5.

DRACO MALFOY

Draco aveva acconsentito ad accompagnare Theo da Madama Chips la sera subito dopo le lezioni.

Quando Theo raccontò alla donna di aspettare un bambino, questa aveva sbarrato gli occhi.

"Siete sicuro di non avere febbre?" Chiese posando una mano sulla fronte del biondo che fece una smorfia arrabbiata.

"Aspetto un bambino, sul serio!" Disse aprendosi la divisa di Serpeverde per mostrarle il pancino che tendeva la camicia.

La donna lo guardò con un sopracciglio sollevato.

"Può essere la causa di un'indigestione..." Disse la donna e Theo si voltò verso Draco per chiedergli supporto.

"Potrebbe solamente visitarlo?" Chiese l'amico alla donna che con un sospiro indicò un lettino.

Theo si sdraiò e si aprì la divisa e poi i bottoni della camicia che portava.

"Sapete che in quanto uomo non può restare incinto, signor Nott? Quella è una prerogativa delle donne..." Disse Madama Chips.

Theo annuì.

"Lo so. E... Se se lo sta chiedendo, no, non sono nato donna. Sono sempre stato un maschio ma aspetto un bambino.. lo verifichi lei stessa!" Disse Theo aprendo le braccia.

La donna guardò Draco che si strinse nelle spalle e poi posò lo sguardo nuovamente su Theo.

Con un sospiro, posò la bacchetta sul ventre del giovane e subito sopra di esso comparve una bolla lucente.

"Non è possibile" disse la donna mentre osservava un puntino galleggiare.

Guardò Theo e poi Malfoy.

"Non è naturalmente possibile una cosa del genere come ci siete riusciti?" Chiese la donna.

Theo si strinse nelle spalle.

"Viviamo nel mondo magico..." Disse semplicemente mentre Draco, accanto a lui, si irrigidiva.

La donna lo scrutò a lungo.

"Da quello che vede sembra di cinque mesi"

Theo sorrise emozionato.

"Lo è..." Disse con un sorriso. "È sano?" Chiese e la donna lo guardò.

"Le farò tutte le analisi del caso. Per questa notte preferirei se restasse a dormire qui in infermeria signor Nott. Vorrei poterla controllare..." disse Madama Chips per poi guardare Draco che annuì, accarezzando il braccio del suo migliore amico.

Theo sorrise, annuendo.

"Torna pure in Sala Comune. Qui staró benissimo" disse il biondino sistemandosi meglio sul lettino.

Dopo averlo fissato a lungo in silenzio, Draco guardò Madama Chips e annuì.

Stava percorrendo il corridoio per raggiungere i sotterranei quando si accorse di Harry Potter seduto fuori dall'infermeria, in attesa. I due si guardarono e Draco cercó di ignorare il cuore che aveva aumentato i battiti all'impazzata. Ormai erano anni che il suo cuore reagiva sempre allo stesso modo quando il suo sguardo incrociava quello smeraldo di Potter.

Se gli avessero chiesto quale fosse stato il suo colore preferito avrebbe risposto senza ombra di dubbio il verde.

Ma non quello brillante di Serpeverde, bensì il verde smeraldo. Quello degli occhi di Potter.

"Ohi, Malfoy. Aspetta!" Disse il Grifondoro quando si accorse di lui.

Draco si bloccò e si voltò.

I due si guardarono in faccia e Draco non riuscì ad impedirsi di sentire le numerose cicatrici che gli deturpavano il petto per colpa di Potter e dello scontro che aveva avuto con il Grifondoro nel bagno di Mirtilla Malcontenta un paio di anni prima, pizzicare.

"Si?" Chiese Draco con tono austero. Già che c'era simuló uno sguardo sprezzante lungo tutto il suo corpo.

Però... Il suo corpo è decisamente più muscoloso di quanto mi ricordassi... Si disse mentalmente.

"Senti. Mi sa che ho una cosa che ti appartiene..." Disse Potter affondando le tasche nel soprabito con lo stemma di Grifondoro.

Draco lo fissò.

"Che cosa?" Chiese prima di mordersi il labbro.

Di certo non puoi sapere che il mio cuore ormai ti appartiene da anni...

"Devo cercarla prima. Però... Te la restituirò sabato pomeriggio. Tanto tu vai ad Hogsmeade, no?" Disse Harry facendogli un occhiolino prima di andarsene.

