~5: Un cervo ed un ragazzo~

Alours, nei capitoli precedenti vi ho chiesto di votare ed avete scelto:

"Guerra finita, ottavo anno, Draco per stare da solo, la notte va nella foresta.
Anche Harry lo fa, ma lui è un animagus (cervo come il padre perché si), e ci va trasformato per non farsi beccare.
Cervo e ragazzo si incontrano, e Draco non sapendo, si sfoga con il cervo, che resta ad ascoltarlo."

So di essere scomparsa per molto tempo, perdonatemi.
Ora ci siamo trasferiti in campagna, quindi il pomeriggio dopo pranzo riesco a dedicarmi un po' alla scrittura.

Ho finalmente finito questa one-shot, quindi mi sono fatta portare in città per pubblicarla.
Quindi eccovi serviti. Spero vi piaccia.

A fine capitolo trovate sei idee per delle future one-shot, votate commentando quale vi piacerebbe leggere per prima (un solo voto a testa! Se ne votate più di una sceglierò la prima).
Prima o poi le scriverò tutte non preoccupatevi.

AU: Harry Potter (Rowling AU)

Racconta: una storia

Ship secondarie: ?

Contiene: animagus!Harry

Narratrice's POV

Tornare a scuola dopo la guerra non era stata una scelta facile.

Molti di coloro che avevano perso i propri cari avevano preferito non tornare, altri avevano deciso di riprovare.

Ma non tutti erano tornati ad Hogwarts con l'obiettivo di riprendere in mano la propria vita o per stare con i propri amici.

Uno di questi era Draco Malfoy.

Draco era solo.

Suo padre era ad Azkaban, dove meritava di essere, sua madre invece era chiusa in ospedale, debole e bisognosa di cure, e nessuno dei suoi vecchi amici era tornato a scuola.

Lui si trovava ad Hogwarts solo per accontentare la povera Narcissa che non voleva saperlo solo nella villa Malfoy, ma lui avrebbe preferito scomparire.

A scuola tutti, anche i Serpeverde, lo evitavano, e passava il tempo da solo nella sua stanza o in biblioteca nascosto tra gli scaffali, immerso nello studio.

Mangiava da solo nella sua camera o al limitare della foresta, facendosi portare da Winky, l'unica elfa con la quale aveva stretto una specie di rapporto di amicizia, un po' di cibo.

La sera di Natale si era sentito particolarmente solo.

Vedere tutti gli altri scambiarsi regali e scherzare insieme, era stato un duro colpo per lui realizzare quanto effettivamente fosse vuota la sua vita.

Senza farsi notare dai professori, si era quindi rifugiato nella foresta, inoltrandosi più del solito, fino a raggiungere una piccola radura.

Qui si era accovacciato ai piedi di un grande albero, e aveva lasciato finalmente scivolare giù per le guance tutte quelle calde lacrime che fino ad allora aveva trattenuto.

Non si era accorto del cervo che lo osservava nascosto nella vegetazione e che dopo un po' gli si era avvicinato.

Solo quando il muso umido della creatura gli aveva sfiorato leggermente il capo si era destato da tutti i tristi pensieri che gli passavano per la testa.

La creatura lo scrutava con i suoi grandi occhioni scuri, e Draco aveva ricambiato lo sguardo, trovando curioso l'atteggiamento dell'animale.

Non sapeva ci fossero cervi nella foresta o che fossero creature così curiose.

Poi l'animale aveva avvicinato nuovamente il muso al ragazzo, e aveva leccato dolcemente le guance, in un goffo tentativo di asciugare le lacrime che inumidivano la sua pelle, finendo solo per riempirlo di saliva.

Ma il gesto non aveva dato fastidio a Draco, che invece di ritirarsi disgustato, era scoppiato a ridere, una risata così genuina e spontanea, che tutte le preoccupazioni che aveva per la testa scomparvero immediatamente.

