dei versetti e sbavare felice sulla spalla di Draco.
Harry solo in quel momento si accorse che era cambiato: Ron glAi raccontava spesso delle sensazioni che gli davano i lunghi capelli platino del marito quando gli sfioravano il petto mentre facevano l'amore, ma quei capelli ora erano tagliati molto corti.
"È lui il bambino?" Chiese allungando una mano per accarezzare la guancia paffuta.
"No..." disse Draco dopo qualche secondo di silenzio. "È... mio figlio..."
Harry lo guardó e Draco si trovò a dover specificare.
"Proprio mio figlio"
A quelle parole il cuore di Harry perse un battito. Sapeva fosse gay come lo era lui e come lo era Ron. Possibile che fosse andato a letto con... una donna?!
Il pensiero di Draco che toccava il corpo di persone che non fossero lui lo faceva stare male.
Perché Draco andava con tutti ma a lui non lo degnava di uno sguardo?
"Dove sei stato per tutto questo tempo? Perché non mi hai chiamato?"
"Non ho bisogno di aiuto." Disse, testardo.
Si sarebbe fatto uccidere piuttosto che ammettere di aver bisogno di una mano.
"Dove sei stato?" Chiese Harry in tono deciso.
Nel frattempo il bambino aveva teso entrambe le manine verso Harry che sorrise.
"Come si chiama?"
"Scorpius.." rispose Draco evitando di guardarlo.
Adesso, con Harry in piedi davanti a lui, si sentiva in colpa. Sentiva il peso del tradimento.
I suoi occhi si riempiono di lacrime e distolse rapidamente lo sguardo. Una lacrima scivolò lungo la sua guancia. Draco mosse una mano per asciugatela in fretta, ma Harry lo aveva notato e si era avvicinato.
"Hey... va tutto bene..." disse Harry accarezzandogli un braccio con la mano.
Draco aveva preso un respiro profondo e poi aveva posato Scorpius nel passeggino.
Draco lo vide aprire gli occhi e scoppiare in lacrime.
Il biondo gemette, stanco e si portò una mano tra i capelli.
"Va tutto bene?"
Daphne Greengrass aveva raggiunto Draco e stava guardando confusa Harry accanto a lui che aveva infilato una mano nella carrozzina per cercare di calmare Scorpius.
Quando la donna notò la divisa da Auror di Harry aggrottò le sopracciglia.
"Si, va tutto bene..." disse Draco con un sorriso che però non raggiunse gli occhi, Scorpius che strillava indemoniato nel passeggino.
Anche Daphne guardó preoccupata Scorpius che sembrava non avere alcuna intenzione di smettere di piangere.
"Povero tesoro" disse la donna. "Ha mangiato?" Chiese giardando Draco che annuì.
"Sisi, gli ho appena dato da mangiare... forse devo cambiarlo..." disse e Daphne annuì.
"Vuoi che ti dia una mano?"
Draco negó con la testa. Fissando in silenzio Scorpius.
"Vai a casa, Tom" disse Daphne posandogli una mano sul braccio.
Harry, che era accanto a lui aggrottò le sopracciglia.
Tom?
"Esatto, torniamo a casa" disse Harry con un sorriso incoraggiante.
Daphne lo guardó incuriosita.
"Mi scusi, lei sarebbe?" Chiese la donna elegante guardandolo attentamente.
Anche Harry fece lo stesso. La donna era più bassa di Draco, aveva i capelli biondo miele acconciati in un basso chignon. Indossava una sciarpa nera che sembrava molto calda sopra un cappotto pesante che le arrivava a metà coscia che la donna teneva aperto nonostante che metteva in risalto un completo giacca e gonna elegante. Da come era vestita e dai gioielli che indossava sembrava molto ricca.
"Sono Harry Potter, Capo Auror del Ministero della Magia" disse l'uomo tendendo la mano alla donna.
"Daphne Greengrass..."
Harry annuì.
"Come le industrie farmaceutiche?" Chiese e la donna annuì.
"Esattamente..." disse la donna. "È tutto a posto? Ci sono problemi?"
Draco si irrigidì e Harry accanto a lui sorrise.
