6. RICORDI
Oliver vide Charlie arretrare e sbarrò gli occhi.
"Si! Cioè no... nel senso... Cazzo!" Disse il moro portandosi entrambe le mani tra i capelli, tirandoli tra le dita.
"Non capisco..." disse Charlie guardandolo con un mix di delusione nello sguardo che ferì Oliver. "Credevo lo volessi anche tu..."
"Non è un no inteso come non voglio, io voglio! E' che..." disse deglutendo a vuoto e guardandolo con la disperazione nello sguardo. "Quando ti ho detto che ho passato tutta la mia vita prima sui libri e poi al lavoro intendevo davvero. Non ho mai avuto una relazione. Mai. Nè con una donna e tanto meno con un uomo. Ma tu... Merlino, Charlie! Tu sei bellissimo e sexy e... sei una visione! Ed io invece faccio schifo! Non sono come te così sicuro di te e forte, io... Non ho mai vissuto realmente. Mai. Ma vorrei cominciare oggi. Con te, se me lo permetterai..."
Charlie aggrottò le sopracciglia e lo fissò confuso.
"Non mi stai respingendo?" chiese.
"Assolutamente no!" disse Oliver tendendo una mano verso il rosso. "Vieni qui e... abbracciami, puoi?" chiese guardandolo con i suoi grandi occhi nocciola così dolci.
Charlie sospirò avvicinandosi.
"Prometti che non mi respingerai?" chiese l'uomo facendo un passo verso di lui e poi un altro ancora fino a trovarsi esattamente di fronte all'assistente di Hermione Granger.
"Charlie... io..." disse sentendo le guance prendere fuoco. "Non ho davvero mai avuto una relazione. Non sono mai uscito con nessuno. Tu sei il primo in assoluto di tutta la mia vita...." ammise Oliver posando la fronte sul petto muscoloso dell'allenatore mentre le sue guance diventavano di fuoco.
Charlie rimase in silenzio a lungo.
Oliver strinse gli occhi, sentendo il peso della sua inesperienza colpirlo come un macigno.
Sapeva che questo giorno sarebbe arrivato, ma tra tutte le persone del mondo proprio Charlie Weasley? Il suo mito?
Oliver sentì gli occhi farsi lucidi per le lacrime trattenute e trattenne il respiro mentre pregava affinchè nessuna lacrima traditrice scendesse lungo le guance.
"Posso baciarti?" chiese Charlie all'improvviso facendo sollevare la testa a Oliver.
Il maggiore lo guardò dritto in faccia e quando notò i suoi occhi lucidi aggrottò le sopracciglia e sollevò una mano per accarezzargli una guancia prima di posarci il palmo sopra.
"Che hai? Perché stai per piangere?" chiese Charlie azzerando lo spazio tra i loro volti.
Oliver deglutì.
"Non ho idea da che parte cominciare. Non l'ho mai fatto, farò schifo e sento che mi sta per cogliere un attacco di panico..." disse Oliver rabbrividendo e parlando a raffica.
Charlie gli strinse entrambe le braccia con le mani.
"Rilassati, Oliver." gli disse e il moro deglutì a vuoto.
Charlie lo guardò negli occhi e poi abbassò il volto verso il suo.
Oliver chiuse gli occhi nello stesso istante in cui sentì le labbra del più grande sfiorare le proprie.
Oliver sentì il primo stormo impazzito di farfalle prendere il volo nella bocca del suo stomaco e sentì tutto il corpo tremare, ma questa volta in senso positivo.
Aveva passato anni a sognare questo momento, ovvero quello di essere finalmente baciato da qualcuno ma... Cavolo! Non credeva che potesse essere così meravigliosamente bello. E con Charlie Weasley poi!
"Va bene?" chiese tornando a guardarlo negli occhi.
Oliver annuì e questa volta fu lui ad azzerare lo spazio tra i loro volti per posare le labbra su quelle del rosso.
Lo sciame di farfalle adesso svolazzava impazzito e il suo cuore prese a battere con più forza mentre Oliver sentiva il proprio corpo volare dalla felicità.
Sorrise contro le labbra di Charlie che gli afferrò giocosamente il labbro inferiore tra i denti e Oliver aprì gli occhi nello stesso istante in cui il maggiore rilasciava il pezzo di carne.