Istintivamente aveva iniziato ad accarezzare il muso del cervo, che dopo qualche secondo si era accovacciato, e aveva socchiuso gli occhi, lasciandosi coccolare da quel tocco delicato.

I due erano rimasti così fino a tarda notte.

Solo allora il cervo si era alzato e dopo aver strofinato il muso contro la guancia di Draco, si era allontanato dalla radura.

Il biondo allora aveva imitato la bestia, ed in silenzio era uscito dalla foresta, ed era rientrato nel castello.

I corridoi erano ancora illuminati e dalla Sala Grande provenivano ancora urla e schiamazzi.

Velocemente Draco aveva raggiunto la sua camera e si era accucciato sul suo letto, e per la prima volta, dopo mesi di insonnia, si era addormentato in pochi minuti.

/////////////////////////

Dopo quel Natale, Draco era tornato ogni sera alla stessa radura, e con sua grande sorpresa aveva incontrato lo stesso cervo che ogni volta gli si accucciava accanto e restava con lui fino a tardi.

E Draco finalmente riusciva a rilassarsi ed a non pensare.

A scuola continuava ad essere ignorato, ma lui si sentiva meglio e soprattutto più riposato.

La mattina affrontava le lezioni, poi pranzava in camera, andava a studiare in biblioteca e la sera si inoltrava nella foresta, dove ad attenderlo c'era il suo nuovo amico.

Era consapevole che la creatura non potesse capirlo e forse proprio per questo si ritrovava a raccontarle quello che stava passando.

Gli parlava della madre e di cosa gli raccontava attraverso le lettere che si scambiavano, gli parlava del padre e di come lo aveva educato, di come crescendo aveva capito quanto fosse sbagliato il suo modo di fare e di come però fosse stato costretto a continuare a comportarsi in quel modo, e di come si era odiato per questo.

Poi aveva anche iniziato a parlargli di quanto si sentisse solo, di come passasse le giornate da solo nascosto nella biblioteca o chiuso nella sua camera, di come evitasse la Sala Grande e non mangiasse mai lì e di come si sentisse costantemente fuori luogo.

E senza accorgersene, arrivava l'ora di andare a dormire.

A volte l'animale gli dava la sensazione di essere in compagnia di qualcuno che lo capiva, gli sembrava davvero che lo stesse ascoltando, gli sembrava di vederlo annuire, ed ogni volta che si intristiva il cervo strofinava i suo umido muso contro la sua guancia o poggiava il suo capo sul suo grembo.

Da quando aveva incontrato quella creatura aveva iniziato a sentirsi meno solo ed a non pensare più a tutto ciò che lo turbava.

Aveva iniziato a sua volta ad ignorare cosa gli accadeva intorno o chi incontrava così come gli altri facevano con lui.

Forse proprio per questo non si accorse di un certo Grifondoro dai capelli corvini che aveva iniziato ad osservarlo ed a seguirlo qua e là.

///////////////////

Anche se Draco non ci aveva fatto caso, non era l'unico che evitava luoghi affollati come la Sala Grande.

Anche Harry, stanco di essere osservato e indicato dagli studenti più giovani, preferiva passare il suo tempo libero sulla torre di Astronomia, torre chiusa agli studenti, ma Harry era un'eccezione segreta.

La notte di Natale era proprio lì che si trovava e guardandosi intorno aveva visto una sagoma dirigersi verso la foresta, e nonostante si fosse ripromesso di non intromettersi nelle faccende altrui, quella figura solitaria aveva risvegliato in lui quella genuina curiosità che con la guerra si era spenta come una candelina in mezzo ad una burrasca.

Aveva con sé la sua scopa, visto che programmava di farsi un volo, e quindi l'aveva usata per raggiungere più velocemente la foresta.

Conosceva abbastanza bene quei luoghi: aveva passato l'estate ad Hogwarts per dare una mano a ricostruirla, e spesso si era avventurato nella foresta per non annoiarsi.

In silenzio aveva raggiunto la radura dove la figura si era rintanata, e solo allora aveva riconosciuto chi fosse.

