EPILOGO HARRY/DRACO
Charlie stava facendo le valige prima che la Passaporta, che lo avrebbe lasciato direttamente alla Tana, cominciasse ad illuminarsi.
Dopo anni passati a Los Angeles adesso stava per cominciare una nuova vita in Inghilterra, vicino alla sua famiglia, ma lontano da Harry e Draco, che ultimamente gli avevano trasmesso tanto e ai quali voleva ancora un bene dell'anima.
Gli dispiaceva lasciarli andare, ma adesso che i due stavano ufficialmente insieme e Harry aveva deciso di comportarsi da uomo, Charlie era felice per la coppia e l'avrebbe supportata anche da casa.
Era contento che la guida dei Fire fosse stata data ad Harry, poteva fare grandi cose, Harry adorava la squadra con tutto se stesso tanto quanto lui ed era per quel motivo che i due si erano innamorati l'uno dell'altro.
Stranamente vedere i suoi due ex insieme non gli aveva provocato alcuna gelosia o sentimento simile, anzi si era sentito... Sollevato.
Era felice per entrambi e augurava loro il meglio.
Stava tirando fuori i vestiti dalla cabina armadio quando suonarono il campanello.
Charlie gettò i vestiti sul letto e si diresse verso la porta.
Quando vide Harry e Draco mano nella mano, sorrise e si fece da parte per farli entrare.
"Allora? Agitato per la partenza?" Chiese Draco con un sorriso mentre si sedeva sul divano accanto ad Harry che gli posò una mano sul ginocchio.
Dopo essersi dichiarato sul campo e dopo essersi confessati i rispettivi sentimenti, il moro era molto più a suo agio con la sua sessualità e non si vergogna a dimostrazioni affettive in pubblico.
Charlie tornò con due bottiglie di burrobirra in entrambe le mani e le consegnò ai due ospiti, andandosi a sedere sullo sgabello della cucina.
"Più che agitato sono... Nervoso. È da tanto che non vedo la mia famiglia e... Non so se riuscirò ad essere un buon allenatore..." Disse il rosso chiudendosi nelle spalle.
"Lo sei, e devi avere più fiducia in te stesso. Hai saputo gestire i Fire per degli anni e ti sei guadagnato l'affetto dei tifosi che ti venerano..." Disse Harry mentre Draco annuiva con un sorriso.
"Non sarà affatto facile, il campionato inglese é... impegnativo!" Borbottò Charlie.
"Allora te cerca un diversivo..." gli disse Harry facendogli un occhiolino e il rosso avvampó.
Draco rimproverò il compagno battendo la mano sul ginocchio.
"Per favore, Harry! Lascialo in pace!" Disse con un sorriso e Harry alzò le spalle.
"Io so come scarica lo stress! Il mio è un consiglio!" Disse il moro allontanandosi da Draco quando questo prese a fulminarlo con lo sguardo.
Charlie si portò la bottiglia di burrobirra alle labbra mentre osservava i due ragazzi battibeccare.
"Hey! Che vuoi? Ci hai scopato pure te!" Disse ricevendo poi una cuscinata in faccia dal biondo che era rosso come un pomodoro.
Charlie tossì imbarazzato.
"Io sono ancora in questa stanza e vi sento..." disse posandosi su una guancia bollente il vetro freddo della birra.
"Sono serio, Charles..." disse Harry con tono dolce e tranquillo... "Ti meriti anche tu di incontrare l'amore e sono certo che é lì, in Inghilterra..."
Charlie osservò Harry in silenzio, bevendo dei sorso di birra, finendola.
"Mi auguro sia davvero così..." disse alzandosi per buttare via la birra.
Draco e Harry si alzarono a loro volta.
"Tra quanto hai la passaporta?" Chiese Draco con un sorriso.
"Mezz'ora... E ho ancora tutta la cabina armadio da mettere in valigia!" Disse con tono disperato il rosso.
Harry si alzò.
"Dai, ti diamo una mano..." Disse.
Draco annuì e mentre si dividevano, Draco in camera da letto e Harry in salotto, grazie alla magia riuscirono ad infilare tutta la casa nella valigia.
Cinque minuti dopo, Charlie aveva due valige già chiuse e pronte per essere rimpicciolite ed infilate in tasca.
"E così... Ci siamo!" Disse Draco sorridendo a Charlie che si stava guardando attorno.
Non sembrava nemmeno casa sua così spoglia.
Il rosso posò lo sguardo verso Draco e poi lo puntò su Harry che aveva gli occhi lucidi.
Charlie si morse il labbro e si sporse per stringerlo tra le braccia.
"Non piangere o farai piangere anche me" disse Charlie con il naso seppellito tra i capelli corvini e sempre incasinati di Harry che gli strinse la vita con entrambe le braccia, stritolandolo.
"Mi mancherai..." Ammise Harry con il volto premuto contro il suo petto e Charlie sorrise.
"Anche tu mi mancherai, anzi, mi mancherete entrambi..." Disse Charlie voltandosi verso Draco che stava piangendo in silenzio.
Apri un braccio verso di lui e lì abbracciò entrambi che singhiozzarono contro il suo petto.
Charlie sentì gli occhi inumidirsi.
Alzò gli occhi al cielo.
Non voleva lasciarsi andare davanti ai suoi due amici.
Decise così di stemperare un attimo il clima.
"Ora che ci penso, una cosa a tre con voi due avrei potuto farla... Alla fine vi ho avuto entrambi..."
Draco sollevò gli occhi verso di lui e aggrottò le sopracciglia.
Fu Harry a tirare un pugno sul petto di Charlie.
"Tocca Draco con un dito e ti ammazzo..." Disse Harry in un sorriso.
"Ma io ora me ne vado..."
Harry incrociò le braccia al petto.
"E questo mi impedisce di ucciderti. Non penso che ai tuoi faccia piacere ricevere il cadavere del figlio..."
Draco alzò gli occhi al cielo.
"Dai, finiscila Harry! Era una battuta! Squallida, si, ma una battuta..."
Charlie lo guardò con sguardo offeso ed indignato.
"Ma é Humor Inglese!"
"Infatti l'ho sempre detto che fa cagare!" Disse Harry allungando un braccio verso Draco che stava borbottando qualcosa.
L'attenzione dei tre venne immediatamente catturata dalla lattina che Charlie aveva messo al centro del salotto.
L'uomo afferrò il mazzo di chiavi che consegnò ad Harry e poi sorrise ai due ragazzi che si stavano tenendo per mano.
"Mi raccomando, venite a trovarmi ogni tanto..." Disse Charlie.
Harry annuì.
"Contaci" disse, "Salutami Molly e Arthur" disse Harry un attimo prima che Charlie toccasse la lattina.
Il rosso venne avvolto da una spirale di colori e chiuse gli occhi.
Dopo qualche minuto, sentì la pressione diminuire e aprì gli occhi, riconoscendo La Tana.
Scese lentamente nel giardino della sua casa di infanzia e si guardò attorno, prima che la porta di casa di aprisse e sua madre Molly gli corresse incontro.
"Sei a casa!" Disse la donna stringendolo tra le braccia.
"Sì" rispose Charlie. "E questa volta sono tornato per restare..."
FINE TERZA PARTE...
Continua...
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