6.

"Tu cosa?!” Urlò Draco sbarrando gli occhi.

Alexander si portò entrambe le mani sul volto.

“Calmati, per favore” disse Harry con tono calmo.

“No che non mi calmo! Hai sentito che cosa ha intenzione di fare? Non sarà possibile! Io… mio padre mi ha venduto ad un bordello, ha sicuramente fatto lo stesso con questo… Harper!” Disse Draco aprendo le braccia.

Alexander negò con la testa.

“No. Non l'ha fatto…” disse con calma Alexander.

“Perché no? Conosco mio padre!” Disse Draco sentendo la rabbia montare.

“Perché è l'unico figlio dei suoi soci, non oserebbe mai toccarlo…”

Draco alzò un sopracciglio.

“Io avevo appena sedici anni quando mi hanno lanciato la maledizione!” Disse Draco.

“Hai iniziato a dodici, Draco. A dodici anni già circolavano voci sul tuo conto!”

“Ho fatto sesso a quindici anni compiuti!” Disse Draco indignato.

“Non è quello che si diceva in giro…” disse Alexander guardandolo in faccia.

Draco incrociò le braccia davanti al petto e alzò il mento.

“Astoria Greengrass era solo un passatempo…” borbottò Draco.

“Non è quello che diceva lei..”

“Beh sì, ho fatto sesso con lei la prima volta a quindici anni… poi a maggio del penultimo anno ho cominciato a fare sesso. Non è colpa mia se i giocatori di Quidditch mi trovavano irresistibile!”

Alexander alzò gli occhi al cielo.

“A me non sei mai piaciuto..” borbottò.

“Ho detto giocatori di Quidditch, non panchinari…” disse Draco con un sorriso beffardo.

Alexander gli fece il dito medio.

“Possiamo sapere cosa dobbiamo fare per aiutarti?” Chiese Charlie fulminando i due con lo sguardo.

“Ho bisogno che qualcuno entri a Malfoy Manor e che notando Harper si mostri interessato a lui…”

“Vorresti comprarlo?” chiese Harry alzando un sopracciglio.

“No, ma fingerò se devo…” disse Alexander.

“Se hai detto che è il figlio dei tuoi soci, come pensi riuscirai ad ottenere quello che vuoi?” Chiese Charlie serio.

“Io non posso entrare a Malfoy Manor, mi conoscono troppo bene, mi hanno già visto in compagnia di Harper. Ero entrato di nascosto a Malfoy Manor ero in camera sua quando mi hanno scoperto…” disse Alexander. “Sono stato catturato e portato alle segrete. Mi hanno frustato per tutta la notte, per cercare di farmi parlare ma non hanno ottenuto nulla…”

“Come cazzo sei uscito che non ci si può materializzare fuori dal Manor?” Chiese Draco sbarrando gli occhi.

“Con un elfo domestico. Lo hanno mandato per pulirmi dal sangue e lui mi ha portato fuori di lì…” spiegò Alexander.

Draco si passò una mano tra i capelli.

“È una missione suicida” disse Draco alzando gli occhi al cielo.

“Tranquillo che ho i miei assi nella manica…” disse Alexander con un sorriso.

“Come facciamo ad entrare?” Chiese Charlie.

“È molto semplice. Il signor Malfoy stasera darà una festa al Manor… e noi abbiamo gli inviti” disse Queen mostrando i biglietti ai presenti.

~*~

Entrare a Malfoy Manor fu piuttosto semplice. Era stato calmare e tranquillizzare Oliver e Draco che non era stato affatto facile infatti i due ragazzi si erano offesi quando avevano visto uscire i loro compagni per andare alla festa.

Oliver era andato da Alexander e lo aveva affrontato a muso duro.

“Si può sapere chi cazzo sei e che cosa cazzo vuoi da noi? Perché non te ne vai e ci lasci in pace?” Disse Oliver dopo averlo sbattuto contro una parete.

Alexander sorrise beffardo.

“Ho fatto uno scambio con Harry Potter” disse il castano guardando Wood negli occhi.

“Ovvero?” Chiese Oliver sbattendolo con ulteriore forza contro il muro alle sue spalle.

“Io ho tolto la maledizione a Draco, lui in cambio deve portarmi il mio ragazzo che è rimasto a Malfoy Manor…” disse il castano.

“Se non ci riuscissero?” Chiese Oliver assottigliando lo sguardo.

“Ripristineró la maledizione…”

Draco rabbrividì e si portò le mani sulle braccia.

Sentiva improvvisamente freddo.

“Io… credo che me ne andrò a dormire…” disse.