Davanti a lui c'era Draco Malfoy raggomitolato ai piedi di un grande albero, e il suo corpo era scosso da forti singhiozzi.

Non era di certo ciò che si aspettava Harry.

Temendo di farsi scoprire aveva quindi assunto la sua forma animagus diventando così un giovane cervo.

Non seppe mai cosa lo spinse ad avvicinarsi al Serpeverde ma poco importava.

In silenzio si era quindi avvicinato al biondino, ed aveva strofinato dolcemente il capo per attirare la sua attenzione.

Draco lo aveva fissato per alcuni secondi ed aveva così potuto vedere gli occhi del biondo gonfi e rossi per il pianto e le guance bagnate dalle lacrime ed istintivamente aveva cercato di leccarle via, rendendosi conto troppo tardi di avergli riempito la faccia di saliva.

Sorprendentemente il ragazzo era scoppiato a ridere ed Harry si era sentito rincuorato.

Aveva quindi passato la serata immerso nel silenzio della foresta in compagnia di Draco, che per fortuna non piangeva più e sembrava stare meglio.

Quando aveva notato che il biondo aveva iniziato a tremare, si era alzato, aveva strofinato il muso contro la guancia del ragazzo ed era tornato dove aveva lasciato la sua scopa.

Dall'alto aveva seguito Draco per accertarsi che rientrasse e poi era tornato sulla torre, prima di raggiungere in silenzio il dormitorio dei Grifondoro.

///////////////

E così nei giorni successivi Harry aveva continuato a seguire Draco nella foresta sotto forma di cervo e restava a fargli compagnia.

Il Grifondoro però si sentiva un po' in colpa.

Il biondino senza saperlo si stava confidando e sfogando con lui, ridendo e piangendo in sua compagnia.

Ad Harry non dava fastidio, gli piaceva sentirlo parlare e stava imparando a conoscere quel ragazzo che per anni non era riuscito a capire ed aveva considerato come un nemico ed un pericolo.

Quando lo vedeva piangere gli veniva voglia di stringerlo in un abbraccio ed asciugare le sue lacrime, ma aveva paura che svelando a Draco la verità, il ragazzo non avrebbe voluto più avere a che fare con lui.

Ci volle un po' prima che Harry riuscisse a trovare il coraggio di dire la verità al biondo.

//////////////////

Dalla sera di Natale erano passati quindi due mesi e mezzo, durante i quali i due avevano continuato ad incontrarsi e durante i quali Harry aveva cercato di trovare il migliore modo per spiegare la situazione a Draco.

Alla fine aveva capito che il modo migliore fosse anche quello più semplice: presentarsi al posto del cervo e cercare di spiegargli tutto.

Così un giorno aveva seguito come sempre Draco nella foresta e dopo un po' si era fatto avanti.

Quando Draco si accorse di lui, scattò in piedi, indietreggiando di qualche passo.

Harry, a quella reazione, indietreggiò a sua volta, inciampando in una radice e cadendo.

Mentre si rialzava, sentì uno strano verso, come un tentativo di camuffare un risolino, provenire dal biondo.

Quando riuscì ad alzarsi, i loro sguardi si incrociarono, ma nessuno dei due proferiva parola.

<<Erm, Draco, ecco... Posso chiamarti Draco, giusto?>> disse Harry, nel tentativo di zittire quel fastidioso silenzio che li avvolgeva.

Draco si limitò ad annuire, così Harry si fece coraggio e riprese a parlare.

<<Sono venuto per scusarmi.

C'è una cosa che ho fatto negli ultimi mesi a tua insaputa, e non posso continuare così>>.

Draco lo ascoltava in silenzio, quindi continuò.

<<C'è una cosa di cui nessuno è al corrente, neanche i miei amici.

Solo il ministero perché ho preferito farmi registrare.

Senza troppi giri di parole, sono un animagus, e più precisamente sono quel cervo che è stato con te fino ad ora dalla notte di Natale.

