Muggle Au (Dove Harry é un militare ed é partito per la guerra)

Sospiro guardando di nuovo il calendario. Un'altro mese senza di lui. Sbatto le palpebre velocemente e deglutisco cercando di ignorare il nodo che ho in gola. Scuoto la testa e sospiro avvilito, girandomi e guardandomi intorno nella cucina.

Harry é partito per la guerra 492 giorni fa. Mi sono trovato inintenzionalmente a contarli. Esco e prendo il giornale come ogni mattina, torno dentro casa mentre il bollitore é sul fuoco come ogni mattina. Mi siedo al tavolo, spiegando il mio giornale e mettendo la bustina di the nella tazza come ogni mattina. Prendo la penna da dietro il mio orecchio, iniziando a fare le parole crociate, eliminando velocemente le più facili, come ogni mattina. 

Finisco il mio the, scrivendo la parole "cactus"per la 14 orizzontale. Mi alzo e mi stiro, poggiando la penna sul puzzle da risolvere più tardi. Mi aggiusto i pantaloni e mi avvio verso il lavandino dove immergo la tazza e il cucchiaio che ho usato.

Poi esco di nuovo di casa, andando nel giardino, dove prendo una bella boccata d'aria fresca, poi afferro il tubo dell'acqua.

Comincio a spargere l'acqua per tutto il giardino, dirigendomi infine verso uno dei miei cespugli di rose. Canticchio una canzone mentre prendo una delle mie rose tra le dita e la accarezzo. Tolgo qualche erbaccia e taglio qualche foglia, riprendendo poi in mano il tubo dell'acqua.

Con un sospiro mi giro di nuovo, tornando, in cucina. Mi avvicino al tavolo e ci poggio le forbici da giardino e improvvisamente mi accorgo che la penna che prima ho posato sul giornale non é più lì. Sposto il giornale e guardo sotto il tavolo cercandola, alzo la mano per vedere se si trova dietro il mio orecchio e poi dentro la mia tasca. Controllo dietro le forbici e su tutto il tavolo quando una voce parla da dietro di me.

"Stai cercando questa ?" Sobbalzo e mi giro lentamente, realizzando quanto vulnerabile sia in questo momento.

Ma tutti i miei pensieri di fuga svaniscono appena realizzo che si tratta di Harry. Ha addosso la sua divisa militare, molto più abbronzato di quanto ricordassi, con la sua borsa ai piedi e la mia penna in mano.

Mi trovo improvvisamente in difficoltà respiratoria e quando il mio petto sembra scoppiare sento le lacrime che cominciano a riempire i miei occhi.

"Ha-Harry ?" Cerco di parlare nostante il nodo che ho in gola mentre le lacrime iniziano a scendere.

Getto le forbici sul tavolo, correndo verso di lui, gettandogli le braccia al collo. Singhiozzo sonoramente mentre lui mi solleva dal pavimento, con le sue forti braccia che mi cingono la vita mentre mi bacia la guancia e il collo.

"Harry sei a casa. Sei a casa." Piango mentre con una mano afferro il retro del suo cappotto, mentre con l'altra gli accarezzo i capelli.

"Sono a casa." Sussurra.

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Vi consiglio di passare a leggere le sue storie e di seguirla !