5.

Luna Lovegood raggiunse casa di Harry quarantacinque minuti dopo e Harry le offrì un the.

Erano nella sala da pranzo quando suonarono al campanello e Harry andò ad aprire.

Charlie e Oliver, come promesso, si erano presentati a casa di Harry.

“Parlami di questo Alexander” aveva detto il rosso non appena aveva messo piede nell'abitazione.

“Amore!” Lo aveva sgridato Oliver sbarrando gli occhi nocciola quando aveva notato la Lovegood seduta al tavolo della sala.

La donna però non fece una piega e sorrise dolcemente a Oliver quando questo le strinse la mano per salutarla.

Il medimago però si sistemò i vistosi occhiali colorati che aveva addosso e lo fissò in silenzio.

“Hai dei gorgosprizzi che ti saltellano sulla testa” disse facendo aggrottare le sopracciglia a Oliver e alzare gli occhi spazientito ad Harry.

Ancora con quella storia dei Gorgosprizzi!

I Lovegood erano stati per anni lo zimbello del Mondo Magico dopo aver pubblicato sul giornale di cui era il direttore Xenophilius, il Cavillo, dell'esistenza dei Gorgosprizzi.

Ovviamente non esistevano, ma i Lovegood se ne erano fregati altamente e continuavano con le loro ricerche strampalate.

Luna però era diventata davvero una brava medimaga e Harry non si sarebbe affidato a nessun altro se non a lei.

All'improvviso la porta dell'infermeria si aprì e i presenti si voltarono verso Alexander che stava uscendo.

“Il ragazzo è pronto per essere visitato. Ha chiesto dei vestiti…” disse il castano ad Harry che annui e andò a prendere una felpa, una maglia e dei pantaloni di una tuta per Draco.

Purtroppo fu Alexander a consegnarli al ragazzo e poi fece entrare Luna per le visite.

La medimaga uscì dall'infermeria mezz'ora dopo.

“Il ragazzo sta bene, ha solo qualche carenza di vitamine e…” disse Luna prima di ammutolirsi, il volto che diventava paonazzo.

“E?” Chiese Harry sentendo il nervoso pervaderlo. Voleva vedere Draco, stringerlo tra le braccia e coccolarlo.

“È… piuttosto su di giri...” disse Luna.

Harry annuì e ringraziò Luna che preferí tornarsene a casa dal marito e dai figli.

Charlie e Oliver guardarono Harry che si passò una mano sulla faccia.

Alexander si avvicinò ad Harry.

“Ha chiesto di te…” disse il castano. “Mentre tu sei con lui io parlo con Oliver e Charlie.

I due alzarono la testa verso il ragazzo.

“Ci conosciamo?” Chiese Charlie e Alexander sorrise.

Harry bussò alla porta dell’infermeria mentre sentiva Alexander spiegare il suo problema a Charlie.

“Avanti” disse una voce leggera.

Harry abbassò la maniglia ed entrò nella stanza completamente bianca.

Draco era in piedi che guardava fuori dalla finestra entrambe le mani nelle tasche.

Quando lo senti entrare si voltò verso di lui e i due si guardarono negli occhi.

“Ciao” disse Harry, emozionato.

“Ciao” disse Draco abbozzando un sorriso.

“Come stai?” Chiese Harry quando lo raggiunse e lo guardò dritto negli occhi grigi.

Draco abbassò lo sguardo e poi lo punto fuori dalla finestra.

“Un po’ scombussolato, mi ci vorrà un po' per riprendermi…” disse Draco e Harry lo osservò incantato.

“Hai una bella voce” si ritrovò a dire e Draco si voltò verso di lui.

“Grazie” disse facendo un timido sorriso.

“Posso accarezzarti una guancia?” Chiese Harry e Draco sollevò un sopracciglio.

“Si?” Disse e un attimo dopo le dita calde di Harry Potter erano sulla sua guancia, toccando la consistenza liscia e vellutata della guancia rasata di fresco.

Solo in quel momento si accorse che Alexander gli aveva lanciato un incantesimo di pulizia tagliandogli i capelli e la barba.

Draco chiuse gli occhi e socchiuse le labbra.

Il profumo di Harry era molto buono e non faceva molto bene al suo, già poco, autocontrollo.

Voleva fare sesso con lui, voleva essere scopato da Harry Potter.

Harry posò lo sguardo sulle labbra rosse di Draco e vi passò sopra un pollice.

Draco gemette e senza pensare accolse il dito di Potter tra le labbra, cominciando a succhiarlo.