Volevo scusarmi per aver ascoltato senza il tuo permesso tutto quello che mi raccontavi, e ti giuro che non ne farò parola con nessuno->>.

<<Perché hai continuato a venire?

Perché sei rimasto ad ascoltarmi?>> chiese il biondo, che tratteneva a stento le lacrime.

Una parte di sé si sentiva tradito, il suo amico non era chi credeva di essere, ma dall'altra non riusciva a capire: Harry Potter lo aveva sempre odiato, quindi perché era rimasto ad ascoltarlo per tutto questo tempo?

Perché gli stava svelando qualcosa che neanche si suoi amici Grifondoro aveva svelato?

Perché lo aveva consolato e gli aveva tenuto compagnia?

<<Non so dirti cosa mi ha spinto ad avvicinarmi a te la notte di Natale.

Il mio corpo si è mosso da solo quando ti ho visto.

Ho passato la mia estate a dare una mano con i lavori, e la sera venivo qui a piangere da solo.

Credo che sia questo ad avermi spinto a tornare anche i giorni successivi fino ad ora, ho pensato che avere qualcuno a tenerti compagnia sarebbe stato meglio, anche se era un cervo che non poteva parlare, anche se non avrei ben saputo cosa dirti, non sono bravo con le parole, ma sono un ottimo ascoltatore.

Devo ammettere che è stato un atteggiamento un po' egoista da parte mia, ma una parte di me voleva continuare a venire per poterti conoscere meglio>>.

<<Ora cosa dovrei fare?

Credevo di avere finalmente una specie di amico->>.

<<Posso continuare ad essere tuo amico se ti va>> disse il corvino interrompendolo.

<<Non te ne sarai accorto, ma anch'io sono parecchio solo.

Ron non è voluto tornare dopo la morte di Fred, ed Hermione non è tornata per seguire dei dottori nella loro ricerca per come far tornare la memoria ai suoi genitori.

Passo il tempo a nascondermi dagli altri perché loro non vedono altro che il Salvatore del Mondo Magico, quando io vorrei essere semplicemente Harry e stare per i fatti miei, e, scusami, tu sembri essere l'unico a cui non interessa quello che ho fatto.

Quindi se ti va, possiamo provare ad essere amici?>> chiese Harry.

<<Noi due... amici... >> aveva mormorato il biondo sorpreso.

<<Non dobbiamo dirlo a nessuno, possiamo continuare ad incontrarci qui, solo noi due, e passare il tempo, magari studiare insieme, tu puoi raccontarmi quello che ti pare, ed io posso ascoltarti fino a quando non avrai la voce rauca>> aveva spiegato il Grifone, ridacchiando alla faccia stupita di Draco.

Draco era tentato.

Aveva da sempre desiderato l'amicizia di Harry.

<<Dai, ti faccio anche fare un giro in groppa appena divento abbastanza forte>> aveva aggiunto sorridendo, facendo qualche passo in avanti per avvicinarsi al biondino.

<<Posso vederti diventare cervo?>> aveva chiesto Draco in tutta risposta, con un sorriso sulle labbra.

/////////////

I loro incontri erano quindi continuati, ma adesso ad incontrarsi erano due ragazzi.

I primi incontri erano stati un po' impacciati, quindi i due avevano puntato sullo studio.

Avevano iniziato quindi ad aiutarsi a vicenda, arrivando piano a piano a superare l'imbarazzo iniziale ed a portare avanti lunghe conversazioni.

Avevano quindi iniziato a discutere delle proprie passioni ed hobby, dei cibi che preferifano e di quelli che non sopportavano, delle proprie usanze e delle proprie esperienze.

Draco iniziò a scrivere alla madre della loro amicizia, e la donna di tanto in tanto mandava loro un pacco di dolci da condividere.

Harry riuscì anche ad aprirsi con lui ed a raccontargli ciò che aveva passato da piccolo nella casa degli zii, di come quella sera al Ministero lui avesse perso il suo padrino e di tutte le cose che la notte lo tormentavano e gli impedivano di dormire.

