EPILOGO
Maggio 1999
Draco era sdraiato sul prato, la testa poggiata sulle gambe distese di Potter che aveva la schiena attaccata ad un albero.
Stava ripassando Rune Antiche mentre Harry stava scrivendo una pergamena per Difesa contro le arti oscure.
Ormai era il loro rituale da qualche tempo, ovvero da quando si erano presentati mano nella mano in sala grande, che si ritagliavano del tempo solo per loro per studiare, specialmente se potevano farlo stando sul prato del castello.
Harry scrisse qualcosa e poi sospirò. Draco sollevò lo sguardo su di lui, sollevandosi gli occhiali sul naso.
"Che hai?" Gli chiese il biondo, preoccupato.
"Nulla... Solo un po' di stress per gli esami..." Disse Harry senza guardarlo in faccia.
Draco aggrottò le sopracciglia.
"Si? È da un po' che ti vedo distante. Va tutto bene? Hai litigato di nuovo con Ron?" Chiese il biondo.
Harry posò la testa contro il tronco e guardò in faccia Draco.
Da quando si erano presentati mano nella mano in Sala Grande confermando a tutta la scuola la loro relazione, Ron Weasley si era scagliato contro Harry, dicendogli che non era possibile che proprio il suo migliore amico etero avesse una relazione con un Mangiamorte come Malfoy. Nemmeno l'intervento di Hermione gli aveva evitato un cazzotto dritto sul naso.
Da quel giorno i rapporti tra Harry e Ron si erano bruscamente interrotti.
Harry passava il tempo in compagnia di Draco ed insieme studiavano per gli esami di fine anno per prendere il diploma. Draco era molto paziente e a parte prenderlo in giro in Pozioni, era stato un bravo insegnante.
Ad Harry piaceva allenarsi con Draco in difesa contro le arti oscure e complice anche l'incidente nei bagni dell'anno prima, i due evitavano di scagliarsi addosso maledizioni. Harry aveva insegnato a Draco l'Incanto Patronus e avevano scoperto che quello di Draco era un pavone.
Malfoy non sembrava molto elettrizzato dalla figura uscita dalla bacchetta ma non aveva mostrato segni di scontento, almeno in presenza di Harry.
Draco gli aveva insegnato degli incantesimi di guarigione imparati quando assisteva Madama Chips e durante le notti insonni, i due avevano parlato della guerra, di come Harry insieme al professor Piton avesse cercato di chiudere la mente, inutilmente.
Draco si era offerto di spiegargli a padroneggiare l'occlumanzia, ma era quasi sempre stato un completo disastro.
Inconsapevolmente, Draco era venuto a conoscenza della morte di Cedric Diggory e aveva visto anche la morte di Sirius Black.
Harry si era svegliato una notte urlando nel sonno e Draco si era spaventato un sacco, sentendosi impotente quando aveva stretto Potter tra le braccia.
"No, con Ron continuiamo ad ignorarci..." Disse Harry infilando una mano tra i capelli del biondo per accarezzarglieli. "Theo e Blaise, invece?"
Draco sospirò.
"Sembrano andare d'accordo. Io continuo a non bermi la scusa che ha usato Blaise ma se Theo è felice, non oso intromettermi..."
"È stato uno shock sapere che aspettava un bambino... Davvero gliel'hai creata tu la pozione?" Chiese Harry stupito.
Draco annuì e proprio in quel momento si ricordò che aveva ricevuto una lettera dal ministero esattamente quello mattina.
Infilò la mano nella tasca della divisa di Serpeverde che indossava e sollevò lo sguardo su Harry.
"Tu sai già che cosa andrai a fare una volta uscito da Hogwarts?"
Harry fissò davanti a sé.
"L'auror. Tu?"
Draco avvampó.