Harry sussultò sentendo una vampata di calore coglierlo all'improvviso e allontanò la mano dal ragazzo che aprì gli occhi e lo fissò.

“S-scusami” disse Harry sentendo il cuore battere furioso.

Draco si portò una mano tra i capelli e poi si voltò verso la finestra, posò entrambe le mani ai bordi della finestra e prese un respiro profondo.

“Alexander mi ha privato della maledizione, ma non può curare la mia malattia per il sesso. Non sei tenuto a tenermi con te…” disse Draco.

Harry allungò un braccio verso di lui e lo strinse prima di farlo voltare completamente finché non si ritrovò il biondo tra le braccia.

“Non ti lascio andare da nessuna parte. Voglio che tu ti senta al sicuro e felice con me. Farò qualsiasi cosa avrai bisogno, intesi? In cambio ti chiedo di badare alla casa…”

Draco sbarrò gli occhi.

“Ma io non so fare nulla…” disse a disagio e Harry gli coprì le guance con entrambe le mani.

“Non importa. Prenderò un elfo domestico, ok?” Disse e Draco sollevò le spalle.

“Perché ci tieni tanto a me? Nemmeno mi conosci..” disse Draco.

“Ti ho preso perché volevo occuparmi di una persona. Sto cercando un partner per la vita. Non mi interessa come passerai il tempo… solo… voglio poterti trovare a casa quando torno dal lavoro e potermi addormentare abbracciato a te tutte le notti…”

Draco si morse il labbro inferiore.

“Farai sesso con me?” Chiese il biondo.

Harry sussultò.

“Uhm. Beh si, se tu lo vuoi…” disse Harry arrossendo.

Sperava di non parlare di quel genere di argomenti così presto.

Draco si passò una mano tra i capelli platino.

“Alexander non ti ha parlato di me? Di quello che ho fatto?”

Harry strinse i pugni.

“Lo ha fatto…” disse e Draco annuì.

“Quindi sai già che non hai molta scelta….” Disse Draco incrociando le braccia davanti al petto.

Harry lo guardò.

“Ok, farò sesso con te, va bene? Ma non ti tratterò come una prostituta. Se hai voglia basta che me lo dici e cercherò di renderti il più soddisfatto possibile…”

Draco annuì, si allontanò appena da Harry e si abbassò i pantaloni.

“Allora che aspetti? Se non ricordo male mi hai scopato la bocca…”

Harry deglutì.

“È stato un bel pompino…” disse guardando ovunque tranne Draco.

Draco si portò una mano al suo membro massaggiandolo nel pugno.

“Senti… io…” disse Draco sentendosi a disagio. “Credo… credo di avere problemi con questa… ti… ti andrebbe di capire cosa non mi funziona?”

Harry si voltò verso Draco e sbarrò gli occhi smeraldo.

“In...in che senso?” Chiese Harry deglutendo mentre osservava Draco sdraiarsi sul lettino che era presente e piegava le ginocchia, esponendosi completamente allo sguardo del padrone di casa.

“Hai notato che non riesco ad avere un'erezione, no? Beh… scopri il motivo!” Disse il biondo platinato piegando entrambe le braccia sotto la testa.

Harry prese un respiro profondo.

“Io… non siamo da soli a casa…” disse.

“Ci sono i due dell'altra volta? Il rosso è molto sexy… te lo sei scopato per caso?”

Harry boccheggiò, a disagio.

“Dio! No… ma… come cavolo ti vengono in mente certe idee?!” Disse Harry sentendo il volto accampare.

Draco sollevò le spalle.

“Mi farei scopare in tutte le posizioni da uno come lui…” disse Draco sollevando le spalle.

Harry guardò Draco in silenzio per qualche secondo e poi indietreggiò fino alla porta.

Doveva scappare di lì.

Quando raggiunse la sala da pranzo trovò Charlie, Oliver e Alexander che stavano parlando ma si voltarono tutti e tre verso di lui.

“Allora?” Chiese Alexander sollevando un sopracciglio.

Harry si passò entrambe le mani sul volto, stropicciandolo.

“Posso parlare con te un momento, Charles?” Chiese Harry e il rosso sollevò un sopracciglio.

Harry non lo aveva chiamato mai con il suo nome di battesimo, mai.

Quell'accento lo fece preoccupare non poco.

“Certo…” disse e Harry gli fece cenno di seguirlo finché il moro con chiuse entrambi nel bagno.

“Che succede?” Chiese il rosso incrociando le braccia al petto.