Iniziarono anche a mangiare insieme e ad andare a lezione insieme, fregandosene degli sguardi degli altri studenti.

Passavano quindi ogni giorno insieme, separandosi solo quando avevano lezioni diverse, e rincontrandosi subito dopo.

Ovunque andasse Draco andava Harry, ovunque fosse Harry c'era Draco.

Per i corridoi iniziarono a girare diverse voci sul loro conto, ma la cosa non sfiorava i due ragazzi, che erano sordi a tali provocazioni.

/////////////////////

Fu verso la fine di maggio che Harry capì di non poter fare a meno dell'altro.

La lezione di incantesimi che stava "seguendo" era stata interrotta, il professore si era dovuto allontanare alcuni minuti.

Mentre pensava a cosa avrebbe fatto con Draco quel pomeriggio sentì dei mormorii eccitati provenire da due ragazze Tassorosso.

<<Secondo te?

Non pensi che siano così carini insieme?>> diceva la prima.

<<Si si, sembrano inseparabili, e quando non stanno insieme sembrano persi e senza voglia di far niente>> rispondeva l'altra.

<<Ma hai visto come si guardano?

Malfoy sembra totalmente perso per Harry, ed Harry non riesce a smettere di fissarlo, come se fosse la cosa più bella che abbia mai visto>>.

<<Vero vero!

E poi hai notato che spariscono entrambi per tutto il giorno?

Probabilmente stanno insieme fino a tardi da qualche parte>>.

La chiacchierata tra le due ragazze venne interrotta dal ritorno del professore, ma le parole delle due Tassorosso non volevano abbandonare la mente di Harry.

Davvero la gente credeva che stessero insieme?

Ma lui e Draco erano solo amici!

Davvero sembrava così svogliato quando Draco non era con lui?

Si, ne era prova la lezione in corso.

Davvero non staccava mai gli occhi da lui?

Effettivamente... Ma non significava niente!

Anche quando c'erano Ron ed Hermione stava sempre con loro e guardava loro.

Ma poteva paragonare la sua amicizia con Draco con quella con i suoi amici Grifondoro?

A loro neanche aveva svelato di essere un animagus, e non gli aveva mai raccontato per filo e per segno come era stata la sua vita con i Dursley, cosa che invece aveva fatto con Draco.

I suoi amici potevano capire come si sentisse dopo la guerra, ma prima?

E anche quando voleva sfogarsi loro lo avevano sempre zittito con un "Anche noi abbiamo affrontato la guerra", "Anche noi abbiamo perso dei cari" anche noi così anche noi cosà, mentre lui li ascoltava in silenzio e offriva la sua spalla su cui piangere.

Draco invece ricambiava il suo silenzio, e lo ascoltava come faceva lui, lui capiva come si sentisse frustrato, capiva il senso di impotenza che lo tormentava.

Da quando erano diventati amici, Harry si sentiva bene, era felice.

Non vedeva l'ora di incontrarsi con il Serpeverde e di stare con lui.

Ma cosa sarebbe successo alla loro amicizia una volta finita la scuola?

Sarebbero riusciti ad incontrarsi ancora come facevano adesso?

Tra lavori diversi, case lontane, sarebbero riusciti a vedersi, magari non tutti i giorni ma quasi?

Ma poi perché si stava facendo tutti questi problemi?

Con Ron ed Herm non si vedeva dall'inizio dell'anno scolastico, si erano solo scambiati alcune lettere, eppure non si preoccupava così tanto.

Perché allora l'idea di stare troppo tempo lontano da Draco lo preoccupava tanto?

Che fosse perché la loro amicizia era nata da poco?

No, non aveva senso.

<<Signor Potter, la lezione è finita da dieci minuti, intende restare qui anche per la prossima?>> ad interrompere la sua cascata di pensieri fu la voce del piccolo professore, che gli fece notare di essere rimasto solo nell'aula.