“Non aspetti il tuo amato?” Chiese Alexander.

“N-no” disse Draco prima di fuggire letteralmente al piano superiore.

~*~

Charlie e Harry tornarono a casa poco dopo la mezzanotte.

“Alexander?!” Disse Harper quando entrarono nella sala da pranzo e il castano si voltò.

“Harper!” Disse il giovane sbarrando gli occhi per correre incontro al compagno che lo strinse con forza in un abbraccio.

“Mi sei mancato così tanto…” disse Alexander accarezzando i capelli del suo ragazzo.

Harper si allontanò appena da lui e lo fissò aggrottando le sopracciglia.

“Che cosa hai fatto agli occhi?” Chiese Zabini.

“Oh..queste…” disse Alexander portandosi le dita agli occhi “Sono semplici lenti a contatto. Dovevo mostrarmi spaventoso altrimenti come avrei fatto a convincerli a farti uscire di lì?” Disse Alexander gettando a terra i due piccoli pezzi di plastica.

Harry sbuffò e si guardò attorno.

“Dov'è Draco?” chiese Harry, Oliver fece per aprire la bocca ma un lampo di luce comparve improvvisa nella stanza e Draco, coperto solo con un paio di boxer bianchi, venne portato nella stanza, ancora mezzo assonnato.

“Che cazzo?! Hey!” Disse Draco avvampando quando si accorse di essere in sala da pranzo.

“Bart!” Disse Alexander alzando gli occhi al cielo e un ragazzino biondo vestito completamente di rosso dalla testa ai piedi di accanto a Draco.

“Oh, ciao papà!” Disse il giovane con un sorriso smagliante a Draco che sbarrò gli occhi.

“Taci!” Dissero in coro Harper e Alexander.

Draco fissò quel ragazzo con stupore perché era davvero identico a lui, a parte gli occhi verdi.

Bart sorrise e si passò una mano tra i capelli.

“Dobbiamo tornare a casa… La Regina se non ci vede impazzirà”

“È già impazzita, grazie tante! Salite immediatamente sulla nave!” Urlò una ragazza dai lunghi capelli viola tenuti in una coda alta. Indossava una tuta nera molto simile a quella di Bart.

I due ragazzi fecero un inchino alla nuova arrivata e poi scapparono via.

“Grazie per averci riportato indietro Harper” disse con un sorriso la nuova arrivata prima di sparire insieme a Bart.

“Non c'è di che” disse Charlie borbottando alla stanza vuota.

“È finita? Possiamo tornare a casa?” Chiese Oliver confuso.

“Direi di sì… io sono rimasto normale, quindi Alexander ha mantenuto la promessa. Ora è il turno di qualcun altro di mantenere la parola data..” disse Draco sorridendo ad Harry che avvampò.

“Ovviamente… Ragazzi? Conoscete l'uscita, vero?” Disse Harry intrecciando le dita con quelle di Draco e salirono insieme al piano superiore.

Una volta raggiunta la camera da letto, Draco spogliò velocemente Harry da tutti i vestiti, man mano che scorgeva una porzione di pelle nuda, passava le labbra su di essa, riempiendola di baci.

Harry socchiuse gli occhi quando Draco si inginocchiò tra le sue gambe e gli afferrò l'erezione con una mano prima di posare le labbra sulla punta sensibile che prese a leccare, sollevando gli occhi grigi su di lui.

Harry allungò una mano verso i suoi capelli e accarezzò alcune ciocche mentre Draco si sporgeva in avanti e lo accoglieva tutto in bocca in un movimento fluido.

Harry lo lasciò fare per un po’, quando la situazione divenne ingestibile, lo fece alzare e lo spinse sul letto matrimoniale.

“Sei passivo?” Gli chiese Harry mentre passava la lingua e le labbra sul suo collo.

“Entrambe le cose…” gemette Draco chiudendo gli occhi mentre sentiva Harry scendere con la testa verso il petto per lambire con la lingua un capezzolo.

“Mmm… voglio che mi scopi…” disse Harry.

“Possiamo fare che prima tu scopi me e poi io scopo te? Ho una voglia matta di sentirti finalmente dentro di me..” disse Draco mordendosi poi il labbro inferiore mentre osservava Harry scendere con la testa tra le sue gambe.

“Usiamo il preservativo questa volta… appena ci arrivano le analisi voglio farlo pelle contro pelle, intesi?”

Draco annuì.

“Sono sano comunque. Non ho mai fatto sesso senza preservativo. Anche al bordello. Mai.”

Harry annuì.