"Assolutamente no! Sono solo venuto a trovare un vecchio amico. Per fare due chiacchiere..." disse sorridendo.
La donna guardò Harry confusa e poi annuì, rivolgendosi a Draco.
"Ci vediamo lunedì al lavoro" disse prima di allontanarsi camminando sui tacchi.
Harry guardò Draco ma l'uomo si era già incamminato lungo la via.
Harry lo raggiunse cercando di correre, ma le sue gambe, nonostante le cure, non erano più tornate come un tempo e il suo lavoro ormai consisteva più nello stare in ufficio al Ministero piuttosto che andare in missione.
Tra la depressione per la morte del suo migliore amico, il fatto che non potesse più camminare come un tempo, il lungo periodo di riabilitazione, Draco che non si trovava... Harry stava cadendo in depressione.
Era grato ad Hermione perché gli era stata vicina, ma Harry ormai era ossessionato da Draco. Voleva sapere dove fosse e ora che lo aveva trovato aveva intenzione di riportarlo a Londra. A casa.
"Forza, c'è una passaporta che si aprirà tra pochissimo" disse Harry afferrando Draco per un braccio.
Il biondo si voltò.
"Cosa? No. Questa è casa mia ormai..."
"Ah sì? Davvero?" Chiese Harry, frustrato. "Perché? Non devi più stare qui. Puoi tornare a Londra, manchi a tutti..." disse Harry con le lacrime agli occhi.
"Non posso andarmene così all'improvviso. Tra poco poi è Natale! E... ho una coinquilina a cui devo dare conto!" Disse il biondo.
"Una coinquilina che ti chiama Tom? Perché Tom, poi?" chiese Harry confuso.
Draco, che stava spingendo il passeggino sospirò.
"Speravo di iniziare una nuova vita..." disse semplicemente.
Harry lo guardò, triste.
"Volevi cominciare una vita lontano da me?" chiese.
Draco strinse le labbra.
Soprattutto da te, pensò fermandosi davanti ad un palazzo elegante.
Harry si fermò accanto a lui.
"Siamo arrivati" disse Draco incamminandosi verso il portone.
Harry lo seguì fino al terzo piano, poi entrarono in un piccolo appartamento.
Anni prima aveva fatto una promessa a Ron, e aveva ancora tutte le intenzioni di rispettarla.
Distolse lo sguardo da Draco, che stava prendendo il piccolo Scorpius dal passeggino e lo stava cullando, e osservò l'albero di Natale situato al centro del salotto. Era nei toni del blu e dell'argento.
Harry sospirò e ripensò alle parole di Ron. Per ammazzare il tempo durante i loro infiniti appostamenti, Ron parlava ore di suo marito, di quanto l'amava e a volte si spingeva fino a raccontargli dei dettagli della loro vita privata che avrebbe fatto meglio a tenere per sé, dettagli che dovevano restare rinchiusi nei confini della camera da letto.
Ma proprio per l'inclinazione a parlare troppo di Ron, che gli piacesse o meno, Harry sapeva tutto di Draco, dalla sua canzone preferita ai preliminari del sesso che lo eccitavano di più.
Era anche a conoscenza dei sogni di Ron nei suoi confronti. Poiché Draco era cresciuto in un orfanotrofio, Ron desiderava dargli una famiglia, almeno un figlio, poi voleva comprare una casa con il giardino sul retro, un gatto...
Harry aveva fatto una promessa al suo miglior amico, una promessa che lo costringeva a continuare da dove Ron si era fermato. Ovviamente avrebbe lasciato da parte l'intimità fisica che condividevano una coppia di sposi perchè Draco per lui era off limits.
Per quello che riguardava il renderlo felice, era ciò che era pronto a fare e che segretamente sperava di fare per il resto della sua vita.
All'improvviso la porta di casa si aprì e sulla soglia comparve una giovane donna dai capelli neri a caschetto.
Draco si voltò verso di lei e sorrise.
"Pansy!" disse mentre Scorpius smetteva improvvisamente di piangere e fissava la mora con i grandi occhi grigi sbarrati.
La giovane guardò Draco e poi spostò la sua attenzione verso Harry che era rimasto in piedi accanto all'albero.
NOTE: Mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, ⁓Galaxy⁓
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