Harry dopo un sospiro frustrato raccontò all'amico la conversazione appena avuta con Draco e Charlie sbarrò gli occhi.

“Lui che cosa?!” Disse strillando Charlie e Harry gli tappò la bocca con  la mano, guardando la porta chiusa alle spalle del rosso.

“Che cazzo urli!” Disse Harry sbarrando gli occhi.

“Perché mai vorrebbe una cosa del genere?”

Harry alzò le spalle.

“E che ne so io?” Disse. “Allora? Mi aiuti?”

“E cosa dovrei dire ad Oliver?”

“Non lo so ..La verità?” Chiese Harry e Charlie si portò entrambe le mani tra i capelli tenuti perfettamente in una cosa, spettinandoli.

“Ma come la verità! Ollie mi ammazza se gli dico che il tuo compagno ha chiesto di essere scopato!”

“Beh digli solo che devo fargli una cosa e che ho bisogno di uno come te che lo tenga fermo…”

Charlie lo guardò e abbassò le spalle, sconfitto.

“Non crederà mai ad una cosa del genere. Sono fottuto..” disse il rosso e Harry gli posò una mano sulla schiena ampia.

“Non è tanto male, sai?” Disse Harry con un sorriso malizioso mentre usciva dalla stanza.

Charlie comunicó la richiesta di Draco ad Oliver e il castano non la prese ovviamente bene.

Grazie ad Alexander, Oliver venne fatto calmare e Charlie seguì Harry in infermeria.

Trovarono Draco sdraiato sul lettino mentre fissava il soffitto.

Non appena la porta si aprì, il biondo si voltò e si mise a sedere.

“Finalmente” disse con un sorriso.

“Sdraiati e apri le gambe” disse Charlie con tono imperioso.

“Mmm agli ordini, Signore” disse Draco con un sorriso malizioso sul volto mentre apriva le cosce, mostrandosi completamente ai due uomini.

Harry si avvicinò ad un mobile vicino alla porta e aprì un cassetto da cui tirò fuori un paio di guanti usa e getta bianchi e una bottiglietta di lubrificante.

Charlie si avvicinò al biondo in silenzio mentre Draco sollevava le braccia verso l'alto e lo fissava con occhi eccitati.

“Appena ti ho visto non ho fatto altro che immaginare come sarebbe stato avere le tue mani sul mio corpo… il tuo ragazzo è fortunato” disse prima di sospirare non appena la mano grossa di Charlie si posò sulla sua gola.

“Zitto” ringhiò il rosso.

“Costringimi” disse Draco leccandosi le labbra mentre Harry si avvicinava al lettino.

“Sei proprio una cagna ingestibile” disse Harry prima di dargli uno schiaffo su una natica che divenne subito rossa.

“Oh sì!” Ansimò Draco boccheggiando mentre stringeva con entrambe le mani la pelle della poltrona sulla quale si trovava.

“Cosa hai detto che ha chiesto?” Chiese Charlie guardandolo in faccia, mentre abbassava la mano lungo il suo petto.

“Aiutarlo a capire se gli funziona tutto qui sotto…” disse Harry aprendo con il pollice il tubetto di lubrificante prima di versarlo sul membro a riposo di Draco.

Il biondo sussultò al contatto con la sostanza fredda, ma non riuscì a muoversi perché la mano di Charlie si fermò su un capezzolo  e prese a stuzzicarlo con un pollice.

“Mmm si” disse Draco aprendo sfacciatamente le cosce davanti agli occhi di Harry che gli aveva nel frattempo preso in un pugno il membro e aveva cominciato a masturbarlo.

“Ti piace, cagna?” Chiese Charlie guardando Draco e gli prense la punta ormai turgida tra pollice ed indice e prese a stuzzicarla.

“Oh, si, ti prego…” sospirò Draco alzando il bacino.

Harry gli accarezzò la punta sensibile e arrossata e Draco farfugliò qualcosa, mentre chiudeva gli occhi grigi.

Charlie passò all'altro capezzolo, titillandolo con la punta delle dita finché non fu eretto poi lo strizzó tra pollice ed indice e diede lo stesso trattamento anche all'altro, in contemporanea.

Harry continuava a muovere la mano su e giù l'erezione ormai completa di Draco, prendendo con un pollice ricoperto in lattice le gocce di liquido seminale prima di portarselo alle labbra.

Draco prese a gemere ad alta voce, agitandosi e pregando i due di farlo godere.