Draco rimase imbambolato al centro del corridoio ormai vuoto, la testa piena di pensieri e le guance rosso fuoco.

Che cavolo gli doveva restituire Potter?!

HARRY POTTER

Harry raggiunse il suo dormitorio subito dopo aver incontrato Draco Malfoy appena uscito dall'infermeria. Da quando lo aveva visto rischiare di farsi male durante la lezione di Storia della Magia e vederlo inciampare spesso nei suoi stessi piedi, Harry aveva cominciato ad osservarlo più spesso anche dal tavolo di Grifondoro quando venivano o facevano colazione in Sala Grande. Ogni volta, sollevava lo sguardo per cercare Malfoy e poi si perdeva a fissarlo.

Lo vedeva sempre in compagnia di Theo Nott e Blaise Zabini e se capitava che Malfoy sollevasse lo sguardo e incrociasse il suo, avvampava sempre come una ragazzina e Harry stava cominciando a piacergli un sacco quel suo atteggiamento.

Si ricordò poi che durante la battaglia Harry aveva combattuto contro il Signore Oscuro usando la bacchetta di Draco e aveva così deciso di restituirgliela.

Purtroppo non fece in tempo ad entrare nel dormitorio che divideva con Ron, Dean, Seamus e Neville che il suo migliore amico lo bloccò per un braccio chiedendogli come avesse intenzione di schierare la nuova squadra di Quidditch di quell'anno.

Harry acconsentì e insieme a Dean e Neville i ragazzi cominciarono a parlare e discutere di tecniche per sconfiggere le squadre avversarie e mentre parlava, Harry si chiese se Malfoy avesse intenzione di riprendere a giocare.

Quando si ricordò del motivo per cui era andato nel dormitorio, però, era passata da poco la mezzanotte.

Harry sospirò e penso di inviare un gufo a Malfoy chiedendogli scusa, ma i suoi occhi si chiusero non appena toccò con la testa il cuscino.

~*~

Il mattino dopo, Harry rovistó nel suo baule cercando la bacchetta di Malfoy ma quando stava per afferrarla, il resto dei ragazzi si svegliò e Harry la nascose immediatamente.

Non voleva farsi vedere da Ron con la bacchetta di Malfoy perché il suo migliore amico ancora non aveva perdonato il biondo per quello che era e Harry non aveva alcuna intenzione di litigare con lui appena sveglio.

Decise così di seguire gli altri ragazzi in Sala Grande per la colazione.

Non appena entrato nella stanza, Harry si guardò attorno, cercando Malfoy. Lo trovò già seduto accanto ad un Theo Zabini abbastanza abbattuto.

Draco sollevò lo sguardo verso di lui e lo osservò, speranzoso.

Quel pomeriggio sarebbero andati ad Hogsmeade e Harry voleva restituirgli la bacchetta e, magari, approfittarne anche per bere una burrobirra in pace per poterlo conoscerlo. Voleva capire se Malfoy fosse gay e possibilmente interessato a lui o comunque a fare qualcosa con lui.

Non appena il cibo si materializzò sul tavolo la sua attenzione si spostò e prese a chiacchierare con Dean e Seamus che erano eccitati all'idea di avere il pomeriggio libero dallo studio.

Hermione stava già pensando a qualche decorazione natalizia, mentre Ron non sembrava molto felice.

Harry sapeva che rivedere i Tiri Vispi dei loro fratelli, dopo la morte improvvisa e devastante di Fred non sarebbe stata affatto facile per lui.

Subito dopo pranzo Harry, Hermione e Ron si recarono alla lezione di Difesa Contro le arti oscure e Harry fu piacevolmente sorpreso di trovarci anche i Serpeverde.

Malfoy andò a sedersi accanto a lui per la seconda volta e Harry lo fissò in silenzio mentre si sedeva.

In un primo momento Harry restò in silenzio, poi decise di scrivere un messaggio al suo compagno di banco.

Ci vediamo davanti alla stamberga strillante alle tre in punto, va bene?

Vide Malfoy leggerlo e annuire mentre le sue guance avvamparono in modo delizioso.

Harry strinse con forza la mascella cercando di concentrarsi sulla lezione. Se avesse pensato a quanto fosse adorabile Malfoy, lo avrebbe voltato e baciato. 

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