Velocemente aveva quindi messo via le sue pergamene ed era uscito dall'aula.

Quando vide Draco che lo aspettava in fondo al corridoio decise di non pensare più alle parole delle ragazze, e si affrettò per raggiungerlo sorridendo.

Seguirono insieme l'ultima lezione e poi scesero nelle cucine a prendere qualcosa da mangiare prima di dirigersi nella foresta.

Mangiarono in silenzio, rubacchiandosi cibo di tanto in tanto, ridendo ogni volta come bambini che mangiano i dolci che la mamma aveva nascosto.

Visto che non avevano compiti per il giorno dopo, si misero comodi, Draco appoggiato al solito tronco con un libro, Harry steso accanto a lui.

Il biondo iniziò a leggere con calma, a bassa voce, ed il corvino socchiuse gli occhi, lasciandosi coccolare da quel suono.

Era il loro modo preferito di rilassarsi, per non pensare a niente al di fuori del loro piccolo angolo di calma.

Quando Draco fece una pausa per girare la pagina ed iniziare un nuovo capitolo del romanzo che stava leggendo, Harry socchiuse gli occhi per guardarlo, e rimase incantato da ciò che vedeva.

Draco era assorto nella lettura, i suoi occhi chiari non si staccavano dalla pagina del libro e neanche le ciocche di capelli che erano scivolate in avanti lo distraevano.

Le dita accarezzavano piano la carta che profumava ancora di nuovo, e le labbra sottili si schiudevano a malapena per far passare quel delicato suono.

Come avrebbe fatto Harry a dire addio a quella visione?

Senza rifletterci, Harry aveva scostato una ciocca di quei fili d'oro che accarezzavano lo zigomo del ragazzo accanto a lui, che si era girato a guardarlo sorpreso, interrompendo la lettura.

Le dita di Harry sfiorarono la guancia di Draco, ed il corvino si mise a sedere velocemente ma con calma, riducendo così la distanza tra i loro visi.

<<Hai le lentiggini...>> aveva bisbigliato il corvino, notando solo ora quel dettaglio.

<<Non se n'era accorto nessuno fin ora...>> aveva bisbigliato a sua volta il biondino, che non riusciva a staccare i suoi occhi da quelli di Harry.

<<Posso baciarti?>> aveva bisbigliato Harry dopo qualche secondo, e Draco aveva annuito piano, un movimento quasi impercettibile, ma che Harry non si era lasciato sfuggire.

Aveva quindi poggiato le sue labbra su quelle di Draco, e a qual contatto aveva sentito come una scossa percorrergli la schiena.

Poi aveva picchiettato con la punta della lingua sulle labbra del biondo, una richiesta silenziosa di approfondire quel piccolo bacio.

Quando le loro labbra si separarono dopo alcuni secondi, i loro sguardi si incrociarono nuovamente.

La mano di Harry accarezzava ancora il viso di Draco mentre l'altra era corsa a stringere quelle del biondino, che tremavano per l'emozione.

<<Sono felice di averti seguito quella sera>>.

<<Anch'io sono felice che tu lo abbia fatto>>.

WolfyFede_00

Il mio angoletto

Spero vi sia piaciuta!

Posso dire che adoro la frase "zittire il silenzio"?

Se notate qualche errore, non fatevi scrupolo a farmelo notare, ma visto che sto in campagna non so se mi arriveranno le notifiche dei vostri commenti, ma non importa, commentate e fatemi sapere!

Bye! 💚💚💚

!VOTAZIONI CHIUSE!

Con un commento indicatemi il numero della one-shot che vi piacerebbe leggere.

La one-shot scelta non sarà la prossima ad essere pubblicata, nell'attesa ne scriverò un'altra che non è in questo elenco.

Nel caso di pareggio tra qualche idea quando chiuderò le votazioni, considererò anche i punti che queste idee avevano ricevuto in precedenza.