"Wow" disse con un sorriso sognante Oliver leccandosi le labbra.
Charlie grugnì qualcosa e lo spinse contro il muro alle sue spalle, imprigionandolo tra le sue braccia muscolose.
Oliver sospirò.
"Non osare leccarti le labbra o ti giuro che me ne frego di andare piano..."
Oliver trattenne una risata.
"Oddio, sembri uno di quei personaggi orrendi di quei romanzi per donne zitelle!" disse Oliver gettando la testa contro il muro.
"E tu che ne sai di cosa parlano quei romanzi? Li hai letti per caso?" chiese Charlie avvicinando il naso alla guancia rossa di Oliver, inspirando il suo profumo.
"Si da il caso che la sala d'aspetto del Primo Ministro sia piena di giornaletti scandalistici e quel genere di libri..."
"Perché ti sto immaginando nella tua pausa pranzo mentre sfogli uno di quei giornaletti?" disse charlie abbassando la testa verso il suo collo sul quale posò un bacio.
Oliver chiuse di riflesso gli occhi e inclinò la testa per concedergli maggiore spazio.
"Mi fai impazzire..." soffiò Charlie, bollente contro la pelle sensibile del collo del moro che si morse il labbro inferiore. "Non hai idea delle cose che ti farei adesso..."
Oliver allungò entrambe le mani verso la vita di Charlie per impedirgli di fuggire.
"C-Cosa mi faresti?" chiese con le guance rosse.
Charlie inspirò a pieni polmoni prima di raddrizzarsi e guardarlo negli occhi. Oliver notò con un brivido caldo come l'azzurro dei suoi occhi avesse dato spazio ad un colore molto più scuro.
"Preferisco mettere in pratica le mie fantasie, signor Wood" disse Charlie premendosi addosso a lui.
Oliver lo sentì premere duro contro il suo corpo e sbarrò gli occhi.
Non fece in tempo a parlare che le labbra di Charlie furono immediatamente sulle sue cercando questa volta un contatto maggiore rispetto ai precedenti.
Oliver chiuse gli occhi di scatto mentre stringeva con un braccio le spalle dell'uomo che fece scivolare la lingua contro le sue labbra.
Con un gemito Oliver si aprì al maggiore, consentendogli di baciarlo per la prima volta in assoluto.
La lingua di Charlie cercò immediatamente la sua, accarezzandola con dolcezza.
Oliver si irrigidi appena, non sapendo come muoversi, ma il movimento della lingua del rosso contro la sua fu facile da imitare e ben presto si ritrovò a ricambiare il bacio, stringendogli le spalle con il braccio.
Purtroppo non essendo ancora abituato, si staccò dal rosso per prendere dei respiro profondi.
Charlie lo guardò e poi sorrise.
"Guarda che non devi stare in apnea, devi usare il naso o rischi di svenire...." Disse il rosso posando la fronte contro quella del moro che sorrise emozionato.
"Tanto sverrei a prescindere" rispose con un sorriso il castano prima di rispondere al bacio di Charlie.
"Oliver? Hai sentito quello che ti ho appena detto?"
Oliver sbatté le palpebre riconoscendo il suo ufficio al Ministero.
Spostò lo sguardo sulla persona che gli aveva parlato riconoscendo Hermione Granger, impeccabile nel suo tailleur grigio perla.
Aveva delle pergamene tra le mani e le stava fissando con odio.
"Eccomi, stava dicendo?" Chiese Oliver alzandosi dalla sedia per raggiungere la donna.
"Vai all'ufficio degli Sport Magici e fattelo firmare dal Ministro capo..." disse la donna porgendogli le pergamene che Oliver si sbrigò ad afferrare tra le braccia cercando di non farle cadere.
Tenendole alcune sotto il mento, fece dietrofront e uscì dall'ufficio percorrendo il lungo corridoio che lo avrebbe portato all'ascensore dorato.
Quando raggiunse il piano dell' Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, raggiunse la segretaria del ministro e le consegnò le pergamene.
La ragazza fece un verso sconsolato.
"Devo proprio?!" Chiese fissandole e Oliver sollevò le spalle.