"In... In realtà non ne sono sicuro. Io... Ho fatto domanda sia come pozionista del ministero che come Auror... Stamattina ho ricevuto la risposta..." Disse tirando fuori la lettera dalla tasca, "Ma non l'ho ancora aperta... Ho troppa paura..." Disse mordendosi il labbro inferiore.
Harry l'afferrò.
"Vuoi che la legga io?" Si offrì Harry e Draco annuì, arrossendo.
Lo vide afferrare la lettera, aprire la busta e poi leggere il foglio contenuto all'interno.
"Allora?" Chiese Draco dopo un po'.
Harry abbassò la lettera.
"Puoi scegliere. Ti hanno preso da entrambe le parti..."
Draco sbarró gli occhi.
"Davvero?!" Chiese afferrando la lettera e leggendola avidamente. Una volta terminato, si portò una mano sulla bocca. "Non ci credo..."
Harry sorrise e tornò ad accarezzargli i capelli.
"Se vuoi... Io ho una casa a Londra. L'ho ereditata dal mio padrino. Magari è un po' grande per solo noi due ma potremmo andare a vivere lì, se ti va. Il mio elfo domestico venera tutti i purosangue e i suoi padroni originari, ovvero i Black. Non dovresti avere problemi.."
Draco sbarró gli occhi grigi e si mise a sedere composto sul prato.
"M-mi stai c-chiedendo d-di andare a v-vivere insieme?" Chiese scioccato Malfoy.
Harry annuì sollevando la mano di Draco per lasciargli un bacio sul dorso, ma prima che potesse avvicinarla alla bocca, gli strinse il polso e si accorse che il marchio nero si mosse.
Spaventato lo lasciò andare e si paralizzò, temendo di aver chiamato Voldemort.
Sarebbe potuto ritornare? La cicatrice gli avrebbe fatto male di nuovo?
Paralizzato dalla paura, Harry rimase immobile contro il tronco finché Draco, preoccupato, non gli si avvicinò.
"Che succede? Un altro ricordo spiacevole?" Chiese posandogli una mano sulla guancia.
Harry riuscì a spostare lo sguardo sul compagno.
"Il marchio nero si è mosso..." Disse paralizzato Harry.
Draco abbassò lo sguardo sul suo braccio e sorrise.
"Ti dici questo?" Toccando il serpente impresso sul suo braccio. Sul muso comparvero un paio di occhiali. "È un incantesimo che ho creato quando ero annoiato a Malfoy Manor. È innocuo. E poi se non lo sai tu meglio di chiunque altro che Voldemort è morto stecchito.."
A quel punto Harry si rilassó e sorrise.
"Mi hai fatto prendere un colpo..." Disse lasciando andare il fiato.
"Mi dispiace, mi sembrava di avertelo detto..."
Harry negò con la testa.
"Se anche lo avessi fatto, è molto probabile che mi sia sfuggito di mente, sai che molte volte io e te non parliamo..."
Draco alzò gli occhi al cielo.
"Non per volontà mia. Sei tu che mi salti addosso appena mi vedi..."
Harry sorrise.
"Se sei sexy non è colpa mia..."
Draco sbuffò ridacchiando e tornò sdraiato sulle gambe di Harry. Rimase in silenzio qualche secondo.
"Comunque a me non interessa vivere in una villa o una casa enorme. Quando io stavo al Manor passavo tutto il mio tempo o in camera o in giardino..." disse Draco.
"Anche io non sono mai stato molto nelle stanze della casa, anche perché molte di esse appartengono alla famiglia di Sirius... Me ne basta una al piano terra..."
Draco lo guardò, curioso.
"Ha il letto matrimoniale la tua stanza?"
Harry annuì e Draco mosse la mano per intrecciare le dita con quella di Harry che non era seppellita nei suoi capelli.
"Allora mi basta..." Disse sorridendo dolcemente.
Harry si abbassò per baciargli le labbra proprio mentre venivano raggiunti da Theo e Blaise che teneva tra le braccia Harper.
Fine.
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