!ELIMINATA! 1. Draco è una principessa, anche se si sente un principe, ed incontra il suo futuro sposo.

Ma non vuole sposarlo, quindi si taglia i capelli, si traveste da contadino e scappa.
Incontra Harry, proprietario di alcune terre, che in cambio di manodopera, gli offre un posto in cui stare.
I due si innamorano, e Draco gli svela la sua identità.
Ma anche Harry ha un segreto. !ELIMINATA!

2. (per quest'AU Ginny è la sorella gemella di Ron, quindi è in classe con Harry e Ron, stanno iniziando il 6 anno, ed hanno tutti 16 anni)
Gli ultimi giorni di scuola Harry, Ginny costringe Harry a fare sesso con lei, e resta incinta. (il rapporto sessuale tra Harry e Ginny non verrà descritto)
Lei vuole abortire e Silente, i Weasley, Hermione sono d'accordo con lei, ma Harry la convince a non farlo regalandole molti soldi, e promettendole che non dovrà avere niente a che fare con la piccola.
Harry poi scopre che Silente lo vuole sacrificare per il bene superiore.
I suoi amici non gli credono, ed appena nasce la figlia, scappa e si rifugia da Voldemort.
Avendo scoperto di essere un Horcrux usa ciò per assicurarsi che Voldemort non lo ucciderà, e inizia a vivere al Malfoy Manor.
Passerà molto tempo li con Draco e scoprirà che forse, non è poi così tanto male averlo tra i piedi.

3. Dopo la guerra Harry si allontana dal mondo magico, interrompendo tutti i suoi contatti, tranne con Hermione, giusto per farle sapere che sta bene.

Draco sta facendo il possibile per riabilitare il suo nome, e sta trasformando il Manor in un Bed e Breakfast per maghi, con il giardino pieno di animali.
Un giorno, su consiglio di un'amica (Herm-coff-coff-ione-coff), va in una fattoria sia per babbani che per maghi per comprare alcuni animali, e li ritroverà la persona che non ha mai smesso di amare in silenzio.
Con la scusa di comprare altri animali, Draco andrà spesso a trovare quella persona.

4. Due anni dopo la fine della guerra.
Harry e Draco sono fidanzati ed abitano insieme.
Harry ha da poco chiesto a Draco di sposarlo, e il biondo aveva accettato.
Harry deve andare ad una festa al Ministero, e si fa accompagnare da Draco per annunciare il fidanzamento.
La festa viene trasmessa in TV su un canale speciale per i maghi, che esisteva da molto.
Lily aveva svelato a Petunia di questo canale.
Quel giorno, forse per la noia, digitò il numero del canale, ed apparse la diretta della festa al Ministero, e dopo tre anni, rivide Harry.
Si rincontreranno? Probabilmente.

!ELIMINATA!(purtroppo) 5. Harry è un pirata molto famoso, non per la sua crudeltà, che salpa i mari con un enorme nave abbastanza particolare.
Draco è un elfo nordico, con un passato segreto, che dopo essere stato fatto schiavo, era stato liberato dal padrone di un locale, ed ora lavorava per lui insieme a degli amici fatti durante la prigionia per ricambiare il favore.
La nave di Harry si ferma alla città dove si trova Draco a fare provviste, ed Harry convince Draco ad entrare a far parte della sua ciurma. !ELIMINATA!

6. Harry è fidanzato con Draco, ma un giorno si trova catapultato in un universo parallelo in cui i suoi genitori sono vivi e lui si frequenta con Ginny.

Grazie all'addestramento per Auror si camuffa ed inventa una storia sulla sua vita.
Mentre cerca di capire come tornare indietro osserva l'altro se stesso e la sua famiglia.
Un giorno viene scoperto, e racconta la verità, e dopo un po' di tempo riesce a tornare da a casa sua, dal suo Draco, che non capisce come mai all'improvviso il suo ragazzo abbia deciso di ripeterli fino allo sfinimento quanto per lui sia importante.

!VOTAZIONI CHIUSE!

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