3.

DRACO MALFOY

Draco era sdraiato sul suo letto a fissare il baldacchino del suo letto mentre pensava e ripensava ad un modo per chiedere ad Harry Potter di uscire.

Il suo sogno era quello di poter studiare in Sala Grande con Potter rannicchiato al suo fianco o direttamente sul suo letto con la testa di Potter sulle sue gambe mentre Draco si perdeva nella lettura del suo libro preferito "Storia delle pozioni tedesche e gli usi nella mente moderna magica".

Draco sospirò.

Si mise a sedere sul letto e stava per avvicinarsi al suo mobile per afferrare il suo adorato violino quando le tende del suo baldacchino si aprirono di scatto e comparve davanti a lui Theo Nott con gli occhi pieni di lacrime.Draco lo fissò in silenzio e poi aggrottò le sopracciglia, sistemandosi gli occhiali sul naso.

"Che succede?" Chiese Malfoy facendo cenno al biondo Serpeverde di sedersi accanto a lui sul letto.

Theo si sistemò sul letto mentre una lacrima solitaria gli scivolava lungo la guancia.

Il Serpeverde si portò rapidamente una manica della camicia sulla guancia per asciugarsi e poi sospirò.

"Tu ricordi quando a fine aprile avevo preso quella pozione che tu mi avevi fatto?" Chiese il biondo e Draco annuì.

"Si che mi ricordo. Mi hai stressato non so quanto per fartela..." Disse guardando il ragazzo che era triste. "Perché? Ci sono stati effetti indesiderati?"

Theo scrollò la testa.

"Niente affatto, anzi. Mi è stata molto utile..." Disse Theo in un sussurro.

"Sei riuscito ad andare a letto con Blaise?" Chiese Draco sentendo le guance avvampare.

"Si. E... Ho preso anche un'altra pozione..." Disse Theo.

Draco aggrottò le sopracciglia.

"In che senso?"

"Ho bevuto anche la tua pozione sperimentale per la fertilità..." disse Theo avvampando.

Draco sbarró gli occhi.

"Che stai dicendo?!" Chiese agitato. "Quella pozione era un esperimento! Non so quali effetti potesse avere. Non dirmi che l'hai bevuta!"

Theo annuì prima di voltare il viso, imbarazzato.

"E.. Draco, tu sei un genio! Ha funzionato..."

Malfoy sbattè le palpebre più volte. Forse aveva capito male... Che aveva detto Theo?

"C-che... Che stai dicendo?!" Chiese biondo spaventato.

Theo non rispose.

Si limitò a scendere dal letto mentre apriva i bottoni inferiori della camicia prima di aprirla su una pancia accennata.

Draco deglutí a vuoto. Poi sollevò gli occhi grigi impauriti sul suo migliore amico.

"Non puoi aspettare un bambino. Sei un uomo e sappiamo entrambi che gli uomini non possono avere figli!" Disse agitato Draco.

Theo sorrise e gli strinse entrambe le mani nelle sue.

"Si che è possibile. Io ne sono la prova vivente. E il merito è tutto tuo!" Disse Theo con un sorriso. "Ho avuto tutto. Dalle nausee mattutine, che tra l'altro ho ancora adesso, all'aumento del seno! Ho le tette, ti rendi conto? Vuoi vederle?!" Chiese tutto eccitato Theo portandosi le mani alla camicia per aprirsela, ma Draco lo bloccò per i polsi.

"Non voglio vedere!" Disse imbarazzato, gli occhiali che gli scivolavano sul naso.

Theo abbassò le mani per chiudersi la camicia.

"Ok..." Disse tranquillo, coprendosi con il mantello della scuola.

"Blaise lo sa?" Chiese Draco in un sussurro.

Theo aprì la bocca per rispondere quando la porta del dormitorio si aprì rivelando sulla soglia il protagonista dei loro discorsi.

HARRY POTTER

Harry, Ron ed Hermione uscirono dalla Sala Comune di Grifondoro per recarsi in Sala Grande per fare colazione. Quella mattina avrebbero avuto le prime lezioni dell'anno e Harry sapeva che doveva applicarsi nello studio se voleva diplomarsi e trovare un lavoro al Ministero. Sapeva bene che dopo aver salvato il culo a tutti, appena si muoveva aveva gente che lo ringraziava, ma ora Harry desiderava solo pace e tranquillità.

Harry si sedette accanto a Ron al tavolo di Grifondoro mentre alcuni ragazzini del primo anno si erano avvicinati al trio chiedendogli autografi o com'era stata la battaglia, se Harry avesse avuto paura... Harry stava rispondendo quando la sua attenzione venne nuovamente catturata da Draco Malfoy. L'aveva rivisto la sera prima durante lo smistamento. Si era preoccupato parecchio quando aveva visto Malfoy inciampare e finire per terra.

Un suo compagno lo aveva aiutato ad alzarsi e gli aveva riparato gli occhiali che aveva indosso.Harry aggrottò le sopracciglia.

Draco Malfoy in quel momento non indossava occhiali. Aveva per caso visto male la sera prima? Seguì con lo sguardo Malfoy sedersi accanto ai suoi amici al tavolo di Serpeverde e per l'ennesima volta incimapó nei suoi stessi piedi.

Harry trattenne a stento una risata quando ricevette una gomitata da Ron.

"Harry! Ti sbrighi? Faremo ritardo alla lezione di Storia della Magia!" Disse Hermione fulminandolo con lo sguardo.

Harry abbassò il suo sulla sua colazione ancora da terminare.

"Aspetta un secondo, 'Mione. Fammi finire di mangiare almeno!" Disse il ragazzo infilzando con la forchetta il cibo nel piatto.

"Se la smettessi di fissare il tavolo dei Serpeverde, magari!" Disse Hermione sbuffando.

Le orecchie di Harry divennero rosse.

"Ma che diavolo dici?" Disse il ragazzo quasi ingozzandosi con il cibo.

Hermione e Ron si lanciarono una occhiata d'intesa.

Quando Harry si alzò dalla panca, seguì i due ragazzi verso la prima lezione di quel giorno.

"Storia della Magia?" Chiese Harry alzando gli occhi al cielo quando riconobbe l'aula.

Hermione si voltò verso di lui.

"Se vogliamo lavorare al Ministero, si!" Disse la ragazza stringendosi il libro al petto. "Io voglio diventare Primo Ministro!" Disse superando i due ragazzi per entrare in classe dove il professore stava dormendo con la testa posata sulla cattedra.

"Andiamo bene" borbottò Ron all'amico.

I due si diressero verso i banchi, Ron prese quello accanto ad Hermione, mentre Harry, da solo, andò a sedersi nel banco accanto al muro. Era però da solo e senza libri.Alcuni studenti di Serpeverde cominciarono a riempire l'aula ed Hermione ridacchiò mentre lo guardava da dietro i capelli. Harry si irrigidí appena e fece finta di niente mentre pregava affinché nessuno si sedesse accanto a lui. Pensava di esserci quasi riuscito, dato che la classe si era riempita, quando qualcosa colpì il banco, seguita da un'imprecazione. Harry si voltò e vide Malfoy sdraiato di faccia sul pavimento di pietra della stanza, mentre Hermione e Ron erano scoppiati a ridere. Mentre il professor Rüf si svegliava e guardava con occhi assonnati la classe, Theo Nott si sporse per sollevare dal pavimento Draco, mentre lo rimproverava su qualcosa.

Harry cercò di far finta di niente mentre ascoltava i due amici parlare a bassa voce.

Quando Draco si sedette alla sedia dietro il banco, sollevò gli occhi grigi su di lui e avvampó.

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