“Non abbiamo ancora finito…” disse Harry versandosi del lubrificante sulle dita e poi ne infilò rapidamente uno nell'ano di Draco, che si chiuse con forza attorno alla falange del moro.

“Oh sì! Di più! Signore, di più! Ancora vi prego, ne ho bisogno!” Singhiozzò Draco e Charlie si accorse che dai suoi occhi stavano sgorgando delle lacrime.

Harry inserì un secondo dito e le piegò entrambe verso l'alto cercando con lentezza quel punto speciale dentro Draco che lo avrebbe fatto ammattire.

Draco sussultò e gemette mentre abbassava lo sguardo su Potter che stava fissando le sue dita entrare e uscire dal corpo di Draco.

“Per favore, Signore” disse Draco con voce spezzata, il volto bagnato dalle lacrime.

Harry fece pressione verso l'interno fino a sentire una piccola protuberanza che prese a sfiorare con la punta delle dita.

Draco urlò e graffió la pelle del lettino sul quale si trovava mentre spingeva con i fianchi verso il basso contro la mano di Potter che alzò gli occhi smeraldo su di lui.

“Fermo!” Ordinò e Draco gettò la testa all'indietro contro il lettino mentre Charlie gli teneva fermi i fianchi con entrambe le mani.

Harry continuò a premere finché le cosce di Draco non tremarono e le gambe caddero ai lati del lettino, le dita dei piedi che si aprivano e chiudevano.

“Signore… io… la prego” singhiozzò Draco che oramai stava piangendo.

Ma Harry sembrò non ascoltarlo, più lo supplicava e più Harry estraeva le dita, allargandolo solamente senza mai dargli soddisfazione.

Charlie si voltò verso il biondo e quando vide le condizioni in cui riversava si voltò verso Harry.

“Smettila, lo stai torturando abbastanza” disse il rosso.

Harry lo fulminò con lo sguardo.

“Voglio vedere quanto dura…” disse il moro.

“Poco Signore…” gemette Draco portandosi un braccio sugli occhi cercando di trattenersi per appagare il suo padrone, ma erano anni che non raggiungeva un orgasmo con il culo e stava per scoppiare.

“Resisti…” soffiò Harry sollevandosi con il volto verso la sua erezione. “Aspetta solo….” Disse prima di soffiare sulla punta sensibile prima di accoglierla tra le labbra.

Draco sollevò di scatto con la testa mentre Charlie si allontanava dal biondo.

“Signore?!” Chiese Draco prima di gettare la testa all'indietro quando Harry si allontanò dal biondo, lasciandolo di nuovo senza soddisfazione.

“Vattene” disse poi il moro guardando Draco negli occhi che singhiozzò.

“Perché?!” Chiese il biondo con voce acuta.

Harry sospirò.

“Vattene, Charlie!” Ringhiò il moro.

Charlie sussultò e quasi corse via per lasciare i due da soli.

Non appena la porta si chiuse alle sue spalle, Harry accolse nuovamente l'erezione di Draco tra le labbra.

Bastarono poche suzioni prima che il biondo si riversasse nella sua gola con un grido che fece tremare i vetri.

Mentre il biondo cercava di riprendersi dall'orgasmo migliore degli ultimi cinque anni, Harry fece scorrere le labbra sulle sue gambe, lasciandoci sopra minuscoli baci.

Harry si alzò lentamente dalla sedia e tese una mano al biondo.

“Stai meglio?” Gli chiese il moro con dolcezza.

Draco annuì e afferrò la maglia che Harry gli porgeva e prese a vestirsi.

Quando scese dal lettino, Harry gli strinse un braccio attorno alla vita e lo baciò delicatamente sulle labbra.

“Ti va…? Di fare l'amore? Con me?” Chiese il loro sentendo le guance andare a fuoco.

Draco sorrise intenerito.

“Non hai bisogno di chiedermelo. Puoi anche svegliarmi la notte e sarò sempre disponibile per te…”

Harry a quel punto lo guardò in faccia e posò entrambe le mani sulle sue spalle.

“Dormirai con me stanotte, allora?”

“Certo che sì!” Disse Draco con un sorriso prima di intrecciare le dita con quelle di Harry e uscire dall'infermeria.

Trovarono Oliver, Charlie e Alexander in sala da pranzo.

Quest'ultimo, appena li vude cercare di andare al piano superiore, sbarrò la strada ad entrambi.

“Alt! Mi hai fatto una promessa, Potter….”

Harry guardò Draco, gli baciò il dorso della mano e gli disse:

“Stanotte sono completamente tuo”

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