“Bene… vuol dire che la prossima volta ti potrò scopare dove voglio e quando voglio…” disse Harry portando una mano lubrificata tra le natiche del biondo. “Sei così stretto e bollente..” gli soffiò contro le labbra.

“Grazie…” disse Draco aprendo le cosce e poi lasciandosi andare ad un gemito.

Harry si inginocchiò tra di esse, si protesse e poi appoggió la punta contro l'apertura grinzosa di Draco che si morse il labbro inferiore mentre osservava Harry.

“Ora entro, va bene?” Chiese Harry che attese un cenno della testa da parte di Draco prima di spingere con i fianchi.

Harry boccheggiò non appena si sentì stringere dalle pareti strette di Draco, il biondo squittí stupito e accolse tra le braccia Potter che si stava sporgendo verso di lui per baciargli le labbra.

Il rapporto di da subito intenso per entrambi.

Draco gemeva ad ogni affondo profondo di Harry, quest'ultimo mormorava fantasie erotiche all'orecchio di Draco che strinse con forza le dita attorno alla base per trattenersi dal venire.

Harry si riversò completamente nel preservativo gettando la testa all'indietro, afferrò un preservativo, protesse Draco e poi si sedette sul suo bacino, accogliendolo tutto con un unico movimento fluido dei fianchi.

“Harry!” Ansimò Draco portando entrambe le mani ai suoi fianchi, aiutando il moro a muoversi finché non gemette, esausto. “Devo venire…” singhiozzò il biondo e Harry portò entrambe le mani sul suo petto, stringendo la carne tra le dita.

Mentre muoveva su e giù i fianchi, fissò Draco negli occhi.

“Vieni, piccolo, vieni per me…” disse e Draco lo fece.

Premette la testa contro il cuscino e venne con forza riempiendo il preservativo, impazzendo per il modo in cui Harry non smetteva di muoversi, ma cavalcava il suo orgasmo fino a ridurlo ad un ammasso tremante.

“Basta…” disse Draco ormai iperstimolato e Harry si sollevò con i fianchi fino a farlo uscire.

Sfilò il preservativo al biondo e gettò le protezioni usate in bagno prima di raggiungere il biondo sotto le coperte.

“È stato meraviglioso” disse Draco con un sospiro sognante.

“Ti ho soddisfatto?" Chiese Harry accarezzandogli dolcemente la schiena.

"Si, signore..." Disse Draco sorridendo prima di ricevere un bacio  sulle labbra.

"Signore?" Chiese Draco guardando Harry che gli accarezzò i capelli con una mano.

"Chiamami Harry, Draco.."

Il biondo si morse il labbro inferiore, pensieroso.

“Sai che mi hai comprato come dog slave vero?” Disse e Harry annuì.

“Si, ma… non voglio uno schiavo a letto. Voglio un uomo da amare e da guardare dritto negli occhi quando lo scopo. E voglio tutto questo con te, Draco. So che non ci conosciamo ancora molto, ma prometto di essere un fidanzato esemplare che ti rispetterà sempre…”

Draco annuì.

“Grazie…” disse sorridendo e abbracciando Harry prima di posare la testa sul suo petto.

“Comunque mi è piaciuto quando mi hai messo il collare e quella coda vibrante… se vuoi posso indossarle spesso a casa…”

Harry annuì, fissando il soffitto, pensieroso.

“Se non la senti come un'imposizione puoi usare il collare sempre. Per quanto riguarda la coda… Preferirei farti usare il mio dildo..” disse Harry e Draco sollevò lo sguardo.

“In che senso?” Chiese.

“Visto che ti piace fare l'amore in entrambi i modi, vorrei vederti mentre ti fai scopare dal mio dildo e mentre sei pieno di lui, scoparmi il tuo bellissimo uccello…” disse Harry sorridendo.

“Oh. Si. Se ti fa piacere volentieri…” disse Draco rilassandosi.

“Davvero? Poi io posso fare lo stesso. Mi piace essere attivo ma non voglio intraprendere la mia vita sessuale in un solo modo, voglio provare entrambe le cose…” disse Harry.

Draco con disse nulla e Harry abbassò lo sguardo.

“Draco?” Chiese e il biondo sussultò.

“Si? Chiese con voce assonnata.

“Stavi dormendo?” Chiese Harry accarezzandogli la schiena.

Draco sbatté le palpebre velocemente.

“No, signore…”

Harry sorrise intenerito. Si sporse verso i capelli di Draco, vi lasciò sopra un bacio e poi disse: “A domani Draco…”

~*~

Il mattino dopo Harry si svegliò da solo nel letto.

Si portò entrambe le mani sul suo volto e poi si voltò per controllare l'orario.