"Faccio solo ciò che mi chiede il Primo Ministro. Mi ha ordinato di portarle qui e così ho fatto... buona giornata.."
Uscì dalla porta e percorse il corridoio per raggiungere il suo ufficio quando all'improvviso si sentì afferrare per un braccio.
Si voltò e quando riconobbe Charlie sbarrò gli occhi.
Erano passate due settimane dal loro primo bacio ma non si erano più visti per via degli impegni di Charlie.
"Hey, che ci fai qui?" Chiese il castano sbarrando gli occhi mentre il cuore batteva furioso nel petto.
"Sono venuto a trovare Hermione... Tu invece , che ci fai da queste parti? Non dovresti essere nel tuo ufficio?" Chiese Charlie percorrendo con lui il corridoio.
"Si, ma il Primo Ministro mi ha chiesto di portare delle pergamene a questo piano...." Disse Oliver prima di sentire la mano di Charlie chiudersi attorno al suo polso prima di trascinarlo verso i bagni. "C-che stai facendo? L'ascensore è dall'altra parte...."
Charlie non rispose, lo portò con sé nei bagni degli uomini e dopo aver controllato che non vi fosse nessuno, lo spinse all'interno di un cubicolo.
"Ciao" gli disse mentre lo stringeva per i fianchi il maggiore posando le labbra sulle sue.
Oliver rispose prontamente al bacio con molta passione mentre si abbandonava all'indietro, premendo la schiena contro il muro alle sue spalle.
Charlie prese a far vagare le mani sul corpo di Oli era che spinse il bacino contro il suo.
"Non ho smesso di pensare a te per un attimo in queste due settimane..." Gli soffiò Charlie contro le labbra prima di spostare il volto verso il suo collo che prese a riempire di baci delicati e leccate.
Oliver chiuse gli occhi, sentendo l'eccitazione pervaderlo.
Amava il modo in cui la barba di Charlie gli graffiava dolcemente la pelle.
Ad un tratto sentì le sue labbra schiudersi e i suoi denti mordere la pelle sensibile del suo collo e Oliver sbarrò gli occhi ansimando.
Portò una mano alla nuca di Charlie e gli strattonò i capelli che il rosso teneva legati in una coda.
Charlie sollevò lo sguardo e fece un occhiolino a Oliver che senza dire una parola gli afferrò il volto con entrambe le mani e lo baciò con passione, cercando un po' di frizione tra i loro corpi.
Charlie puntò entrambe le mani contro il muro alle spalle di Oliver e spinse a sua volta, facendo boccheggiare il moro che avvampó, gli occhi nocciola lucidi.
"Sei così bello che non vedo l'ora di poterti avere nudo nel mio letto...." Gli sussurrò all'orecchio Charlie e Oliver si irrigidí tutto a quelle parole.
Quando apri gli occhi, era ancora abbracciato a Charlie che gli stava accarezzando la schiena.
"Wow" disse Oliver con un sorriso sognante.
"Già, Wow..." Disse il rosso allontanandosi giusto per lanciare un incantesimo di pulizia sul corpo dell'altro.
"Lo voglio rifare..." Disse con entusiasmo Oliver e Charlie sorrise portandosi una mano alla tasca posteriore dei pantaloni da cui estrasse una chiave.
"Questa è la chiave di casa mia. Se una sera volessi passare a trovarmi, sai come entrare..." Disse il rosso posando la chiave nel palmo del castano.
Oliver boccheggiò.
"Ne sei sicuro?" Chiese Oliver sbarrando gli occhi.
"Più che certo..." Disse il rosso baciandolo per un'ultima volta prima di allontanarsi.
~*~
Quando Oliver ritornò in ufficio, trovò Hermione seduta alla sua scrivania mentre scriveva su delle pergamene.
"Hai consegnato quello che dovevi?" Chiese Hermione senza alzare gli occhi.
"Uhm, si..." Disse il castano mordendosi il labbro.
Hermione a quel punto sollevò lo sguardo e alzò un sopracciglio.
"C'è qualcosa che dovresti dirmi?"
"No! Perché?" Chiese Oliver sentendo il volto andargli a fuoco.
"No perché quando ti ho detto di andare a consegnare le pergamene non avevi quel succhiotto sul collo..." Disse facendogli l'occhiolino.
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