Le otto del mattino. Dove diavolo era Draco?

Harry si alzò e uscì dalla stanza, un odore di caffè  lo spinse a cercare in cucina.

Qui trovò Draco davanti ai fornelli intento a preparare qualcosa. Harry non manifestó subito, rimase in piedi vicino allo stipite della porta, le  braccia incrociate davanti al petto emntre osservava  Draco canticchiare una canzone mentre muoveva una forchetta nella padella.

Harry sorrise intenerito. Voleva stringerlo tra le braccia e baciarlo.

“Buongiorno!” Disse Harry e Draco continuò a cucinare.

“Buongiorno Signore!” Disse Draco guardandolo da dietro la spalla. “Mi chiedevo quando saresti entrato in cucina. La colazione è pronta! Spero sia di tuo gradimento. Vuoi caffè, succo o the?” Chiese Draco mettendo nel piatto quello che aveva preparato.

Harry sbarrò gli occhi mentre si sedeva a tavola.

“Il the va benissimo” disse Harry con un sorriso mentre osservava Draco sedersi di fronte a lui.

“Mangia con me…” disse Harry e Draco lo guardò.

“Mangerò più tardi. Ora è un po' troppo presto per me…” disse con un sorriso Draco mentre apriva la “Gazzetta del Profeta” per prendere le pagine sportive per il suo Signore.

“Grazie, Draco” disse con un sorriso Harry prima di portarsi la tazza di The alle labbra. Era the alla vaniglia, non sapeva nemmeno di possederne in casa.

“Vuoi qualcosa per stasera?” Chiese Draco mentre leggeva gli ultimi gossip sul mondo magico.

Harry alzò lo sguardo smeraldo verso Draco.

“Sei per caso andato a fare la spesa?” Chiese Harry aggrottano le sopracciglia.

Draco scrollò le spalle.

“Ho visto il barattolo con i soldi per la spesa e visto che mancavano delle cose sono uscito appena sveglio… Non dovevo?” Chiese Draco guardandolo preoccupato.

“No. Puoi, certo. Solo… la prossima volta il the cerca di non prenderlo alla vaniglia, è troppo dolce…” disse Harry arricciando il naso.

Draco arrossì.

“Chiedo perdono, Signore. Ho preso la prima cosa che ho visto… la prossima volta farò più attenzione..” disse abbassando lo sguardo sul tavolo. “Verrò punito per questo, Signore?” Chiese il biondo sollevando gli occhi grigi.

Sembrava un cane bastonato.

Harry chiuse gli occhi.

“Mi sarebbe davvero piaciuto che tu mi lavassi stamattina, ma se ti permetto di toccarmi, rischio di fare tardi al lavoro…” disse Harry.

Draco raddrizzò la schiena.

“Sarò professionale, mio Signore!” Disse Draco prima di alzarsi dalla sedia.

Harry si pulí la bocca con il tovagliolo, si alzò dalla sedia e si sporse per lasciare un bacio sulla guancia di Draco.

“Stasera quando torno prima di andare a letto ti laverò io…” disse e Draco annuì, le guance che diventavano rosse.

~*~

Quando Harry tornò a casa quella sera era stanco morto.

“Buonasera!” Disse Draco tutto felice quando lo vide entrare dalla porta principale.

Si avvicinò a lui e gli sfilò la giacca dalle spalle prima di appenderla vicino alla porta.

“È già tutto pronto e apparecchiato…” disse Draco con un sorriso indicando il tavolo della sala da pranzo già pronto.

Harry andò in bagno e quando ne uscì poco dopo si sedette a tavola.

Draco fece per andarsene, ma Harry lo strinse per un polso.

“Mangia con me” disse il moro e Draco annuì, sedendosi accanto a lui e servendosi di cibo il piatto.

“Sembri stanco, signore” disse Draco guardandolo.

Harry si passò una mano sulla fronte.

“È stata una giornata pesante…Non vedo l'ora di finire di mangiare e potermi buttare a letto...”

Draco annuì, abbassando lo sguardo. Si sentiva triste per quella frase. Aveva osservato malinconico l'orologio pregando che i minuti passassero in fretta per poter passare del top in compagnia di Potter e ricevere il suo bagno di premio per la colazione.

“Tu cosa hai fatto oggi?” Chiese Harry guardandolo.

Draco scrollò le spalle.

“Sono stato in giardino… ho letto un libro…” disse il biondo prima di guardare da sotto le ciglia bionde il moro seduto a capotavola.

Harry non disse nulla e Draco fece un respiro profondo prima di chiedere: “Chi è Neville?”


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